Renzi sfida Conte sulla tenuta della maggioranza

Nessun appoggio esterno al Governo: o Italia viva sta dentro l'esecutivo, con pari dignità e rispetto da parte del premier e delle altre forze politiche alleate, o starà fuori. E se Giuseppe Conte vuole fare a meno dei renziani, “prego si accomodi”, ma bisogna vedere se ha i numeri per andare avanti. Matteo Renzi, forte di due nuovi arrivi tra le sue truppe, prepara l'affondo finale, precisando che non è Italia viva a voler uscire, ma è stato il presidente del Consiglio, secondo quanto fatto trapelare in questi giorni da palazzo Chigi, a voler fare a meno dei renziani. Eppure, è la convinzione dell'ex premier, l'operazione responsabili è fallita, e adesso se Conte vuole andare avanti deve darsi da fare, soprattutto sul fronte economia. Al termine di una nuova giornata di fibrillazioni interne ai giallorossi, sempre ad un passo dalla spaccatura definitiva sul tema intercettazioni, Matteo Renzi ha riunito i parlamentari di Italia viva a cena e ostentato sicurezza. 

La legislatura andrà avanti, è la convinzione, fino alla scadenza naturale, nel 2023, purché s’imprima una “scossa” e a precise condizioni, spiega ai suoi, che saranno al centro del messaggio che oggi il leader di Iv lancerà dal salotto di Bruno Vespa. Insomma, l'ex premier è pronto a lanciare una nuova offensiva, una vera e propria sfida allo stesso Giuseppe Conte e agli alleati di Governo. E se il loro obiettivo è far fuori Italia viva, la conta si farà solo in Parlamento. In altre parole, per il senatore di Rignano parlano i numeri: “Se il presidente del consiglio ha i numeri per andare avanti senza di noi, come ha fatto credere palazzo Chigi, va benissimo, gli facciamo un grande in bocca al lupo, è la democrazia parlamentare, se invece i numeri non ci sono verificheremo in Parlamento quello che c’è da fare”, dice prima di brindare con i parlamentari di Iv ai nuovi ingressi di Michela Rostan e Tommaso Cerno

Rispetto alle voci, circolate in giornata, di un possibile appoggio esterno, Renzi taglia corto: “Sono termini che andavano bene nella Prima Repubblica, oggi sono cose che non hanno senso. O stai dentro o stai fuori”. Insomma, insiste, “Per me il presidente del Consiglio deve lavorare, nessuno di noi ce l'ha con lui. Abbiamo detto che sulla giustizia non siamo d'accordo e che sull'economia c’è bisogno di darsi una mossa perché la situazione del Paese è molto difficile, sono preoccupato per i numeri dell'Italia a livello economico”. Sta dunque a Conte, ribadisce Renzi, dimostrare di avere le carte in regola per andare avanti. Quanto a Italia viva, “noi non abbiamo mai detto di voler stare fuori. Abbiamo letto sui giornali che vogliono sostituirci e cosa fanno i giocatori se l'allenatore li richiama in panchina? Diciamo bene, entri il sostituto. La domanda è capire se c’è o meno il sostituto”. 

Per la Meloni se cade il Governo la strada è quella del voto

“Mi pare impossibile che Matteo Salvini tratti con chi in questo stesso momento sta cercando un accordo nella maggioranza per stravolgere i decreti sicurezza, per abolire le multe alle Ong che fanno tratta di uomini, per fare il contrario di quello che gli italiani ci chiedono”: l’ha affermato la leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni in un'intervista al Corriere della Sera. “Noi non siamo disponibili a nessun gioco o giochino di Palazzo. Non ci saranno i voti di Fratelli d'Italia per nessun nuovo esecutivo in questa legislatura”, ha comunque avvertito la Meloni. “Non ci sono i margini per un altro governo. E in ogni caso, non ci saremmo noi. Andremo al governo solo con i voti degli italiani”, ha assicurato. Poi, ha aggiunto la leader di FdI, “Confido nel fatto che il tira e molla di Renzi possa portare all'implosione di questo esecutivo, e spero che Mattarella si renda conto che a quel punto ci sarebbe solo il voto”. A suo avviso “non è vero che i tempi” per nuove elezioni “sarebbero lunghi: per fare il Rosatellum ci vollero due settimane. E i collegi si possono cominciare a riscrivere anche adesso, visto che l'esito del referendum è scontato. Si potrebbe votare già a maggio, al massimo a settembre”.  

I governi elettorali non esistono”, ha insistito la Meloni, “nascono per durare due mesi, come quello Gentiloni, e poi arrivano a fine legislatura. Per me può restare pure questo Governo fino al voto, purché' sia chiara la data delle urne. Ma non utilizzino scuse solo per durare”. Quanto alla legge elettorale, “io non ho votato il Rosatellum, ma è un sistema decisamente migliore del proporzionale, perché consentirebbe maggioranze possibili”, ha osservato la Meloni; “Vogliamo un sistema che la sera delle elezioni dia agli italiani un Governo scelto da loro. Per questo faremmo le barricate contro il proporzionale e per questo sarebbe molto grave se altri nel centrodestra trattassero per tornare al proporzionale, e di fatto consegnare l'Italia alla palude”.  

