Dopo le tensioni, Draghi interviene sulla proroga dei licenziamenti

Stretto tra Confindustria e i sindacati, tra il centrodestra e il Partito Democratico, il premier Mario Draghi, per la prima volta da quando è a Palazzo Chigi, abbandona il suo metodo di rigorosa successione degli eventi e cambia una norma, quella sul blocco dei licenziamenti, sulla quale il Governo fibrillava un po' troppo. Quella di Draghi è una mediazione che porta a un accordo politico su un tema delicatissimo, sul quale egli vuole evitare qualsiasi strumentalizzazione. E alla fine la proroga del blocco dei licenziamenti, benché selettiva, salta; resta, per le imprese, lo strumento della Cig ordinaria da attuare senza pagare alcuna addizionale ma a patto di non licenziare, fino al 31 dicembre. Che la fine del congelamento dei licenziamenti per il Governo fosse un piccolo armageddon, era prevedibile; il punto è che, per il centrodestra, Lega in primis, e gli industriali, il ministro del Lavoro Andrea Orlando si era spinto troppo a favore dei sindacati prevedendo la proroga del blocco fino al 28 agosto per le aziende che chiedono la cassa Covid entro giugno. 

La questione, esplosa nel week end, arriva proprio mentre Draghi sta volando al Consiglio Ue. A Bruxelles lo attende la difficilissima partita sui migranti ma l'emergenza, per ora, è a Roma, sul fronte del lavoro. Fino alla decisione del premier tutto resta in stand by, incluso l'intero decreto sostegni bis, che conteneva la proroga del blocco dei licenziamenti. Poi, in serata, la mediazione, alla quale si dà il via libera dopo un approfondito esame tecnico delle coperture. Il Pd, ufficialmente, parla di conferma del percorso voluto da Orlando, ovvero quello di sostenere le imprese per la ripartenza con una serie di misure alternative ai licenziamenti. Ma nella proroga del blocco, ad un certo punto, i Dem si sono ritrovati soli visto che anche buona parte del M5S non è scesa a fare le barricate a difesa della norma. Secondo fonti della maggioranza Orlando nelle scorse ore sarebbe arrivato a minacciare le dimissioni e c’è chi, come il sottosegretario al Mef di Leu, Maria Cecilia Guerra a tarda sera ancora si augura che il blocco sia prorogato. Ma ormai il dado è tratto, con buona pace dei sindacati che già annunciano per venerdì una manifestazione davanti alla Camera e del Pd che dopo l'imposta sulla successione proposta da Enrico Letta viene ancora messo all’angolo. 

Sulla questione migranti la strada è in salita per Draghi in Europa

Inizia tutta in salita la nuova sfida italiana sul fronte migranti in Europa. Il premier Mario Draghi, a Bruxelles per la prima volta di persona per un Consiglio Ue, aveva chiesto e ottenuto di inserire il nodo flussi nella cena dei leader di ieri sera, prima tappa della due giorni europea. Al tavolo del Justus Lipsius, Draghi porta la linea del Governo italiano, quella di un approccio coordinato nella gestione dei migranti. Ma, come spiegano fonti europee, si tratterà solo dell'inizio di una discussione, con i Paesi Visegrad pronti, come da tradizione, a frenare, e non aiuta l'Italia il caso Bielorussia, balzato al primo posto tra i temi da trattare alla cena dei leader. Non è escluso, quindi, che il premier ponga la questione migratoria nella giornata di oggi. Alla cena dei leader il tema forte sono le decisioni da prendere nei confronti del regime di Alexandr Lukashenko, destinato a subire un quarto pacchetto di sanzioni da parte di Bruxelles.  

Il tema migranti, però, non sparirà dal tavolo: Draghi vuole porre l'urgenza di una gestione coordinata, con quello che nel Governo italiano descrivono come un “cambio di prospettiva, nella direzione di una politica migratoria e di asilo davvero europea, che superi l'approccio emergenziale e affronti in un contesto coordinato il nodo degli approdi e delle successive redistribuzioni”. Nel breve periodo l'obiettivo è la riattivazione del Patto di Malta firmato nel settembre 2019 e naufragato tra le resistenze dei Paesi del Nord Est e l'emergenza Covid. Non è escluso che Roma chieda anche la trasformazione, in direzione di un soccorso navale vero e proprio, della missione Irini, richiesta avanzata, tra l'altro, anche dal segretario del Pd Enrico Letta. Sul dossier flussi Draghi può contare su un asse mediterraneo che vede Spagna, Malta e Grecia più o meno sulla stessa linea italiana. 

