Dopo che nella giornata di ieri sono state approvate le mozioni sulla privatizzazione parziale di Ferrovie dello Stato Italiane, sugli atti di sindacato ispettivo dei parlamentari e le ratifiche degli accordi in materia ambientale, l’Assemblea del Senato nella giornata di oggi non si riunirà.

Per quanto riguarda i lavori delle Commissioni, la Lavori pubblici, in sede riunita con l’Industria, proseguirà l'audizione informale dell'Amministratore delegato di Enel spa Francesco Starace nell'ambito dell'affare assegnato relativo ai nuovi assetti societari di Telecom SpA.

Nella giornata di oggi l’Assemblea della Camera e le Commissioni non si riuniranno. Ma le opposizioni non stanno con le mani in mano e a due giorni dall’approvazione definitiva della Riforme Costituzionali iniziano a mobilitarsi in vista del referendum del prossimo autunno.  L'obiettivo è sin troppo chiaro: bocciare il ddl Boschi attraverso la consultazione popolare e di conseguenza mandare a casa il Governo Renzi. Le forze di opposizione alla Camera stanno lavorando, attraverso una collaborazione trasversale, alla raccolta firme, non appena si potrà depositare il quesito referendario. A promuovere e tenere le fila dell'iniziativa è il capogruppo di Sinistra italiana, Arturo Scotto, che in queste ore ha avuto la disponibilità e l’appoggio dalle principali forze politiche di opposizione: Movimento Cinque Stelle, Forza Italia e Lega Nord. Non appena il ddl Boschi sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale, ha spiegato il capogruppo di Si - Sel, inizia a decorrere il termine per depositare la richiesta di referendum e poi per la raccolta firme: servono 1/5 dei deputati (ovvero 126).

Nella giornata di ieri la Procura di Potenza ha iscritto nel registro degli indagati con l'accusa d'induzione indebita il sottosegretario alla Salute Vito De Filippo, governatore della Basilicata per quasi due legislature per il centro sinistra. Per l'accusa, De Filippo avrebbe chiesto all'ex sindaca di Corleto, Rosaria Vicino (agli arresti domiciliari nello stesso filone d'inchiesta), di fare campagna elettorale a favore di Mariachiara Montemurro, sua attuale collaboratrice, candidata alle elezioni amministrative del 2014. La sindaca Vicino, in cambio, avrebbe ottenuto "l'interessamento" di De Filippo per l'assunzione del figlio da parte dell'Eni: il ragazzo, dopo un colloquio di lavoro con l'Eni non andato a buon fine, ha ottenuto un contratto a tempo determinato in un'azienda che fornisce servizi ingegneristici alla società del Cane a sei zampe.

Ma il caso in serata sembra già essersi sgonfiato. Nel pomeriggio di ieri il sottosegretario si è presentato negli uffici della procura di Potenza ed ha chiesto di essere interrogato. Ha risposto alle domande dei pm Francesco Basentini e Laura Triassi, chiarendo tutti gli aspetti che ne hanno determinato l'iscrizione nel registro degli indagati. De Filippo, durante l'interrogatorio, avrebbe spiegato tutti i passaggi della vicenda, compreso il senso di alcune intercettazioni telefoniche a lui contestate. Da quanto trapela, sembrerebbe che molto presto i pm chiederanno l'archiviazione della parte d'inchiesta che lo riguarda.

Ma durante tutta la giornata sono state durissime le reazioni politiche. Il Movimento Cinque Stelle ha chiesto le immediate dimissioni del sottosegretario e ha rilanciato sulla mozione di sfiducia all’intero Governo che verrà discussa in Senato la prossima settimana.

La commissione parlamentare Antimafia ha intenzione di mettere a punto un lavoro di osservazione delle liste per le amministrative del 5 giugno nei Comuni sciolti per mafia, in quelli precedentemente sciolti per mafia e mai tornati a votare (per esempio per mancanza di liste, come il comune calabrese di Platì) e in alcuni che hanno avuto la Commissione d'accesso e sono in commissariamento. Si tratta di una decina di Comuni: tra questi c'è anche Roma. La presidente della Commissione Antimafia Rosy Bindi ha anche sollecitato il Governo ad adottare regole ancora più stringenti e a prevedere strumenti più efficaci per valutare la questione dell'incandidabilità alle elezioni. Le parole della Bindi hanno suscitato reazioni diverse fra i candidati a Sindaco nel Comune di Roma.

