Gualtieri: Pil 2020 andrà meglio, pronto il decreto cuneo fiscale

Il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri è ottimista sulla crescita dell'Italia dopo un 2019 in quasi-stagnazione, e, a dispetto degli scossoni sull'economia mondiale legati all'impatto del coronavirus, della frenata della Cina, delle incognite Brexit e dazi. Il 2019 si chiuderà, dopo il calo del Pil dello 0,3% nell'ultimo trimestre, con un magro +0,2%. “Sono stime provvisorie che testimoniano che abbiamo ereditato un Paese fermo”, spiega il ministro a L'aria che tira. Se il premier Giuseppe Conte aveva pronosticato “un anno bellissimo”; la previsione di Gualtieri è più prudente: sarà “migliore”. Le ultime stime del Fondo monetario internazionale assegnano all'Italia un +0,5% di crescita, che già di per sé sarebbe sufficiente ad avvalorare la sua previsione, pur con l'incognita del coronavirus, sul cui impatto “è presto per sbilanciarsi”.  

Di certo, al netto di una politica monetaria della Bce che si preannuncia ancora decisamente espansiva, il Governo punta a sostenere la crescita con lo stimolo di bilancio. “Pagare meno ma pagare tutti” è il motto che Gualtieri fa proprio, spiegando di averlo già iniziato a mettere in pratica con la riduzione del cuneo fiscale, con tre miliardi di risorse attese dalla lotta all'evasione. Nessuna patrimoniale, nè aumenti dell'Iva, invece, c’è il bonus Irpef, approvato dal Consiglio dei Ministri, atteso già oggi in Gazzetta ufficiale e che da luglio promette a 4,2 milioni d’italiani: “Un intervento limitato, ma non indifferente”. È la strada, parallela alla lotta all'evasione, del programma di Governo in vista della riforma complessiva del fisco

Cresce l’ipotesi di un rinvio della prescrizione, ma il M5S è ancora scettico 

Il presidente del consiglio Giuseppe Conte dice che la prescrizione non gli turba il sonno e annuncia a breve un vertice di maggioranza. Ma le sue grane non si fermano alla questione giustizia. Il Pd spinge per accelerare la verifica di governo, per definire la cosiddetta fase due. L'auspicio è che si vada avanti “non per piantare bandierine” ma per rilanciare l'azione di un esecutivo che, come detto più volte, “ha senso solo se fa le cose”. Intanto cresce il pressing per un possibile rinvio dell'entrata in vigore di nuove norme sulla prescrizione. Sul tavolo del vertice non ci sarà solo questo, anche se resta il tema più spinoso e l'accordo deve arrivare alla svelta. Sul tema stanno già lavorando due commissioni alla Camera. Il 24 febbraio arriverà in Aula a Montecitorio la proposta di legge dell'azzurro Enrico Costa che punta ad abrogare la riforma del ministro Alfonso Bonafede. Quel voto potrebbe rischiare di mostrare plasticamente le divisioni della maggioranza, con Italia Viva che non vuole la legge del Guardasigilli, il M5S che la rivendica come una sua bandiera e il Pd che preferirebbe un intervento di più ampio respiro. 

Tra i parlamentari di maggioranza cresce la convinzione che per uscire dall'impasse ed evitare che si vada alla conta in Aula sulla proposta di legge Costa l'unica soluzione sia quella di rinviare al 2021 l'entrata in vigore della riforma della prescrizione. Il M5S è contrario ma, a quanto si apprende, tra gli esponenti pentastellati si starebbe diffondendo la convinzione che si possa ragionare di una sospensione fino al prossimo anno, mettendo per iscritto che intanto si applica la vecchia legge Orlando. La differenza è di forma ma per il M5S è di sostanza. È difficile infatti che il ministro Bonafede, che è anche capo delegazione del M5S al Governo, accetti che si torni indietro. Diverso sarebbe sospenderne gli effetti della sua legge: la motivazione sarebbe quella di discutere intanto in Parlamento la riforma del processo penale. Oppure, è l'altra ipotesi, la maggioranza potrebbe andare al voto sulla proposta Costa, il 24, dividersi in Aula ma non per questo rompere l'alleanza. 

Tra Salvini e Meloni, è duello sul futuro centrodestra

È duello sul futuro centrodestra tra Matteo Salvini e Giorgia Meloni, anche se a 7000 km di distanza. Tanti separano Roma da Washington, dove la leader di Fratelli d'Italia è volata su invito del Congresso americano, ospite del National prayer breakfast, storico appuntamento Usa a metà tra preghiera e politica che verrà chiuso dal presidente Donald Trump. Il leghista resta in Italia, salta la conferenza dei conservatori aperta a Roma proprio dall'alleata e incontra separatamente Viktor Orban dopo una tappa a Palermo. Anche Silvio Berlusconi vede il premier ungherese, che gli fa visita a Palazzo Grazioli. Ma in ballo resta la strategia del nuovo centrodestra e il suo futuro, segnato dal boom di consensi di FdI e dalla Lega un po' acciaccata dopo la sconfitta emiliana. Altra sfida all'orizzonte, per entrambi, le Regionali di maggio: per il centrodestra le pedine in campo non sono ancora definite, le mire di FdI e Lega crescono e la prossima settimana i due leader dovrebbero vedersi di nuovo. A ciò si aggiunge, per Salvini, lo schiaffo di Umberto Bossi, da cui si smarca mostrando i muscoli: “Non c’è alcun problema nella Lega, abbiamo fatto un congresso e un consiglio federale approvati all’unanimità”.  

