Trump lascia il G7 ma prima parla con Meloni
Donald Trump non parteciperà alla seconda giornata del G7. Nella notte italiana è stato presente alla cena dedicata ai temi geopolitici, dal Medio Oriente all'Ucraina passando per l'Indo-Pacifico, in cui la discussione è stata focalizzata soprattutto sulla guerra fra Israele e Iran. Il tycoon ha ordinato al suo staff per la sicurezza nazionale di riunirsi nella Situation Room, ordinando in parallelo a membri del suo team di tentare un incontro il prima possibile con funzionari di Teheran, per capire se l'Iran vuole veramente una soluzione diplomatica. Prima di lasciare Kananaskis ha incontrato Giorgia Meloni; di certo è saltato il bilaterale con il presidente ucraino Volodimir Zelensky, che è atteso nelle prossime ore in Canada per partecipare al vertice, una novità da interpretare assieme alle numerose dichiarazioni di queste ore con cui il presidente americano ha di fatto rilanciato la riabilitazione internazionale di Vladimir Putin. Alla foto di famiglia, sull'erba del Kananaskis Country Golf Course, sono pochi i sorrisi e tante le domande a Trump.
Poco prima dell'annuncio della Casa Bianca sul cambio di programma, il tycoon sui social ha affermato che “tutti dovrebbero evacuare immediatamente Teheran!”. Emmanuel Macron ha definito a partenza anticipata positiva, visto l'obiettivo di ottenere un cessate il fuoco in Medio Oriente. Lo scenario sarà discusso nel corso della cena, di fatto l'ultima occasione per spingere Trump a firmare la dichiarazione per la de-escalation fra Iran e Israele, su cui sta insistendo la presidenza canadese. Il testo redatto dagli sherpa è bilanciato, sottolineano fonti italiane, ma ora il confronto è a livello di leader: quelli europei, nel frattempo, si sono dimostrati favorevoli a cogliere il momento per spingere per il cessate il fuoco a Gaza, secondo l'iniziativa di Meloni. La crisi Iran-Israele è stata anche al centro dei bilaterali tra la premier e il cancelliere tedesco Friedrich Merz e il primo ministro Keir Starmer. Con Merz e Starmer si è parlato anche della Nato e del percorso che porterà al 3,5%, spiegano fonti italiane, con una coincidenza di vedute sull'obiettivo di fissare il termine al 2035 e non al 2032, prevedere una progressione di spese e una possibile revisione. Con il leader tedesco la premier ha anche condiviso l'importanza di chiudere entro il 9 luglio un accordo fra Ue e Usa sui dazi.
Per Roma l'incontro fra Trump e la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen è un buon segnale. Meloni ha introdotto la terza sessione di lavoro del G7, intitolata Comunità sicure e concentrata sul tema migratorio, su cui è attesa anche una dichiarazione finale: ha ribadito che bisogna contrastare i trafficanti di uomini ma anche le cause del fenomeno migratorio, con un approccio di cooperazione con i Paesi africani come quello del Piano Mattei. Il tema dei minerali critici è stato invece al centro della seconda sessione di lavoro, in cui la presidenza canadese ha proposto un'alleanza a livello G7 con l'obiettivo di puntare su produzioni comuni investendo nei Paesi ricchi di minerali, lasciando negli stessi il processo di lavorazione dei materiali. Nella sessione sull'economia globale i leader hanno constatato che le economie del G7 rimangono solide e resilienti agli shock esterni, e si è discusso su come riformare il Wto.
Il Governo raggiunge i 100 decreti-legge. Le opposizioni attaccano
Il Governo Meloni tocca quota 100, tanti sono i decreti-legge approvati dall'inizio della legislatura, nell'ottobre del 2022, all'ultima riunione del Cdm che, giovedì scorso, ha dato il via libera a due provvedimenti su fisco e comparto industria, con norme specifiche sull'ex Ilva. In principio fu il cosiddetto decreto rave party: era il 31 ottobre del 2022, il Governo appena insediato dava una prima risposta in tema sicurezza. Da allora, con una media di oltre tre decreti al mese, si è raggiunta la considerevole cifra che, anche grazie alla durata stabile dell'esecutivo, rappresenta un record. L'esecutivo in carica, da questo punto di vista, supera, e non di poco, quelli che lo hanno preceduto: dal governo Draghi (63), ai Conte I (32) e Conte II (54). Il record precedente è quello del Berlusconi IV che comunque non superò gli 80. Le opposizioni sono sul piede di guerra e attaccano quello che bollano, senza mezzi termini, come “abuso”: “C'è un'insofferenza verso il Parlamento che in questi due anni e mezzo ha trovato molti modi di manifestarsi: il ricorso ai decreti è sicuramente quello più evidente”, denuncia la capogruppo del Pd Chiara Braga.
