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Legge di Bilancio 2026

La legge di bilancio è uno degli atti normativi più rilevanti dello Stato. Definisce le previsioni di entrata e spesa per l’anno successivo e stabilisce l’allocazione delle risorse per raggiungere gli obiettivi economici e di bilancio concordati con l’Unione Europea.

La manovra è stata approvata dal Consiglio dei Ministri il 17 ottobre 2025 e dovrà essere trasmessa in Parlamento. 

Per il 2026, la copertura della manovra è pari a 18,5 miliardi (lo 0,7% del PIL), di cui circa 10 miliardi saranno di tagli alla spesa.

LEGGE DI BILANCIO 2026 - SCARICA LA GUIDA AI CONTENUTI

Quest’anno l’esame inizierà dal Senato.

IL PUNTO DI NOMOS SULLE LEGGE DI BILANCIO 2026

  • Gio 30 Ott 2025

    Giorgetti sulla manovra: “Non sono il Papa, su banche decidono Camere”

    Alle banche potrà essere chiesto un contributo maggiore; sugli affitti brevi si potrà invertire rotta; la manovra può cambiare ma a decidere sarà il Parlamento. Sui temi caldi già messi nel mirino da alcuni partiti della maggioranza il Ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti non dice no ma passa la palla: “Voi pensate che il Ministro...

In questa pagina sono disponibili, in forma aperta o riservata, tutte le informazioni per seguire il processo di approvazione del disegno di legge di bilancio 2026 e i principali dossier politici, grazie all’analisi del Punto di NOMOS.

La pagina include una timeline aggiornata, una sezione dedicata all’esame in prima lettura al Senato e una per la seconda lettura alla Camera.

In ciascuna sezione saranno disponibili, con l’avanzare dei lavori parlamentari, il testo della manovra, la sintesi del provvedimento, il testo aggiornato, gli emendamenti presentati, le sintesi delle audizioni, gli schede dei relatori e i principali passaggi dell’esame in Commissione Bilancio e in Aula.

Timeline


  1. La Commissione Difesa della Camera ha iniziato il 28 ottobre l’esame della risoluzione sulla razionalizzazione gestione informatica del trattamento economico del personale delle Forze armate (n.7-00326 Gloria Saccani Jotti - FI). 

    Parte di questo testo è disponibile solo per gli abbonati. Clicca qui per chiedere informazioni

    La Commissione Difesa della Camera ha iniziato il 28 ottobre l’esame della risoluzione sulla razionalizzazione gestione informatica del trattamento economico del personale delle Forze armate (n.7-00326 Gloria Saccani Jotti - FI). 

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  2. 13 – 24 aprile 2025

    Esame e approvazione del Documento di finanza pubblica 2025

    Il 13 aprile il Consiglio dei Ministri (link) ha approvato il Documento di finanza pubblica 2025 (DFP), che è stato successivamente esaminato dalle Commissioni e dalle Aule di Camera e Senato (Doc. CCXL n. 1).

    Il DFP è un documento con cui il Governo definisce annualmente lo stato dell’economia, gli obiettivi di finanza pubblica e le strategie economiche per i 3 anni successivi. Quello approvato a inizio anno, in particolare, arriva dopo la recente riforma della governance economica europea, e contiene una rendicontazione dei progressi compiuti da ottobre 2024 (data di pubblicazione del Piano strutturale di bilancio di medio termine 2025- 2029) ad aprile, rivedendo le stime di crescita del PIL 2025 - 2028 contenute nel PSB con un lieve ribasso, causato dall’incertezza del contesto globale.

    Il Documento è prodromico dell’Annual Progress Report che deve essere inviato alla Commissione Europea entro il 30 aprile di ogni anno.

    Il 24 aprile 2025, le Aule di Camera e Senato hanno approvato le risoluzioni sul DFP (link), che impegnano il Governo a:

    - perseguire l'implementazione delle riforme e degli investimenti indicati nel Piano, e in particolare gli investimenti degli enti locali in progetti di rigenerazione urbana;

    - valutare di adottare misure di sostegno per la prevenzione sanitaria per migliorare lo stato di salute della popolazione ed in particolare l'immunizzazione e lo screening;

    - valutare di implementare le misure a sostegno delle politiche giovanili e le misure a sostegno della famiglia, con particolare attenzione alle misure dirette a contrastare la crisi demografica, a sostenere la maternità e la paternità e a promuovere ed incentivare la conciliazione famiglia lavoro.

