Tria: su Flat Tax e Reddito di Cittadinanza ci vuole gradualità

Ridurre le tasse “compatibilmente con gli spazi finanziari, per garantire la progressività che l’attuale sistema Irpef fa fatica a garantire”. Per questo il ministro dell’Economia Giovanni Tria, intervenuto in audizione al Senato, ha annunciato di aver avviato una task force per cercare di rispettare una delle parti più importanti del contratto di governo Lega-M5S, cioè quello della cosiddetta flat-tax che prevede due aliquote del 15 e del 20% e del reddito di cittadinanza.

La volontà è quella di procedere gradualmente, visto che la riforma del fisco costerebbe 50 miliardi, intervenendo nella prossima legge di bilancio sulle aliquote centrali, che si riferiscono al ceto medio: abbassandole di alcuni punti o riducendole in tutto da 5 a 4. Una soluzione che costerebbe meno di 5 miliardi, cifra compatibile con le poche risorse disponibili.

A questo si aggiunge un altro punto fondamentale per il ministro, e cioè la lotta alla povertà. Il governo vuole “trasformare gli strumenti di protezione sociale già esistenti in altri strumenti”, spiega in audizione al Senato. L’idea sarebbe dunque quella di trasformare il Reddito di inclusione voluto dai governi Renzi e Gentiloni in un nuovo strumento più ampio: poi si vedrà “il costo differenziale e come introdurlo gradualmente”.

Il momento tutto è rinviato alla prossima legge di Bilancio, attesa in autunno. Poco prima, il 27 settembre, verrà invece presentata la Nota di aggiornamento al Def, che conterrà la nuova stima di crescita per il 2018: “C’è ancora la possibilità di conseguire una crescita non lontana da quella programmata dell’1,5%”, ha dichiarato il ministro, ribadendo però che ci sono segnali di rallentamento a causa della situazione internazionale.

Duro attacco di Di Maio alle Banche

Nuovo, pesante attacco dal M5S alle banche mentre nel governo il ministro dell'economia Giovanni Tria frena sulla possibilità, promossa soprattutto dalla Lega, di una moratoria della riforma delle Bce varata dall'esecutivo Renzi e oramai sul punto di decollare. In Calabria per visitare l'azienda dell'imprenditore Nino De Masi, il ministro dello sviluppo e del lavoro Luigi di Maio ha criticato il comportamento di Mps nella vicenda che ha portato al fallimento dell'impresa per poi allargare il discorso al comparto bancario nella sua interezza. “Il sistema bancario la deve pagare perché ha avuto un atteggiamento arrogante infischiandosene dei risparmiatori e dello Stato ed è stato protetto da ambienti politici sia in questa regione che a livello nazionale”.

Per l’Istat cresce l’inflazione su base annua

L'inflazione continua la sua crescita. Secondo l’Istat il mese scorso l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC) è cresciuto dello 0,2% rispetto al mese precedente e dell’1,3% su base annua (in crescita dal +1,0% registrato a maggio). La stima preliminare era +1,4%. L’accelerazione dell’inflazione si deve prevalentemente ai prezzi dei Beni energetici non regolamentati (da +5,3% di maggio a +9,4%) ed è sostenuta anche da quelli dei Beni alimentari non lavorati (da +2,4% a +3,4%) e dei Servizi relativi ai trasporti (da +1,7% a +2,9%)

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Settimana economica 14 - 20 luglio 2018



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