Restituzione stipendio: in 47 del M5S rischiano sanzioni

Sono ben 47 i parlamentari pentastellati accusati di non aver restituito parte dello stipendio come stabilito prima delle elezioni politiche del 2018. Per questo motivo, il collegio dei probiviri ha iniziato un procedimento interno contro questi parlamentari che ora avranno 10 giorni per presentare le controdeduzioni e che il 20 gennaio conosceranno la decisione dell’organo disciplinare. La situazione è molto delicata perché ben nove di questi rischiano l’espulsione in quanto hanno accumulato un ritardo di oltre un anno nella restituzione.  

Oltre che un tema partitico interno, la questione sta assumendo una grande importanza per la tenuta del Governo, in quanto cinque di questi nove “ritardatari” sono senatori (Lello Ciampolillo, Fabio Di Micco, Cristiano Anastasi, Luigi Di Marzio e Mario Michele Giarrusso). Dopo le defezioni di eletti nelle fila del M5S delle ultime settimane, al momento, la maggioranza a Palazzo Madama conta su 164 voti, solo tre in più della maggioranza assoluta fissata a 161 senatori. Nel caso più estremo in cui tutti e cinque dovessero essere espulsi (anche se in questi giorni sono in corso delle trattative per non arrivare al punto di rottura soprattutto per quanto riguarda Di Marzio e Giarrusso), la maggioranza governativa rimarrebbe in piedi al Senato solo grazie ai voti del gruppo Autonomie composto da diversi senatori a vita e potrebbe contare, in caso di bisogno, su una pattuglia di responsabili provenienti da Forza Italia. Si tratta, in ogni caso, di una questione da risolvere prima del vertice di maggioranza che dovrà stilare le priorità del Governo Conte II e rilanciare l’azione di governo. 

Taglio dei parlamentari: si va verso il deposito delle firme in Cassazione

Siamo alla stretta finale per quanto riguarda il referendum sul taglio dei parlamentari. Molto probabilmente il giorno decisivo sarà giovedì quando, entro il termine del 12 gennaio, verranno depositate in Cassazione le 64 firme raccolte al Senato per richiedere il referendum. La legge costituzionale che ha ridotto il numero dei deputati (da 630 a 400, da 12 a 8 per quelli eletti all’estero), dei senatori (da 315 a 200, da 6 a 4 per quelli eletti all’estero), dunque, verrà sottoposta ad un referendum confermativo senza quorum che si celebrerà entro due mesi dalla verifica delle firme da parte della Cassazione. 

Come sembra, il referendum verrà indetto tra maggio e giugno con la possibilità di un grande Election Day in cui far confluire anche le elezioni amministrative e regionali (Campania, Liguria, Marche, Puglia, Toscana e Veneto) e non permetterà l’immediata entrata in vigore della riforma del numero di parlamentari. Questo comporta che, in caso di elezioni anticipate prima dello svolgimento del referendum, si andrebbe all’elezione degli attuali 945 parlamentari. Un incentivo, dunque, di un certo rilievo soprattutto per quei partiti non molto quotati dai sondaggi che potrebbero essere ingolositi da un’ultima tornata elettorale “a ranghi completi”.

Al Senato

L'Aula del Senato tornerà a riunirsi oggi, alle 16.30, per la ratifica di accordi internazionali definiti dalla Commissione Esteri. Si riunirà anche la Conferenza dei Capigruppo per definire il calendario dei lavori per il mese di gennaio.

Per quanto riguarda le Commissioni, la Commissione Affari Costituzionali si riunirà alle 16.00 per le comunicazioni del Presidente dopo l’Ufficio di presidenza, mentre lo stesso giorno la Commissione Giustizia proseguirà l’esame del ddl sulla diffamazione mezzo stampa. La Commissione Bilancio esaminerà oggi in sede consultiva svariati provvedimenti tra cui quelli sull’epilessia, agricoltura biologica, fibromialgia, salario minimo orario, produzione e vendita di pane, prevenzione vaccinale e sostengo alla lettura. La Finanze alle 16.00 svolgerà le interrogazioni sulla prassi bancaria di chiusura dei conti correnti oggetto di indagini e sulle limitazioni ai versamenti in contanti sul proprio conto corrente bancario. 

