Si apre un mese di fuoco per Meloni: Ucraina e manovra
Le trattative internazionali sulle garanzie di sicurezza per l'Ucraina e quelle interne al centrodestra sulla manovra: sono i due tavoli su cui si concentreranno le attenzioni di Giorgia Meloni a settembre. La crisi ucraina, quella di Gaza e il dossier dazi sono le questioni di politica estera su cui le opposizioni chiedono di avere un confronto parlamentare in Aula. Sul fronte interno, invece, è atteso un vertice fra Meloni, i vicepremier e Roberto Calderoli sull'Autonomia differenziata. Si attendono anche i dati sulle entrate di luglio, un elemento fondamentale per iniziare a definire il perimetro di risorse della manovra. Tra FdI, Lega e FI è già iniziato il confronto e una delle direttive condivise dovrebbe essere il rafforzamento della previdenza complementare.
Parigi accusa Roma di dumping fiscale. Ira di Meloni
Il premier francese François Bayrou accusa l'Italia di “dumping fiscale” e Palazzo Chigi reagisce con “stupore”, sottolineando che invece è l'economia italiana a essere “penalizzata dai cosiddetti paradisi fiscali europei” ed esorta il Governo francese a unirsi agli sforzi italiani in sede Ue “contro quegli Stati membri che applicano da sempre un sistematico dumping fiscale”. Si apre così un nuovo fronte tra Parigi e Roma.
Non c’è ancora l’intesa sulle regionali, la palla passa ai leader
Per sciogliere i nodi delle regionali, in entrambi gli schieramenti, è arrivata l'ora dei leader: il centrodestra deve riempire ancora tre caselle (di Veneto, Puglia e Campania), nel centrosinistra l'ultimo vero grattacapo è la candidatura di Antonio Decaro, che ha imposto un doppio veto alle candidature in consiglio regionale dei suoi ex Michele Emiliano e Nichi Vendola. A destra, FdI-Lega e FI per ora non hanno ancora deciso un nome. Ancor più delicata la partita del Veneto, dove i meloniani potrebbero fare un atto di “generosità” nei confronti della Lega a fronte di compensazioni future. In questo caso si fa il nome di Alberto Stefani e Lorenzo Fontana. In Campania, invece, sono in lizza il meloniano Edmondo Cirielli e Mara Carfagna, proposta da Maurizio Lupi.
Meloni partecipa da remoto alla riunione dei volenterosi
La posizione del Governo italiano sul fronte ucraino è nota. L'Italia punta a una pace giusta attraverso un percorso che prevede robuste e credibili garanzie di sicurezza per Kiev. Sul tavolo resta la proposta di un meccanismo difensivo di sicurezza collettivaispirato all'articolo 5 del Trattato di Washington. Nessun dispiegamento militare, mentre restano al vaglio ipotesi di monitoraggio e formazione al di fuori dei confini ucraini solo una volta raggiunta la cessazione delle ostilità.
L'Italia punta al deficit sotto 3%. Per Lagarde sono “sforzi seri”
L'Italia sotto il 3% di deficit già nel 2026: obiettivo che anticiperebbe di un anno l'uscita dalla procedura di deficit eccessivo. Niente più raccomandazioni o interventi da realizzare e ciò rappresenterebbe per l'Italia la piena riconquista dell'agibilità sui conti pubblici. La prossima manovra economica non potrà che partire da un'attenta previsione dell'andamento di Pil, debito e deficit, mentre le diverse proposte andranno valutate alla luce delle risorse disponibili e rispetto all'obiettivo del ritorno a un deficit sotto il 3%.
La prof candidata del post su Br agita centrosinistra in Calabria e non solo
Polemiche del centrodestra e tensioni nel centrosinistra. La candidatura della professoressa Donatella Di Cesare come consigliera regionale in Calabria alimenta lo scontro. L'anno scorso, un suo commento social, poi rimosso, alla morte della brigatista rossa Barbara Balzerani sollevò un vespaio. In questi giorni, il nome della professoressa ha cominciato a circolare per la lista civica che sostiene il candidato governatore Pasquale Tridico, del M5S, schierato dal campo largo.