    Link alla pagina del MEF sul DFP

    Esame e approvazione del Documento di finanza pubblica 2025

    Il 13 aprile il Consiglio dei Ministri (link) ha approvato il Documento di finanza pubblica 2025 (DFP), che è stato successivamente esaminato dalle Commissioni e dalle Aule di Camera e Senato (Doc. CCXL n. 1).

    Il DFP è un documento con cui il Governo definisce annualmente lo stato dell’economia, gli obiettivi di finanza pubblica e le strategie economiche per i 3 anni successivi. Quello approvato a inizio anno, in particolare, arriva dopo la recente riforma della governance economica europea, e contiene una rendicontazione dei progressi compiuti da ottobre 2024 (data di pubblicazione del Piano strutturale di bilancio di medio termine 2025- 2029) ad aprile, rivedendo le stime di crescita del PIL 2025 - 2028 contenute nel PSB con un lieve ribasso, causato dall’incertezza del contesto globale.

    Il Documento è prodromico dell’Annual Progress Report che deve essere inviato alla Commissione Europea entro il 30 aprile di ogni anno.

    Il 24 aprile 2025, le Aule di Camera e Senato hanno approvato le risoluzioni sul DFP (link), che impegnano il Governo a:

    - perseguire l'implementazione delle riforme e degli investimenti indicati nel Piano, e in particolare gli investimenti degli enti locali in progetti di rigenerazione urbana;

    - valutare di adottare misure di sostegno per la prevenzione sanitaria per migliorare lo stato di salute della popolazione ed in particolare l'immunizzazione e lo screening;

    - valutare di implementare le misure a sostegno delle politiche giovanili e le misure a sostegno della famiglia, con particolare attenzione alle misure dirette a contrastare la crisi demografica, a sostenere la maternità e la paternità e a promuovere ed incentivare la conciliazione famiglia lavoro.

    Link alla pagina del MEF sul DFP

  3. 30 aprile

    Invio alla Commissione Europea di un Annual Progress Report

     Entro il 30 aprile di ciascun anno, il Governo deve inviare alla Commissione europea una Relazione annuale sui progressi compiuti (Annual Progress Report). 

    Il documento inviato alla Commissione Europea coincide con la prima sezione del Documento di finanza pubblica.

    Link al testo

    Invio alla Commissione Europea di un Annual Progress Report

     Entro il 30 aprile di ciascun anno, il Governo deve inviare alla Commissione europea una Relazione annuale sui progressi compiuti (Annual Progress Report). 

    Il documento inviato alla Commissione Europea coincide con la prima sezione del Documento di finanza pubblica.

    Link al testo

  4. 17-18 settembre

    Approvazione delle Risoluzioni sul Documento programmatico di finanza pubblica 2025 (DPFP 2025)

    A metà settembre 2025, le Commissioni Bilancio del Senato e della Camera hanno approvato due risoluzioni, nello stesso testo, in vista della predisposizione del DPFP e della manovra. 

    Le risoluzioni (rispettivamente n. 7-00028 e n. 7-00329) sono frutto di un’istruttoria del gruppo di lavoro istituito dai parlamentari di tutti i gruppi delle Commissioni Bilancio del Senato e della Camera, che ha l’obiettivo di adeguare i principali documenti di finanza pubblica italiani alle innovazioni introdotte dalla riforma della governance economica europea.

    I gruppi stanno lavorando alla definizione dei contenuti dei progetti di legge che andranno a modificare il ciclo di bilancio, in particolare le disposizioni della legge n. 243 del 2012 (Disposizioni per l’attuazione del principio del pareggio di bilancio) e della legge n. 196 del 2009 (Legge di contabilità e finanza pubblica).

    Le risoluzioni impegnano il Governo a:

    - trasmettere alle Camere, entro il 2 ottobre, in luogo della NADEF, il Documento programmatico di finanza pubblica (DPFP) recante, per il successivo triennio.

