Questa settimana è stata segnata principalmente da questioni politiche come l’accelerazione sulla legge elettorale, la lettera inviata al Consiglio Europeo sul riassetto dei conti pubblici, l’ipotesi di scissione della minoranza del Partito Democratico e le vicende giudiziarie della sindaca di Roma del Movimento 5 Stelle Virginia Raggi. Questa settimana doveva essere quella dalla discussione in aula del Senato del decreto salva banche e del decreto mille proroghe invece tutto è rimandato alla prossima settimana non appena le commissioni avranno terminato l’esame dei due decreti varati dal Governo di Paolo Gentiloni. Nel frattempo l’aula di palazzo Madama ha approvato le norme per la prevenzione e il contrasto dei fenomeni del bullismo e del cyberbullismo . La Camera, in attesa dell’arrivo in Aula del decreto Mezzogiorno, ha approvato proposta di legge delega al Governo per la riforma delle discipline della crisi d'impresa e dell'insolvenza e ha svolto l’informativa urgente del Ministro delle infrastrutture Graziano Delrio e quella del Ministro dell'interno Marco Minniti sulla violazione di sistemi informatici utilizzati dallo Stato, da altri enti pubblici e da cariche istituzionali .

Nella giornata di oggi l’Assemblea del Senato e le Commissioni non si riuniranno. Nell'arco di questa settimana, l’Aula di palazzo Madama ha discusso e approvato con 224 favorevoli, un contrario e 6 astenuti la proposta di legge per la prevenzione e il contrasto dei fenomeni del bullismo e del cyberbullismo . Il provvedimento, che ora ritorna all’esame della Camera per la sua più che probabile approvazione definitiva, introduce per la prima volta nell'ordinamento una puntuale definizione legislativa di bullismo e cyberbullismo, dà la possibilità alle vittime di chiedere al titolare del trattamento, al gestore del sito internet o del social media di oscurare, rimuovere o bloccare i contenuti diffusi in rete, e mette al primo posto il ruolo determinante della prevenzione attraverso l’educazione a un uso consapevole e responsabile della rete. Inoltre viene rafforzata l'attuale aggravante per gli atti persecutori online: lo stalker informatico sarà ora punito con la reclusione da uno a sei anni e analoga pena varrà se il reato è commesso con scambio d'identità,divulgazione di dati sensibili,diffusione di registrazioni di fatti di violenza o minaccia. Infine, per i reati non procedibili d'ufficio, chi è responsabile di atti di bullismo, sulla falsariga di quanto già è previsto per lo stalking, potrà essere formalmente ammonito dal Questore.

Successivamente l’Aula di Palazzo Madama ha eletto Mario Morcellini a commissario dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni e ha proseguito l’esame del ddl di delega al Governo per il riordino delle disposizioni legislative in materia di sistema nazionale della Protezione civile. La discussione si è interrotta, dopo l’esame di tutti gli articoli e il respingimento di tutti gli emendamenti presentati, prima delle dichiarazioni di voto e del successivo voto finale, che sono stati rinviati alla seduta di martedì prossimo.

Questa settimana la conferenza dei Capigruppo ha predisposto il nuovo calendario dei lavori sino al 2 marzo. Secondo quanto è stato deciso i decreti legge salva banche e mille proroghe saranno discussi a partire dalla settimana prossima anche se al momento non sono ancora stati conclusi dalle rispettive Commissioni. Per quella successiva, restano confermati i disegni di legge già previsti in tema di minori stranieri non accompagnati e di cittadinanza, e la relazione sull' elezione contestata nella Regione Liguria, così come l'avvio dell'esame dei disegni di legge istitutivi di una Commissione parlamentare d'inchiesta sul sistema bancario italiano . Nelle sedute tra il 21 febbraio e il 2 marzo il calendario prevede la discussione del decreto-legge sul Mezzogiorno in scadenza il 28 febbraio; di diversi disegni di legge come quelli sulle modifiche ai Codici penale e di procedura penale, sul delitto di tortura e sulla lingua italiana dei segni, il ddl concorrenza, la tutela costituzionale della minoranza ladina e le modifiche al Codice penale per contrastare il fenomeno delle spose bambine. Nella seduta di mercoledì 22 febbraio ci sarà la votazione per l'elezione di unVice Presidente del Senato. Infine, per quanto riguarda le mozioni la Capigruppo ha deciso che il 14 febbraio saranno discusse quelle sui tumori femminili, il 21 quelle sui docenti di seconda fascia e sull'abilitazione degli insegnanti precari, e il 28 quelle sulla carta geologica d'Italia.

