Dopo l’approvazione della Legge di Bilancio da parte del Senato, la manovra economica è arrivata alla Camera per la seconda lettura. Martedì la Commissione Bilancio ha iniziato l’esame. Oggi alle 16 scadrà il termine per la presentazione degli emendamenti; si prevede che le proposte di modifica saranno all’incirca 6.000. I tempi d’esame saranno serratissimi. Lunedì 11 saranno dichiarate le inammissibilità, martedì 12, invece, è fissata la scadenza per la segnalazione degli emendamenti.

Le votazioni dovrebbero iniziare mercoledì 13. L'Ufficio di presidenza della Commissione oggi ha inoltre fissato a giovedì 14 dicembre il termine stabilito per la presentazione degli emendamenti del Governo. L'obiettivo è quello di licenziare il provvedimento, con il mandato al relatore, domenica 17 in tarda serata. La manovra economica è attesa in Aula martedì 19 dicembre per l'avvio della discussione generale.

Intanto il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, a margine dei lavori dell’Ecofin a Bruxelles, ha ribadito che nelle conclusioni dell’Eurogruppo non ci sono stati ulteriori sviluppi sul delicato tema dei conti pubblici italiani. Qualche settimana fa la Commissione Ue, nell’ambito della presentazione del pacchetto autunnale del Semestre europeo, ha segnalato la possibilità che la legge di Bilancio 2018 non abbia effetti significativi in termine di riduzione del deficit e che nel complesso l’Italia rischi di presentare una deviazione significativa dal percorso di aggiustamento.

L’Istat ha rilevato che nel terzo trimestre dell'anno è cresciuto ancora il numero degli occupati, di circa 79 mila unità. Un dato importante anche se l'incremento si deve prevalentemente ai dipendenti a termine, che risultano 2 milioni e 784 mila, il dato più alto dal 1992.

Nel complesso il tasso di disoccupazione è rimasto stabile all'11,2%, lo stesso livello del trimestre precedente, quando si è toccato il valore più basso dal quarto trimestre del 2012. A confronto con l'anno prima invece la disoccupazione diminuisce di 0,4 punti.

In questo trimestre, il tasso di occupazione è cresciuto di 0,2 punti rispetto a quello precedente arrivando al 58,1%, al top dal primo trimestre del 2009. I dati mensili più recenti (ottobre 2017) mostrano, al netto della stagionalità, una sostanziale stabilità del numero di occupati rispetto a settembre.

L'incremento in termini assoluti è più consistente per gli occupati a tempo pieno. Il tempo parziale aumenta soprattutto nella componente volontaria. La crescita dell'occupazione riguarda entrambi i generi e tutte le ripartizioni ed è più intensa per le donne e nel Mezzogiorno. Nel terzo trimestre 2017 torna a crescere l'occupazione per i giovani 15-34 anni e il relativo tasso di occupazione, sia in termini tendenziali sia congiunturali.

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Settimana economica 2 - 7 dicembre 2017



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