    - dare conto, nel DPB, per l’anno in corso e quello successivo, delle componenti dell’aggregato della spesa netta;

    - dare evidenza del conto economico programmatico delle Amministrazioni pubbliche;

    - aggiornare, se necessario, l’elenco dei provvedimenti collegati alla manovra di bilancio indicati nel DFP 2025;

    - corredare il DPFP di una relazione sugli indicatori di benessere equo e sostenibile;

    - presentare i rapporti sull’evasione fiscale e sui progressi economici compiuti.

    Approvazione delle Risoluzioni sul Documento programmatico di finanza pubblica 2025 (DPFP 2025)

    A metà settembre 2025, le Commissioni Bilancio del Senato e della Camera hanno approvato due risoluzioni, nello stesso testo, in vista della predisposizione del DPFP e della manovra. 

    Le risoluzioni (rispettivamente n. 7-00028 e n. 7-00329) sono frutto di un’istruttoria del gruppo di lavoro istituito dai parlamentari di tutti i gruppi delle Commissioni Bilancio del Senato e della Camera, che ha l’obiettivo di adeguare i principali documenti di finanza pubblica italiani alle innovazioni introdotte dalla riforma della governance economica europea.

    I gruppi stanno lavorando alla definizione dei contenuti dei progetti di legge che andranno a modificare il ciclo di bilancio, in particolare le disposizioni della legge n. 243 del 2012 (Disposizioni per l’attuazione del principio del pareggio di bilancio) e della legge n. 196 del 2009 (Legge di contabilità e finanza pubblica).

    Le risoluzioni impegnano il Governo a:

    - trasmettere alle Camere, entro il 2 ottobre, in luogo della NADEF, il Documento programmatico di finanza pubblica (DPFP) recante, per il successivo triennio.

    - dare conto, nel DPB, per l’anno in corso e quello successivo, delle componenti dell’aggregato della spesa netta;

    - dare evidenza del conto economico programmatico delle Amministrazioni pubbliche;

    - aggiornare, se necessario, l’elenco dei provvedimenti collegati alla manovra di bilancio indicati nel DFP 2025;

    - corredare il DPFP di una relazione sugli indicatori di benessere equo e sostenibile;

    - presentare i rapporti sull’evasione fiscale e sui progressi economici compiuti.

  5. 2 ottobre

    Approvazione in Cdm del Documento programmatico di finanza pubblica 2025 (DPFP 2025)

    Il Documento programmatico di finanza pubblica 2025 (DPFP 2025) è stato approvato dal Consiglio dei Ministri del 2 ottobre 2025 (link). 

    Il Documento ha sostituito il contenuto della Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza (NADEF). Esso costituisce l’atto propedeutico alla presentazione della manovra valida per il successivo triennio (2026-2028) e fornisce un aggiornamento del quadro di riferimento internazionale e provvedendo, allo stesso tempo, a una rielaborazione delle previsioni macroeconomiche e di finanza pubblica. Il documento include:

    - l’aggiornamento delle previsioni macroeconomiche e di finanza pubblica a legislazione vigente (già contenute nel DFP 2025);

    - il conto economico delle amministrazioni pubbliche per sottosettore;

    - l’aggregato della spesa netta;

    - le misure previste nella manovra e i relativi effetti finanziari;

    - l’aggiornamento sugli impegni di riforma e investimento del Piano strutturale di bilancio a medio termine.

    Approvazione in Cdm del Documento programmatico di finanza pubblica 2025 (DPFP 2025)

    Il Documento programmatico di finanza pubblica 2025 (DPFP 2025) è stato approvato dal Consiglio dei Ministri del 2 ottobre 2025 (link). 

    Il Documento ha sostituito il contenuto della Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza (NADEF). Esso costituisce l’atto propedeutico alla presentazione della manovra valida per il successivo triennio (2026-2028) e fornisce un aggiornamento del quadro di riferimento internazionale e provvedendo, allo stesso tempo, a una rielaborazione delle previsioni macroeconomiche e di finanza pubblica. Il documento include:

    - l’aggiornamento delle previsioni macroeconomiche e di finanza pubblica a legislazione vigente (già contenute nel DFP 2025);

    - il conto economico delle amministrazioni pubbliche per sottosettore;

    - l’aggregato della spesa netta;

    - le misure previste nella manovra e i relativi effetti finanziari;

    - l’aggiornamento sugli impegni di riforma e investimento del Piano strutturale di bilancio a medio termine.