In vista delle amministrative il centrodestra punta sui civici senza averli ancora

Nel centrodestra sono tutti d’accordo: alle prossime amministrative si presenteranno compatti e i candidati a sindaco proverranno dalla società civile. Ma sui nomi, soprattutto quelli dei possibili candidati a Roma e Milano, ma anche a Bologna, è ancora fumata nera: la parola d'ordine è “approfondire” ognuno la propria rosa di nomi per poi rivedersi la settimana prossima e chiudere definitivamente la partita delle prossime amministrative. Per ora però la linea è evitare gli sgambetti, le polemiche e il toto-candidati. Anche la voce secondo cui il ticket Enrico Michetti a Roma e Mariarosa Racca a Milano fosse quello definitivo viene bruscamente stoppata da Giorgia Meloni: “Sono sicuramente nomi interessanti come ce ne sono altri”, dichiara gelida la leader di Fratelli d'Italia, al termine del vertice. Anche Matteo Salvini preferisce non parlare di Racca e Michetti: “Per rispetto di tutti non do giudizi su questo o quel candidato”, dichiara lasciando la riunione. E poi, anzi, allarga la rosa, parlando di “quattro o cinque nomi emersi che prima non c'erano”. 

Quindi si lancia andare concedendo un indizio: “C'è qualche primario e grande imprenditore che deve dirci se ci sta”. Sull’ipotesi politica, solo il coordinatore nazionale di Fi Antonio Tajani lascia aperto uno spiraglio: “Siamo lavorando perché ci sono nuovi candidati civici che si sono offerti. L’idea è di andare avanti con candidati civici. Se non troveremo la quadra su questi valuteremo candidati politici”. Insomma, è stato un vertice interlocutorio per un centrodestra che nelle ultime settimane è stato più volte scossa da numerose tensioni interne. Il bicchiere mezzo pieno sta nel fatto che i leader sono tornati a vedersi, dopo tre mesi, in una riunione convocata da Matteo Salvini nella sede del gruppo leghista alla Camera, un primo segnale di disgelo. Da parte della Lega c’è la voglia di convincere gli alleati della propria assunzione di responsabilità nel ruolo di leader della coalizione. Proprio il partito di Salvini sottolinea la presenza di tutti i componenti della coalizione: oltre ai leader dei tre partiti maggiori, anche Maurizio Lupi per Noi con l'Italia, Antonio De Poli e Lorenzo Cesa per l'Udc, Giovanni Toti per Cambiamo e il senatore Gaetano Quagliariello

L’Aula del Senato

L’Assemblea del Senato tornerà a riunirsi alle 16.30 per l’esame del ddl il distacco dei comuni di Montecopiolo e Sassofeltrio dalla regione Marche e loro aggregazione alla regione Emilia-Romagna. A seguire si confronterà su diverse ratifiche di trattati internazionali.

Le Commissioni del Senato

Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari Costituzionali proseguirà il confronto sul ddl costituzionale relativo al vincolo per il legislatore a seguito di referendum abrogativo e sul ddl relativo al quorum di validità delle elezioni comunali. La Giustizia, con la Lavoro, svolgerà delle audizioni sui ddl per il contrasto alle molestie nei luoghi di lavoro e concluderà l’esame del decreto sulla sicurezza alimentare. Esaminerà poi il ddl sui reati contro il patrimonio culturale, il ddl contro il negazionismo delle foibe, il ddl sull’esercizio forense dei praticanti avvocati e il ddl sull’adozione dei minori e il riconoscimento delle origini biologiche. A seguire si conforterà sul disegno di legge per la riproduzione fonografica e audiovisiva degli atti processuali, sul ddl per il contrasto alla discriminazione o violenza per sesso, genere o disabilità, sul ddl sull’istigazione all'autolesionismo, sui disegni di legge per la tutela degli animali, sul ddl di delega al processo civile. La Difesa svolgerà delle audizioni sulla relazione sulle operazioni autorizzate e svolte per il controllo dell'esportazione, importazione e transito dei materiali di armamento per l’anno 2020. La Bilancio esaminerà e ascolterà la Vice Ministro dell'economia e delle finanze Laura Castelli sul decreto sul fondo complementare al Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) e altre misure urgenti per gli investimenti. 