Roberto Giachetti del Partito Democratico ha affermato: "Ho già detto più volte che, anche unilateralmente, avrei inviato in anticipo le liste a sostegno della mia candidatura alla Commissione Antimafia, perché fossero controllate". Sostegno è arrivato anche dal candidato di Sinistra italiana Stefano Fassina: "Da parte nostra applichiamo comunque il Codice Antimafia ma è bene che sia esteso da parte della Commissione a tutti i Partiti e a tutte le candidature, in Comune e nei Municipi". La candidata di Fdi Giorgia Meloni, invece, trova utile il sostegno di tutte le istituzioni che si occupano di legalità "ma più utile quella dell'Anac di Cantone", cui annuncia di aver chiesto un aiuto per "un corso di formazione a tutti i candidati delle liste che sosterranno la mia candidatura". Ma il candidato che più rischia la scure dell'antimafia è Guido Bertolaso, sostenuto da Silvio Berlusconi; e su questo fronte, che già sconta forti dissensi interne del centrodestra e interni alla stessa Forza Italia, il silenzio si fa estremamente importante. Infine la candidata del Movimento 5 Stelle Virginia Raggi, che assieme al movimento osserva una pausa di rispetto del lutto per la morte di Casaleggio, si esprimerà sulla proposta solamente nella giornata venerdì.

Intanto nella giornata di ieri è apparso di rilievo l’arrivo simultaneo di Beppe Grillo e di tutti i componenti del direttorio del M5S alla camera ardente di Gianroberto Casaleggio presso l'Istituto Auxologico di Milano. Carlo Sibilia, Alessandro Di Battista, Luigi Di Maio, Carla Ruocco e Roberto Fico non hanno rilasciato dichiarazioni. Ma la vera notizia del giorno è la convocazione di un'assemblea congiunta di deputati e senatori per lunedì prossimo. Si parlerà di trivelle, del risultato del referendum di domenica, dell'inchiesta Tempa Rossa, della mozione di sfiducia al Governo in programma martedì 19 al Senato e della raccolta delle firme contro la riforma costituzionale. Questo appuntamento potrebbe diventare la prima vera occasione di confronto sul futuro del M5S e la presenza di Grillo al fianco del direttorio potrebbe ripetersi già lunedì, anche se per ora le fonti parlamentari stellate tendono a escludere che l'incontro fra eletti e fondatore si svolga a così breve distanza dalla scomparsa dell'altro fondatore. 

Dopo mesi d'intense trattative e incontri tra Italia e Iran, nella giornata di ieri sono state concluse alla Camera di commercio iraniana a Teheran, 14 le intese bilaterali tra imprese e associazioni del sistema produttivo italiano e controparti iraniane. Gli accordi riguardano diversi settori e prevedono importi variabili da 20 milioni fino a 5 miliardi di dollari. Nello specifico, riguardano il settore dell’Oil&Gas, le tecnologie produttive dell'acciaio, i servizi per l'impiantistica energetica, la fornitura di unità ospedaliere mobili, la modernizzazione della rete di telecomunicazioni, ma anche progetti tecnologici di varia natura, un Memorandum che coinvolge la Saipem per un progetto di sviluppo nel settore del gas, l'ammodernamento della pista dell'aeroporto di Tabriz; e ancora, la realizzazione d'interventi formativi su requisiti e standard qualitativi Ue per le certificazioni di prodotto nel settore automotive, lo sviluppo di nuove smart cities in 6 località, la costruzione di impianti industriali dedicati alla produzione di pelleting per l'industria dell'acciaio e un accordo del valore di 5 miliardi di dollari fra la Belleli e la Jahanpars per i settori energia e infrastrutture.



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