In ogni caso tra Giorgia e Matteo la sfida è aperta, anche se sottotraccia. Ufficialmente si ripetono reciproca lealtà ma è verso l'esterno che si misura il braccio di ferro tra loro. Inaugurando lunedì la National conservatism conference e, prima, con il faccia a faccia con Orban la Meloni continua a rafforzare l'asse con il fronte sovranista europeo, in vista magari dell'approdo del presidente ungherese nella famiglia conservatrice. In più c'è la missione americana che potrebbe farle guadagnare punti, per un maggiore accreditamento nell'ottica di un eventuale governo di centrodestra. Ciò succede a meno di un anno dalla visita di Salvini a Washington. 

L’Aula del Senato 

L’Aula del Senato tornerà a riunirsi alle 10.00 per la discussione delle mozioni sui viaggi della memoria e della proposta di proroga della Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio

Le Commissioni del Senato 

Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari Costituzionali esaminerà il disegno di legge sulle vittime del dovere e il ddl per la tutela costituzionale dell'ambiente. La Giustizia proseguirà il dibattito sul ddl sulla diffamazione a mezzo stampa e svolgerà alcune audizioni sul decreto intercettazioni. La Finanze esaminerà il decreto, già approvato dalla Camera, sul sistema creditizio nel Mezzogiorno. La Commissione Istruzione esaminerà il decreto legge per l'istituzione del Ministero dell'istruzione e del Ministero dell'università e della ricerca. La Trasporti esaminerà lo schema di dpr sullo sportello telematico dell'automobilista. La Territorio si esprimerà sull’Atto del Governo sulla limitazione delle emissioni di taluni inquinanti e il riordino del quadro normativo degli stabilimenti che producono emissioni nell'atmosfera. 

L’Aula della Camera 

L’Aula della Camera tornerà a riunirsi alle 9.30 per l’esame della mozione per la promozione e l'utilizzo dei portali internet e delle applicazioni digitali del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale dedicati all'assistenza ai cittadini italiani che si trovano all'estero. A seguire si confronterà su diverse proposte di legge di ratifica di trattati internazionali tra cui quella relativa al protocollo sui registri delle emissioni e dei trasferimenti di sostanze inquinanti. Come di consueto alle 15.00 sono previste le interrogazioni a risposta immediata.

Le Commissioni della Camera

Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari Costituzionali, in sede riunita con la Bilancio, proseguirà l’esame del decreto di proroga termini. La Commissione Giustizia esaminerà la proposta di legge sul trattamento economico del personale di magistratura nei casi di congedo straordinario e di aspettativa per malattia. La commissione Difesa esaminerà il documento conclusivo dell’indagine conoscitiva sulle condizioni del personale militare impiegato nell'operazione Strade Sicure. La Finanze proseguirà l’esame della pdl per la detrazione delle spese per l'acquisto di dispositivi di protezione individuale dei conducenti e dei passeggeri di motocicli e ciclomotori. La Commissione Cultura, con la Trasporti, discuterà l’istituzione di una Commissione parlamentare d'inchiesta sulla diffusione intenzionale, seriale e massiva di informazioni false. 

La Commissione Ambiente svolgerà diverse audizioni nell'ambito dell'esame dello schema di decreto legislativo relativo alla limitazione delle emissioni nell'atmosfera di taluni inquinanti originati da impianti di combustione medi, nonché per il riordino del quadro normativo degli stabilimenti che producono emissioni nell'atmosfera. La Trasporti esaminerà la risoluzione per la circolazione dei dispositivi per la micromobilità elettrica e delibererà e, assieme alla Attività Produttive, un'indagine conoscitiva su Auto e Mobilità 4.0. La Commissione Attività Produttive riprenderà la discussione della pdl sulla disciplina degli orari di apertura degli esercizi commerciali, lo schema di decreto legislativo sul mercato interno del gas naturale e ascolterà la dirigenza dell'AST- Acciai speciali Terni S.p.a in merito alla crisi industriale dell'azienda; ascolterà anche la dirigenza dell'AST- Acciai speciali Terni S.p.a in merito alla crisi industriale dell'azienda. 

La Lavoro svolgerà alcune audizioni sulla pdl per la prevenzione e il contrasto delle molestie morali e delle violenze psicologiche in ambito lavorativo ed alcune altre sulla rappresentanza sindacale nei luoghi di lavoro in tema di accertamento della rappresentatività delle organizzazioni sindacali dei lavoratori e dei datori di lavoro privati. La Affari Sociali esaminerà le pdl per il sostegno della ricerca e della produzione dei farmaci orfani e della cura delle malattie rare. La Commissione Agricoltura esaminerà la pdl per la semplificazione e l'accelerazione dei procedimenti amministrativi in materia di agricoltura e pesca e di delega al Governo per il riordino e la semplificazione della normativa su pesca e acquacoltura. 



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