  6. 7-9 ottobre

    Esame in Parlamento del DPFP

    Durante la settimana dal 7 al 9 ottobre, la Camera e il Senato hanno esaminato il Documento Programmatico di Finanza Pubblica (DPFP).

    Le Commissioni Bilancio di Camera e Senato hanno svolto un ciclo di audizioni in merito, che sono terminate con l’audizione, l’8 ottobre, del ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti. 

    Giorgetti ha illustrato un quadro macroeconomico improntato alla prudenza e alla sostenibilità dei conti pubblici, evidenziando che è prevista una crescita del PIL dello 0,7% nel 2026, in lieve aumento fino allo 0,9% nel 2028, con un progressivo rafforzamento dell’avanzo primario e un deficit in riduzione al 2,3%. La manovra lorda è stimata intorno allo 0,7% del PIL. La dinamica della spesa netta rimarrà entro i limiti fissati dal Piano europeo, con un tasso medio di crescita dell’1,5% nel triennio 2026-2028.  

    Il documento è stato esaminato in sede consultiva dalle Commissioni competenti per le diverse materie e infine, giovedì 9 settembre, l’Aula della Camera e l’Aula del Senato hanno approvato, in un unico testo, due risoluzioni che impegnano il Governo a:

    1.  conseguire la traiettoria di spesa netta programmatica nel periodo di riferimento del Documento;

    2. individuare nel disegno di legge del bilancio di previsione i livelli massimi del saldo netto da finanziare e del ricorso al mercato finanziario;

    3. proseguire nell'attuazione delle riforme e degli investimenti pubblici negli ambiti indicati nel PNRR e nel PSBMT;

    4. prevedere, con la manovra di bilancio:

       a) misure fiscali a sostegno dei redditi da lavoro;

       b) iniziative a supporto delle famiglie, in particolare quelle numerose, e della genitorialità anche con misure che favoriscano l'equilibrio tra le esigenze lavorative e quelle personali e familiari;

       c) iniziative in materia di adeguamento dei requisiti di accesso al pensionamento sulla base della variazione della speranza di vita, con tutele per lavoratori usuranti e gravosi;

       d) un finanziamento ulteriore della spesa sanitaria, tale da consentire interventi a beneficio dei lavoratori del settore e delle relative imprese;

       e) provvedimenti per le imprese volte a favorire gli investimenti, il consolidamento della base occupazionale e della produttività;

       f) specifiche iniziative di pacificazione fiscale rivolte ai contribuenti e tese allo smaltimento del magazzino fiscale; 

    5. incrementare il livello della spesa per la difesa e la sicurezza nazionale, in linea con gli impegni assunti a livello internazionale così come indicato nel presente Documento;

    6. a considerare collegato alla manovra di finanza pubblica il disegno di legge recante delega al Governo per la riforma della disciplina degli ordinamenti professionali (AS. 1663).

    Esame in Parlamento del DPFP

    Durante la settimana dal 7 al 9 ottobre, la Camera e il Senato hanno esaminato il Documento Programmatico di Finanza Pubblica (DPFP).

    Le Commissioni Bilancio di Camera e Senato hanno svolto un ciclo di audizioni in merito, che sono terminate con l’audizione, l’8 ottobre, del ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti. 

    Giorgetti ha illustrato un quadro macroeconomico improntato alla prudenza e alla sostenibilità dei conti pubblici, evidenziando che è prevista una crescita del PIL dello 0,7% nel 2026, in lieve aumento fino allo 0,9% nel 2028, con un progressivo rafforzamento dell’avanzo primario e un deficit in riduzione al 2,3%. La manovra lorda è stimata intorno allo 0,7% del PIL. La dinamica della spesa netta rimarrà entro i limiti fissati dal Piano europeo, con un tasso medio di crescita dell’1,5% nel triennio 2026-2028.  

