Risolto puzzle nomine in UE. Vince l’asse franco-tedesco

Ci sono voluti quasi tre giorni di trattative serrate tra i Capi di stato e di governo a Bruxelles per completare il puzzle delle nomine istituzionali europee. L'accordo raggiunto rafforza l'asse franco-tedesco con la scelta di due donne: la tedesca Ursula von der Leyen, attuale Ministro della difesa nel governo Merkel, è stata proposta come presidente della Commissione europea, mentre la francese Christine Lagarde, presidente del Fondo Monetario Internazionale, è stata nominata presidente della Banca Centrale Europea. È la prima volta che una donna è nominata a capo della Commissione europea ed è un grande successo anche per la Germania che non gestiva l'esecutivo europeo dal 1967.Completano la quaterna europea l'elezione del premier belga Louis Michel come presidente del Consiglio Europeo e la nomina dello spagnolo Josep Borrell come Alto Rappresentante della Politica estera e di sicurezza comune. Ma l'intesa non piace ai socialisti e ai verdi. 

Il governo italiano ha scompigliato le carte nel primo giorno di trattative opponendosi, ha detto il Premier Giuseppe Conte, ad un “pacchetto pre-confezionato inaccettabile”. La prima bozza di compromesso, elaborata a Osaka, prevedeva il socialista olandese Frans Timmermans e il tedesco popolare Manfred Weber alla presidenza del Parlamento europea, ma l'Italia, che era rimasta fuori dalle trattative avvenute a margine del G20, ha bocciato l'accordo perché, ha detto Conte, “elaborato al di fuori del mandato di Tusk”. In cambio del sostegno alla tedesca Ursula von der Leyen e al nuovo pacchetto di nomine, l'Italia ottiene un riconoscimento importante, la possibilità di ottenere una vice-presidenza della Commissione europea. Il governo italiano spera di avere il portafoglio della Concorrenza che andrà probabilmente ad un esponente leghista, ha indicato il premier Conte, rispettando il risultato delle elezioni europee.  

Ue apre all'Italia sui conti pubblici. Conte e Tria fiduciosi

Il piano anti-procedura varato dal premier Giuseppe Conte e dal Ministro dell'Economia Giovanni Tria riapre la partita dei conti italiani. E se prima la multa per debito eccessivo appariva inevitabile, ora le prospettive sono decisamente migliorate per il Paese. Il collegio dei Commissari chiamato a decidere se raccomandare o meno all'Ecofin di procedere nei confronti dell'Italia si riunirà questa mattina, ma l'atteggiamento nei confronti del governo gialloverde appare decisamente cambiato rispetto ad appena dieci giorni fa, segno che l'aver fatto i compiti a casa è stato apprezzato dai partner europei, tanto che sia Conte siaTria si sbilanciano dicendosi fiduciosi sulla riuscita della missione.

Così, complice lo slittamento della riunione dei Commissari dovuto al prolungarsi dei lavori dei leader impantanati nel risiko delle nomine, Conte è tornato a Bruxelles con in mano due documenti, in cui nero su bianco viene riportato al 2,04% il rapporto deficit/Pil per il 2019, il numero concordato a dicembre al termine della lunga trattativa con l'Ue sulla manovra, e una correzione di 6,1 miliardi di euro tra maggiori entrate tributarie e contributive e utili e dividendi, tra cui le maxi cedole staccate da Cdp e Bankitalia. Queste ultime sono misure una tantum ed è per questo che con un disegno di legge recante misure urgenti per il miglioramento della finanza pubblica sono stati congelati 1,5 miliardi di spese derivanti dal minor utilizzo delle risorse stanziate per reddito di Cittadinanza e Quota 100 per effetto di domande inferiori alle attese. 

In totale sono oltre 7 miliardi di euro che l'Italia consegna a Bruxelles come tesoretto per la riduzione del debito, cui si aggiungono i due miliardi già congelati a dicembre nella legge di Bilancio. Tutto questo, rivendica il premier, senza tagliare le spese sociali o altro. Se per il 2019 le rassicurazioni fornite sembrano aver rasserenato gli animi europei, resta da sciogliere un nodo, quello del 2020, su cui l'Ue chiedeva un impegno formale. Nelle ultime previsioni il disavanzo per il prossimo anno è stato fissato al 2,1%: decisamente troppo per Bruxelles che chiede all'Italia un impegno per la riduzione. 

C'è, certo, la generica assicurazione del Mef che la prossima legge di Bilancio confermerà la priorità di abbattere il deficit senza penalizzare l'impegno del Governo a favore della crescita economica, della coesione sociale e della stabilità finanziaria del Paese. Tra le possibilità in campo c'è quella che all'Italia venga concesso altro tempo per produrre tutti i chiarimenti richiesti, facendo slittare la decisione sulla procedura a dopo l'estate, quando sarà tempo di manovra. 

