Dopo che nella seduta di ieri è stato approvato in via definitiva il decreto-legge relativo al processo amministrativo telematico, l’Assemblea del Senato tornerà a riunirsi a partire dalle 9.30 per proseguire il confronto sul ddl sull’editoria. Successivamente è prevista la discussione della Relazione della Giunta delle Elezioni e delle Immunità Parlamentari sulla elezione contestata nella regione Liguria di Augusto Minzolini e sulla domanda di autorizzazione all'esecuzione dell'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal giudice per le indagini preliminari nei confronti del Senatore Antonio Stefano Caridi.

Per quanto riguarda i lavori delle Commissioni, la Commissione Sanità continuerà l’esame del ddl sugli screening neonatali, dapprima in sede referente, quindi in sede deliberante, e ascolterà il comandante dei Carabinieri per la tutela della salute, Claudio Vincelli. La Commissione Territorio riprenderà il ddl sulle aree protette, e l’Atto comunitario sulle politiche ambientali nell’Unione Europea. Le commissioni Esteri e Difesa, in sede congiunta con le omologhe della Camera, ascolteranno il Sottosegretario agli affari esteri e alla cooperazione internazionale, Vincenzo Amendola, e il Sottosegretario alla difesa, Domenico Rossi, sugli sviluppi della situazione in Libia.

Dopo che nella giornata di ieri è stato approvato, fra non poche polemiche, il Conto consuntivo interno per l'anno finanziario 2015 e ilprogetto di bilancio interno per l'anno finanziario 2016 e lemozioni sulle linee della politica europea ed estera dell'Italia alla luce delle recenti emergenze internazionali, oggi l’ Assemblea della Camera non si riunirà.

Ieri, dopo mesi di polemiche e reciproche accuse, si è tenuto un delicatissimo faccia a faccia fra il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi e Matteo Salvini della Lega Nord. "Un incontro cordiale e in amicizia nel corso del quale abbiamo iniziato a ragionare di contenuti, di tasse, immigrazione, Europa e Terrorismo. Vedremo", ha detto il leader del Carroccio al termine del colloquio. Incontro che si è concretizzato dopo un lungo gioco di sponda tra i colonnelli della Lega Nord ed i big di Forza Italia affinché i due leader quantomeno tornassero a parlarsi. E così, dopo una telefonata di qualche giorno fa, il leader del Carroccio ha visto ad Arcore il Cavaliere. Diversi gli argomenti di discussione soprattutto perché dalla rottura dell'alleanza in seguito alle elezioni comunali a Roma, i due avevano interrotto ogni rapporto. La distanza da colmare rimane comunque parecchia, soprattutto con l'arrivo in Forza Italia di Stefano Parisi. Il progetto a cui lavora l'ex ad di Fastweb, e che ha dalla sua sponsor di peso come Gianni Letta e Fedele Confalonieri, va in una direzione totalmente opposta rispetto al centrodestra a cui lavora il segretario della Lega.

La consapevolezza dei big leghisti, come del cosiddetto asse del Nord forzista, è che rompere definitivamente l’alleanza non gioverebbe a nessuno. Da parte del Cavaliere non c’è nessuna intenzione di mandare in soffitta l'intesa con la Lega, ma ora la priorità è ricostruire Forza Italia. Un ragionamento che il leder Fi ha fatto anche a Salvini ribadendo tutta la sua stima e fiducia in Massimo Parisi. Il leader del Carroccio ha ribadito a Berlusconi che l'ascesa di Parisi dentro Forza Italia non è certo argomento che interessa direttamente la Lega Nord. Il progetto di riunificazione dei moderati, e soprattutto le ambizioni alla leadership del centrodestra, sono invece in cima alla lista. L'obiettivo di Berlusconi ora è un altro e riguarda appunto il compito affidato all'ex candidato al comune di Milano, rilanciare Forza Italia per contribuire a creare un'alternativa seria e credibile a Matteo Renzi e Beppe Grillo.

Ed a tal proposito, ieri Silvio Berlusconi ha incontrato Stefano Parisi per fare il punto della situazione. Si è trattato di un scambio di opinioni in cui l'ex manager ha fatto il punto sugli incontri avuti con i coordinatori, iniziando a prospettare all'ex capo del governo alcune voci di spesa come per esempio le sedi del partito sul territorio e la richiesta fatta ai quadri locali di individuare diverse soluzioni per ipotizzare una raccolta dei fondi. Il cuore del progetto sarà presentato a settembre in parallelo con la convention rivolta a tutti i moderati.

In casa del Partito Democratico, la minoranza, all’indomani del seminario svolto ieri sera a porte chiuse alla Camera con i promotori della proposta di un Mattarellum 2.0., al quale hanno partecipato una quarantina di parlamentari, rilancia la delicatissima questione della modifica della legge elettorale. Roberto Speranza afferma che "è auspicabile che i capigruppo del Pd attivino subito un'iniziativa formale per valutare le reali possibilità di modifica della legge elettorale. C'è un nuovo clima, di apertura alle modifiche alla legge elettorale: lo dimostrano autorevoli posizioni come l'ultimo articolo di Veltroni, le dichiarazioni di Napolitano, le posizioni di Orfini e Franceschini. Oggi anche Renzi dice parole diverse sull'Italicum. Ma non bastano le parole: bisogna cambiare il sistema di voto, il Pd deve fare sul serio e avere il coraggio di affrontare subito questa materia".

Nonostante i sondaggi di questa settimana pubblicati dall'Istituto EMG, diano il Movimento 5 Stelle al suo massimo storico (30,9%), in casa grillina, a tenere banco è la difficilissima situazione dei rifiuti a Roma. L'emergenza è alle porte e a dirlo è lo stesso Ministro dell’ambiente Gian Luca Galletti che giudica la situazione estremamente preoccupante. E striglia pubblicamente il neo sindaco del Movimento 5 Stelle Virginia Raggi e il Presidente della regione Nicola Zingaretti: "ci vuole un termovalorizzatore, basta discariche". Oggi la sindaca e il governatore si vedranno faccia a faccia in Regione per un incontro a porte chiuse nel quale è praticamente certo che si parli dell'emergenza rifiuti. Mentre il vertice Ama e l'assessora Paola Muraro, al centro di fortissime polemiche politiche, sono impegnati in una guerra di dossier sul piano Ama per ripulire Roma. Oggi, come annunciato, il presidente e AD di Ama Daniele Fortini si dimetterà "inderogabilmente" nel corso del Cda. Epilogo di una tensione col Campidoglio ormai insostenibile. La situazione, come ribadito dal Ministro Galletti al question time di ieri alla Camera, è molto preoccupante e rischia di esplodere. Dal Movimento 5 Stelle fanno sapere comunque che la sindaca non è intenzionata a chiedere lo stato di emergenza e che la linea sarebbe quella di avviare una profonda manutenzione degli impianti vecchi ed inefficienti ed intensificare la raccolta.

E per il prossimo 5 settembre, il Presidente della Bicamerale d’inchiesta sui rifiuti, Alessandro Bratti, ha convocato in audizione la sindaca Virginia Raggi e l’assessora all’ambiente Paola Muraro; sempre che quest’ultima passi indenne l’estate, resistendo alla bufera di questi giorni sulle sue consulenze in AMA.

 



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