    Il documento è stato esaminato in sede consultiva dalle Commissioni competenti per le diverse materie e infine, giovedì 9 settembre, l’Aula della Camera e l’Aula del Senato hanno approvato, in un unico testo, due risoluzioni che impegnano il Governo a:

    1.  conseguire la traiettoria di spesa netta programmatica nel periodo di riferimento del Documento;

    2. individuare nel disegno di legge del bilancio di previsione i livelli massimi del saldo netto da finanziare e del ricorso al mercato finanziario;

    3. proseguire nell'attuazione delle riforme e degli investimenti pubblici negli ambiti indicati nel PNRR e nel PSBMT;

    4. prevedere, con la manovra di bilancio:

       a) misure fiscali a sostegno dei redditi da lavoro;

       b) iniziative a supporto delle famiglie, in particolare quelle numerose, e della genitorialità anche con misure che favoriscano l'equilibrio tra le esigenze lavorative e quelle personali e familiari;

       c) iniziative in materia di adeguamento dei requisiti di accesso al pensionamento sulla base della variazione della speranza di vita, con tutele per lavoratori usuranti e gravosi;

       d) un finanziamento ulteriore della spesa sanitaria, tale da consentire interventi a beneficio dei lavoratori del settore e delle relative imprese;

       e) provvedimenti per le imprese volte a favorire gli investimenti, il consolidamento della base occupazionale e della produttività;

       f) specifiche iniziative di pacificazione fiscale rivolte ai contribuenti e tese allo smaltimento del magazzino fiscale; 

    5. incrementare il livello della spesa per la difesa e la sicurezza nazionale, in linea con gli impegni assunti a livello internazionale così come indicato nel presente Documento;

    6. a considerare collegato alla manovra di finanza pubblica il disegno di legge recante delega al Governo per la riforma della disciplina degli ordinamenti professionali (AS. 1663).

  7. 14 ottobre

    Il Consiglio dei ministri ha approvato il Documento Programmatico di Bilancio (DPB)

    Il Consiglio dei ministri di martedì 14 ottobre 2025 (link) ha esaminato e approvato il Documento programmatico di bilancio (DPB), un documento previsto dalle nuove regole di governance economica europea che dovrà essere trasmesso al Parlamento e alla Commissione europea entro il 15 ottobre.  

    Il Ministro Giorgetti, durante la riunione, ha anticipato i contenuti principali del disegno di legge di bilancio per il triennio 2026-2028. 

    La manovra, complessivamente, dispone interventi per circa 18 miliardi medi annui. Contestualmente al DPB, è stato esaminato, come prassi vuole ogni anno, un Decreto Legge Economia di accompagnamento alla manovra. 

    DPB: cosa è? 

    Entro il 15 ottobre di ogni anno, gli Stati membri trasmettono alla Commissione Europea e all'Eurogruppo un progetto di DPB, nel quale illustrano all’Europa il proprio progetto di bilancio per l’anno successivo. In particolare, il Documento contiene l'obiettivo di saldo di bilancio e le proiezioni delle entrate e delle spese. 

    Al DPB viene allegato un documento contenente la metodologia, i modelli economici e le ipotesi, e ogni altro parametro pertinente alla base delle previsioni di bilancio e l'impatto stimato delle misure aggregate di bilancio sulla crescita economica. 

    Link al DPB 2026 

    Contenuti del DPB 2026 

    Fisco  

    Proseguirà il percorso di riduzione della tassazione sui redditi da lavoro in atto dall’inizio della legislatura. In particolare, si ridurrà la seconda aliquota IRPEF, che dall’attuale 35% passerà al 33%, con effetti pari a circa 9 miliardi nel triennio. 

    Al fine di favorire l’adeguamento salariale al costo della vita, saranno stanziati per il 2026 circa 2 miliardi. 

    Saranno prorogate per il 2026, alle stesse condizioni previste per l’anno 2025, le disposizioni in materia di detrazione delle spese sostenute per interventi edilizi. 

    Saranno definite le iniziative di pacificazione fiscale rivolte ai contribuenti. 