Il Pd prova a chiudere sulla candidatura in Puglia e Campania di Decaro e Fico
I democratici vogliono definire la squadra anche in Puglia e Campania. Elly Schlein si è mossa con prudenza per tenere insieme tutte le forze di opposizione in ciascuna delle Regioni al voto. Operazione che va ora completata con l'ufficializzazione di Antonio Decaro in Puglia e Roberto Fico in Campania. In Puglia complessa è la questione Vendola. Sia l'ex leader di Sel che Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli hanno ripetuto più volte che non accettando interferenze sulla propria lista. Il no di Decaro è considerato irricevibile. Il tempo ormai è poco e il discorso vale anche per la Campania, dove praticamente nessuno dubita che il candidato sarà Roberto Fico.
Tensione tra i volenterosi sulla linea di sostegno a Kiev.
Gli europei sono “pronti” sulle garanzie di sicurezza all'Ucraina e aspettano un “sostegno” americano, afferma l'Eliseo. Ma non sono esattamente allineati. A diverse cancellerie non ha fatto piacere l'esplicito riferimento di Ursula von der Leyen a una “roadmap” per il dispiegamento di truppe. I paletti italiani sono stati più volte esplicitati: in parallelo alle garanzie simil articolo 5 Nato, c'è la disponibilità a garantire il monitoraggio con aerei radar e satelliti, l'addestramento di militari e lo sminamento in acque internazionali. Ma operando “al di fuori dei confini ucraini”.
Emiliano si ritira e Schlein lancia Decaro in Puglia
L'annuncio arriva direttamente da Elly Schlein: l'ex governatore Michele Emiliano non correrà per una poltrona di consigliere regionale in Puglia. La decisione arriva dopo giorni di tensioni sui presunti aut aut avanzati dall'ex sindaco di Bari sui nomi di Michele Emiliano e Nichi Vendola. I ringraziamenti a Emiliano arrivano, oltre che dalla Segretaria del Pd, anche da Antonio Decaro, che insiste sulla necessità di uno “stesso gesto di generosità” da parte di Nichi Vendola e Avs. Ma da Avs non sembra esserci alcun ripensamento.
Restano i nodi Campania per il Pd e Veneto per centrodestra
I partiti restano concentrati sui dossier regionali ancora aperti. Il centrosinistra lavora per l'ok definitivo anche alla candidatura di Roberto Fico (M5S) in Campania. “Non c'è nessun patto”, taglia corto Vincenzo De Luca sul presunto accordo con la segretaria del Pd Elly Schlein, che vedrebbe il figlio di De Luca, Piero, segretario del Pd in Campania in cambio dell'appoggio alla candidatura del pentastellato.
Nel centrodestra la questione più spinosa resta quella del Veneto, con il vicepremier Matteo Salvini che non arretra di un passo sulla richiesta di un candidato leghista per il dopo Zaia.
Entra nel vivo la campagna elettorale per le regionali nella Marche
Nelle Marche si gioca forse la sfida più aperta delle prossime elezioni regionali e le opposizioni, unite ma con il distinguo di Azione, sentono di poter spodestare l'amministrazione di centrodestra e dare un primo segnale, anche al Governo, in vista di quest’autunno elettorale. Da un lato il presidente uscente Francesco Acquaroli, che punta alla riconferma a palazzo delle Marche. Dall'altro l'ex sindaco di Pesaro Matteo Ricci, che, forte del sostegno di Pd, M5S e Avs, vede la possibilità di ribaltare il risultato del centrosinistra della scorsa tornata.
