La lotta all’evasione fiscale fondamentale per una manovra di bilancio espansiva

Il ministro dell’economia Gualtieri ha illustrato il quadro in cui si inseriranno le misure della prossima legge di Bilancio. Il rapporto Deficit/Pil si attesterà al 2,2%, con una crescita del Pil dello 0,2% nominale e 0,6% reale per il 2020. Si tratta, sottolinea il nuovo responsabile del Dicastero, di stime realistiche e prudenti, che s’inseriscono in un quadro di rallentamento economico globale dove l'Italia è afflitta da problemi cronici come la sempre alta disoccupazione, specie giovanile, e una domanda interna ancora debole. Sterilizzato l'aumento generalizzato dell'Iva (circa 23 miliardi), Gualtieri non esclude però rimodulazioni per arrivare a un “più equo ed efficace meccanismo delle aliquote”. Come ampiamente annunciato dal premier Giuseppe Conte, per coprire i costi di questa manovra economica espansiva, l’esecutivo farà affidamento sulla lotta all'evasione fiscale da cui dovrebbero essere raccolti circa 7 miliardi anche grazie ad incentivi per i pagamenti elettronici ed esorcizzando i mancati pagamenti Iva sui carburanti.

Manovra di bilancio: digital tax e piano casa i capisaldi

A poco a poco emergono maggiori dettagli sulle misure che saranno contenute nella prossima legge di bilancio. Si partirà dalla tassa sui giganti della Rete, di cui si discute dal 2013, che entrerà a regime dal 2020. Si tratterebbe di un prelievo del 3% per le grandi società con almeno 750 milioni di ricavi (almeno 5,5 in Italia) con l’obiettivo di incassare 150 milioni nel 2020 e 600 milioni l'anno a regime. Verranno confermati gli 80 euro, il piano Industria 4.0, il sisma bonus, la cedolare secca e l'ecobonus, che sarà modificato per non penalizzare troppo piccole e medie imprese.

Soddisfatte le Regioni che hanno ottenuto maggiori risorse per la sanità (2 miliardi il prossimo anno), mentre rimane ancora aperto il fronte con i Comuni che temono una riduzione delle risorse a loro destinate. Per quanto riguarda il decreto clima approvato dal Consiglio dei ministri, non è stata ancora sciolta la questione della riduzione dei sussidi dannosi per l'ambiente che il Mef ha deciso di inserire in manovra di bilancio. Sono infine previste misure a sostegno della casa denominate “Rinascita urbana” per un totale di un miliardo, che vanno dagli assegni per sostenere gli affitti delle famiglie disagiate fino a progetti di riqualificazione urbana da massimo 20 milioni l'uno.

Tutte queste misure dovranno passare l’esame del Parlamento che si preannuncia ostico. Non solo perché la Lega ha la presidenza di due commissioni cruciali ma anche perché i numeri di maggioranza sono stretti soprattutto alla luce delle posizioni espresse da Italia Viva di Matteo Renzi che sembra voler pungolare il Governo come già successo durante l’audizione di Gualtieri davanti alle Commissioni Bilancio di Camera e Senato sulla Nadef. Proprio la nota di aggiornamento al Def, a Montecitorio è passata solo per tre voti, con 319 sì, a causa delle defezioni del M5S.

Sondaggio Coldiretti/Ixè: la svolta green degli italiani

Secondo un sondaggio commissionato da Coldiretti a Ixè presentato al Forum internazionale dell'agricoltura a Cernobbio all’apertura del Salone dell’economia circolare, le recenti manifestazioni a favore della lotta ai cambiamenti climatici e la necessità di misure per preservare l'ambiente coinvolgono e appassionano gli italiani. Secondo il sondaggio, il 90% del campione è d'accordo sul fatto che ognuno di noi possa fare molto per proteggere l'ambiente ma il Paese si divide a metà (51%) sul sostegno alla giovane attivista svedese Greta Thunberg e alle sue prese di posizione. Il sondaggio riguarda anche la sostenibilità ambientale che passa anche attraverso la sharing economy, con la condivisione di spazi di lavoro e mezzi di trasporto. Quattro italiani su dieci hanno sperimentato, e con soddisfazione, forme di sharing economy; nello specifico: il 19% ha fatto ricorso al coworking mettendo in comune spazi di lavoro, e la stessa percentuale di persone nell'ultimo anno ha usato il car sharing. Tra le scelte salva-ambiente degli italiani, quello cioè che sarebbero disposti a fare per tutelarlo ancora di più, al primo posto c'è il consumo di prodotti a chilometro zero e di stagione (l'85%). A seguire, il 72% delle persone sarebbe disposta a ridurre gli spostamenti in auto, scooter e motocicletta, il 64% potrebbero rinunciare all'aria condizionata, il 59% spenderebbe di più in prodotti bio. Sebbene la sensibilità ambientale sia in crescita, più di 1 italiano su 3 ritiene che in genere le persone siano poco attente all'ambiente con un 8% ancora più pessimista che le giudica per niente attente.

Scarica la settimana economica

Settimana Economica 5 - 11 ottobre 2019



Seguici sui Social


2

Nomos Centro Studi Parlamentari è una delle principali realtà italiane nel settore delle Relazioni IstituzionaliPublic Affairs, Lobbying e Monitoraggio Legislativo e Parlamentare 

Vuoi ricevere tutti i nostri aggiornamenti in tempo reale? Seguici sui nostri canali social