La Commissione raccomanda l’apertura di una procedura e boccia la manovra

La Commissione europea ha approvato un nuovo rapporto sul rispetto della regola del debito da parte dell'Italia, in cui conclude che il Paese è inadempiente e che sarebbe dunque giustificata l’apertura di una procedura d’infrazione per deficit eccessivo

In sostanza per Bruxelles la coalizione gialloverde, invece di migliorare la situazione dei conti, con la manovra 2019 l'ha peggiorata. Con l'aggravante di non aver fatto nemmeno quelle riforme strutturali e pro-crescita che la Ue chiede da anni, come ridurre le tasse sul lavoro e i tempi della giustizia, aumentare competitività, produttività e concorrenza. Il vicepresidente Valdis Dombrovskis lo dice senza giri di parole: “L'Italia deve riconsiderare la sua traiettoria di bilancio e metterla chiaramente su un percorso di discesa, perché quello attuale ha creato danni all'Italia: la crescita va giù, gli interessi sul debito salgono e c’è un impatto negativo sugli investimenti”. Il problema, spiega, “non è la procedura, ma la situazione generale degli indicatori macroeconomici, peggiorati nell'ultimo anno”. 

La Commissione punta il dito contro le nuove misure, e soprattutto contro Quota 100, perché è la riforma che capovolge gli effetti positivi degli interventi del passato e indebolisce la sostenibilità a lungo termine delle finanze, danneggiata anche dall'aumento dei tassi d'interesse dei titoli di Stato osservato nel 2018 e 2019. La Ue stima che nel 2018 la spesa per interessi è stata di 2,2 miliardi, ovvero 1000 euro a persona. La manovra espansiva ha quindi aggravato la deviazione dei conti pubblici dagli impegni presi con l'Europa. Come a dicembre è stato riscontrato uno scostamento significativo: per il 2018 si tratta di una differenza di 0,4% (certificata dai dati Eurostat) e nel 2019 di circa 0,5%, contando già tutte le flessibilità possibili. 

“Non stiamo aprendo oggi una procedura per deficit eccessivo, questo è solo un primo passo di un percorso che potrebbe concludersi con una procedura Edp”, ha precisato il commissario agli Affari economici e finanziari, Pierre Moscovici. Incassata l'approvazione dei commissari, il documento sul debito italiano verrà ora sottoposto al Comitato economico e finanziario, che ha 15 giorni per pronunciarsi con una opinione. A quel punto la Commissione dovrà decidere se inviare all’Italia una propria opinione e attendere la risposta del Governo italiano. Risposta che se non sarà sufficiente farà scattare l’avvio della procedura. 

Nel frattempo, ha assicurato Moscovici, “noi siamo sempre pronti a scambiare nuove cifre e informazioni fattuali con il governo italiano. È questo quello che bisogna fare ora. La porta resta sempre aperta all'accordo e allo scambio. Ma sta al governo italiano dimostrare che si può evitare la procedura Edp”. Parole alle quali palazzo Chigi ha risposto accogliendo la linea del dialogo salvo poi ribadire tramite Luigi Di Maio e Matteo Salvini che su pensioni e quota 100 il Governo non tornerà mai indietro.

Dopo le parole di Conte Salvini e Di Maio tornano a parlarsi

Piccoli segnali di disgelo nel governo. I primi effetti dello sfogo di Giuseppe Conte iniziano a vedersi nell'azione parlamentare, con l'accordo raggiunto nella maggioranza sul decreto Sblocca cantieri, in particolare sul punto della sospensione del Codice degli appalti. Era la mano tesa che, su sponde diverse, attendevano sia Matteo Salvini che Luigi Di Maio, dopo la telefonata cordiale di martedì scorso. Le voci di corridoio addirittura svelano che tra i due oggi si dovrebbe svolgere un pranzo di riconciliazione. L'antipasto dovrebbe esserci già in mattinata, quando i due vicepremier si incroceranno all'Assemblea generale di Confcommercio. A tavola non ci sarà però il premier, impegnato in una visita diplomatica nella Repubblica socialista del Vietnam, ma in stretto contatto con Roma per capire se questo riavvicinamento può essere un nuovo inizio o solo un fuoco di paglia.

Sullo sfondo c'è una procedura di infrazione che l'Europa ha deciso di aprire nei confronti del nostro Paese. Ora più che mai il Presidente del Consiglio avverte il bisogno di avere un gruppo che sappia fare squadra, nonostante le differenze e al di là degli strascichi di una campagna elettorale molto dura Nessuno si aspetta che le lancette tornino indietro a un anno fa, quando l'entusiasmo dell'inizio dell'avventura di governo sembrava aver creato una nuova coppia politica, ma Conte ritiene doveroso che i leader rinnovino l'assunzione di responsabilità presa davanti agli italiani. Altrimenti il dialogo con l'Europa rischia di trasformarsi in un monologo di Bruxelles. 

Che il presidente del Consiglio abbia colpito nel segno col suo intervento, sembrano dimostrarlo le parole di Salvini: “Sono contento di questo rinnovato clima di collaborazione. Con Di Maio ci siamo sentiti, probabilmente ci vedremo nelle prossime ore, nei prossimi giorni perché i problemi si risolvono anche al telefono”. Col ministro dello Sviluppo economico “stiamo lavorando per lo Sblocca cantieri, sul decreto Crescita, sul dl Sicurezza bis, sulla proposta di riduzione delle tasse della Lega, che è pronta. Noi i compiti a casa li abbiamo fatti, siamo pronti per l'interrogazione”. 

L’Aula del Senato 

Dopo che nella giornata di ieri è stata discussa e approvata la mozione di maggioranza sul contrasto ai cambiamenti climatici, l’aula del Senato tornerà a riunirsi alle 10.00 per concludere l’esame del decreto sblocca cantieri. A seguire discuterà le mozioni favore di Radio Radicale.

Le Commissioni del Senato

Per quanto riguarda le Commissioni, l’Esteri e la Difesa si confronteranno sul documento relativo alla partecipazione dell'Italia a ulteriori missioni internazionali per l'anno 2019. La Bilancio proseguirà il confronto sullo schema di decreto del Presidente del Consiglio relativo alla ripartizione delle risorse del Fondo per il rilancio degli investimenti delle Amministrazioni centrali dello Stato e lo sviluppo del Paese. L’Industria proseguirà il dibattito sull’affare sul sostegno all'impiego di sistemi di generazione, accumulo e autoconsumo di energia elettrica e su quello relativo alle principali aree di crisi industriale complessa in Italia. Alle 8.15, in sede riunita con la Territorio, la Politiche dell’Unione Europea e le rispettive Commissioni della Camera, ascolterà il Commissario europeo per il clima e l'energia Miguel Arias Cañete. La Salute esaminerà il decreto sulle misure emergenziali per il servizio sanitario della Regione Calabria. 

Alla Camera 

Nella giornata di oggi l’Assemblea della Camera non si riunirà, l’esame dei provvedimenti è rinviato alla settimana prossima mentre domani svolgerà le interpellanze urgenti. Per quanto riguarda le Commissioni, la Esteri e la Difesa si confronteranno sul documento relativo alla partecipazione dell'Italia a ulteriori missioni internazionali per l'anno 2019. La Cultura esaminerà la pdl per la promozione e il sostegno della lettura. 



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