La Commissione Ue ammonisce l’Italia sulla manovra

La Commissione Europea è preoccupata per quanto accade in Italia, ma per il momento non ha intenzione di chiedere una manovra correttiva. Probabilmente lo farà dopo le elezioni per l'Europarlamento sulla base del Def che il governo dovrà preparare a fine aprile. Nel Country Report Bruxelles conferma le valutazioni negative sul nostro Paese. Conti pubblici deteriorati e passi indietro sulle riforme, rischio contagio per il resto dell'Eurozona: sono queste le principali criticità cui si aggiunge lo scetticismo sugli effetti di due misure cardine Quota 100 e Reddito di cittadinanza. L'osservato speciale è sempre il debito pubblico, che non favorisce la crescita e starebbe causando squilibri eccessivi.

Per il Commissario Ue agli affari economici Pierre Moscovici “la mancanza di progressi nell'affrontare le sfide purtroppo ci porta a concludere che gli squilibri dell'Italia restano eccessivi. L'Italia dovrà adottare ancora misure per migliorare la qualità delle sue finanze pubbliche, aumentare l'efficienza dell'amministrazione e del sistema giudiziario, rafforzare l'ambiente economico, il mercato lavoro e il sistema finanziario. È urgente fare tutto ciò”, ha proseguito Moscovici, sottolineando che “le previsioni per il 2019 non sono più di un 0,2% di crescita e quindi sentiamo un senso di urgenza molto forte”.

“Rimaniamo preoccupati che il debito non scende a causa dei piani economici deboli del Governo, in generale lo slancio delle riforme si è fermato” segnala il vice presidente della Commissione Ue Valdis Dombrovskis. La Commissione monitorerà da vicino la situazione italiana per fare una valutazione in primavera basata soprattutto sul “livello di ambizione del programma nazionale di riforme”, ha aggiunto.

Nel lungo documento che analizza nel dettaglio le criticità dell'economia italiana la Commissione mette dunque al primo posto il debito pubblico. La situazione non è cambiata, anzi: per Bruxelles gli interventi del Governo daranno una spinta molto limitata alla crescita, ma faranno aumentare debito e deficit. Tuttavia, al netto di un peggioramento repentino dei mercati, i Commissari non intendono chiedere nulla all’Italia.

La misura più contestata resta Quota cento, soprattutto perché la Commissione non crede che, specie in un contesto recessivo, tutti coloro che lasceranno il lavoro saranno rimpiazzati, mentre la conseguente crescita del deficit strutturale viene data per scontata. Meno duro invece il giudizio, che resta però tendenzialmente negativo, sul reddito di cittadinanza: in attesa di vederne l'applicazione, la Commissione lascia aperta la sua valutazione limitandosi a indicare che l'intervento avrà un impatto sulla crescita dei consumi limitato allo 0,15% su base annua. Inoltre, tra le preoccupazioni c’è la dinamica degli investimenti, segnalata in discesa sia per quelli nazionali che per quelli provenienti dall’estero. Le critiche sono ad ampio spettro rispetto a una manovra che ha portato a “un aumento temporaneo del carico sulle imprese”: dalla chiusura settimanale dei negozi alla mancanza di una "strategia" sulle infrastrutture, come la Tav. Inoltre, l'aumento dello spread ha pesato sia sulla crescita del Pil italiano che sul sistema bancario.

Vertice a tre tra Conte, Salvini e Di Maio

Ieri sera a Palazzo Chigi si è tenuto un nuovo vertice di maggioranza. Al tavolo erano presenti il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e due vice premier Matteo Salvini e Luigi Di Maio. Al centro del confronto oltre ai temi investimenti, cantieri e autonomia i tre leader del Governo giallo-verde hanno sfiorato anche altri due dossier spinosi: in primo luogo, riferiscono fonti leghiste, il piano industriale Rai presentato dall'Ad Fabrizio Salini sul quale il Ministro dell'Interno avrebbe ribadito le perplessità del suo partito; in secondo luogo, sarebbe stato fatto un passaggio sul tema nomine: per quanto riguarda l'Inps, M5S auspica che a breve il ministro dell'Economia Giovanni Tria sblocchi la nomina di Pasquale Tridico a commissario, mentre la Lega preme per la designazione di Mauro Nori a sub commissario. Poi c’è la partita del rinnovo dei consigli di amministrazione delle partecipate per le quali entro una settimana la Cassa Depositi e Prestiti deve presentare le liste. Se il capitolo è stato aperto, fonti di Governo assicurano che nessuna decisione è stata presa.