L’Aula del Senato 

L’Aula del Senato tornerà a riunirsi alle 9.30 per le comunicazioni del Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte in vista del Consiglio europeo straordinario del 20 febbraio 2020; successivamente esaminerà il decreto sulla disciplina delle intercettazioni. 

Le Commissioni del Senato 

Per quanto riguarda le Commissioni, la Giustizia concluderà l’esame del decreto intercettazioni. La Finanze ascolterà i rappresentanti dell’Ufficio Parlamentare di Bilancio (UPB) sul ddl per la riduzione della pressione fiscale sul lavoro dipendente. La Commissione Istruzione alle 20.00, con la rispettiva della Camera, ascolterà il Ministro dell'istruzione Lucia Azzolina sulle linee programmatiche del suo dicastero. La Commissione Agricoltura si confronterà sullo schema di decreto ministeriale recante disposizioni per l'indicazione obbligatoria del luogo di provenienza nell'etichetta delle carni suine trasformate.  

L’Industria ascolterà i rappresentanti di Federbeton sullo schema di decreto legislativo sulle norme comuni per il mercato interno del gas naturale e lo schema di decreto legislativo sull'efficienza energetica. La Lavoro, con la Affari sociali, esaminerà lo schema di decreto legislativo per la protezione dei lavoratori contro i rischi derivanti da un'esposizione ad agenti cancerogeni e mutageni durante il lavoro. La Territorio si esprimerà sul disegno di legge del Ministro dell’Ambiente per il recupero dei rifiuti in mare e nelle acque interne e per la promozione dell’economia circolare, e sullo schema di decreto legislativo sulla restrizione dell’uso di determinate sostanze pericolose nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche.  

L’Aula della Camera 

L’Aula della Camera tornerà a riunirsi alle 8.30 per le dichiarazioni di voto e votazioni sulla fiducia relativi al decreto mille proroghe. A partire dalle 11.30 esaminerà degli ordini del giorno e probabilmente concluderà il confronto sul provvedimento nella mattinata di domani. Come di consueto alle 15.00 discuterà le interrogazioni a risposta immediata. Alle 16.00 ascolterà le comunicazioni del Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte in vista del Consiglio europeo straordinario del 20 febbraio 2020.

Le Commissioni della Camera

Per quanto riguarda le Commissioni, la Giustizia si confronterà sulla proposta di legge sulla prescrizione del reato. La Finanze esaminerà lo schema di decreto legislativo sullo scambio automatico obbligatorio d’informazioni nel settore fiscale relativamente ai meccanismi transfrontalieri soggetti all'obbligo di notifica e ascolterà i rappresentanti dell'Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (ARERA) nell'ambito dell'esame della proposta di legge sulle agevolazioni fiscali per favorire la diffusione dei veicoli alimentati a energia elettrica. La Commissione Cultura, con la Trasporti, discuterà l’istituzione di una Commissione parlamentare d'inchiesta sulla diffusione intenzionale, seriale e massiva di informazioni false. La Trasporti esaminerà lo schema di aggiornamento 2018-2019 del contratto di programma 2017-2021-parte investimenti tra il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e Rete ferroviaria italiana Spa e alle 14.30 ascolterà la Ministra per l'innovazione tecnologica e la digitalizzazione Paola Pisano sulla strategia per l'innovazione tecnologica e la digitalizzazione del Paese.  

La Commissione Attività Produttive svolgerà delle audizioni sullo schema di decreto legislativo relativa alle norme comuni per il mercato interno del gas naturale e ascolterà i rappresentanti di ANCD-CONAD sugli sviluppi della vicenda relativa all'acquisizione del gruppo Auchan. Esaminerà poi lo schema di decreto legislativo sulla prestazione energetica nell'edilizia. La Lavoro esaminerà le proposte di legge per l'integrazione della composizione della Commissione medico-ospedaliera per il riconoscimento della dipendenza delle infermità da causa di servizio e le funzioni di rappresentanza dell'Unione nazionale mutilati per servizio. La Affari Sociali ascolterà alcuni esperti sulle risoluzioni per la prevenzione, diagnosi e cura della sindrome delle apnee ostruttive del sonno. La Commissione Agricoltura esaminerà le pdl relative all’agricoltura contadina, le pdl per la valorizzazione della produzione enologica e gastronomica italiana e le pdl il riconoscimento al pomodoro San Marzano dell'agro sarnese-nocerino della denominazione di origine protetta. La Politiche dell’UE svolgerà delle audizioni nell’ambito dell’indagine conoscitiva sulle politiche dell'Unione europea per l'attuazione dell'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile.

 



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