D’Alema a Pechino, fuoco incrociato della politica italiana
La presenza di Massimo D’Alema in piazza Tienanmen, durante la parata militare per l’80° anniversario della vittoria cinese nella Seconda guerra mondiale, ha scatenato un fuoco incrociato politico in Italia. L’ex premier è stato accusato di essersi prestato a una narrazione che dà legittimazione a Xi, Putin e Kim, proprio mentre l’Italia e i partner occidentali ribadiscono il sostegno all’Ucraina.
Raid israeliani sfiorano i Caschi blu, Governo e opposizioni contro Tel Aviv
Un raid israeliano in Libano ha colpito a pochi metri da una pattuglia di Unifil, scatenando la protesta delle Nazioni Unite e del governo italiano. Per l’Onu, si tratta di una chiara violazione del diritto internazionale e della risoluzione 1701, che regola la presenza dei Caschi blu. Durissime le reazioni a Roma: il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha parlato di “atto grave”, mentre il ministro della Difesa Guido Crosetto ha accusato l’Idf di aver compiuto una scelta deliberata, promettendo una protesta formale a Tel Aviv. Proteste analoghe sono arrivate da Francia e Spagna.
Accordo Ue-Mercosur, proteste dal mondo agricolo e l’attesa del Governo
L’intesa commerciale tra Unione europea e Mercosur trova la ferma opposizione del mondo agricolo italiano, che giudica le garanzie troppo vaghe e chiede controlli sul 100% dei prodotti importati. Il timore riguarda soprattutto l’uso in Sudamerica di antibiotici negli allevamenti e di pesticidi vietati in Ue, considerato un rischio per la competitività delle filiere e per la sicurezza dei consumatori. Il Governo italiano ma si è riservato di esprimersi solo dopo aver valutato l’efficacia delle nuove garanzie.
Salvini rilancia sul Ponte sullo Stretto e sulla Legge di Bilancio
Il caso del Ponte sullo Stretto si è acceso dopo le parole del rappresentante Usa Matthew Whitaker, che al Bled Strategic Forum aveva bocciato l’ipotesi di utilizzare fondi Nato per la maxi opera. I timori americani restano legati a precedenti dichiarazioni di Matteo Salvini, che aveva presentato il ponte anche come infrastruttura strategica per la sicurezza. Parallelamente, la Lega ha tenuto a Roma una riunione per definire le priorità della prossima Legge di Bilancio: dalla pace fiscale definitiva con la rottamazione delle cartelle, all’estensione della flat tax al 15%, fino a nuovi investimenti per la sicurezza nazionale, l’autonomia e il federalismo fiscale.
Valle d’Aosta, voto tra incognite e ricorsi
Le elezioni regionali in Valle d’Aosta si annunciano tra le più incerte degli ultimi anni, con variabili che spaziano dal calo dell’affluenza al ricorso presentato da Avs-Rete civica contro la nuova legge elettorale. Al centro della contesa c’è l’Union Valdôtaine, rafforzata dalla recente riunificazione interna ma lontana dall’obiettivo di un governo “tutto autonomista. Il Partito Democratico punta a mantenere la regione come roccaforte progressista del Nord, ma dovrà guardarsi dalla concorrenza di Avs. Sul fronte opposto, il centrodestra si presenta compatto. A rendere il quadro ancora più complesso, il voto del 28 settembre riguarderà anche 65 comuni.
I Volenterosi si confrontano sulle garanzie di sicurezza per l’Ucraina
Dal vertice di Parigi dei Volenterosi spunta un numero: 26, il numero di Paesi disposti a partecipare alle garanzie di sicurezza per l'Ucraina, anche con l'invio di truppe, ma ognuno sceglierà le sue modalità di contributo. Washington ci sarà, ma come e dove, ancora, non si sa. Giorgia Meloni ha ribadito la proposta “di un meccanismo difensivo collettivo ispirato all'articolo 5” della Nato e “l'indisponibilità” a inviare truppe. Tuttavia, ha confermato il sostegno a un cessate il fuoco. Tutti concordano poi che, se Vladimir Putin si sottrarrà al negoziato, servirà aumentare la pressione con le sanzioni. I Volenterosi ora pendono dalle decisioni di Donald Trump, perché molto dipende dai risultati del processo negoziale e da che tipo d'impegno Washington vorrà avere. Mosca, in risposta, afferma che le garanzie di sicurezza richieste da Kiev costituiscono una inaccettabile “minaccia per il continente europeo”.
