Dopo che nella giornata di ieri sono state svolte le comunicazioni del Presidente del Consiglio dei Ministri Paolo Gentiloni in vista del Consiglio europeo del prossimo 9 e 10 marzo ed è stata approvata la risoluzione sulla partecipazione dell'Italia alle missioni internazionali, l’Assemblea del Senato tornerà a riunirsi a partire dalle 9.30 per le dichiarazioni di voto e il voto finale sulla delega al Governo per il contrasto della povertà, il riordino delle prestazioni e il sistema degli interventi e dei servizi sociali. Al termine inizierà l’esame delle disposizioni in materia di cittadinanza, della relazione sull'elezione contestata nella regione Liguria, del ddl per l’istituzione di una Commissione parlamentare d'inchiesta sul sistema bancario e del ddl sulle modifiche al Codice penale, al Codice di procedura penale e all'ordinamento penitenziario . Infine alle 16 saranno svolte interpellanze e interrogazioni.

Per quanto riguarda i lavori delle Commissioni, la Affari costituzionali in sede riunita con la Giustizia proseguirà l’esame del decreto sulla protezione internazionale e il contrasto dell'immigrazione illegale. La Commissione Finanze si confronterà sul ddl relativo alle misure fiscali a sostegno delle famiglie e, in sede congiunta con la Finanze della Camera, svolgerà un’audizione sulle tematiche relative al superamento degli studi di settore e alla loro sostituzione con gli indici sintetici di affidabilità. La Commissione Istruzione ascolterà i rappresentanti di Arci, Tempo Reale e Unams sul Codice dello spettacolo. La Commissione Agricoltura ascolterà i rappresentanti delle Regioni e delle Province autonome sul ddl in tema di disciplina dell'attività di enoturismo.

La Commissione Industria audirà i rappresentanti di Confedilizia sugli Atti europei relativi all’efficienza energetica, alle prestazioni energetiche in edilizia e alla preparazione ai rischi nel settore dell'energia elettrica. La Commissione Sanità svolgerà diverse audizioni nell’ambito dell’esame del ddl sull’uso dei farmaci veterinari. La Commissione Territorio ascolterà i rappresentanti di Federchimica sull’affare assegnato sui profili ambientali della Strategia energetica nazionale e si confronterà sugli Atti comunitari relativi ai trasporti aerei, al futuro sostenibile dell'Europa e alle relazioni in materia ambientale.

Per quanto riguarda l’altro ramo del Parlamento, dopo che nella giornata di ieri è stata approvata la risoluzione relativa alla partecipazione dell'Italia alle missioni internazionali e sono state svolte le comunicazioni del Presidente del Consiglio dei Ministri Paolo Gentiloni in vista del Consiglio europeo , l’Assemblea della Camera tornerà a riunirsi a partire della 9 per proseguire l’esame della proposta di legge sulla tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale e sulle misure per favorire l'articolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinato. Al termine proseguirà l’esame della proposta di legge sulla protezione dei testimoni di giustizia.

Quanto ai lavori delle Commissioni, la Affari costituzionali in sede riunita con la Giustizia esaminerà il decreto sulle misure urgenti in materia di sicurezza delle città, mentre con la Lavoro si confronterà sullo schema di decreto legislativo relativo all’ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e sull’efficienza e trasparenza delle PA. La Commissione Giustizia esaminerà la pdl sulla determinazione e il risarcimento del danno non patrimoniale. La Commissione Finanze proseguirà l’esame della pdl sulla separazione tra le banche commerciali e quelle d'affari.

La Commissione Cultura dibatterà lo schema di decreto legislativo in materia di valutazione e certificazione delle competenze nel primo ciclo e negli esami di Stato. La Commissione Ambiente si confronterà sulla pdl, già approvata dal Senato, sulle aree protette. La Commissione Attività Produttive si confronterà sulla risoluzione relativa alla realizzazione dell'infrastruttura di ricerca per l'avvio e l'implementazione del progetto Divertor Tokamak Test (DTT); in sede riunita con Finanze, ascolterà il direttore generale per il mercato, la concorrenza, il consumatore, la vigilanza e la normativa tecnica del Ministero dello sviluppo economico, Mario Fiorentino, nell’ambito dell’esame delle risoluzioni sullo sviluppo di un sistema di comunicazione dei dati sulle utenze domestiche.