Passando all’altro ramo del Parlamento, oggi l’ Assemblea della Camera si riunirà alle 9.30 per lo svolgimento delle interpellanze urgenti. Questa settimana, l’Aula di Montecitorio ha approvato in prima lettura con 276 voti favorevoli, un contrario e 125 astenuti la proposta di legge delega al Governo per la riforma delle discipline della crisi d'impresa e dell'insolvenza. Il provvedimento, che ora passa all’esame del Senato, riscrivendo radicalmente la legge fallimentare del 1942, delega il Governo allariforma delle procedure concorsuali e prevede meccanismi di allerta che possono essere attivati direttamente dal debitore o d'ufficio dal Tribunale su segnalazione (obbligatoria per fisco e Inps) dei creditori pubblici, per impedire alle crisi aziendali di diventare irreversibili. Il provvedimento inoltre introduce nuovi e più incisivi spazi per gli strumenti di composizione stragiudiziale al fine di favorire le mediazioni fra debitori e creditori, e prevede una più specifica individuazione del Tribunale competente, tenendo conto anche delle dimensioni e della tipologia delle procedure concorsuali (quelle di maggiori dimensioni sono assegnate direttamente al Tribunale delle imprese); infine prevede una facilitazione nell'accesso ai piani attestati di risanamento e agli accordi di ristrutturazione dei debiti ed elimina la procedura fallimentare sostituendola con la liquidazione giudiziale.

Successivamente nell’aula di Montecitorio è stata svolta l’informativa urgente del Ministro delle infrastrutture Graziano Delrio sugli sviluppi della situazione di emergenza nel Centro Italia. Nel suo intervento Delrio ha prima di tutto rivolto il suo ringraziamento alla macchina dei soccorsi, grazie alla quale è stato possibile garantire l’assistenza a oltre 15 mila persone nei centri coordinati dalla Protezione civile. Il ministro, dopo aver illustrato gli sforzi messi in campo nelle operazioni di soccorso e nelle aree colpite dal terremoto, resi ancor più difficili dalle pesanti nevicate, ha confermato l’intenzione del Governo di varare un nuovo decreto. Il provvedimento, è stato licenziato ieri dal Consiglio dei Ministri e prevede da un lato lo stanziamento di ulteriori fondi da mettere a disposizione delle popolazioni di Abruzzo, Umbria, Lazio e Marche e dall’altro un intervento sul sistema di prevenzione e gestione delle emergenze. Mercoledì invece è stata svolta l’informativa urgente del Ministro dell'interno Marco Minniti sulla violazione di sistemi informatici utilizzati dallo Stato, da altri enti pubblici e da cariche istituzionali .