Meloni risponde alla Schlein: il governo tutelerà gli italiani su Flotilla
Il governo garantirà ai cittadini italiani a bordo della Flotilla “tutte le misure adottate in situazioni simili”, afferma Giorgia Meloni. Lo stesso Ministro degli Esteri Antonio Tajani assicura ogni assistenza diplomatica e consolare che si rendesse necessaria. Tuttavia, dal Governo e dalla maggioranza trapela irritazione per l'iniziativa.
Il Governo punta sulle misure per la famiglia nella prossima manovra
La famiglia resta uno degli assi portanti della politica economica del Governo. Giorgia Meloni ha annunciato nuovi aiuti alle giovani coppie, agevolazioni alle mamme lavoratrici e una nuova estensione del congedo parentale. Si riaffaccia l'ipotesi di alzare la soglia esentasse dei buoni pasto da 8 a 10 euro, il rafforzamento delle detrazioni per i figli, la riduzione dell'Irpef e sui salari poveri. Le Province hanno rivendicato una maggiore autonomia tributaria, risorse aggiuntive per assunzioni di personale specializzato e la richiesta di un piano triennale per l'edilizia scolastica.
Vertice Salvini - Zaia: per il Veneto il candidato sia della Lega
Nel faccia a faccia tra Matteo Salvini e Luca Zaia sulle regionali, i due si sono confrontati sul destino del Veneto. In ballo c'è ancora la possibile lista di Zaia e le prospettive del governatore. Per lui circolano numerose ipotesi: da un incarico di governo o in una grande società di Stato, fino a una candidatura a sindaco di Venezia. Il primo nodo da sciogliere è però dentro l'alleanza: se FdI accetterà di cedere il Veneto ai leghisti o no.
Il Pd è in pressing su Decaro. Vendola non molla
Antonio Decaro non ha ancora sciolto la riserva sulla propria candidatura in Puglia. A partire dalla segretaria Elly Schlein, tutti auspicano che alla fine Decaro accetti l'investitura, ma nel Pd sono cominciate le riflessioni sull'eventuale piano B. Tra i nomi che circolano: Mario D'Attis, Francesco Boccia, Raffaele Piemontese e Michele Laforgia.
I sondaggi della settimana
Negli ultimi sondaggi realizzati dall’Istituto SWG il 1° settembre, tra i partiti del centrodestra Fratelli d’Italia sale al 30,2%. In seconda battuta il Partito Democratico perde 0,4 punti, attestandosi al 22,0%. Terza forza nazionale il Movimento 5 Stelle che perde 0,1 punti e si attesta al 13,3%. Tra le altre forze del cetrodestra, la Lega sale all’8,6%, mentre Forza Italia guadagna 0,1 punti (8,2%). Nella galassia delle opposizioni, AVS rimane al 6,7%. I centristi vengono rilevati singolarmente con Azione (3,5%), IV (2,5%), +Europa (2,1%) e Noi Moderati (1,0%).
La stima di voto per la coalizione di centrodestra (FdI, Lega, FI, Noi Moderati) segna +0,6% rispetto all’ultima rilevazione, salendo al 48,0%. Il centrosinistra (Pd, All. Verdi Sinistra) registra il 28,7% delle preferenze registrando un calo di 0,4 punti percentuali; fuori da ogni alleanza, il M5S, perde 0,1 punti e si attesta all’13,3%. A chiudere il Centro che registra un risultato con segno positivo di 0,1 punti, salendo al 8,1%.
- Si apre un mese di fuoco per Meloni: Ucraina e manovra
- Parigi accusa Roma di dumping fiscale. Ira di Meloni
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