L’Assemblea del Senato questa settimana non si riunirà in modo da consentire alla Commissione Bilancio di esaminare la cosiddetta manovrina economica approvata dalla Camera la settimana scorsa. Al contempo, la pausa dei lavori di Aula e delle restanti Commissioni permetterà ai parlamentari di proseguire, nei rispettivi territori di appartenenza, la campagna elettorale per le elezioni amministrative che si terranno il prossimo 11 giugno e che coinvolgeranno 1.010 Comuni. Fra questi vi sono quattro capoluoghi di regione (Palermo, Genova, L’Aquila e Catanzaro), ma anche 21 capoluoghi di provincia con città politicamente molto rilevanti come Parma, Verona, Taranto e Padova.

Facendo un passo indietro, giovedì scorso l’Aula della Camera ha approvato con voto di fiducia la manovra economica, ovvero il decreto relativo alle disposizioni urgenti in materia finanziaria, alle iniziative a favore degli enti territoriali, agli ulteriori interventi per le zone colpite da eventi sismici e alle misure per lo sviluppo. Il decreto legge, approvato con 218 voti favorevoli, 127 contrari e 5 astenuti e che ora per l’appunto passa all’esame del Senato, prevede una serie di misure di correzione della spesa pubblica in risposta a quanto indicato dalla Commissione Europea.

Nello specifico, per quanto riguarda le misure sul lato delle entrate, sono state introdotte alcune norme come quella dello split payment che da un lato inasprisce la lotta contro l’evasione fiscale e dall’altro riduce e limita la criticità di liquidità e di cassa per imprese e professionisti. C'è poi la cosiddetta web tax, i cui proventi, per un ammontare non inferiore a 100 milioni di euro annui, saranno destinati al Fondo per la non autosufficienza e al Fondo per le politiche sociali, mentre la restante parte è destinata al Fondo per la riduzione della pressione fiscale. Con la manovra sono stati anche introdotti i cosiddetti indici sintetici di affidabilità fiscale dei contribuenti cui saranno agganciati, a seconda dei diversi livelli di affidabilità, benefici contribuitivi specifici; il sistema andrà direttamente a sostituire il modello degli studi di settore.

È stata poi estesa la cedolare secca, con un'aliquota al 21 per cento, ai redditi derivanti dalle locazioni brevi d'immobili a uso abitativo (cosiddetta norma Airbnb) e si proroga fino al 31 dicembre 2021 la possibilità per i cosiddetti contribuenti incapienti di cedere l’ecobonus per i lavori condominiali per l'incremento dell'efficienza energetica. Vi sono poi le norme che incrementano la tassazione sui tabacchi e sui giochi e con le quali si dà attuazione al piano di riduzione del numero delle slot machine.

Di grande rilevanza il capitolo che riguarda gli interventi per le zone colpite dagli eventi sismici. Nello specifico sono stati assegnati spazi finanziari per agevolare gli investimenti connessi alla ricostruzione da parte degli Enti locali colpiti e adottate misure volte a sostenere le capacità di progettazione dei Comuni nelle aree colpite, a rafforzare ulteriormente le imprese del settore turistico e del commercio, a prevedere delle zone franche urbane e ad assegnare maggiori risorse per la copertura dei cosiddetti danni indiretti. Sono state previste anche misure specifiche per le imprese agricole relativamente ai danni subiti da eventi calamitosi anche diversi dal terremoto, come quelli climatici.

Un altro pacchetto di misure riguarda gli Enti territoriali e gli Enti locali. La manovra introduce alcune disposizioni per agevolare l'approvazione dei bilanci da parte di Province e Città metropolitane, la revisione delle metodologie per la determinazione dei fabbisogni e delle capacità fiscali standard delle Regioni a statuto ordinario nelle materie diverse dalla sanità; interviene anche con importanti misure sul personale di Comuni e Province iniziando a sbloccare i turnover del personale, seppure parzialmente, a partire dai Comuni più piccoli fino a quelli con popolazione inferiore ai 3.000 abitanti.