    Imprese 

    Nell’ambito degli interventi finalizzati al sostegno delle imprese e, più in generale, dell’innovazione si favoriranno gli investimenti in beni materiali attraverso la maggiorazione del costo di acquisizione valido ai fini del loro ammortamento, per un valore complessivo di 4 miliardi.  

    Saranno presenti nel triennio il credito d’imposta per le imprese ubicate nelle ZES e, nella misura di 100 milioni nel triennio 2026-2028, per le ZLS. 

    È prorogata al 31 dicembre 2026 la sterilizzazione della plastic e sugar tax

    Si rifinanzia anche la misura agevolativa “Nuova Sabatini”. 

    Famiglie e politiche sociali 

    Stanziati nel triennio circa 3,5 miliardi per la famiglia e contrasto alla povertà.  

    Tali somme includono, al fine di favorire l’accesso a determinate prestazioni agevolate, una revisione della disciplina per il calcolo dell’ISEE, che interviene sul valore della casa e sulle scale di equivalenza, con effetti complessivi di quasi 500 milioni annui. 

    Nella manovra saranno definite anche le iniziative in materia pensionistica collegate all’aspettativa di vita. 

    Aumento finanziamento sanità 

    Ai rifinanziamenti previsti l’anno scorso dalla legge di bilancio, pari a oltre 5 miliardi per il 2026, a 5,7 miliardi per il 2027 e a quasi 7 miliardi per il 2028, si aggiungono 2,4 miliardi per il 2026 e 2,65 miliardi per il biennio successivo

    Il Consiglio dei ministri ha approvato il Documento Programmatico di Bilancio (DPB)

    Il Consiglio dei ministri di martedì 14 ottobre 2025 (link) ha esaminato e approvato il Documento programmatico di bilancio (DPB), un documento previsto dalle nuove regole di governance economica europea che dovrà essere trasmesso al Parlamento e alla Commissione europea entro il 15 ottobre.  

    Il Ministro Giorgetti, durante la riunione, ha anticipato i contenuti principali del disegno di legge di bilancio per il triennio 2026-2028. 

    La manovra, complessivamente, dispone interventi per circa 18 miliardi medi annui. Contestualmente al DPB, è stato esaminato, come prassi vuole ogni anno, un Decreto Legge Economia di accompagnamento alla manovra. 

    DPB: cosa è? 

    Entro il 15 ottobre di ogni anno, gli Stati membri trasmettono alla Commissione Europea e all'Eurogruppo un progetto di DPB, nel quale illustrano all’Europa il proprio progetto di bilancio per l’anno successivo. In particolare, il Documento contiene l'obiettivo di saldo di bilancio e le proiezioni delle entrate e delle spese. 

    Al DPB viene allegato un documento contenente la metodologia, i modelli economici e le ipotesi, e ogni altro parametro pertinente alla base delle previsioni di bilancio e l'impatto stimato delle misure aggregate di bilancio sulla crescita economica. 

    Link al DPB 2026 

    Contenuti del DPB 2026 

    Fisco  

    Proseguirà il percorso di riduzione della tassazione sui redditi da lavoro in atto dall’inizio della legislatura. In particolare, si ridurrà la seconda aliquota IRPEF, che dall’attuale 35% passerà al 33%, con effetti pari a circa 9 miliardi nel triennio. 

    Al fine di favorire l’adeguamento salariale al costo della vita, saranno stanziati per il 2026 circa 2 miliardi. 

    Saranno prorogate per il 2026, alle stesse condizioni previste per l’anno 2025, le disposizioni in materia di detrazione delle spese sostenute per interventi edilizi. 

    Saranno definite le iniziative di pacificazione fiscale rivolte ai contribuenti. 

    Imprese 

    Nell’ambito degli interventi finalizzati al sostegno delle imprese e, più in generale, dell’innovazione si favoriranno gli investimenti in beni materiali attraverso la maggiorazione del costo di acquisizione valido ai fini del loro ammortamento, per un valore complessivo di 4 miliardi.  

    Saranno presenti nel triennio il credito d’imposta per le imprese ubicate nelle ZES e, nella misura di 100 milioni nel triennio 2026-2028, per le ZLS. 

