Manovra, non c'è intesa nel Governo. Lega: confermata quota 100

Ormai quella della manovra è diventata una corsa contro il tempo e l'accordo nel Governo ancora non c'è. Il premier Giuseppe Conte parlerà alle Camere in vista del Consiglio europeo di giovedì e venerdì, e domani incontrerà il presidente della Commissione Ue Jean Claude Juncker, un faccia a faccia fortemente voluto dal Governo italiano per tentare ancora una volta di convincere Bruxelles a non portare avanti la procedura d’infrazione nei confronti dell'Italia. Ma a quel tavolo l'Europa aspetta risposte concrete, fatti, numeri, che per ora non ci sono.

Il limite massimo è il 19 dicembre, quando si riunirà il Collegio dei Commissari che potrà sancire l'avvio della procedura d’infrazione. Entro quella data, il Governo gialloverde deve trovare una soluzione all'impasse in cui si dibatte da più di due mesi: portare avanti la manovra del cambiamento, le promesse elettorali contenute nel contratto, e contemporaneamente rispondere alle critiche dell'Ue. Il come, quanto e dove correggere è il tema su cui finora non è stato trovato l'accordo tra le due forze al potere. Ieri, contrariamente alle attese, non c'è stato nessun vertice di maggioranza: assenti Di Maio e Salvini, a palazzo Chigi è arrivato solo il ministro dell'Economia Giovanni Tria, per fare un punto con Conte sul capitolo degli investimenti.

L’incontro è seguito a quello positivo, secondo quanto riferito dalla Lega, cui hanno partecipato anche i sottosegretari Giancarlo Giorgetti, Claudio Durigon, Laura Castelli, Massimo Garavaglia e rappresentanti della ragioneria dello Stato e dell'Inps, che hanno portato le attese relazioni tecniche sull'impatto dell'anticipo pensionistico di quota 100. In una nota del Carroccio si legge: “Alla luce delle tabelle fornite è possibile confermare gli obiettivi politici della manovra sullo smantellamento della legge Fornero che partirà senza penalità e nei tempi già previsti”. Insomma quota 100 non si tocca.

Resta ancora molto da fare. Sul deficit non c'è ancora una soluzione che, è stato sottolineato da più parti, deve essere innanzitutto politica. Se è ormai quasi certo che quel 2,4% verrà ritoccato, non è chiaro di quanto: sia Lega che M5S ritengono inaccettabile scendere fino al 1,8-1,9% che vorrebbe l'Europa.

Manovra: ultimatum Ue, impegni concreti o procedura

Il conto alla rovescia è quasi finito, il Governo guidato da Giuseppe Conte spedisca a Bruxelles “impegni concreti e credibili e delle cifre” o la Commissione Europea andrà avanti con la procedura d’infrazione per deficit eccessivo e per la violazione della regola del debito nei confronti dell'Italia. I commissari Valdis Dombrovskis e Pierre Moscovici, a 48 ore dall'incontro tra Jean Claude Juncker e Giuseppe Conte e mentre a Roma si discute per sciogliere i nodi irrisolti della manovra, chiariscono la posizione dell'esecutivo Ue sul piano di bilancio del Governo.

Il dialogo va avanti, ripetono entrambi dinanzi alla Commissione Affari economici dell'Europarlamento, ma non basta più, perché il tempo è sempre di meno. “Continuiamo a dialogare con l'Italia, ma questo dialogo deve essere bidirezionale e portare a dei risultati, il tempo è limitato”, premette Dombrovskis, ricordando che la bocciatura della Commissione ha avuto l'avallo politico di tutti i ministri delle Finanze dell'Eurogruppo. “Siamo in dialogo costante con l'Italia, ripete il vicepresidente della Commissione, per assicurare che il bilancio del Governo rispetti le regole europee e le raccomandazioni del Consiglio”. Ma la deviazione dell'Italia, è “particolarmente grave, per questo i cambiamenti richiesti sono sostanziali”.

Per Moscovici “Questa Commissione ha già dato prova di mostrare una certa flessibilità, anche nei confronti dell'Italia, per circa 30 miliardi, ma non possiamo ignorare le regole del Patto, la Commissione è la guardiana di quelle regole, quelle regole vanno rispettate, Pacta sunt servanda. Dunque, il messaggio che arriva da Berlaymont è chiaro: “La Commissione continua a lavorare su due piani, il dialogo con l'Italia che continua su base costruttiva e intensa”, ma anche la preparazione della procedura d’infrazione. Sono due strade che portiamo avanti con la stessa intensità”.

