Con l’avviarsi della campagna elettorale tutti i partiti sono al lavoro sui programmi elettorali ed in particolare sulla definizione della ricette di politica economica.

Nel centro destra, Silvio Berlusconi è tornato a Bruxelles per una due giorni d'incontri con i vertici del Partito Popolare Europeo. L'ex premier ha presentato il suo programma elettorale, ha definito la flat tax una vera e propria rivoluzione, rassicurato che in caso di vittoria del centro destra l'Italia continuerà a tenere i conti a posto e che la regola del rispetto dei parametri del Patto di Stabilità è “discutibile” ma non verrà infranta.

Affermazioni immediatamente contraddette da Matteo Salvini che ha dichiarato che del limite del 3% di deficit se ne infischia. “Il numerino 3, se danneggia le imprese e le famiglie italiane, per noi non esiste. Se ci sono regolamenti Ue che danneggiano le famiglie italiane, quei regolamenti per il governo Salvini non esistono: come la Bolkestein, la direttiva Banche. In linea di principio i numerini uno prova a rispettarli, ma se per rispettare questi numerini muori allora non hai il diritto, ma il dovere di rimettere in discussione molte delle regole che governano l’Europa sulle banche, sulla pesca, sull’agricoltura”.

Anche il Movimento 5 Stelle ha presentato il proprio programma. Le ricette di politica economica partono dal presupposto della necessità di sforare i parametri del patto di stabilità così da consentire una politica di investimenti ad alto rendimento con l’obiettivo di ridurre il deficit di 40 punti nei prossimi 10 anni. Ma ci sono anche il reddito e la pensione di cittadinanza, la riduzione delle aliquote Irpef, i tagli ai costi della politica, 17 miliardi per le famiglie; l’abolizione dello split payment e dello spesometro, ma anche l’abolizione della legge Fornero sulle pensioni.

Sul fronte dei dati economici, questa settimana l’Istat ha comunicato che a novembre, il fatturato dell'industria ha registrato il +1,3% rispetto ad ottobre e +5,1% rispetto a novembre 2016. Nei primi 11 mesi del 2017 la crescita è pari al 5% rispetto ai primi 11 mesi del 2016. Gli ordinativi segnano +0,3% congiunturale e +8,9% tendenziale; mentre gli ordini sono cresciuti del 6,5% su base annua.

La crescita congiunturale del fatturato a novembre è dovuta soprattutto al mercato interno (+1,9%), mentre per quello estero si registra un aumento più contenuto (+0,2%). Gli ordinativi segnano moderati incrementi in entrambi i mercati (+0,2% per il mercato interno e +0,4% per quello estero).

Per il fatturato, l’incremento tendenziale più rilevante si rileva nella fabbricazione di prodotti petroliferi (+13,6%), mentre la fabbricazione di mezzi di trasporto mostra l'unico calo del comparto manifatturiero (-4,7%).

Sarica la settimana economica

La settimana economica 20-26 gennaio 2018



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