Sempre nella giornata di oggi, la Commissione Istruzione riprenderà l’iter di due affari assegnati: uno sugli esami di stato conclusivi del secondo ciclo di istruzione e l’altro sulla dismissione dell’utilizzo degli animali nei circhi con riferimento al FUS. La Commissione Agricoltura invece proseguirà l’esame del ddl in materia di tartufi (con annesso ciclo di audizioni informali) e si confronterà sui disegni di legge in materia di agricoltura biologica e sulla limitazione alla vendita sottocosto di prodotti agricoli e divieto di aste a doppio ribasso. La Commissione Sanità comincerà l’esame del ddl sull’utilizzo dei defibrillatori e svolgerà le interrogazioni sulle nuove disposizioni che regolano l’esenzione per l’acquisto di alimenti senza glutine e sull’inserimento dei test prenatali non invasivi all’interno dei LEA. 

Alla Camera

L’Aula della Camera esaminerà a partire dalle 14.00 la mozione riguardante le iniziative in sede internazionale volte al rispetto dell'autonomia riconosciuta ad Hong Kong, alla luce delle manifestazioni in corso negli ultimi mesi, la mozione concernente iniziative volte a promuovere le maratone e ad incentivare la partecipazione di atleti stranieri a tali eventi, con particolare riferimento ai profili afferenti alla tutela sanitaria e infine le mozioni concernenti iniziative urgenti volte a far fronte alla rilevante carenza di segretari comunali, anche tramite un'efficace semplificazione e accelerazione delle procedure selettive. 

Per quanto riguarda le Commissioni, la Commissione Affari costituzionali svolgerà due distinti cicli di audizioni sulle pdl in tema di nuove forme di cittadinanza e sulla pdl recante nuove norme per la promozione del regolare soggiorno e dell'inclusione sociale e lavorativa di cittadini stranieri non comunitari. La Commissione Giustizia continuerà le audizioni nell’ambito della pdl in materia di armonizzazione del trattamento economico del personale di magistratura nei casi di congedo straordinario e di aspettativa per malattia. Alle 11.00 di oggi è anche previsto il termine presentazione emendamenti alla pdl Costa sulla modifica della prescrizione del reato. 

La Commissione Affari Esteri continuerà l’esame dell’indagine conoscitiva sulla politica estera dell'Italia per la pace e la stabilità nel Mediterraneo tramite l’audizione di Jean Paul Cavalieri, Capo della missione in Libia dello UNHCR. A partire da oggi, la Commissione Finanze inizierà le audizioni sul ddl di conversione del decreto-legge recante misure urgenti per il sostegno al sistema creditizio del Mezzogiorno e per la realizzazione di una banca di investimento. Verranno ascoltate le sigle sindacali, i Commissari della Popolare di Bari, i rappresentanti di Federcasse, Invitalia, Mediocredito centrale – Banca del Mezzogiorno, Fondo interbancario di tutela dei depositi (FITD) e Consiglio nazionale dei consumatori e degli utenti (CNCU). La Trasporti tornerà a riunirsi per le audizioni dell’Ad e Dg di Ferrovie dello Stato, Gianfranco Battisti e del Ministro dello sviluppo economico, Stefano Patuanelli sul ddl di conversione del decreto-legge sulla continuità del servizio svolto da Alitalia. In seguito, riprenderà l’esame dello stesso decreto di conversione, il cui termine presentazione emendamenti è fissato alle 10.00 di oggi. 

La Commissione Attività Produttive, mercoledì, ascolterà le sigle sindacali in merito alla crisi industriale dell'AST- Acciai speciali Terni S.p.a. e si confronterà, in sede consultiva, sulle ratifiche di accordi internazionali e sul decreto-legge Alitalia. Infine, la Commissione Politiche dell’UE esaminerà in sede consultiva il decreto-legge Alitalia.

 



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