Martedì il Presidente del Senato Piero Grasso ha svolto le comunicazioni sul contenuto della legge di bilancio 2018 e successivamente, come di consueto, ha assegnato alla Commissione Bilancio il provvedimento in sede referente dando così ufficialmente inizio alla sessione di bilancio, l’ultima di questa legislatura.

Le consuete audizioni preliminari, cui parteciperanno membri delle Commissioni Bilancio di Camera e Senato, dovrebbero svolgersi nelle giornate di lunedì 6 e martedì 7 novembre; la settimana dal 6 al 10 novembre sarà riservata ai lavori delle Commissioni per l’espressione dei rispettivi pareri.

Parallelamente, la Commissione Bilancio inizierà l’esame della manovra economica in sede referente. Il termine per la presentazione degli emendamenti potrebbe essere fissato alle 12 di venerdì 10 novembre; l’obiettivo sarà quello di chiudere il confronto in Commissione entro il pomeriggio di martedì 21 novembre per essere così approvata dall’Aula entro sabato 25 novembre.

Al contempo, il Ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan ha inviato una lettera di risposta al Vicepresidente della Commissione Ue Valdis Dombrovskis e al Commissario Pierre Moscovici, che la scorsa settimana avevano chiesto chiarimenti sul Documento Programmatico di Bilancio 2018 presentato dall'Italia per la valutazione sul rispetto dei requisiti del Patto di stabilità e crescita.

Nello specifico, i Commissari europei hanno sollevato dubbi sull'aggiustamento strutturale messo in campo dall'Italia per il 2018 e paventato un rischio di deviazione significativa anche per il 2017. Secondo Padoan la differenza dello 0,1% riscontrata dagli uffici di Bruxelles (un aggiustamento dello 0,2% invece dello 0,3% per il 2018) si deve a una sottovalutazione delle condizioni cicliche dell'Italia che restano ancora difficili anche se in miglioramento e al conseguente diverso calcolo dell'output gap.

In definitiva, il Ministro dell’Economica ritiene che gli obiettivi fiscali previsti nel Documento programmatico di bilancio siano in linea con i requisiti del Patto di stabilità e crescita e che riflettano a pieno la volontà del Governo di ridurre il deficit sostenendo allo stesso tempo la ripresa economica.

È sostanzialmente stabile l'andamento dell'occupazione nel mese di settembre, secondo quanto emerge dalla rilevazione mensile condotta dall'Istat. Gli occupati sono cresciuti di 2 mila unità rispetto ad agosto, fermando la crescita degli ultimi mesi. Aumentano i lavoratori indipendenti (+19 mila), mentre calano i dipendenti (-17 mila) interrompendo l'andamento positivo registrato dall'inizio dell'anno. Su base annua gli occupati salgono invece di 326 mila unità.

Anche Il tasso di disoccupazione conferma il dato precedente e si attesta a settembre all'11,1%, in crescita invece il tasso di disoccupazione giovanile (relativo alla fascia di età 15-24 anni), che a settembre risale al 35,7%, con un aumento di 0,6 punti percentuali su base mensile. Se si guarda invece il dato trimestrale, l'Istat evidenzia come la crescita degli occupati sia ben più marcata, e pari a 120 mila unità, 103 mila dei quali riferiti però a posti a termine.

Scarica la settimana economica dal 28 ottobre al 3 novembre 2017

Settimana economica 28 ottobre - 3 novembre 2017



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