Il Governo apre ai sindacati su blocco licenziamenti. Critica Confindustria

Non basta la proroga della cassa integrazione Covid per altre sei settimane e il blocco dei licenziamenti fino al prossimo 31 gennaio: Cgil, Cisl e Uil incontrano il premier Giuseppe Conte e, all'indomani dell'ok al decreto ristori, insistono perché le misure vengano ulteriormente prolungate e vadano di pari passo, almeno fino a marzo; lo spazio può essere quello della legge di Bilancio. Il braccio di ferro continua ma poi il Governo, durante il confronto andato avanti per quasi cinque ore, apre sulla possibilità di prolungare il blocco magari per i settori più deboli e maggiormente penalizzati dalla crisi. Prima, però, è necessario un confronto con le associazioni imprenditoriali, atteso già nelle prossime ore, e intanto, il confronto con i sindacati viene aggiornato a domani pomeriggio. Serve dare “un messaggio positivo”, “un segnale di rassicurazione” ai lavoratori in questa fase di emergenza sanitaria ma anche economica e sociale, sostengono i segretari generali Maurizio Landini, Annamaria Furlan e Pierpaolo Bombardieri. La direzione non piace affatto a Confindustria: “Il governo ha deciso il blocco dei licenziamenti senza coinvolgerci. Vedo un Governo che non ascolta e prende decisioni unilaterali”, attacca il presidente Carlo Bonomi

Comunque sia, alle prossime sei settimane di cig Covid previste dal dl ristori, che potranno essere utilizzate dal 16 novembre al 31 gennaio 2021, il Governo ha destinato oltre 2 miliardi di euro, sottolinea Roberto Gualtieri, rimarcando che gli indennizzi saranno veloci: “Abbiamo cercato di avere la massima rapidità, non sarà necessario fare domanda e dovremmo farcela entro il 15 novembre, forse anche qualche giorno prima”. Sull'altro capitolo centrale, quello dell'utilizzo delle risorse del Recovery fund, Giuseppe Conte intanto assicura che ci sarà un tavolo ad hoc: “Faremo un incontro specifico con i sindacati sul Next Generation Ue, assieme naturalmente al ministro Vincenzo Amendola, con le indicazioni progettuali a cui stiamo lavorando, fermo restando le linee guida e gli obiettivi già approvati dal Parlamento”, afferma il presidente del Consiglio, spiegando che “non abbiamo varato il piano dei progetti, siamo ancora in una sua fase di elaborazione e definizione. C’è ancora tempo e avremo la possibilità di ricevere i vostri suggerimenti”. Durante il confronto in videoconferenza anche con i ministri del Lavoro, dell'Economia e dello Sviluppo economico Nunzia Catalfo, Roberto Gualtieri e Stefano Patuanelli, l'accento è tornato sulla questione della "protezione" ai lavoratori. 

Le Regioni e i Comuni in forte pressing sul Governo. Critico il ministro Boccia 

Tensione tra Regioni, Enti locali e Governo sulla lotta al Coronavirus. Da una parte l'insofferenza dei sindaci, dall'altra i governatori che masticano amaro per i paletti troppo rigidi messi alle attività economiche dall'ultimo Dpcm: tutti manifestano con atti non solo simbolici l'insoddisfazione per le misure prese da Palazzo Chigi e mettono le mani avanti rispetto a ulteriori, più drastici provvedimenti prospettati da più parti. Ma il Governo con il ministro Francesco Boccia avverte: saranno impugnati tutti i provvedimenti non in linea con il Dpcm, a cominciare da quelli di Trento e della Sicilia. Per cercare di ricostruire il rapporto con Regioni ed enti locali il premier Giuseppe Conte ha ribadito alla Camera che la messa a punto del Dpcm è finalizzata “da un lato a preservare la tenuta del sistema sanitario nazionale e dall'altro a scongiurare un lockdown generalizzato che danneggerebbe ancor di più l'economia del Paese”. “Siamo consapevoli che sono misure severe ma sono necessarie a contenere i contagi. Diversamente la curva epidemiologica è destinata a sfuggirci completamente di mano”, ha proseguito Conte, il quale ha ricordato che la bozza del Dpcm è stata condivisa con il Comitato tecnico scientifico, per il quale l'Italia è in uno scenario di tipo 3 e che dopo ampia analisi ha condiviso i provvedimenti previsti. Un altro fronte aperto sono i mini lockdown: non sono infatti piaciute ai sindaci di Milano e Napoli, Giuseppe Sala e Luigi De Magistris, le parole del consulente del ministero della Salute Walter Ricciardi che ha parlato di una chiusura necessaria nelle due città. I due primi cittadini si sono sentiti e hanno scritto una lettera al ministro della Salute Roberto Speranza “per chiedergli se quella è un'opinione del suo consulente o è un'opinione del Ministero e, nel caso fosse un'opinione del Ministero, se è basata su dati e informazioni che il Ministero ha e noi non abbiamo”, ha spiegato Sala, secondo cui il lockdown a Milano “per quello che osservo è una scelta sbagliata”. Dal ministero della Salute la risposta arriva in serata: verrà predisposto dall'Istituto Superiore di Sanità, si afferma, “un focus specifico sulle città di Milano e Napoli che sarà messo a disposizione delle Regioni e dei Comuni interessati”. 

