Ballottaggi: vince il centrodestra mentre M5S e centrosinistra stanno a guardare

A due settimane dal primo turno ieri si sono tenuti i ballottaggi per il rinnovo di moltissime amministrazioni comunali. L’affluenza è calata fortemente: a urne chiuse, in 67 dei 75 Comuni chiamati al voto si è recato ai seggi solamente il 47,6% degli elettori (al primo turno la partecipazione era stata del 60,42%).

Ma non è il dato dell’affluenza a colpire maggiormente. Com’era immaginabile la Lega di Matteo Salvini e il Centrodestra hanno ottenuto risultati importanti consolidando un po’ ovunque i successi di questi ultimi mesi e conquistano 11 sindaci (alle precedenti elezioni ne avevano 3). in particolare quelli di Udine, Treviso, Catania, Vicenza, Terni, Sondrio, Viterbo, Pisa, Siena, Massa.

Il Movimento 5 Stelle si ferma, perde Ragusa ma conquista Avellino. I pentastellati vincono anche a Imola, Pomezia e Acireale. Il Centrosinistra viene travolto in Toscana e in Emilia, dove vince solo in 5 comuni (ne aveva 17) e perde le roccaforti di Siena, Pisa, Massa, Terni e Avellino. Al contempo però conferma i sindaci di Ancona (unico capoluogo di regione) e Brescia, e strappa al centrodestra i comuni di Trapani, Brindisi e Teramo. Le liste civiche strappano al centrosinistra i sindaci di Barletta, Messina, Imperia e Siracusa.

Nei comuni non capoluogo il Centrosinistra vince ad Altamura, Pontecagnano, Fiumicino, San Donà di Piave, Salsomaggiore, Seregno e Velletri. Ma c'era un voto molto atteso anche a Roma, quello del III municipio (Montesacro), e qui Giovanni Caudo del centrosinistra ha battuto lo sfidante di centrodestra Francesco Maria Bova. I 5 Stelle, complice l'effetto Raggi, non erano neppure arrivati al ballottaggio. Il Centrodestra vince a Spoleto, Sarzana, Ivrea, Castellamare di Stabia, Cinisello Balsamo, Anagni, Martellago, Orbassano, Pietrasanta, Seveso, Umbertide.

Riprendono i lavori di Camera e Senato

Il Senato tornerà a riunirsi domani dalle 16.30 per l’esame del decreto legge sulle ulteriori misure urgenti per gli eventi sismici dell’agosto 2016. Mercoledì alle 16 l’Assemblea ascolterà le comunicazioni del Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte in vista del Consiglio europeo del 28 e 29 giugno 2018 mentre giovedì l’informativa del Ministro dello sviluppo economico e del lavoro Luigi Di Maio sugli incidenti nei luoghi di lavoro.

Dopo che nella settimana scorsa è avvenuto l’insediamento e sono stati eletti Presidenti, Vicepresidenti e Segretari, le Commissioni riuniranno i rispettivi uffici di Presidenza per pianificare i lavori dei prossimi mesi.

L’Assemblea di Montecitorio tornerà a riunirsi alle 10 di domani per l’elezione di tre Segretari di Presidenza. A seguire, mercoledì alle 9.30 ascolterà le comunicazioni del Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte in vista del Consiglio europeo del 28 e 29 giugno 2018. Come per il Senato, anche in questo ramo del Parlamento le Commissioni riuniranno i propri uffici di Presidenza per pianificare il calendario dei lavori.

Rimane il nodo Copasir e Vigilanza RAI

In settimana dovrebbe chiudersi anche la partita sulle deleghe dei sottosegretari e sulle presidenze delle Commissioni bicamerali e di garanzia come Copasir e Vigilanza Rai. Resta ancora da sciogliere il nodo politico sul Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica, alla cui presidenza punta con grande insistenza e determinazione il Partito Democratico con Lorenzo Guerini ma che potrebbe, grazie ai voti della maggioranza, essere assegnato a Fratelli d'Italia. Proprio per questo motivo i dem hanno messo in atto una sorta di sciopero bianco non indicando i nomi dei propri deputati che andranno a comporre le Commissioni bicamerali e di garanzia finche' non vi saranno chiarimenti.

In ballo, poi, c’è la presidenza dell'altra Commissione bicamerale di garanzia, la Vigilanza Rai, che dovrebbe essere assegnata a Forza Italia (in pole il nome di Maurizio Gasparri). La guida della commissione Antimafia, invece, dovrebbe aggiudicarsela il Movimento 5 stelle. Intanto è ancora da completare l'ufficio di presidenza di Montecitorio, dopo che alcuni componenti sono entrati nella squadra di Governo lasciando le cariche vacanti. L'Assemblea è chiamata a sostituire tre segretari al posto di due pentastellati (Vincenzo Spadafora e Carlo Sibilia) e di un leghista (Raffaele Volpi).

Tensioni tra M5S e Lega

Superate le elezioni comunali, la maggioranza giallo-verde sarà alla prova del Parlamento finalmente funzionante e si vedrà se si ripeteranno le tensioni di queste settimane, soprattutto su vaccini, migranti ed economia. In realtà la convivenza tra Movimento 5 Stelle e Lega, in particolare tra i due vicepremier, il ministro dell’interno Matteo Salvini e quello dello sviluppo economico e del lavoro Luigi Di Maio, ha già provocato malumori tra gli eletti cinquestelle.

Per testare gli umori, un primo banco di prova saranno le comunicazioni del premier Giuseppe Conte che presenterà la linea italiana per il Consiglio europeo di giovedì e venerdì prossimo. Ci sarà una risoluzione da votare che potrebbe diventare l'occasione non solo per dar voce all’eventuale dissenso dell’ala più ortodossa del Movimento, ma anche per far sentire la protesta delle opposizioni già in fibrillazione per il fatto che Conte sia andato al prevertice di ieri senza alcun mandato da parte delle Camere.

Fronte caldo potrebbe essere anche quello dei temi economici. Il ministro dello Sviluppo Luigi Di Maio parlerà degli incidenti sul lavoro giovedì nell'Aula del Senato. E si lavora al decreto sugli ammortizzatori sociali in deroga, atteso a Palazzo Madama per il 3 luglio, che ancora non si sa se conterrà o meno elementi dell'annunciato Decreto dignità, del quale, a parte gli interventi a tutela dei rider, non si è più discusso molto.

Ma il dossier sul quale si potrebbero registrare frizioni tra M5S e Lega è quello della direttiva europea Bolkestein sulle liberalizzazioni nei servizi, un intervento delicato che riguarda vaste categorie di lavoratori, dai balneari agli ambulanti. Il ministro dell'Agricoltura Gianmarco Centinaio ha già annunciato la sua contrarietà; i cinquestelle, invece, nella scorsa legislatura l'avevano sostenuta, perlomeno come filosofia. Forza Italia con Maurizio Gasparri va dritta per la sua strada e avverte che presenterà emendamenti proprio per salvare balneari e operatori del commercio ambulante.



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