Al Senato 

Nella giornata di oggi l’aula del Senato si riunirà alle 9.30 per le comunicazioni relative alla presentazione del disegno di legge di conversione del decreto-legge. Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari Costituzionali esaminerà le proposte di legge costituzionale per la riduzione del numero dei parlamentari, per l’abrogazione del CNEL e sull’iniziativa legislativa popolare e di referendum. Proseguirà il ciclo di audizioni sul fenomeno della prostituzione. La Giustizia si confronterà sul ddl sui disegni di legge per la tutela delle vittime di violenza di genere e svolgerà alcune audizioni sul ddl per l’introduzione del reato di diffusione di video privati. 

La Commissione Finanze ascolterà i rappresentanti di Valore D sul ddl per la parità di accesso agli organi di società quotate, proseguirà le audizioni sull’indagine conoscitiva sul processo di semplificazione del sistema tributario e del rapporto tra contribuenti e fisco. La Lavori pubblici ascolterà i rappresentanti di Iliad, Fastweb e Tim sul ddl relativo alla trasparenza nelle tariffe telefoniche. Proseguirà, poi, il ciclo di audizioni sulla proposta di delega al Governo per il riordino delle disposizioni legislative in materia di trasporto aereo.

L’Agricoltura ascolterà i rappresentanti del Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria (CREA) sul ddl relativo all’agricoltura con metodo biologico. In sede riunita con la Territorio ascolterà i rappresentanti della Conferenza dei Presidenti delle regioni in relazione ai disegni di legge sul consumo del suolo e proseguirà il dibattito sull’affare assegnato relativo alla normativa sui nitrati di origine agricola. L’Industria proseguirà il confronto sull’affare assegnato per la gestione e messa in sicurezza dei rifiuti nucleari sul territorio nazionale e riprenderà le audizioni sul ddl relativo all’obsolescenza programmata dei beni di consumo.

La Lavoro si confronterà sul ddl, fortemente spinto dal M5S, sul salario minimo orario, sul ddl deleghe di miglioramento della PA e sulla proposta di legge delega per la semplificazione e codificazione in materia di lavoro. La Commissione Salute proseguirà il ciclo di audizioni sull’affare assegnato relativo all'uso della triptorelina e svolgerà alcune audizioni sul ddl relativo alla cura dell’endometriosi. La Territorio ascolterà i rappresentanti di CNR, Unionplast, Assobioplastiche e Legambiente sull'affare assegnato sulle bioplastiche. 

L’Aula della Camera 

Dopo che nella seduta di ieri è stata approvata la proposta di ratifica ed esecuzione dell'Accordo Italia-Organizzazione internazionale di diritto per lo sviluppo (IDLO) relativo alla sua sede, sono state discusse le mozioni in tema d’iniziative per la cura e l'assistenza del paziente oncologico e quelle sulle iniziative volte a prevenire e contrastare la violenza sui minori, ed è stata respinta la pdl per la riparazione per ingiusta detenzione ai fini della valutazione disciplinare dei magistrati; l’Assemblea della Camera tornerà a riunirsi alle 11 per l’esame della relazione delle Commissioni riunite Esteri e Difesa sulla partecipazione dell'Italia alle missioni internazionali. Come di consueto alle 15 svolgerà le interrogazioni a risposta.

Le Commissioni della Camera

La Commissione Affari costituzionali, in sede riunita con la Giustizia, svolgerà diverse audizioni sul cosiddetto decreto sicurezza bis. La Finanze svolgerà diverse audizioni nell’ambito dell’esame della pdl per l’istituzione dell'imposta municipale sugli immobili, la cosiddetta nuova IMU. La Cultura esaminerà la pdl per il reclutamento e lo stato giuridico dei ricercatori universitari e degli enti di ricerca.

La Trasporti proseguirà l’esame della proposta di legge sul Codice della strada. La Attività Produttive ascolterà i rappresentanti di Sorgenia nell’ambito dell’indagine conoscitiva sulle prospettive di attuazione e di adeguamento della Strategia Energetica Nazionale al Piano Nazionale Energia e Clima per il 2030. La Lavoro, in sede riunita con l’Agricoltura, ascolterà i rappresentanti della Conferenza delle regioni e delle province autonome sul fenomeno del cosiddetto caporalato in agricoltura.

La Affari Sociali esaminerà la pdl sull’utilizzo dei defibrillatori semiautomatici e ascolterà il professor Silvio Brusaferro candidato alla nomina a presidente dell'Istituto superiore di sanità (ISS). La Commissione Agricoltura ascolterà i rappresentanti della Conferenza delle regioni sulla riforma della politica agricola comune (PAC) per il periodo 2021-2027 e ascolterà quelli del Comitato per la biosicurezza, le biotecnologie e le scienze della vita sul tema delle New Breeding Technologies (NBT) in campo agrario. Infine la Politiche dell’UE si confronterà sulla risoluzione sul controllo effettuato dalla Corte dei conti europea nei confronti della Commissione europea relativamente al rispetto dei principi di trasparenza nell'assegnazione diretta e indiretta di fondi alle ONG.



Seguici sui Social


2

Nomos Centro Studi Parlamentari è una delle principali realtà italiane nel settore delle Relazioni IstituzionaliPublic Affairs, Lobbying e Monitoraggio Legislativo e Parlamentare 

Vuoi ricevere tutti i nostri aggiornamenti in tempo reale? Seguici sui nostri canali social