La Commissione Lavoro esaminerà la pdl sulle modalità di pagamento delle retribuzioni ai lavoratori, la proposta di legge sullo statuto dei lavoratori e la pdl sulla modifica della disciplina del lavoro accessorio. La Commissione Affari sociali riprenderà il pdl Lorenzin sulle sperimentazioni cliniche, sull'aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza, sul riordino delle professioni sanitarie e della dirigenza sanitaria del Ministero della salute. La Commissione Agricoltura nell’ambito dell’esame delle risoluzioni sulle prospettive di riforma della Politica agricola comune ascolterà il Ministro dell’Agricoltura Maurizio Martina e i rappresentanti dell'Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare e quelli del Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria sulle risoluzioni relative alla Politica agricola comune.

Ieri, in Aula, durante le Comunicazione del presidente del Consiglio Paolo Gentiloni è andato in scena il più duro attacco del Movimento 5 Stelle nei confronti del Governo. Il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio rivolgendosi direttamente al Premier ha affermato: “ Lei è l'ultimo presidente del Consiglio dell'era dei partiti ” e il suo governo “assiste inerme alle conseguenze drammatiche delle politiche di chi l'ha preceduto, mentre i cortigiani arraffano quello che possono e scappano”. La maggioranza parlamentare in questi anni, secondo l'esponente del Movimento 5 stelle, ha fatto “ danni al nostro Paese pari a quelli di una guerra mondiale ma non sarà lei a risolverli, significherebbe smentire il suo stesso partito. Lei non è neanche il capo di questo governo, altrimenti dopo l'inchiesta Consip avrebbe fatto dimettere il ministro Lotti, vista la gravità delle accuse a suo carico. Le ricette che lei viene a proporre qui non hanno ricevuto nessun consenso dei cittadini quindi per noi neanche esistono”. Queste parole hanno infuocato l’aula e probabilmente rappresentano l’inizio della nuova strategia del Movimento 5 Stelle orientata ad alzare il livello dello scontro e già proiettata alle prossime elezioni. Insomma da ieri il Movimento di Grillo è in campagna elettorale.

E in ottica delle prossime elezioni, sono partite le grandi manovre in casa di NCD. Il Ministro degli Esteri Angelino Alfano è ormai pronto a lanciare il nuovo movimento. Nei piani dell’ex braccio destro di Berlusconi c’è di sciogliere il vecchio partito e di crearne uno nuovo capace di catalizzare tutti coloro che non voglio allearsi con la Lega Nord di Matteo Salvini e che non sia di sinistra. Al momento il nuovo partito, che verrà presentato ufficialmente il prossimo 18 marzo e che rappresenterà una nuova casa politica per moderati e popolari, non sembra intenzionato ad allearsi con nessuno; d’altronde non potrebbe essere altrimenti. Al momento Forza Italia, il partito più vicino politicamente, non sembra assolutamente intenzionato ad avvicinarsi all’odiato Alfano giudicato un traditore. “ FI non è un taxi sul quale si sale e si scende secondo le convenienze del momento”, aveva detto l’ex Cavaliere. Ma soprattutto non sembra affatto interessata a interrompere bruscamente il tentativo di costituire un’alleanza con Lega Nord e Fratelli di Italia di Giorgia Meloni. Secondo gli ultimi sondaggi, infatti, i tre partiti se si presentassero uniti potrebbero raccogliere il 30% dei consensi. Tra gli interlocutori, in queste ore, si fanno i nomi dei Centristi per l’Europa di Pier Ferdinando Casini, dei tosiani, dei Moderati di Giacomo Portas e anche quello di Stefano Parisi e del suo movimento “Energie per l’Italia”, da sempre piuttosto scettico con la linea leghista.

Al Ministero dell’Economia proseguono intensamente i lavori per rispettare la scadenza del 30 aprile fissata dalla Commissione Europea per la presentazione della manovra correttiva, che sarà varata in occasione della presentazione del Def e quindi ai primi di aprile, dovrebbe essere dello 0,2% del Pil e ormai da settimane è al centro di una complicata mediazione fra Pier Carlo Padoan e i rappresentanti della Commissione. Ieri il sottosegretario al Mef Pier Paolo Baretta ha escluso che vi possa essere un aumento delle accise dei carburanti mentre non ha negato la possibilità di un aumento di quelle su sigarette e giochi. Secondo il sottosegretario in questo momento di crescita debole ma costante bisogna stare estremamente attenti agli interventi sulla tassazione e suiconsumi. Ai microfoni di SkyTg24 ha inoltre ribadito cheoltre alla manovra correttiva c’è anche la prossima legge di bilancio nella quale il Governo sarà fortemente impegnato a evitare lo scattare della clausola di salvaguardia e quindi il tanto temuto aumento dell’Iva.



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