La Istruzione esaminerà e svolgerà delle audizioni sul ddl di delega al Governo per il riordino degli studi artistici, musicali e coreutici. La Lavori Pubblici esaminerà il disegno di legge per la riforma della RAI. La Agricoltura svolgerà delle audizioni sulle problematiche del latte vaccino in Italia e alcune sul ddl per la disciplina delle professioni del settore cinofilo. Successivamente riprenderà il confronto su diversi affari assegni come quello relativo alle problematiche del settore dell'apicoltura, quello sui danni causati all'agricoltura dall'eccessiva presenza della fauna selvatica e su quello relativo alle problematiche del settore agrumicolo in Italia. La Industria svolgerà poi delle audizioni sul ddl per la disciplina della professione di guida turistica, proseguirà le audizioni sull’atto Eu relativo alle infrastrutture energetiche transeuropee e si confronterà sull'affare assegnato relativo alle aree di crisi industriale complessa con specifico riferimento a quella di Gela. La Lavoro esaminerà la proposta di direttiva del Parlamento europeo sul principio della parità di retribuzione tra uomini e donne sul lavoro attraverso la trasparenza delle retribuzioni e meccanismi esecutivi. La Salute svolgerà delle audizioni sulla ddl per l’istituzione dello psicologo per le cure primarie. La Territorio esaminerà il ddl per la rigenerazione urbana. La Politiche dell’UE si confronterà sulla Legge europea 2019-2020 e svolgerà delle audizioni sulla proposta di direttiva del Parlamento europeo sul principio della parità di retribuzione tra uomini e donne sul lavoro attraverso la trasparenza delle retribuzioni e meccanismi esecutivi. 

L’Aula della Camera

L’Aula della Camera tornerà a riunirsi alle 12.00 per esaminare il decreto per il contenimento dell'epidemia da COVID-19 in materia di vaccinazioni anti SARS-CoV-2, di giustizia e di concorsi pubblici. A seguire si confronterà sulle mozioni per le infrastrutture digitali efficienti e sicure per la conservazione e l'utilizzo dei dati della pubblica amministrazione, sulle mozioni per la tutela del pluralismo delle fonti di informazione, sulla proposta di legge costituzionale in materia di elettorato per l'elezione del Senato e sulla relazione della Giunta per le autorizzazioni sulla richiesta di deliberazione in materia di insindacabilità di un procedimento penale nei confronti dell’on Emanuele Fiano (Pd). Successivamente dibatterà sulla pdl per la cura delle malattie rare e per il sostegno della ricerca e della produzione dei farmaci orfani e sulla pdl per il settore ittico e in materia di politiche sociali nel settore della pesca professionale e sulla delega al Governo per il riordino e la semplificazione normativa nel medesimo settore. 

Le Commissioni della Camera

Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari Costituzionali, con la Politiche dell’Ue, ascolterà la Commissaria europea per gli Affari interni Ylva Johansson nell'ambito dell'esame congiunto delle proposte della Commissione europea relative a “Un nuovo patto sulla migrazione e l'asilo”. Proseguirà le audizioni sulle pdl in materia di ordinamento e poteri della città di Roma capitale della Repubblica, e sulle pdl per la prevenzione della radicalizzazione e dell'estremismo violento di matrice jihadista. La Giustizia svolgerà delle audizioni sulle pdl in materia di equo compenso e di clausole vessatorie nelle convenzioni relative allo svolgimento di attività professionali in favore delle banche, delle assicurazioni e delle imprese di maggiori dimensioni ed alcune sulle proposte di legge per l’affidamento dei minori. La Cultura dibatterà sulle proposte di legge sul reclutamento e lo stato giuridico dei ricercatori universitari e degli enti di ricerca, nonché di dottorato e assegni di ricerca. 

La Ambiente, con la Attività Produttive, proseguirà le audizioni in merito all'applicazione del cosiddetto superbonus 110% ed esaminerà lo schema di decreto ministeriale per il riparto dello stanziamento iscritto nello stato di previsione del Mite per l'anno 2021, relativo a contributi ad enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi. La Commissione Attività produttive proseguirà le audizioni sulla risoluzione per il sostegno della trasformazione energetica, delle fonti rinnovabili e, in particolare, della filiera dell'idrogeno e alcune sulle risoluzioni per la liberalizzazione del settore del gas naturale e dell'energia elettrica. La Lavoro svolgerà delle audizioni sui lavoratori che svolgono attività di creazione di contenuti digitali. La Affari Sociali si confronterà sul decreto per la graduale ripresa delle attività economiche e sociali nel rispetto delle esigenze di contenimento della diffusione dell'epidemia da COVID-1. Infine la Agricoltura esaminerà la pdl per la promozione dell'imprenditoria e del lavoro femminile nel settore agricolo, della pesca e dell'acquacoltura.

 



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