400px-Parlamento Italiano Giuramento di Giovanni LeoneL'aula del Senato si confronterà con il seguito della discussione del ddl di conversione del decreto-legge “recante disposizioni urgenti in materia di emersione e rientro di capitali detenuti all'estero, nonché altre disposizioni urgenti in materia tributaria e contributiva e di rinvio di termini relativi ad adempimenti tributari e contributivi”. Provvedimento depotenziato nella sua portata a causa della modifica inerente la voluntary disclosure, procedura idonea a permettere la denuncia e una forma di ravvedimento operoso delle somme depositate oltre i confini nazionali. Dovrebbe poi essere votata la procedura d'urgenza per l'istruttoria dei disegni di legge con cui si intende cancellare la parola “Province” dalla Costituzione, il primo dei quali firmato dal pentastellato Vito Crimi. Votazione dall'esito non scontato considerato anche quanto accaduto ieri, a margine del voto di fiducia sul maxiemendamento presentato dal governo al ddl Delrio. C'è poi chi derubrica a mera propaganda il ruolino di marcia predisposto da presidenza e conferenza dei capigruppo. Il tempo e le modalità con cui è possibile governare il procedimento di modifica costituzionale sono infatti regolati dall'articolo 138 della Carta e non ci sarebbe spazio alcuno per procedure accelerate o scappatoie regolamentari. La commissione Industria si riunirà insieme alla commissione Attività produttive della Camera per ascoltare le linee programmatiche del ministro Federica Guidi, titolare dello Sviluppo economico.

La Camera dedicherà i propri lavori alla discussione delle mozioni “concernenti iniziative per la stabilizzazione del personale precario delle pubbliche amministrazioni, con particolare riferimento al comparto scuola” e di quelle “concernenti iniziative in relazione ai recenti terremoti che hanno colpito alcune aree della regione Campania e la provincia di Campobasso”. Una conferenza dei capigruppo fissata per le 14 dovrà decidere quando calendarizzare nuovamente – si parla della prossima settimana – la discussione sulle proposte di legge in tema di modifica della disciplina penalistica sul voto di scambio. Provvedimento fortemente avversato da Forza Italia e da Scelta civica. La commissione Affari costituzionali si occuperà di una relazione, da presentare in assemblea, su tutti gli aspetti relativi al fenomeno della decretazione d'urgenza. Le commissioni Bilancio e Finanze si occuperanno di analizzare gli oltre seicento emendamenti presentati al dl “Salva Roma-ter”, lavoro che, come di consueto, potrebbe portare al parere di inammissibilità di diverse proposte di modifica. Le “Disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell'uso eccessivo di risorse naturali”, testo collegato alla legge di stabilità 2014, saranno all'attenzione della commissione Ambiente. In commissione Affari sociali sarà invece ricevuto il sottosegretario alla Salute, Vito De Filippo, appuntamento legato all'indagine conoscitiva sull'organizzazione dell’attività dei medici che svolgono gli accertamenti sanitari per verificare lo stato di salute del dipendente assente per malattia. Continuerà inoltre l'esame in sede referente delle proposte di legge sulla responsabilità del personale sanitario.

L'approvazione del ddl Delrio sulle Province ha fatto tirare un sospiro di sollievo al premier Matteo Renzi. Il cammino intrapreso al Senato – ricordiamo però che il ddl dovrà effettuare una terza lettura alla Camera – si deve però arricchire con la modifica del Titolo V e con l'abolizione del Senato e del bicameralismo perfetto. Proposte che il Senato dovrà votare favorevolmente entro il prossimo 25 maggio, giorno delle elezioni europee. L'ottimismo di Renzi potrebbe essere demolito sotto i colpi dell'ostruzionismo interno al Pd. Walter Tocci, senatore non appartenente alla corrente del segretario Pd, ha chiaramente espresso la propria contrarietà al programma di Palazzo Chigi. Un mal di pancia che potrebbe dare il la per una dura contrapposizione tra le varie anime del centrosinistra. Comunque vadano le cose, domani la direzione nazionale del Pd dovrà approvare una proposta da portare in Parlamento. L'appuntamento clou della giornata è però un altro: l'inquilino di Palazzo Chigi sarà infatti impegnato nell’incontro con il Presidente statunitense Barack Obama. I punti all'ordine del giorno saranno l'esclusione della Russia dal G8 e la gestione della delicata vicenda ucraina. Obama cercherà invece di convincere l'Italia a non ridurre drasticamente gli investimenti nel comparto militare e la sua presenza nell'ambito delle missioni internazionali NATO e ONU. La notizia dei probabili tagli sugli F-35 ha preoccupato gli States.



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