All’indomani dell’approvazione definitiva con voto di fiducia del decreto per la riforma delle banche di credito cooperativo, l’Assemblea del Senato tornerà a riunirsi a partire dalle 9.30 per le comunicazioni del Presidente sul collegato alla manovra di finanza pubblica in materia di cinema, audiovisivo e spettacolo. Successivamente saranno discusse diverse mozioni sulla sottrazione internazionale di minori, sulla tutela dei diritti dell'infanzia nei territori controllati da Isis e Boko Haram, sulla stabilizzazione degli ecobonus, sulla privatizzazione parziale di Ferrovie dello Stato Italiane e sugli atti di sindacato ispettivo dei parlamentari. Alle 16 è invece previsto lo svolgimento delle interpellanze e delle interrogazioni.

Nella giornata di ieri, su richiesta avanzata ieri dalle opposizioni, il Presidente del Senato Piero Grasso ha convocato la Conferenza dei Capigruppo per calendarizzare le mozioni di sfiducia al Governo del Movimento 5 Stelle e quella unitaria del centro destra sulla vicenda Tempa Rossa, che negli scorsi giorni ha provocato le dimissioni della Ministra dello sviluppo economico Federica Guidi. È stato deciso che le mozioni di sfiducia saranno votate il 19 aprile cioè dopo il referendum sulle concessioni per le trivellazioni fissato per il 17. La decisione della Capigruppo del Senato ha fatto insorgere tutte le opposizioni, da M5S a Sel, fino a tutto il centrodestra: le opposizioni chiedevano infatti il voto per martedì della prossima settimana.

A Palazzo Madama è subito scoppiata la bagarre; davanti alla sala dove Grasso aveva riunito i capigruppo si sono riversati moltissimi parlamentari del M5S, tra cui anche il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio, che chiedevano di votare al più presto. Ed è stato proprio Di Maio ad annunciare che i senatori del suo movimento voteranno la mozione del centrodestra anche se quest’ultimo non farà altrettanto con la mozione del M5S. Il Capogruppo di Forza Italia Paolo Romani ha risposto con un "vedremo" circa le intenzioni di Fi di appoggiare la mozione pentastellata.

Per quanto riguarda i lavori delle Commissioni, la Affari Costituzionali, in sede congiunta con l'omologa commissione della Camera, ascolterà informalmente il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Claudio De Vincenti, in qualità di Presidente della Commissione per l'accesso ai documenti amministrativi e i rappresentanti di enti e associazioni nell’ambito dell’esame del dlgs sulla revisione e semplificazione in materia di prevenzione della corruzione. La Commissione Giustizia proseguirà l’esame del ddl sul reato di negazionismo e riprenderà il confronto su diversi provvedimenti fra cui il ddl sulle modifiche all’ordinamento penitenziario e il ddl sul contrasto alle intimidazioni agli amministratori locali.

La Commissione Bilancio esaminerà il dlgs per il completamento della riforma della struttura del bilancio dello Stato. La Commissione Finanze riprenderà l’esame dell’atto preparatorio della legislazione comunitaria in merito all’istituzione di un sistema europeo di assicurazione dei depositi, del ddl sul riordino dei giochi e successivamente del ddl per l’istituzione di una Commissione d'inchiesta sul sistema bancario e finanziario, nonché dell’atto comunitario per il completamento dell'unione bancaria. La Commissione Istruzione ascolterà i rappresentati della Banca d’Italia nell’ambito dell’esame delle norme per l'educazione alla cittadinanza economica.

La Commissione Lavori Pubblici proseguirà l’esame del decreto legislativo sul nuovo codice degli appalti. La Commissione Sanità proseguirà il ciclo di audizioni nell’ambito dell’esame del ddl sulla responsabilità professionale del personale sanitario e riprenderà l’esame del ddl Lorenzin. La Commissione Territorio proseguirà l’esame del dpr per la gestione delle terre e rocce da scavo e tratterà due atti comunitari sui cambiamenti climatici e sugli impegni derivanti dall’accordo COP 21.

L’Assemblea della Camera oggi non terrà sedute e tornerà a riunirsi domani alle 9.30 per lo svolgimento di interpellanze urgenti.

Per quanto riguarda i lavori delle Commissioni, la Affari Costituzionali esaminerà il ddl Boschi sulle riforme costituzionali e proseguirà l’esame sulle disposizioni di attuazione dell'articolo 49 della Costituzione relativo ai partiti politici. La Commissione Giustizia riprenderà la discussione sulla legge relativa alle Unioni Civili. La Commissione Bilancio proseguirà l’esame dello schema di dlgs sulla riforma della struttura del bilancio dello Stato e sul rafforzamento del bilancio di cassa. La Commissione Finanze esaminerà le pdl sulla delega al Governo per la riforma del sistema dei confidi. La Commissione Ambiente tratterà il dpr in materia di disciplina semplificata per la gestione delle terre e rocce da scavo e proseguirà l’esame del decreto legislativo sul nuovo codice degli appalti. La Attività Produttive esaminerà la pdl sulla disciplina dell'attività di ristorazione in abitazione privata.

A due giorni dalla direzione nazionale del Partito Democratico, nella quale il Presidente del Consiglio e Segretario del Partito Matteo Renzi aveva definito "sacrosanta e legittima" la scelta dell'astensione sul referendum sulle trivelle, il Pd si ritrova spaccato. Come era immaginabile, la minoranza ha deciso di sferrare la sua ennesima offensiva nei confronti del Premier segretario sia sul principio stesso dell’astensione e sia nel merito stesso del quesito. Il voto della gran parte della sinistra del Pd sarà sì, volto quindi a impedire la continuazione dell’estrazione una volta scaduta la concessione. L’ex capogruppo del Pd alla Camera e leader della minoranza dem Roberto Speranza, è stato uno fra i primi ad intervenire annunciando il suo sì e affermando che questa "è un'occasione per aprire all'energia verde: abbiamo bisogno di meno fossile e più rinnovabili".

Ieri sera è andata in onda su Rai Uno, nella puntata di Porta a Porta condotta da Bruno Vespa, l'intervista al figlio di Totò Riina, condannato anche lui per associazione mafiosa, che ha appena pubblicato un libro in cui parla del rapporto con il padre e della sua vita familiare. Non è bastata la levata di scudi di buona parte del Parlamento, nè l'intervento del presidente del Senato Piero Grasso e della Commissione Antimafia, tanto meno la protesta dei parenti delle vittime o delle associazioni per la lotta alla criminalità organizzata: Bruno Vespa ha difeso fino in fondo la scelta di mandare in onda la puntata, provocando durissime polemiche politiche anche perché non sono passati molti mesi dal polverone che si scatenò quando alla trasmissione vennero invitati alcuni componenti della famiglia dei Casamonica. La Rai, dal canto suo, ha annunciato che oggi andrà in onda una puntata dedicata alla lotta alla mafia "per offrire un ulteriore punto di vista contrapposto a quello offerto dal figlio di Riina": ospiti saranno il Ministro dell'interno Angelino Alfano e il Presidente dell’Autorità anticorruzione Raffaele Cantone



Seguici sui Social


2

Nomos Centro Studi Parlamentari è una delle principali realtà italiane nel settore delle Relazioni IstituzionaliPublic Affairs, Lobbying e Monitoraggio Legislativo e Parlamentare 

Vuoi ricevere tutti i nostri aggiornamenti in tempo reale? Seguici sui nostri canali social