A pochi giorni dall’invio della lettera di accompagnamento al rapporto sul piano di rientro dei conti pubblici a Pierre Moscovici e Valdis Dombrovskis, ieri il Ministro dell’economia Pier Carlo Padoan, intervenendo al question time in Senato, è tornato a difendere la posizione italiana sui conti pubblici. In prima battuta si è detto estremamente preoccupato rispetto all'ipotesi che Bruxelles apra una procedura d'infrazione sull'Italia per il disavanzo eccessivo e l'alto debito: "L'ipotesi di una procedura d'infrazione sarebbe estremamente allarmante e comporterebbe una riduzione di sovranità nella politica economica". Essendo un'eventualità da scongiurare, è "indispensabile un aggiustamento dei conti”, come promesso a Bruxelles, dello 0,2% del Pil e quindi di 3,4 miliardi. Ha quindi ribadito che le misure necessarie ad aggiustare i conti "verranno adottate al più tardi entro fine aprile, presumibilmente anche prima". Secondo il ministro dell’economia le misure non saranno in contrasto con le politiche sulla crescita e per lo più saranno il frutto d'inasprimento della lotta all’evasione, di possibili interventi di riduzione della spesa corrente e dell’aumento di una o più categorie di accise e tassazione indiretta. L’Unione Europea ha preteso interventi precisi per correggere il disavanzo di 3,4 miliardi e sta valutando ora gli impegni del Tesoro. Fonti europee hanno però mostrato scetticismo dopo l'arrivo dei documenti italiani: "Ci saremmo aspettati risposte più dettagliate", hanno fatto sapere. Questi dubbi potrebbero aprire anche alla possibilità di una bocciatura degli impegni italiani e quindi al commissariamento, ipotesi tuttavia estremamente improbabile.

A nemmeno ventiquattro ore dalla fuga in avanti di Pier Luigi Bersani sulla possibilità di una scissione e sulla nascita del nuovo Ulivo, Matteo Renzi rompe il silenzio e dal microfono del Tg1 va incontro alle forti richieste della minoranza e apre all’ipotesi di tenere delle primarie per la premiership nel caso si vada a votare a giugno o il congresso nel caso la legislatura vada a scadenza naturale; tutto questo però a patto che “comunque vadano, chi perde il giorno dopo rispetti chi ha vinto, altrimenti è l'anarchia”. Ora la palla passa alle tante anime della minoranza a partire da Bersani e Speranza sino ad arrivare a Michele Emiliano e Francesco Boccia anche se ormai la rottura con una buona parte del partito sembra ormai insanabile. Questa consapevolezza sembra essere stata raggiunta dallo stesso Renzi che questa mattina, in un’intervista al Corriere della Sera, ha chiaramente affermato la possibilità di non tornare a fare il premier e che “Magari potrebbe toccare ancora a Paolo Gentiloni, o a Graziano Delrio”. Intanto, dopo l'invito di Giorgio Napolitano a comportarsi da “Paese civile”, anche Carlo Calenda si smarca dal voto subito: “Andare alle elezioni a giugno o peggio ad aprile rappresenta a mio avviso un serio rischio per la tenuta del Paese”, sentenzia il ministro dello Sviluppo economico. Il tema, sottolinea, non è trovare un accordo sulla legge elettorale “condizione necessaria ma non sufficiente”, ma “mettere in sicurezza il Paese”.

Dopo settimane di fortissima tensione politica dopo gli arresti al Campidoglio ieri la Sindaca del Movimento 5 Stelle Virginia Raggi è stata ascoltata per oltre 8 ore dai pm della Procura di Roma in merito all'accusa di truffa e falso in relazione alla nomina di Renato Marra alla guida della Direzione Turismo. L'interrogatorio si sarebbe concentrato anche su un nuovo aspetto della vicenda che riguarderebbe la decisione di Salvatore Romeo (ex capo della segreteria politica) di indicare la stessa Raggi come beneficiaria di una polizza sulla vita da circa 30mila euro. All'uscita dalla caserma di via Tuscolana, la sindaca ha comunque dichiarato di non essere stata a conoscenza della polizza e di aver appreso la notizia solamente ieri sera. Quello che è certo è che in casa del Movimento 5 Stelle la tensione rimane altissima; nonostante il sostegno di Beppe Grillo e Casaleggio, la situazione al Comune appare molto critica specie all’interno del movimento anche perché i duri e puri del M5S sono pronti a dare battaglia, indipendentemente dalla difesa della prima cittadina di Roma.

 



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