Dopo che nella giornata di ieri è stato approvato in via definitiva il collegato agricoltura, l’Assemblea del Senato tornerà a riunirsi a partire dalle 9.30, per l’informativa del Ministro degli esteri Paolo Gentiloni sull'assalto, di matrice fondamentalista, avvenuto il 1° luglio nella capitale del Bangladesh. Al termine riprenderà il confronto sul ddl per l’introduzione nel nostro ordinamento del delitto di tortura, mentre alle 16 è previsto lo svolgimento d'interpellanze e interrogazioni.

Per quanto riguarda i lavori delle Commissioni, la Affari costituzionali esaminerà lo schema di decreto legislativo sul testo unico sui servizi pubblici locali, quello relativo alle modifiche e le integrazioni al codice dell'amministrazione digitale e il ddl editoria. La Giustizia proseguirà l’esame del ddl sul codice antimafia e del ddl di riforma del Codice penale, per il rafforzamento delle garanzie difensive e la durata ragionevole dei processi. La Commissione Bilancio esaminerà la proposta, già approvata dalla Camera, di modifica della legge di bilancio. La Commissione Finanze ascolterà i rappresentanti dell’Istat nell’ambito dell’esame del ddl sulle misure fiscali a sostegno della famiglia.

In Commissione Industria l’esame del ddl Concorrenza procede con grandissima lentezza. Nella giornata di ieri la Bilancio ha espresso parere contrario su tre delle ultime modifiche proposte dai relatori. A saltare, per mancanza di coperture, sarebbero infatti sia le due deleghe al governo su Ncc e Uber e sull'obbligo delle scatole nere, sia il piano nazionale di logistica; nulla esclude che gli emendamenti potranno essere ripresentati con un'altra formulazione. Per quanto riguarda invece le modifiche ai sistemi di distribuzione chiusi e integrati verticalmente, le norme in materia ambientale, la soppressione della Cassa Conguaglio Gpl e il leasing immobiliare, la commissione Bilancio ha sospeso il proprio parere in attesa delle verifiche del Governo. Il relatore Luigi Marino (Ap), a seguito della bocciatura degli emendamenti, ha dichiarato: “Ci muoveremo chiedendo alla commissione Bilancio di rivedere i pareri espressi alla luce delle relazioni tecniche che il Governo speriamo appronti al più presto". Per il momento, quindi, i relatori non sembrano avere l’intenzione di rivedere le modifiche respinte, ma solo quella di "far presentare le relazioni tecniche". La Commissione Industria riprenderà i lavori sul provvedimento già alle 9 di questa mattina anche se sembra ormai chiaro a tutti che con molta probabilità l’arrivo in Aula del ddl, previsto per martedì 12 luglio, slitterà ad almeno giovedì prossimo.

La Commissione Lavoro proseguirà l’esame del ddl collegato sul lavoro autonomo. La Commissione Sanità continuerà l’esame del ddl sulla responsabilità professionale del personale sanitario, dello schema di decreto legislativo relativo agli incarichi direttoriali nel SSN e riprenderà il vaglio, dopo il ciclo di audizioni, del ddl sulla disciplina delle attività funerarie.

Dopo che nella giornata di ieri sono stati approvati diversi disegni di legge di ratifica di trattati internazionali e la Convenzione del Consiglio d'Europa sulla criminalità informatica, riguardante la criminalizzazione degli atti di razzismo e xenofobia commessi a mezzo di sistemi informatici, e dopo che è stato varato in via definitiva il decreto-legge per la proroga delle missioni internazionali, l’Assemblea della Camera tornerà a riunirsi a partire dalle 9 per l’esame della proposta di Testo Unico per la partecipazione dell'Italia alle missioni internazionali. Alle 12.30 è prevista l’informativa del Ministro degli esteri Paolo Gentiloni sull'assalto, di matrice fondamentalista, avvenuto il 1° luglio a Dacca.