“Mentre le riforme istituzionali sono ferme al palo, e forse questo è un bene” rincara la dose Benedetto della Vedova di Più Europa, “Meloni attua una riforma costituzionale di fatto, scavalcando sistematicamente il Parlamento”. “La maggioranza si fa scudo delle procedure accelerate per l'approvazione dei decreti legge e della questione di fiducia anche per nascondere le sempre più profonde divisioni al suo interno”, sottolinea dal Movimento cinque stelle Alfonso Colucci, mentre da Avs Filiberto Zaratti chiosa: “L'unico primato che può vantare Giorgia Meloni è di aver emanato 100 decreti leggi dall'inizio del suo incarico, cioè 3,1 al mese, quasi 1 a settimana, ed è davvero un brutto record”. In Parlamento ci sono al momento 6 decreti da convertire entro la pausa estiva ai quali, secondo quanto filtra, se ne potrebbero aggiungere altri tre nel Cdm che dovrebbe tenersi venerdì. Il rischio ingorgo c'è sia alla Camera che al Senato, dove sono già calendarizzate in aula riforme costituzionali come il premierato e la separazione delle carriere, oltre alla legge sul fine vita.
Nuovo record per il debito pubblico. Pesa il contesto internazionale
Non si arresta la corsa del debito pubblico italiano che supera ormai da mesi la soglia psicologica dei 3mila miliardi. Ad aprile lievita di altri 30,1 miliardi e l'asticella sale a 3.063,5 miliardi, una dinamica monitorata con attenzione, soprattutto alla luce degli ultimi sviluppi internazionali. Sul sistema finanziario nazionale, nel complesso “stabile”, incombono infatti elevati rischi geopolitici e proprio la dimensione del nostro debito potrebbe amplificarne gli effetti. La lettura guarda al contesto internazionale, anche se va ricordato che segnali positivi arrivano dalla forte domanda del mercato per i titoli italiani, dopo le ultime valutazioni delle agenzie di rating. Con il nuovo record certificato dalla Banca d'Italia, il debito si colloca 152 miliardi sopra il livello di aprile 2024; l'incremento registrato ad aprile, spiega via Nazionale, “riflette il fabbisogno delle amministrazioni pubbliche (21,5 miliardi), la crescita delle disponibilità liquide del Tesoro (7,2 miliardi, a 69,4), nonché l'effetto degli scarti e dei premi all'emissione e al rimborso, della rivalutazione dei titoli indicizzati all'inflazione e della variazione dei tassi di cambio (1,4 miliardi)”.
Intanto continua a diminuire la quota del debito detenuta dalla Banca d'Italia (al 20,2% dal 20,5 di marzo) re aumenta quella in mano agli stranieri: i non residenti detengono il 32,4% (il dato disponibile è relativo a marzo), dal 31,9% del mese precedente; ala invece la quota in possesso di famiglie e imprese non finanziarie (14,3%). Prosegue anche il trend di crescita delle entrate: ad aprile, secondo la Bankitalia, si attestano a 41,9 miliardi (+3,2%), portando il dato cumulato dei primi quattro mesi del 2025 a 170 miliardi, il 3,9% in più rispetto al 2024. In questo scenario le condizioni del sistema finanziario italiano si mostrano “nel complesso stabili, anche se in un contesto globale caratterizzato da rischi rilevanti”, rileva il Comitato per le politiche macroprudenziali, composto dai vertici e i rappresentanti di Banca d'Italia, Consob, Covip, Ivass e Mef. Proprio il “vincolo” debito, come l'ha definito in più occasioni in ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti, si rivelerà determinante nella scelta delle misure che andranno a comporre la prossima legge di bilancio. La premier ha indicato la priorità del taglio dell'Irpef al ceto medio, mentre la Lega spinge anche per la pace fiscale: “Le due cose possono andare insieme”, insiste Matteo Salvini.
Alla Camera
L’Assemblea della Camera tornerà a riunirsi alle 11.00 per discutere il decreto-legge in materia di acconti IRPEF dovuti per l'anno 2025 e le mozioni per un piano strategico nazionale volto ad attrarre e favorire la permanenza di ricercatori europei ed extraeuropei in Italia. Come di consueto domani alle 11.00 svolgerà le interpellanze e interrogazioni e mercoledì alle 15.00 le interrogazioni a risposta immediata (question time).
Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari Costituzionali svolgerà delle audizioni sul ddl costituzionale sul premierato ed esaminerà la pdl per l’istituzione del Giorno del ricordo della strage dei piccoli martiri di Gorla. La Esteri, assieme alla Difesa, dibatterà sullo schema di decreto ministeriale per la cessione a titolo gratuito di materiale di armamento a favore delle Forze armate del Governo federale della Repubblica di Somalia. Svolgerà delle audizioni sul ddl per la revisione dei servizi per i cittadini e le imprese all’estero. La Finanze si confronterà sulla delega al Governo per la riforma fiscale e sulla risoluzione sulla modalità di emissione dello scontrino fiscale in caso di transazioni effettuate con strumenti di pagamento elettronici.
La Cultura svolgerà delle audizioni sulla risoluzione per la promozione delle candidature a Patrimonio mondiale Unesco della via Francigena e dei luoghi etruschi, esaminerà il ddl in materia di consenso informato in ambito scolastico e quello di autorizzazione di spesa in favore della Fondazione Museo nazionale della fotografia. La Trasporti, con la Attività produttive dibatterà sugli emendamenti al ddl sull’intelligenza artificiale e sulla proposta di nomina del dottor Bruno Pisano a presidente dell'Autorità di sistema portuale del Mare Ligure orientale.
La Affari Sociali svolgerà delle audizioni e dibatterà sul ddl per l’erogazione delle prestazioni sanitarie e altre disposizioni in materia sanitaria ed esaminerà la pdl per il finanziamento, l’organizzazione e il funzionamento del Servizio sanitario nazionale e di delega al Governo per il riordino delle agevolazioni fiscali relative all’assistenza sanitaria complementare.
Al Senato
L’Assemblea del Senato tornerà a riunirsi alle 16.30 per esaminare il decreto-legge in materia di responsabilità erariale e la pdl per la determinazione del valore dell'immobile espropriato.
Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari Costituzionali dibatterà sul ddl per l’elezione del sindaco nei Comuni con popolazione superiore a 15.000 abitanti, sul ddl per la semplificazione delle attività economiche e sul ddl sul conflitto di interesse Commissione antimafia.
La Giustizia dibatterà sul ddl per la determinazione del valore dell'immobile espropriato, sul ddl in materia di successioni, sul ddl relativo al procedimento sommario per la realizzazione del credito, sul ddl sull’Albo dei grafologi, sulla proposta d’istituzione di una Commissione parlamentare d’inchiesta sulla morte di Pier Paolo Pasolini, sul ddl successioni, sui ddl in materia di attribuzione del cognome ai figli, e sul ddl in materia di consulenti tecnici d'ufficio. Infine, si confronterà sul ddl per il contrasto alla violenza sulle donne e, con la Sanità, dibatterà sui ddl sulla morte volontaria medicalmente assistita.
La Affari Esteri esaminerà la proposta di ratifica dell’accordo tra Italia, Germania e Svizzera sulla sicurezza dell’approvvigionamento gas, la proposta di ratifica del Protocollo di modifica Accordo Italia-Svizzera sull’imposizione sui lavoratori frontalieri e sullo schema di decreto ministeriale per la cessione a titolo gratuito di materiale di armamento a favore delle Forze armate del Governo federale della Repubblica di Somalia. La Politiche dell’Ue esaminerà l’Atto Ue sugli aspetti istituzionali della strategia commerciale dell'Unione europea.
La Finanze dibatterà sulla risoluzione per l'assoggettamento al pagamento IMU degli immobili del terzo settore adibiti a strutture socioassistenziali. La Cultura, con la Sanità, svolgerà delle audizioni sui ddl per la formazione specialistica dei medici e con l’Ambiente dibatterà sul ddl di delega al Governo per la revisione del Codice dei beni culturali e del paesaggio in materia di procedure di autorizzazione paesaggistica. A seguire svolgerà delle audizioni sul ddl relativo all’indirizzo musicale nelle scuole ed esaminerà diversi schemi di dm per la rimodulazione delle risorse del Fondo per la tutela del patrimonio culturale per gli anni 2022-2024 per diverse Regioni.
La Ambiente ascolterà l'Amministratore delegato di Enel Green Power nell'ambito dell'Affare assegnato sulla promozione delle energie rinnovabili e l’aumento della loro quota nel mix energetico, esaminerà il decreto alluvioni e Campi Flegrei, la proposta di nomina del Presidente dell'Autorità di sistema portuale del Mare Ligure orientale, la proposta di nomina di un componente del collegio dell'Agenzia nazionale per la sicurezza del volo (ANSV) e il ddl sulla sicurezza delle attività subacquee. La Industria svolgerà e dibatterà sull’atto Ue per il sostegno nel settore dei prodotti vitivinicoli e vitivinicoli aromatizzati, esaminerà il disegno di legge annuale sulle piccole e medie imprese, i ddl sulla produzione e vendita del pane, ddl in materia di tartufi, i ddl per la valorizzazione della transumanza e il ddl per la riduzione dello spreco alimentare.