    È prorogata al 31 dicembre 2026 la sterilizzazione della plastic e sugar tax

    Si rifinanzia anche la misura agevolativa “Nuova Sabatini”. 

    Famiglie e politiche sociali 

    Stanziati nel triennio circa 3,5 miliardi per la famiglia e contrasto alla povertà.  

    Tali somme includono, al fine di favorire l’accesso a determinate prestazioni agevolate, una revisione della disciplina per il calcolo dell’ISEE, che interviene sul valore della casa e sulle scale di equivalenza, con effetti complessivi di quasi 500 milioni annui. 

    Nella manovra saranno definite anche le iniziative in materia pensionistica collegate all’aspettativa di vita. 

    Aumento finanziamento sanità 

    Ai rifinanziamenti previsti l’anno scorso dalla legge di bilancio, pari a oltre 5 miliardi per il 2026, a 5,7 miliardi per il 2027 e a quasi 7 miliardi per il 2028, si aggiungono 2,4 miliardi per il 2026 e 2,65 miliardi per il biennio successivo

  8. 15 ottobre

    Trasmissione del DPB alla Commissione EU

    Entro il 15 ottobre, il Governo deve trasmettere alla Commissione europea il Documento programmatico di bilancio (DPB).

    Trasmissione del DPB alla Commissione EU

    Entro il 15 ottobre, il Governo deve trasmettere alla Commissione europea il Documento programmatico di bilancio (DPB).

  9. 17 ottobre

    Il Consiglio dei ministri ha esaminato e approvato la Legge di Bilancio 2026

    Il Consiglio dei ministri di venerdì 17 ottobre 2025 ha esaminato e approvato la Legge di Bilancio per il 2026. Le misure contengono interventi per circa 18 miliardi.

    Leggi la sintesi della Conferenza Stampa

    Il Consiglio dei ministri ha esaminato e approvato la Legge di Bilancio 2026

    Il Consiglio dei ministri di venerdì 17 ottobre 2025 ha esaminato e approvato la Legge di Bilancio per il 2026. Le misure contengono interventi per circa 18 miliardi.

    Leggi la sintesi della Conferenza Stampa

  10. 20 ottobre

    Trasmissione della Legge di Bilancio in Parlamento

    Entro il 20 ottobre, il Governo dovrà approvare il Disegno di legge di bilancio in Consiglio dei ministri e presentarlo in Parlamento. Quest’anno l’esame inizierà dal Senato.

    Trasmissione della Legge di Bilancio in Parlamento

    Entro il 20 ottobre, il Governo dovrà approvare il Disegno di legge di bilancio in Consiglio dei ministri e presentarlo in Parlamento. Quest’anno l’esame inizierà dal Senato.

  11. 30 ottobre

    Comunicazioni del Presidente del Senato sul Ddl Bilancio

    Giovedì 30 novembre sono in programma le comunicazioni in Aula del Presidente del Senato, Ignazio la Russa, sul contenuto proprio del Ddl Bilancio, sulla base del parere della Commissione Bilancio, che mercoledì 29 novembre si è espressa sullo stralcio delle disposizioni estranee, che diventeranno autonomi disegni di legge.

    Sono state stralciate le seguenti disposizioni, di contenuto ordinamentale e prive di effetti finanziari:

    •⁠ ⁠articolo 13, comma 1, lettera b), che istituisce un tavolo di controllo e vigilanza sulle criptoattività e la finanza innovativa definendone composizione e compiti;

    •⁠ ⁠articolo 60, comma 10, che modifica la legge istitutiva dell'Autorità garante per l'infanzia e l'adolescenza prevedendo che la stessa Autorità possa sottoscrivere accordi con altri enti e forze di polizia;

    •⁠ ⁠articolo 89, recante misure in materia di patrocinio obbligatorio dell'Avvocatura Generale dello Stato e di litisconsorzio necessario di cui all'articolo 5-bis del decreto-legge 7 giugno 2017, n. 73, convertito, con modificazioni, dalla legge 31 luglio 2017, n. 119.