Viene incrementato poi di 58 milioni per il 2017 il Fondo per il diritto al lavoro dei disabili; ci sono poi misure che riguardano il potenziamento dell'organico della Corte dei conti e l’eliminazione delle monete da 1 e 2 centesimi. Non senza forti polemiche politiche, che metteranno a dura prova la tenuta della maggioranza al Senato vista l’intenzione di Mdp di non votare a favore della manovra, sono state approvate le nuove norme per il lavoro occasionale per far fronte al vuoto lasciato dall’abolizione dei voucher. Sul lato dell’istruzione si prevede la stabilizzazione di 15.000 docenti, mentre su quello della cultura è stata prevista una norma per il salvataggio dei direttori stranieri la cui procedura di nomina è stata recentemente bocciata, non senza fortissime polemiche, dal Tar del Lazio.

Per quanto riguarda il settore dei trasporti ci sono diverse previsioni che intervengono sulla gestione delle reti ferroviarie regionali e che prevedono il trasferimento a Ferrovie dello Stato delle azioni di ANAS. Fra queste è stato inserito anche il prestito ponte (600 milioni) per garantire il funzionamento e il servizio di Alitalia. A tutto ciò si aggiungono infine tutte delle serie di altre norme che riguardano le piccole e le medie imprese, le start up innovative, gli interventi sull'energia e i poteri d'iniziativa dell’ Anac.

Per quanto riguarda l’altro ramo del Parlamento, nell’arco di questa settimana l’Assemblea della Camera si confronterà solo ed esclusivamente sull’approvazione della nuova legge elettorale. Secondo le previsioni la Commissione Affari Costituzionali oggi terminerà l’esame della proposta: dopo l’accordo politico tra Pd, M5S, Fi e Lega Nord, i lavori procedono speditamente ma non senza evoluzioni e modifiche al testo sul modello tedesco presentato dal Partito Democratico. Fra le modifiche introdotte ieri ci sono l’eliminazione dei capilista bloccati e le pluricandidature e cioè la possibilità che un candidato si potesse presentare in più circoscrizioni. Ma sono state anche rafforzate le norme per la parità di genere nelle liste e introdotte le firme digitali. Cambia anche la distribuzione della quota di ripartizioni dei seggi. Secondo quanto è stato deciso i collegi uninominali saranno il 40% mentre quelli proporzionali il 60%.

Quanto ai lavori delle Commissioni, la Giustizia esaminerà lo schema di decreto legislativo per la riforma organica della magistratura onoraria e altre disposizioni sui giudici di pace. Discuterà poi la Delega al Governo per la riforma della disciplina sanzionatoria in materia di reati contro il patrimonio culturale e la pdl sul reato di tortura.

La Commissione Finanze esaminerà la pdl sulla compensazione e certificazione dei crediti nei confronti delle Pubbliche amministrazioni, la risoluzione sulla designazione del soggetto beneficiario di polizza assicurativa sulla vita e quella per il rimborso dell'eccedenza IVA detraibile relativa a lavori di ristrutturazione di fabbricati in locazione destinati ad attività d'impresa. Domani, in sede riunita con la Attività produttive, svolgerà diverse audizioni sul ddl Concorrenza.

La Commissione Cultura proseguirà l’esame della pdl sui limiti al rinnovo dei mandati degli organi del Comitato olimpico nazionale italiano (CONI) e delle Federazioni sportive nazionali. La Commissione Attività Produttive si confronterà su diversi Atti europei che attribuiscono alle Autorità garanti della concorrenza degli Stati membri poteri di applicazione più efficace e assicurano il corretto funzionamento del mercato interno, l'efficienza energetica e le prestazioni energetiche nell’edilizia. La Commissione Lavoro svolgerà diverse audizioni sulle pdl sulla tutela dei lavoratori dipendenti in caso di licenziamento illegittimo.

La Affari sociali proseguirà l’esame degli emendamenti al ddl Lorenzin di delega al Governo in materia di sperimentazione clinica di medicinali, nonché le disposizioni per l'aggiornamento dei LEA, il riordino delle professioni sanitarie e la dirigenza sanitaria del Ministero della salute. Si confronterà poi sulla pdl per l’istituzione e la disciplina del Registro nazionale e dei registri regionali dei tumori. Infine, la Commissione politiche dell’Unione Europea proseguirà l’esame della Legge europea 2017.

 



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