Moscovici riconosce ancora una volta che “c'è un tono diverso da parte dell'Italia e una volontà di cooperare più spinta”. Ma adesso, ha proseguito, “servono impegni concreti e credibili e delle cifre se vogliamo cambiare la nostra analisi”. La Commissione continua a non pronunciarsi sul rapporto deficit/Pil su cui si sta negoziando: “Non sono qui per dare una cifra magica ma il Patto indica la traiettoria che serve per la riduzione del debito pubblico”.

Qualche cifra invece la ricorda Dombrovskis, precisando ancora una volta che è al deficit strutturale che la Commissione guarda quando chiede al Governo il rispetto delle regole. L'aggiustamento del deficit strutturale richiesto all'Italia, secondo le raccomandazioni del Consiglio, doveva attestarsi allo 0,6%, mentre il Governo ha presentato un piano di bilancio con un peggioramento in termini strutturali dello 0,8%, una deviazione molto netta, che senza un cambio di rotta porterà all'avvio della procedura.

L’Aula del Senato

Dopo che nella giornata di ieri sono state svolte le Comunicazioni della Presidente, Maria Elisabetta Alberti Casellati, sul contenuto del disegno di legge di bilancio approvato sabato scorsi in prima lettura dalla Camera, l’aula del Senato tornerà a riunirsi alle 15.30 per le comunicazioni del Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte in vista del Consiglio europeo del 13 e 14 dicembre 2018.

Le Commissioni del Senato

Nell’arco della giornata tutte le Commissioni permanenti, ad eccezione della Bilancio, si confronteranno sulla manovra economica in sede consultiva. Inoltre la Giustizia si confronterà sullo schema di decreto legislativo sul codice della crisi d’impresa e dell'insolvenza. La Finanze esaminerà l’Atto europeo sulla copertura minima delle perdite sulle esposizioni deteriorate. La Commissione Agricoltura si confronterà sullo schema di decreto ministeriale sugli agrumeti caratteristici. La Territorio proseguirà l’esame sulla normativa sui nitrati di origine agricola.

La Commissione Bilancio del Senato inizia l’esame della manovra

La Commissione Bilancio proseguirà l’esame del disegno di legge di bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2019 e di bilancio pluriennale per il triennio 2019-2021. Durante la seduta di ieri, la prima a Palazzo Madama, non si è stabilito il termine per la presentazione degli emendamenti: orientativamente dovrebbe essere fissato entro le 24 di mercoledì 12 o, al più tardi, giovedì 13 alle 9; la decisione sarà presa oggi. I tempi saranno serrati e si lavorerà anche nel weekend ha spiegato il relatore M5S Gianmauro Dell'Olio al termine della sessione.

Oggi, ha aggiunto, è previsto un confronto con il Governo per cercare di stabilire la tabella di marcia. L'obiettivo resta quello di concludere i lavori in tempo utile per poter riferire all'Assemblea nella seduta di martedì 18 dicembre. Dopo l'esame del Senato, la manovra dovrà poi tornare alla Camera in terza lettura e, secondo quanto si apprende da più fonti di maggioranza, i lavori potrebbero proseguire anche tra Natale e Capodanno. Molto probabilmente i deputati dovranno ritornare a Montecitorio nei giorni del 27, 28 e 29.

L’Aula della Camera

L’Assemblea della Camera si riunirà a partire alle 10 per comunicazioni del Presidente del Consiglio dei ministri Giuseppe Conte in vista del Consiglio europeo del 13 e 14 dicembre. A seguire esaminerà le questioni pregiudiziali sul decreto fiscale. Si confronterà poi sulle mozioni sul contrasto della violenza neofascista e neonazista, su quelle relative alla tutela dei prodotti agroalimentari italiani propri della dieta mediterranea, con particolare riferimento a una proposta di risoluzione in discussione presso l'Assemblea generale dell'ONU in materia di nutrizione e salute, sulla proposta di legge per la promozione dell'attività fisica e dell'educazione motoria nella scuola primaria e su quella per la produzione agricola e agroalimentare e dell'acquacoltura ottenuta con metodo biologico.

Le Commissioni della Camera

La Commissione Affari costituzionali esaminerà la proposta di legge di iniziativa popolare in materia di iniziativa legislativa popolare. La Giustizia esaminerà, in sede riunita con l’Affari sociali, la proposta per l’istituzione di una Commissione parlamentare d’inchiesta sui fatti accaduti presso la comunità "Il Forteto". La Finanze concluderà l’esame del decreto fiscale. La Ambiente proseguirà il ciclo di audizioni sulla proposta di legge per la gestione pubblica e partecipativa del ciclo integrale delle acque.



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