Passando ai lavori delle Commissioni, la Affari costituzionali si confronterà sullo schema di dpr relativo alle norme per la semplificazione e l'accelerazione dei procedimenti amministrativi; in sede riunita con la Difesa svolgerà diverse audizioni nell'ambito dello schema di decreto legislativo sulla razionalizzazione delle funzioni di polizia e l'assorbimento del Corpo forestale dello Stato, mentre con la Lavoro svolgerà diverse audizioni nell’ambito dell’esame delle pdl sulla videosorveglianza negli asili nido e nelle scuole dell'infanzia nonché presso le strutture socio-assistenziali per anziani, disabili e minori in situazione di disagio. La Commissione Giustizia esaminerà il decreto-legge che proroga alcuni termini previsti da disposizioni legislative in materia di processo amministrativo telematico e, in sede riunita con la Affari sociali, svolgerà diverse audizioni nell'ambito dell'indagine conoscitiva sulla legalizzazione della coltivazione, lavorazione e vendita della cannabis. La Commissione Bilancio si confronterà sul decreto-legge relativo alle misure finanziarie urgenti per gli enti territoriali e il territorio.

La Commissione Ambiente, in sede riunita con la Attività produttive, esaminerà il dl relativo al completamento della procedura di cessione dei complessi aziendali del Gruppo ILVA. La Commissione Trasporti si confronterà sullo schema di DPCM relativo alla privatizzazione e dismissione di un'ulteriore quota della partecipazione detenuta dal Mef nel capitale di Poste italiane Spa, proseguirà l’esame dello schema di dlgs per la riorganizzazione e semplificazione della disciplina delle Autorità portuali e della pdl sulla fornitura dei servizi della rete internet per la tutela della concorrenza e della libertà di accesso degli utenti. La Commissione Lavoro, in sede riunita con la Affari sociali, proseguirà l’esame del ddl del Governo recante norme relative al contrasto alla povertà, al riordino delle prestazioni e al sistema degli interventi e dei servizi sociali.

La bufera che in questi giorni si è abbattuta leader di NCD Angelino Alfano e sulle intercettazioni che lo vedono coinvolto, investe in pieno gli equilibri di Governo, equilibri sempre più fragili, che se da un lato vedono il Ministro dell'interno fermo nella sua volontà di non dimettersi, dall'altro registrano un vero e proprio terremoto in Ncd.

Come era prevedibile è il Senato l'epicentro del sisma: un gruppo di frondisti sarebbe in procinto di lasciare il partito e il sostegno al Governo. Il dissenso interno, in maniera più o meno visibile, era da tempo emerso ma l’impressione è che il coinvolgimento di Alfano nella vicenda delle intercettazioni dell'inchiesta “Labirinto” abbia acutizzato le lacerazioni nel partito. Entrambi i capigruppo di NCD di Camera e Senato, Maurizio Lupi e Renato Schifani, hanno in più di un'occasione ribadito il loro sostegno al leader ma ciò sembra ai più un’operazione più per salvare le apparenze. Al momento si contano almeno cinque dissidenti: Renato Schifani, Roberto Formigoni, Maurizio Sacconi, Antonio Azzolini, Giuseppe Esposito. Il numero, sottolineano fonti parlamentari, può tuttavia facilmente crescere arricchendosi di una manciata di senatori rimasti finora coperti. Insistenti voci di corridoio parlano della possibilità di formare un gruppo con altri senatori centristi dell'opposizione e magari con qualche scontento di Ala per guardare, in prospettiva, a quel modello Milano, e quindi ad un centro destra unito, al momento fortemente osteggiato da Alfano. La deadline potrebbe essere la settimana prossima quando dovrebbe tenersi la riunione tra Alfano e i senatori, ma che potrebbe essere allargata anche ai membri della Camera.

Intanto ieri a Montecitorio Alfano ha organizzato una riunione nella quale ha assicurato che non si dimetterà e che non ci sarà una riproposizione di quanto avvenne con l’allora ministro Lupi. Sulle intercettazioni che riguardano suo padreAlfano è duro già in mattinata: "E' una barbarie, mio padre è da tempo fiaccato da una malattia neurodegenerativa che non lo rende pienamente autosufficiente”. Nel frattempo, tutte le opposizioni tranne Forza Italia chiedono le dimissioni di Alfano mentre dal Partito Democratico, per il momento, giungono parole di sostegno e di cautela: al Nazareno sono infatti ben consapevoli, che la caduta di Alfano provocherebbe un effetto domino dagli esiti imprevedibili.

La settimana prossima sarà quindi un passaggio determinante dentro Ncd. A livello parlamentare, il banco di prova sarà il voto al Senato, previsto per martedì prossimo, sul ddl di riforma del bilancio, per il quale serve la maggioranza assoluta di 161 senatori, maggioranza che al momento non sembra affatto scontata.



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