Il Governo attende i dati per dare il via alle nuove strette anti covid

Alla fine, la cabina di regia sul Covid ha deciso di prendere tempo. Tutto rimandato, occorrono dati più aggiornati: “Le decisioni che vogliamo assumere devono essere supportate dai dati più aggiornati possibile”, spiega in serata Roberto Speranza. Si attendono i numeri che già oggi l'Istituto superiore di sanità fornirà al governo, poi, domani, il Cdm che dovrebbe dare il via libera alle nuove strette in vista delle festività pasquali. Il ministro della Salute non si sbilancia su quali saranno le decisioni finali del Governo: sulla zona rossa nei week end, una delle misure che circolano con più insistenza, si limita ad ammettere che “è una delle ipotesi che si stanno valutando”; in ogni caso ulteriori restrizioni “sono probabili” e “opportune”, e anche in “tempi stretti” perché le varianti fanno correre il virus. Tra i punti considerati acquisiti ci sarebbe l'automatismo per far scattare la zona rossa una volta superata l'asticella dei 250 contagi ogni centomila abitanti. Altro tema da affrontare è una proroga al divieto di spostamento tra le Regioni, al momento in scadenza il 27 marzo. Per il resto, dagli spostamenti dai comuni di residenza al coprifuoco, tutto è oggetto di discussione, anche alla luce delle diverse sensibilità della maggioranza del Governo guidato da Mario Draghi

Quello che emerge è che il Governo guarda al “modello Natale” per affrontare il periodo di Pasqua. Insomma, zone rosse nei festivi e prefestivi per contenere i movimenti che in quei giorni potrebbero inevitabilmente diventare veicolo di contagio, spiega il titolare dell'Agricoltura Stefano Patuanelli. Oggi, fa sapere palazzo Chigi, “saranno esaminati nuovi dati sulla diffusione del contagio e saranno esaminati gli approfondimenti condotti con le Regioni e le Province autonome. Domani il Consiglio dei ministri potrà valutare l'adozione di eventuali misure”. Tra il confronto con regioni ed enti locali e il Cdm di venerdì non si esclude un nuovo vertice con le forze di maggioranza per limare le misure da varare, che, comunque sia, saranno decise, e annunciate, con anticipo rispetto alla loro entrata in vigore. Un’ipotesi sul tavolo è inoltre che le misure non vengano più adottate attraverso un dpcm ma con un decreto legge da approvare in tempi brevissimi in Parlamento, per garantire un pieno coinvolgimento delle Camere. 

Casaleggio sfida il Movimento 5 Stelle con il suo Manifesto

Nessun lancio di un nuovo partito ma al tempo stesso nessun segnale per una possibile ricucitura. Dopo la presentazione del manifesto Controvento lanciato dall'associazione Rousseau di Davide Casaleggio, fra parlamentari Cinque stelle la richiesta di procedere sulla strada del divorzio non sembra fare passi indietro. È arrivata l'ora di staccare la spina, un warning rivolto indirettamente anche all'ex premier Giuseppe Conte, al lavoro sul nuovo progetto di rifondazione del Movimento. Il nodo resta politico: Casaleggio, ancorato solo alle idee del padre, non può dettare la linea, viene osservato; ci sono due visioni di Movimento diverse e quello nuovo che si sta profilando va verso un'area progressista: sarà il Movimento e solo il Movimento a stabilire contenuti e regole. Il progetto di rifondazione punta certo sulla democrazia diretta, ma come declinarla deve essere deciso e non necessariamente attraverso una piattaforma gestita dall'esterno. Il M5S si deve riappropriare dello strumento e puntare a rafforzare la rappresentanza sui territori: Rousseau ha fallito la sua mission, è il j'accuse secondo alcune fonti, nonostante Casaleggio e Sabatini abbiano parlato di metodo, trasparenza, decisioni prese dal basso e non calate, competenza.