Sul fronte delle Regioni, il presidente della Liguria, Giovanni Toti ha ricordato polemicamente che “il decreto che ha nominato le Regioni enti attuatori del commissario straordinario di Governo anti covid, citato da Ricciardi per criticare i ritardi delle Regioni, è arrivato la prima settimana di ottobre: e poi si dice che le Regioni sono in ritardo” In Friuli Venezia Giulia il presidente Massimiliano Fedriga è intervenuto ad una manifestazione della Fipe contro il Dpcm contestato. Il governatore della Puglia, Michele Emiliano ha annunciato la chiusura di tutte le scuole, ad eccezione di quelle dell'infanzia. In Sicilia, invece, Nello Musumeci ha proposto un disegno di legge che consentirà di spostare l'orario di chiusura di bar e ristoranti dalle 18 alle 22 o alle 23. Ultimi ritocchi in Sardegna, poi, al testo dell'ordinanza del governatore Christian Solinas: il provvedimento dovrebbe contenere l'estensione dalle 18 alle 23 della chiusura di bar e ristoranti, la didattica a distanza al 100 per cento per le scuole superiori e una riduzione dei collegamenti marittimi e aerei da e per l'Isola. Insomma, una serie di iniziative autonome che hanno provocato l'immediata reazione del ministro per gli Affari Regionali Francesco Boccia.  

L’Aula del Senato

L’assemblea del Senato si riunirà alle 10.30 per l’esame della Legge di delegazione europea 2019, della relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea per l'anno 2020 e della relazione consuntiva sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea relativa all'anno 2019. Alle 12.30 ascolterà l’informativa del Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte sul DPCM del 24 ottobre 2020 recante ulteriori misure per il contrasto della diffusione dell'epidemia da COVID-19 e alle 15.00 svolgerà le interrogazioni a risposta immediata

Le Commissioni del Senato

Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari Costituzionali esaminerà il decreto per la proroga della dichiarazione dello stato di emergenza epidemiologica da COVID-19 e il ddl per l’indizione della giornata dei camici bianchi. La Finanze ascolterà i rappresentanti dell'Associazione Italiana Esercenti Giochi Pubblici (EGP) sulle questioni attinenti le Sale Bingo. Alle 8.45 la Trasporti, in sede congiunta con la rispettiva della Camera, ascolterà la Ministra delle infrastrutture e dei trasporti Paola De Micheli sullo stato del trasporto pubblico locale con riferimento all'emergenza sanitaria. La Attività produttive svolgerà diverse audizioni nell'ambito dell'affare assegnato sui sistemi di sostegno e di promozione dei servizi turistici e le filiere produttive associate alla valorizzazione del territorio. La Sanità si confronterà sul ddl per l’istituzione di una Commissione d'inchiesta parlamentare sul SSN. La Territorio si confronterà sulla cosiddetta legge salva mare.

L’Aula della Camera

L’Assemblea della Camera tornerà a riunirsi alle 9.30 per ascoltare l’informativa del Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte sul DPCM del 24 ottobre 2020 recante ulteriori misure per il contrasto della diffusione dell'epidemia da COVID-19. A seguire esaminerà la proposta di legge per la prevenzione e il contrasto della discriminazione e della violenza per motivi legati al sesso, al genere, all'orientamento sessuale e all'identità di genere, la pdl per la promozione e la valorizzazione delle attività del settore florovivaistico, la pdl per il settore ittico e le politiche sociali nel settore della pesca professionale, le mozioni concernenti il ruolo del Mef nell'ambito del processo di vendita della società Borsa Italiana e la proposta di legge per l’istituzione di una zona economica esclusiva oltre il limite esterno del mare territoriale. Infine esaminerà la relazione sull'emergenza epidemiologica Covid-19 e ciclo dei rifiuti, approvata dalla Commissione parlamentare d’inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e sugli illeciti ambientali a esse correlati, e la mozione sulle iniziative di carattere diplomatico volte a salvaguardare l'eredità culturale italiana negli Stati Uniti, con particolare riferimento alla figura di Cristoforo Colombo

Le Commissioni della Camera

Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari Costituzionali esaminerà il decreto in materia di immigrazione, protezione internazionale e complementare, nonché misure in materia di divieto di accesso agli esercizi pubblici e ai locali di pubblico trattenimento, di contrasto all'utilizzo distorto del web e di disciplina del Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale. La Giustizia la Affari Sociali svolgerà alcune audizioni sulle proposte di legge sul rifiuto dei trattamenti sanitari e la liceità dell'eutanasia. Alle 8.30, la Esteri ascolterà l'Amministratore Delegato di ENI Claudio Descalzi sulle dinamiche del commercio internazionale e l’interesse nazionale. La Bilancio esaminerà lo Schema di decreto ministeriale recante compensazione di interventi fiscali, in relazione al bonus vacanze e al contributo a fondo perduto. La Ambiente svolgerà diverse audizioni sulle misure di contrasto al dissesto idrogeologico, anche alla luce degli effetti causati dai recenti eventi metereologici nelle regioni settentrionali. La Trasporti si confronterà sulla pdl di modifica del Codice della strada. La Agricoltura svolgerà diverse audizioni nell'ambito dell'esame della comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni sulla strategia “Dal produttore al consumatore - per un sistema alimentare equo, sano e rispettoso dell'ambiente”. 



Seguici sui Social


2

Nomos Centro Studi Parlamentari è una delle principali realtà italiane nel settore delle Relazioni IstituzionaliPublic Affairs, Lobbying e Monitoraggio Legislativo e Parlamentare 

Vuoi ricevere tutti i nostri aggiornamenti in tempo reale? Seguici sui nostri canali social