La Commissione Bilancio della Camera e la Commissione Bilancio del Senato hanno iniziato oggi le audizioni nell’ambito dell’esame del ddl recante Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2026 e bilancio pluriennale per il triennio 2026-2028 (AS. 1689). Sono stati ascoltati:
- Francesco Napoli, Vicepresidente nazionale CONFAPI;
- Enrico Fantini, Responsabile Sviluppo d’impresa e Internazionalizzazione Conflavoro PMI;
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Abstract:
Durante l’audizione, tenuto conto dell’attuale contesto caratterizzato da forti instabilità geopolitiche, tensioni commerciali internazionali e costi energetici elevati, è stato riconosciuto lo sforzo del Governo nel mantenere un’impostazione responsabile. Tuttavia, è stato evidenziato come l’assenza di misure strutturali a favore della competitività delle PMI rappresenti una lacuna significativa. Le piccole e medie imprese, che costituiscono la colonna portante del sistema produttivo nazionale, non ricevono adeguata attenzione in termini di incentivi agli investimenti, semplificazione burocratica, sostegno all’innovazione e contenimento del costo del lavoro. È stata sottolineata la necessità di una maggiore valorizzazione del capitale umano, in particolare nel campo delle discipline STEM, attraverso strumenti fiscali innovativi per incentivare l’assunzione stabile di giovani laureati e contrastare la fuga di cervelli. Inoltre, si è ribadita la centralità dell’internazionalizzazione del Made in Italy, con particolare preoccupazione per l’impatto dell’aumento dei dazi statunitensi e con proposte mirate a diversificare i mercati esteri, specialmente verso Asia, Medio Oriente e Africa. Positivo il giudizio su alcune misure fiscali come la riduzione dell’aliquota IRPEF intermedia, l’agevolazione sui premi di produttività e la proroga della Nuova Sabatini, ma è stata contestata l’efficacia dell’iperammortamento rispetto al più accessibile credito d’imposta. Particolare delusione è stata espressa per il mancato intervento sul meccanismo di payback nel settore dei dispositivi medici, ritenuto penalizzante per le micro e piccole imprese. In conclusione, si auspica l’avvio di una stagione economica più espansiva, che veda nelle imprese non solo beneficiarie di sostegni emergenziali, ma attori centrali del rilancio economico e della coesione sociale del Paese.
Di seguito gli argomenti trattati:

