Allarme spread, Visco: Grave ciò che accade

Anche se non ha toccato la quota record di 574 punti del 2011, lo spread, agli inizi di questa settimana, è tornato assoluto protagonista in Italia. Da Ignazio Visco a Matteo Salvini passando per il mondo delle imprese, nessuno si è tirato indietro sul tema dello spread, mossosi questa settimana fino alla preoccupante quota di 320. L'apprensione per gli effetti dell'incertezza politica sui mercati c'è, anche se sembra permanere a livello generale una tiepida fiducia sul sistema Italia. Di certo il messaggio del governatore di Bankitalia Ignazio Visco è stato chiaro: “E' grave, e non ci sono giustificazioni se non emotive per quel che osserviamo oggi sui mercati”.

Lavoro, gli occupati superano i livelli pre-crisi

L’Istat ha pubblicato i dati sull’occupazione di aprile. Aumentano gli occupati (+0,3% tra aprile e marzo, +64 mila mensili che diventano +215mila su base annua), si tocca il record con 23 milioni e 200mila persone al lavoro, massimo dal 1977 e si supera di 23 mila unità il livello raggiunto ad aprile 2008. Dopo 10 anni si è quindi tornati ai livelli pre-crisi ma con un mercato del lavoro trasformato: è aumentata la quota delle donne occupate, i lavoratori sono più anziani e si contano più contratti a tempo determinato.

Il tasso di occupazione si attesta al 58,4% (+0,1% rispetto ad aprile). Una crescita che, dice l'Istat, "interessa tutte le classi di età ad eccezione dei 25-34enni”. Ad aprile, l'aumento maggiore interessa le donne (+52 mila) e gli over 35 (+77 mila). Prosegue la ripresa degli indipendenti (+60 mila) e dei dipendenti a termine (+41 mila), mentre diminuiscono i permanenti (-37 mila). Anche il numero dei disoccupati cresce: si attesta a 2 milioni 912mila, salendo dello 0,6% (+17 mila) rispetto a marzo. Calano gli inattivi: -0,6%, -74 mila nel mese di aprile e addirittura 318mila in meno dall’inizio dell'anno. Il calo riguarda donne e uomini ed è diffuso su tutte le età e il tasso di inattività scende al 34,0% (-0,2 punti percentuali rispetto a marzo).

L’inflazione accelera in Italia e in Europa

L’Istat rivela, in linea con quanto stimato dalla BCE, che nel mese di maggio è aumentata l’inflazione, in crescita sia in Europa che in Italia. L’istituto di statistica rivela il passaggio dell’inflazione dallo 0,5% di aprile all’1,1% annuo: si tratta del livello più alto dal settembre scorso. Il tasso è quindi più che raddoppiato in un solo mese, trainato dai rincari degli alimentari, in particolare freschi, e da quelli di benzina e gasolio.

Sempre a maggio, i prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona aumentano dello 0,8% su base mensile e dell'1,9% su base annua. Per il carrello della spesa è dunque un aumento netto rispetto al dato tendenziale di aprile (+1,2%) che riporta ai livelli di marzo 2017. Anche i prezzi dei prodotti ad alta frequenza d'acquisto, che includono i carburanti, subiscono una forte accelerazione: +0,8% in termini congiunturali e +2,1% sull'anno.

Anche nell'Eurozona si vede questa impennata, con l'inflazione che sale all'1,9% dall'1,2% di aprile. Nella stima flash di Eurostat, è l'energia ad avere l'impatto maggiore (6,1%, rispetto al 2,6% di aprile), seguita da prodotti alimentari, alcol e tabacco (2,6%, rispetto a 2,4% di aprile), servizi (1,6%, dall'1%) e beni industriali non energetici (0,2%, da 0,3%).

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Settimana economica 26 maggio - 1 giugno 2018



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