Il Senato boccia le mozioni di sfiducia a Speranza anche con i voti della Lega

Tutte respinte le mozioni di sfiducia a Roberto Speranza: dopo le tensioni politiche, la maggioranza si compatta al Senato, anche con i voti della Lega, a difesa del ministro della Salute. Resta isolata la battaglia del partito di Giorgia Meloni: sua la prima mozione proposta per chiedere le dimissioni di Speranza (in aggiunta, quelle dei senatori ex M5S Mattia Crucioli e Gianluigi Paragone), ma il documento viene affossato in aula da 221 voti contrari, 29 favorevoli e tre astenuti. Un esito senza brividi ma per la Lega è un voto per evitare il rischio di spaccare il Governo e far saltare l'accordo raggiunto nel “centrodestra di governo”, come chiamano ora l'asse fra i due partiti. Proprio a loro la leader di FdI si era rivolta in mattinata: “Qualcuno avrà il coraggio di schierarsi con noi?”. Alla fine la linea governista ha prevalso e contro la mozione ha votato pure Matteo Salvini. In serata l'alleata si limita a osservare: “Tutti i partiti della maggioranza hanno deciso così di sostenere le scelte della gestione opaca e fallimentare della pandemia. Chissà se gli italiani la pensano allo stesso modo”. Di certo un pezzo di maggioranza difende il Ministro e gli riserva un lungo applauso alla fine del suo intervento in aula; parecchi senatori dagli scranni del centrosinistra si alzano in piedi. Speranza del resto non cede alle accuse e replica punto per punto “Affronto questo dibattito e il voto con il rispetto che si deve e la consapevolezza di aver servito ogni giorno il mio Paese con disciplina”, rimarca evidenziando: “la salute degli italiani è il faro che mi guida in ogni scelta”. Poi passa al contrattacco: “Nessuno dovrebbe mai dimenticare che il nemico è il virus e che dovremmo essere più uniti che mai nel combatterlo, evitando di cadere nella tentazione di utilizzare la lotta alla pandemia per ragioni strumentali”. 

Da tempo il Ministro di Leu è un bersaglio di Matteo Salvini e simbolo della gestione della pandemia del Governo precedente da cui la Lega aveva preso le distanze; Mario Draghi però gli ha confermato ruolo e stima. Così nei giorni scorsi Salvini aveva fatto intuire che non sarebbe andato allo scontro e a mezzogiorno arriva la decisione definitiva: “Il centrodestra di governo ritiene improduttivo il ricorso a mozioni di sfiducia individuali, che peraltro non hanno alcuna possibilità di successo”, annuncia in una nota comune. In aula è il capogruppo della Lega Massimiliano Romeo a tradurlo in un voto contrario alla sfiducia ma l'argomentazione è un po' contorta: “Con queste motivazioni diamo fiducia a Draghi perché siamo leali”, mentre su Speranza il sostegno è piuttosto un appello: “Visto che c’è la nostra disponibilità ad ascoltare, ci dimostri che vuole ascoltare anche noi”. FI e Lega attaccano pure il resto della maggioranza, ricordando che “non cederanno alle provocazioni di chi sogna un esecutivo tutto tasse e sbarchi a trazione Pd-5Stelle”, e rilanciano con una Commissione d'inchiesta sulla gestione della pandemia, che più tardi si traduce in una proposta di legge depositata e firmata anche da Udc e Cambiamo!. “Questa vale dieci volte di più di una mozione”, incita Salvini. Ma anche in questo caso non sfugge l'assenza di FdI tra i proponenti.  

Il decreto sulle elezioni è a un passo dall’approvazione definitiva

L'Aula di Montecitorio è a un passo dall’approvazione definitiva del decreto per il differimento di consultazioni elettorali per l'anno 2021. Il decreto rinvia all’autunno le elezioni amministrative che si sarebbero dovute svolgere in primavera. Coinvolte dal provvedimento diverse grandi città, tra cui Roma, Bologna, Napoli, Milano e Torino. Il decreto dispone che, per l'anno 2021, le elezioni si svolgano tra il 15 settembre e il 15 ottobre 2021; la norma vale per le elezioni comunali e circoscrizionali indette sia per scadenza naturale degli organi, sia a seguito di scioglimento per mafia, sia per il verificarsi, entro il 27 luglio 2021, di condizioni che ne rendano necessario il rinnovo; per le elezioni suppletive per i seggi della Camera e del Senato dichiarati vacanti entro il 31 luglio 2021; per le elezioni degli organi elettivi delle Regioni a statuto ordinario, sia quelle già indette, sia quelle che si rendessero necessarie a seguito del verificarsi, entro il 31 luglio 2021, di ulteriori condizioni che determinino l'esigenza del rinnovo. Inoltre, il provvedimento stabilisce che le operazioni di votazione per le consultazioni elettorali si svolgano, oltre che nella giornata di domenica dalle 7.00 alle 23.00, anche nella giornata di lunedì, dalle 7.00 alle 15.00. Infine, vengono ridotte a un terzo il numero di firme richieste per la presentazione delle liste e delle candidature per le elezioni comunali e circoscrizionali del 2021. 