Poco più di un'ora è durato il confronto su Controvento illustrato dallo stesso Davide Casaleggio e da Enrica Sabatini, con alcuni paletti di metodo che sono stati sentiti anche come indicazioni di merito, fra le altre la difesa del tetto del doppio mandato per gli eletti su cui nel M5S non si chiude a una possibile deroga. “Il Movimento 5 Stelle senza Internet e le piattaforme digitali non sarebbe mai esistito. La Rete ha cambiato la politica italiana. Questi sono i fatti, il resto sono chiacchiere da bar sport”, è la frase del guru Gianroberto che introduce il manifesto di Rousseau, pensato come un “codice etico di riferimento”. Controvento? È in “ricordo di una targa che mio padre ha deciso di apporre fuori dal cancello della sua casa di Ivrea", ha spiegato il presidente dell'Associazione, perché “è solo controvento che si può decollare, contro i luoghi comuni, i luoghi dell'ingiustizia, la Gomorra della politica”, ha incalzato, “Contro tutto ciò che ha fatto male all'Italia. “Il voto è dibattito; le regole non sono scritte per gli amici; la formazione è la madre della competenza; rinnovare vuole dire evolvere; uno non vale l'altro; la piramide è rovesciata; la comunità è maggiore della somma delle sue parti; il sogno non è utopia; l'esempio è cambiamento; la felicità è partecipazione; nessun limite all'immaginazione”, sono i dieci titoli guida illustrati da Sabatini. La socia di Rousseau ha sottolineato: “Più che di un contratto di fornitori di servizio, per fare le cose insieme io credo si debba parlare di un percorso di partnership”, “È necessario che i ruoli vengano ben definiti e soprattutto riconosciuti e rispettati. 

Mandelli è il nuovo Vice Presidente della Camera. Tensione in FI

Tra i due litiganti alla fine Silvio Berlusconi ha scelto Andrea Mandelli. Il leader azzurro, che aveva invitato Forza Italia all'unità e a non dividersi, a fronte del duello a viso aperto tra Annagrazia Calabria e Simone Baldelli per la poltrona di vicepresidente della Camera, spariglia e ai deputati dà il nome di Andrea Mandelli. Il messaggino arriva in mattinata, quando il gruppo alla Camera praticamente naviga nel buio e la designazione fa sgranare gli occhi, soprattutto dopo la riunione della sera prima durante la quale gli animi si erano accesi più che sul successore di Mariastella Gelmini a capogruppo, sul suo vicario. Roberto Occhiuto vince, come annunciato, la partita e con lui Valentino Valentini che ne diventa vice. Fedelissimo dell'ex premier, Valentini era entrato anche nel toto-nomi del governo Draghi come possibile sottosegretario agli Esteri, ma la sua posizione critica nei confronti della dirigenza lo aveva allontanato dall’esecutivo. Valentini entra quindi nel novero dei risultati messi a segno dall'ala moderata, che in questo modo si assicura anche un eventuale dopo Occhiuto. Il neo-capogruppo, infatti, in autunno correrà per le Regionali in Calabria e una sua eventuale vittoria lo porterebbe lontano da Montecitorio, lasciando a Valentini la guida. È in questa complicata geografia del partito, ormai diviso tra due anime, che spunta il nome di Mandelli, uomo vicino a Licia Ronzulli, che alla fine si guadagna la candidatura a vicepresidente della Camera per riequilibrare la rappresentanza di entrambe le correnti, non lasciando così il palazzo ai soli antisovranisti.  

In questo quadro è tuttavia Annagrazia Calabria a farne le spese. Coordinatrice dei giovani di Forza Italia, la deputata romana aveva raccolto molti consensi a palazzo, anche tra la Lega e M5S; alla fine i 120 voti raccolti non sono altro che una attestazione di stima per un nome che era circolato e forse ero più condiviso. Mandelli porta a casa 248 preferenze, ma una parte dei 5Stelle e del Pd non lo vota, virando verso Calabria; l'obiettivo viene comunque centrato. Mandelli, presidente della Federazione Ordini Farmacisti italiani, incarico che dovrà lasciare a fronte della nuova elezione, è il successore di Mara Carfagna, nominata Ministro per il Sud nel governo Draghi, portando tuttavia con sé numerosi mal di pancia: sul piede di guerra oltre a Calabria anche Stefania Prestigiacomo che avrebbe addirittura minacciato di lasciare il gruppo. La situazione di tensione e frizioni costringe Berlusconi a lasciare Villa San Martino e volare a Roma a un pranzo di lavoro con i vertici del partito e un primo confronto con i tre Ministri, Carfagna, Gelmini e Brunetta, per fare il punto anche sull'emergenza coronavirus e il piano vaccini, a cui il Cav tiene in particolar modo. La linea è quella di non apparire troppo rigoristi. La linea è chiara: se chiusure saranno, a differenza del Conte 2, Forza Italia dovrà distinguersi per aver lottato e portato a casa i giusti e rapidi ristori

