Dal ruolo in Europa all'economia, Conte in Parlamento per la fiducia

Oggi il governo di Giuseppe Conte si presenta al Senato per il primo voto di fiducia. Da ieri il neo Presidente del Consiglio è al lavoro a palazzo Chigi per mettere a punto il discorso programmatico che terrà alle 12 nell'aula di Palazzo Madama e poi domani a partire dalle 9 alla Camera.

Con un occhio alla centralità europea, dopo che sull'immigrazione arriva anche l'apertura del presidente francese Emmanuel Macron, quello del premier sarà comunque un discorso sul programma del cambiamento, l'annuncio in sede parlamentare di quelli che sono i punti qualificanti il contratto di governo targato Movimento 5 Stelle e Lega.

Il programma che Conte annuncerà in Parlamento avrà come punti cardine fisco, reddito e pensione di cittadinanza, superamento della legge Fornero. La sicurezza è un altro tema che sarà al centro del discorso programmatico: Conte intende mostrarsi determinato a rafforzare l'immagine dell'Italia in Europa per modificare il regolamento di Dublino sull’immigrazione; ieri sono arrivate le chiamate del premier spagnolo Sanchez seguite da Macron e dell’Alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza Mogherini.

Una volta ottenuta la fiducia dei due rami del Parlamento Giuseppe Conte parteciperà al primo importante impegno internazionale, il G7 in Canada, a margine del quale avrà anche i primi incontri bilaterali con i leader esteri.

M5S e Lega sono nel pieno delle trattative per sottosegretari e viceministri

Intanto tra i partiti si discute delle partite incrociate su viceministri e sottosegretari da un lato e capigruppo, presidenti e membri delle commissioni parlamentari dall’altro. La prima partita dovrà precedere la seconda: "È una questione tecnica - ha spiegato il leghista Stefano Candiani al termine della Conferenza dei capigruppo - non possiamo procedere alla composizione delle Commissioni prima che vengano nominati i sottosegretari e quindi se ne parlerà la prossima settimana”. Dunque per prima cosa c'è da chiudere (rapidamente) la partita di viceministri e sottosegretari: l'intenzione di massima è riequilibrare i ministri con profilo tecnico con esponenti politici di peso delle due forze di maggioranza mantenendo anche l’equilibrio politico all'interno di ogni dicastero.

A Palazzo Chigi, nel ruolo di sottosegretario alla Presidenza del Consiglio c'è già Giancarlo Giorgetti, numero due della Lega, ma il M5S vorrebbe affiancarlo anche con un proprio esponente da scegliere tra Vincenzo Spadafora, Emilio Carelli e Vito Crimi. A quest’ultimo, visto che nella scorsa legislatura era componente del Copasir, sarebbe affidata la delega ai Servizi Segreti che ora è rimasta al Premier. Agli Esteri sono in corsa per diventare viceministri i pentastellati Emanuela Del Re e Manlio Di Stefano; al Viminale, come vice di Matteo Salvini, si gioca una partita intricata, con molti nomi in ballo ma poche sicurezze: si parla di Fabiana Dadone (M5S) e dei leghisti Nicola Molteni, Stefano Candiani e Gianni Tonelli.

All'Economia per il ruolo di viceministro la Lega avrebbe fatto i nomi di Alberto Bagnai e di Claudio Borghi mentre il M5S di Laura Castelli e Stefano Buffagni. Ai pentastellati però sarebbe riservata la delega alle partecipate. Al super ministero dello sviluppo economico – Lavoro come viceministri si fanno i nomi del leghista Armando Siri (delega al TLC) e Alberto Bambilla (lavoro) mentre per i 5 Stelle sono in corsa Lorenzo Fioramonti, Stefano Buffagni, Nunzia Catalfo (Lavoro). Si segnala anche la proposta di Luigi Scordamaglia (presidente uscente di Federalimentare) come Sottosegretario per il Made in Italy.

All’Ambiente potrebbero andare Lucia Bergonzoni (Lega), per il Ministero della salute si fa il nome di Barbara Saltamartini (Lega), per la Difesa sono circolati i nomi di Luca Frusone (M5S) e Raffaele Volpi (Lega), per il Ministero dei beni culturali sono in corsa Michela Montevecchi (M5S) e Primo Di Nicola (M5S) mentre per l’Istruzione tra i possibili viceministri si segnalano Gianluca Vacca (M5S), Marta Grande (M5S) e Mario Pittoni (Lega).

Infine alla Giustizia si parla di Nicola Molteni (Lega) e di Elio Lannutti (M5S); rumours indicano Marcello Maddalena, ex PM di Torino, come sottosegretario tecnico. Al Ministero dei trasporti potrebbero invece finire Andrea Cioffi e Mauro Coltorti per il M5S; per la Lega, invece Guido Bonomelli o il sardo Christian Solinas. Il Movimento 5 stelle farà un punto sui sottosegretari e sulle Commissioni questa sera, in un’assemblea dei Gruppi convocata per le 21; ma per chiudere la partita potrebbe essere necessario ancora un po' di tempo.

Salvini rassicura Berlusconi su giustizia e riduzione delle tasse

Il rispetto del patto sottoscritto è stato anche il punto fermo delle rassicurazioni che Matteo Salvini avrebbe fatto ieri all'alleato Silvio Berlusconi: in occasione di un incontro che i due leader della coalizione hanno avuto ad Arcore, l’ex Cavaliere avrebbe infatti chiesto garanzie su una serie di nodi, dalla giustizia e alle questioni riguardanti le sue aziende, ma anche sulle politiche economiche del nuovo Governo, come la riduzione delle tasse.

Proseguono i lavori delle Commissioni speciali di Camera e Senato

Questa mattina a partire dalle 11 le Commissioni Speciali per l'esame di Atti del Governo di Camera e Senato ascolteranno i rappresentanti di Leonardo S.p.a nell'ambito dell'esame dello schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale dello Stato Maggiore della Difesa.

La Commissione Speciale della Camera esaminerà il decreto legge per il completamento dei piani di nuova industrializzazione, di recupero o di tenuta occupazionale relativi a crisi aziendali e quello, già approvato dal Senato, su Alitalia. Si confronterà poi sullo schema di decreto legislativo per la revisione della disciplina dell’impresa sociale.



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