Le imprese puntano sulla Lega per lo sblocco dei bandi della Tav

Le imprese chiedono un nuovo incontro a Matteo Salvini per cercare di trovare una soluzione alla delicata questione Tav. Questa volta, però, il colloquio non sarà con il Ministro dell'Interno ma con il leader della Lega, partito che più volte si è espresso a favore dell'opera ma che ora temporeggia, restando legato all'accordo di governo con il Movimento 5 Stelle, da sempre contrario. L’obiettivo delle imprese è quello di far leva sul Carroccio perché riesca a convincere gli alleati a sbloccare i bandi di gara in tempo per ottenere tutti gli 813 milioni di finanziamento europeo. Le imprese hanno così deciso di inviare una lettera al leader legista per chiedere un incontro il prima possibile. La dead line è infatti fissata intorno all'11 marzo quando dovrebbe riunirsi il cda di Telt, la società Italo-francese che si occupa dei lavori del tunnel di base, per decidere sulle due gare di appalto. Se entro marzo, era stato infatti il monito dell'Unione europea, non saranno aperti i bandi, Bruxelles è pronta a tagliare 300 milioni sugli 813 stanziati.

L’Aula del Senato

Nella giornata di oggi l’aula del Senato non si riunirà. I lavori dell’Assemblea di palazzo Madama riprenderanno martedì prossimo alle 16.30 con l’esame del decreto per il sostegno della Banca Carige. Nella seduta di ieri è stato approvato in prima lettura, con 149 voti favorevoli, 110 contrari e 4 astensioni, il decreto su reddito di cittadinanza e quota 100. Successivamente l’Aula ha deciso di rinviare in Commissione il disegno di legge di ratifica della convenzione di Faro sul patrimonio culturale e ha approvato il ddl di ratifica della convenzione del Consiglio d'Europa sulla manipolazione di competizioni sportive.

Le Commissioni del Senato

Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari Costituzionali riprenderà l’esame del disegno di legge per la prevenzione di maltrattamenti a danno di minori, anziani e disabili nelle strutture pubbliche e private. Le Commissioni Agricoltura e Territorio ascolteranno i rappresentanti di Mountain Wilderness Italia e di Federdistribuzione sul disegno di legge relativo al consumo del suolo. Infine la Commissione Politiche dell’Unione Europea svolgerà alcune audizioni sulla legge di delegazione europea.

L’Aula della Camera

Nella giornata di oggi l’aula della Camera non si riunirà. I lavori dell’Assemblea di palazzo Montecitorio riprenderanno domani alle 11 con lo svolgimento delle interpellanze urgenti. Nella seduta di ieri è stato approvato l’accordo di dialogo politico e di cooperazione tra l'UE e i suoi Stati membri la Repubblica di Cuba, le mozioni per il contrasto all'immigrazione clandestina e alle organizzazioni criminali straniere, con particolare riferimento alla cosiddetta mafia nigeriana; via libero definitivo alla proposta d’istituzione di una Commissione parlamentare d’inchiesta sui fatti accaduti presso la comunità Il Forteto. A seguire l’Aula ha discusso e approvato le mozioni per il sostegno del comparto automobilistico, la proposta di legge delega al Governo per l'adozione di disposizioni integrative e correttive dei decreti legislativi adottati in attuazione della delega per la riforma delle discipline della crisi d’impresa e dell'insolvenza, la proposta di legge sul voto di scambio politico-mafioso e la pdl sulle partecipazioni in società operanti nel settore lattiero-caseario.

Le Commissioni della Camera

Per quanto riguarda le Commissioni, la Trasporti proseguirà le audizioni sulle proposte di legge di modifica del Codice della strada. La Attività produttive ascolterà i rappresentanti di Fise Assoambiente nell’ambito dell’indagine conoscitiva sulle prospettive di attuazione e di adeguamento della Strategia Energetica Nazionale al Piano Nazionale Energia e Clima per il 2030. La Affari Sociali esaminerà lo schema di decreto legislativo per il riassetto e la riforma della normativa in materia di sperimentazione clinica dei medicinali a uso umano.



Seguici sui Social


2

Nomos Centro Studi Parlamentari è una delle principali realtà italiane nel settore delle Relazioni IstituzionaliPublic Affairs, Lobbying e Monitoraggio Legislativo e Parlamentare 

Vuoi ricevere tutti i nostri aggiornamenti in tempo reale? Seguici sui nostri canali social