Archiviata la partita vicepresidenza della Camera, ora però il centrodestra dovrà sciogliere il nodo Copasir e Giunta per le Immunità del Senato. Fratelli d'Italia ha rivendicato il Copasir e tra qualche giorno i presidenti di Camera e Senato, Roberto Fico e Elisabetta Alberti Casellati, si incontreranno e molto probabilmente consegneranno a Adolfo Urso la presidenza. 

L’Aula del Senato

Dopo che ieri ha approvato il decreto sull’organizzazione e il funzionamento del Comitato olimpico nazionale italiano (CONI), nella giornata di oggi l’Assemblea del Senato non si riunirà. L’Aula di palazzo Madama tornerà a riunirsi mercoledì 24 marzo alle 9.00 per le Comunicazioni del Presidente del Consiglio Mario Draghi in vista del Consiglio europeo del 25 e del 26 marzo 2021.

Le Commissioni del Senato

Per quanto riguarda le Commissioni, la Giustizia esaminerà il Recovery plan. La Bilancio, con la Politiche dell’Ue, svolgerà diverse audizioni sulla proposta di Piano nazionale di ripresa e resilienza: nello specifico oggi ascolterà il Prof. Salvatore Santangelo del Centro studi geopolitica di Tor Vergata e i rappresentanti del Gruppo FS Spa, di Confturismo, di Confimi Industria, di Federturismo, di Federchimica, di Anac, di Assoconsult e di Re Mind Filiera Immobiliare. A seguire sarà la volta di Snam, Enel, Saipem, Italo, Acai, della Federazione Anima, Search On Media Group, Agid, dell’Ispettorato nazionale del lavoro e di Eurispes. La Lavori Pubblici si confronterà sullo schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri recante l'individuazione degli interventi infrastrutturali. La Lavoro alle 9.30 ascolterà le comunicazioni del Ministro del lavoro e delle politiche sociali Andrea Orlando sulle linee programmatiche del suo dicastero. La Salute svolgerà diverse audizioni sul Piano nazionale di ripresa e resilienza ed alcune sul tema dei vaccini anti Covid-19. 

L’Aula della Camera

L’Aula della Camera tornerà a riunirsi alle 9.00 per l’esame del decreto per il contenimento e prevenzione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19 e per lo svolgimento delle elezioni per l'anno 2021, della proposta di Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sulla morte di David Rossi, dei disegni di legge di ratifica di trattati internazionali tra cui spiccano quello della Carta istitutiva del Forum internazionale dell'Energia e dello Statuto dell'East Mediterranean Gas Forum (EMGF). A seguire si confronterà sulla relazione della Giunta per le autorizzazioni a procedere riferite all’on. Francesco Zicchieri (Lega) e all’ex deputato Stefano Esposito

Le Commissioni della Camera

Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari Costituzionali esaminerà le pdl sull’ordinamento e i poteri della città di Roma, capitale della Repubblica. La Giustizia esaminerà la pdl di modifica del codice penale in materia di circonvenzione di persone anziane. La Esteri svolgerà diverse audizioni sul Piano nazionale di ripresa e resilienza. La Finanze si confronterà sulla proposta di Piano nazionale di ripresa e resilienza e ascolterà i rappresentanti dell'Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni (IVASS) nell'ambito dell'esame della proposta di legge per la trasparenza nel settore dell'assicurazione obbligatoria per i veicoli a motore e per il contrasto dell'evasione dell'obbligo assicurativo. La Cultura si confronterà sulla relazione sui contenuti della Proposta di Piano nazionale di ripresa e resilienza. La Ambiente, con la Trasporti, tornerà a confrontarsi sullo schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri recante l'individuazione degli interventi infrastrutturali. La Affari Sociali alle 13.00 ascolterà la Ministra per le disabilità Erika Stefani sulle linee programmatiche del suo dicastero anche in relazione ai contenuti della proposta di Piano nazionale di ripresa e resilienza. La Agricoltura esaminerà la pdl sull’agricoltura contadina.

 



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