Padoan: UE teme incertezza Italia, chi ha vinto governi

L'incertezza politica dell'Italia fa tremare l'Unione Europea. A testimoniarlo in prima persona è il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan, che al termine dell'Ecofin ha dichiarato: “Nel presentare la situazione dell'Eurozona, il commissario Moscovici ha citato l'Italia come elemento d’incertezza e tutti, all'Eurogruppo e all'Ecofin, mi hanno chiesto cosa succederà”.

Ai ministri dell'Economia Ue che gli chiedevano come si svilupperà il quadro politico italiano dopo il voto del 4 marzo, Padoan ha risposto con un “non lo so”. Il Pd deve “prendere atto dei risultati delle elezioni e collocarsi all'opposizione perché è dovere dei partiti che hanno vinto offrire una soluzione di governo al Paese”.

Negli ultimi giorni Padoan ha avuto incontri separati con i leader europei Dombrovskis, Moscovici e Centeno per aggiornarli sul documento di quadro macroeconomico tendenziale, su cui il Mef sta lavorando. Il Ministro dell’economia ha ottenuto che “finché non ci sarà un nuovo governo, la Commissione dovrà attendere l'invio di un documento programmatico”.

Intanto, l'esecutivo sta lavorando alla predisposizione del Def che teoricamente il 10 aprile dovrebbe arrivare in Consiglio dei Ministri. Al momento non avrà nessun contenuto di policy e nelle prossime settimane sarà presentato al Parlamento che voterà una o più risoluzioni. Secondo Padoan “ciascun gruppo politico vorrà cogliere l'occasione per dire quali sono le priorità di politica economica che ciascuno di essi propone”. Legittimo quindi aspettarsi che il Parlamento approvi più atti di indirizzo.

Le parole del Ministro dell’economia non sono affatto piaciute a Luigi Di Maio: “Credo che oggi Padoan sia stato molto irresponsabile a trascinare le questioni tra Italia e Bruxelles rispondendo ‘non so’ a proposito del futuro dell'Italia. E' stata quasi una provocazione, come a dire che ora che me vado all'opposizione e avveleno i pozzi”.

No di M5S e Lega al governissimo. Il Pd guarda verso il colle

Luigi Di Maio e Matteo Salvini non gettano la spugna e restano in campo a giocare la loro partita per un governo politico e per dire no al governissimo. “Non contempliamo alcuna ipotesi di governo istituzionale o governo di tutti: gli italiani hanno votato un candidato premier e un programma” mette in chiaro il capo politico dei 5 Stelle. Dunque, “non siamo disponibili a immaginare una squadra di governo diversa da quella espressa dalla volontà popolare”.

Anche Matteo Salvini chiude: “Non ho le smanie di andare al governo con chiunque: se per farlo devo portare chi è stato bocciato al voto, allora no” puntualizza precisando che con il Pd un'intesa è inimmaginabile.

È un No al governo di tutti cui invece non si sottrae il Pd. “Noi che stiamo dal lato della responsabilità politica non abbiamo il diritto di strattonare il Presidente della Repubblica e le sue prerogative” afferma il segretario reggente del Pd Maurizio Martina; “Se Mattarella ci chiedesse di fare il Governo? Valuteremo” sostiene pure Graziano Delrio. Ma a precisare i contorni di questa disponibilità ci pensa Ettore Rosato: “Mattarella non è che chiede al Pd di fare il governo, al massimo potrebbe chiedere a tutti i partiti di fare un Governo prima di andare alle elezioni”.

Dal vertice del centrodestra via libera a Salvini per trattativa sulle presidenze delle Camere 

Ieri sera a palazzo Grazioli si è tenuto il primo vertice post elettorale dei leader del centrodestra. Per la prima volta da quando Silvio Berlusconi è sceso in campo, a dare le carte non è stato lui ma Matteo Salvini al quale ieri sera il Cavaliere e Giorgia Meloni hanno dato il mandato a incontrare gli esponenti del Movimento 5 Stelle per cercare una soluzione condivisa per le Presidenze di Camera e Senato.

Il vertice si è svolto in un clima cordiale e si è anche deciso di andare insieme, come centrodestra, alle consultazioni. Quanto al Governo tutti e tre i leader della coalizione avrebbero escluso, sebbene con intensità differenti, intese con il Partito Democratico.

I leader di Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia sono decisi a ricevere dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella il mandato per tentare di formare il prossimo esecutivo al punto che nel corso della cena Giorgia Meloni avrebbe proposto a Salvini stesso di candidarsi come presidente del Senato per agevolare il Capo dello Stato a dare un mandato esplorativo al leader leghista in quando seconda carica dello Stato.

La riunione aveva come primo obiettivo quello di mandare un segnale rassicurante sulla compattezza del centrodestra alla vigilia di appuntamenti importanti come la partita sulle presidenze delle Camere e poi le consultazioni al Quirinale dove la coalizione andrà insieme proprio per non lasciare spazio a dubbi sulle intenzioni.

Sulla presidenza delle Camere, Matteo Salvini incontrerà sia Movimento 5 Stelle sia il Partito Democratico e poi tornerà a incontrare gli alleati perché', come ha chiesto la leader Fdi, Salvini deve decidere se vuole essere il capo della Lega o il candidato premier della coalizione e in quanto tale non può decidere le cariche da solo.

In realtà però il centrodestra non appare compatto come sembra. Gli appelli alla responsabilità di Silvio Berlusconi sulla necessità di dare un governo al Paese scongiurando il ritorno alle urne non interessano il leader del Carroccio che ieri da Strasburgo ha ribadito l’indisponibilità a fare accordi con il Pd lasciando però aperto uno spiraglio sulla possibilità di trattativa con i pentastellati.

Sulle presidenze delle Camere restano le aspirazioni dei singoli partiti. Forza Italia vorrebbe che la Presidenza di palazzo Madama andasse a Paolo Romani che godrebbe anche del sostegno dei Dem. Lo schema che ha invece in mente il segretario del Carroccio prevede che invece i due scranni più alti vadano ai partiti vincitori quindi Carroccio con Giorgetti in pole per Montecitorio e Toninelli per palazzo Madama. L’accordo non piace agli azzurri che guardano con attenzione a cosa deciderà di fare Berlusconi con la speranza che il Cavaliere non ceda alle richieste leghiste.



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