I Governi premono su Bruxelles per un’accelerazione sulla valutazione dei piani 

È forte la pressione dei Governi sulla Commissione europea affinché accorci al massimo i tempi per valutare i piani nazionali di investimenti e riforme. Si tratta di una scelta abbastanza sorprendente dal momento che nessuno Stato ha presentato il programma per spendere i fondi europei anti crisi in anticipo e l'analisi delle migliaia di pagine per Paese e dei complessi dettagli di progetti di investimento e di riforme interne inevitabilmente richiede del tempo. Il Portogallo l'ha presentato qualche giorno fa, ieri è stata la volta di Germania e Grecia, entro domani sono attesi tutti gli altri o, almeno, la gran parte. Il regolamento del Recovery Fund prevede che Bruxelles decida entro due mesi (in teoria maggio e giugno) dopodiché la partita passa nelle mani dei ministri finanziari che hanno un mese di tempo (in teoria luglio) per dire l'ultima parola su ciascun Piano nazionale. La presidenza portoghese della Ue, che tiene le fila del lavoro politico-istituzionale nel primo semestre dell'anno, sta cercando di stringere i tempi e prevede che nella riunione Ecofin del 18 giugno possa essere fatta l'analisi a livello politico dei primi Piani nazionali per la ripresa e la resilienza. 

L'accelerazione chiesta alla Commissione europea, cui spetta il vaglio tecnico e politico del dettaglio dei progetti d’investimenti e relativamente al rispetto delle politiche di settore concordate con la Ue per ogni singolo Paese e sintetizzate nelle raccomandazioni del 2019 e del 2020, riflette una narrazione un po' propagandistica del momento: non basterà la prima tranche di prefinanziamento per vedere dei risultati in termini di maggiore attività economica, occorrerà aspettare almeno un anno. In ogni caso ciascuno deve fare la sua parte: il primo maggio la stragrande maggioranza dei Piani nazionali sarà stata recapitata a Bruxelles ed essendo stati negoziati prima la Commissione non partirà da zero. Di qui la possibilità che effettivamente, per alcuni Paesi almeno, l'operazione possa concretizzarsi prima della fine di luglio, ammesso naturalmente che tutti gli Stati completino la ratifica dell'aumento delle risorse proprie del bilancio Ue (a garanzia dell'emissione dei bond). La presidenza portoghese vuole comunque apparire ottimista: il ministro Silva ha dichiarato che entro la fine della primavera le cose potrebbero essere risolte in modo che la Commissione europea possa lanciare sul mercato i prestiti per finanziare l'operazione. 

L’Aula del Senato

L’Assemblea del Senato tornerà a riunirsi alle 9.30 per proseguire l’esame del decreto in materia di trasporti e per la disciplina del traffico crocieristico e del trasporto marittimo delle merci nella laguna di Venezia. Alle 15.00 svolgerà le interrogazioni a risposta immediata

Le Commissioni del Senato

Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari Costituzionali si confronterà sul ddl sul quorum per la validità delle elezioni comunali e svolgerà delle audizioni sul ddl per l’equilibrio di genere nelle cariche pubbliche.  La Bilancio, con la Finanze, riprenderà l’esame degli emendamenti presenti al decreto sostegni. La Finanze dibatterà sull’affare assegnato sulla classificazione della clientela da parte delle banche e sulla questione del calendar provisioning. La Industria ascolterà i rappresentanti di Carbon Tracker Initiative e di ECCO-Indipendent Energy and Climate Change Think Tank nell'ambito dell'affare assegnato sul costo del mercato elettrico e gli effetti in bolletta in capo agli utenti e quello di Snam dell'Atto UE relativo alle infrastrutture energetiche transeuropee. La Salute esaminerà gli Atti europei per il rilascio, la verifica e l'accettazione di certificati interoperabili relativi alla vaccinazione, ai test e alla guarigione per agevolare la libera circolazione durante la pandemia di COVID-19 (certificato verde digitale) e quelli per il rilascio, la verifica e l'accettazione di certificati interoperabili relativi alla vaccinazione, ai test e alla guarigione per i cittadini di paesi terzi regolarmente soggiornanti o regolarmente residenti nel territorio degli Stati membri durante la pandemia di COVID-19. La Territorio esaminerà il ddl per la rigenerazione urbana. 

L’Aula della Camera

Dopo che ieri il Governo ha posto la questione di fiducia, l’Aula della Camera tornerà a riunirsi alle 8.30 per l’esame degli ordini del giorno e l’approvazione definitiva del decreto per il differimento di consultazioni elettorali per l'anno 2021 e del decreto per la graduale ripresa delle attività economiche e sociali nel rispetto delle esigenze di contenimento della diffusione dell'epidemia da COVID-19

Le Commissioni della Camera

Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari Costituzionali dibatterà sulla pdl per l’esercizio del diritto di voto da parte degli elettori temporaneamente domiciliati fuori della regione di residenza. La Difesa, con l’Ambiente, svolgerà diverse audizioni sulla risoluzione in merito al coinvolgimento delle Forze armate nella messa in sicurezza del territorio, in relazione al pericolo di frana del Monte Saresano. La Trasporti, con la Attività Produttive, ascolterà il Presidente ing. Francesco Caio e l'Amministratore delegato dott. Fabio Lazzerini di Italia Trasporto Aereo Spa sulla predisposizione del piano industriale della società. La Commissione Attività produttive, in sede di comitato ristretto, esaminerà la pdl per la promozione delle start-up e delle piccole e medie imprese innovative. La Affari Sociali si confronterà sulla risoluzione per la tutela della salute fisica e mentale dell'infanzia e dell'adolescenza nel quadro delle misure per contrastare l'emergenza epidemiologica da Covid-19 e sulla pdl sulla disciplina delle attività funerarie e cimiteriali, della cremazione e della conservazione o dispersione delle ceneri. La Agricoltura riprenderà il confronto sulle proposte di legge per favorire interventi di ripristino, recupero, manutenzione e salvaguardia dei castagneti.

 

 

 

 



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