    Comunicazioni del Presidente del Senato sul Ddl Bilancio

    Giovedì 30 novembre sono in programma le comunicazioni in Aula del Presidente del Senato, Ignazio la Russa, sul contenuto proprio del Ddl Bilancio, sulla base del parere della Commissione Bilancio, che mercoledì 29 novembre si è espressa sullo stralcio delle disposizioni estranee, che diventeranno autonomi disegni di legge.

    Sono state stralciate le seguenti disposizioni, di contenuto ordinamentale e prive di effetti finanziari:

    •⁠ ⁠articolo 13, comma 1, lettera b), che istituisce un tavolo di controllo e vigilanza sulle criptoattività e la finanza innovativa definendone composizione e compiti;

    •⁠ ⁠articolo 60, comma 10, che modifica la legge istitutiva dell'Autorità garante per l'infanzia e l'adolescenza prevedendo che la stessa Autorità possa sottoscrivere accordi con altri enti e forze di polizia;

    •⁠ ⁠articolo 89, recante misure in materia di patrocinio obbligatorio dell'Avvocatura Generale dello Stato e di litisconsorzio necessario di cui all'articolo 5-bis del decreto-legge 7 giugno 2017, n. 73, convertito, con modificazioni, dalla legge 31 luglio 2017, n. 119.

  12. 3-6 novembre

    Audizioni Ddl bilancio

    Le audizioni sul ddl di Bilancio 2026 inizieranno lunedì 3 novembre e si concluderanno giovedì 6 con l’audizione del ministro dell’economia.

    Termine per segnalare i soggetti da audire fissato alle 12.00 del 29 ottobre 2025

    Audizioni Ddl bilancio

    Le audizioni sul ddl di Bilancio 2026 inizieranno lunedì 3 novembre e si concluderanno giovedì 6 con l’audizione del ministro dell’economia.

    Termine per segnalare i soggetti da audire fissato alle 12.00 del 29 ottobre 2025

  13. ottobre/dicembre

    Esame in Commissione 

    Tra la fine di ottobre e l’inizio di novembre, la Commissione Bilancio del Senato inizierà l’esame e svolgerà il consueto ciclo di audizioni. Concluse le audizioni, verrà fissato un termine per la presentazione di emendamenti. Le votazioni dovrebbero svolgersi tra la fine di novembre e l’inizio di dicembre, ma le tempistiche variano molto, a seconda degli accordi tra le forze politiche. È probabile che, come gli altri anni, a causa della mole degli emendamenti presentati, si proceda con la segnalazione degli emendamenti prioritari, ossia quelli che verranno esaminati.

    Esame in Commissione 

    Tra la fine di ottobre e l’inizio di novembre, la Commissione Bilancio del Senato inizierà l’esame e svolgerà il consueto ciclo di audizioni. Concluse le audizioni, verrà fissato un termine per la presentazione di emendamenti. Le votazioni dovrebbero svolgersi tra la fine di novembre e l’inizio di dicembre, ma le tempistiche variano molto, a seconda degli accordi tra le forze politiche. È probabile che, come gli altri anni, a causa della mole degli emendamenti presentati, si proceda con la segnalazione degli emendamenti prioritari, ossia quelli che verranno esaminati.

  14. novembre

    Parere della Commissione EU

    Nel mese di novembre la Commissione europea esprimerà il proprio parere sui progetti di bilancio degli Stati membri, verificandone la coerenza con le regole UE e con le raccomandazioni per ogni Paese, adottate dal Consiglio dell’Unione europea durante l’estate. Entro fine novembre è atteso il primo parere di Bruxelles sulla manovra italiana.

    Parere della Commissione EU

    Nel mese di novembre la Commissione europea esprimerà il proprio parere sui progetti di bilancio degli Stati membri, verificandone la coerenza con le regole UE e con le raccomandazioni per ogni Paese, adottate dal Consiglio dell’Unione europea durante l’estate. Entro fine novembre è atteso il primo parere di Bruxelles sulla manovra italiana.

  15. dicembre

    Approvazione definitiva

    Entro il 31 dicembre, la Legge di Bilancio deve essere approvata definitivamente anche dalla Camera, per entrare in vigore il 1° gennaio 2026. Di norma, la seconda lettura è un passaggio meramente formale e non vengono apportate modifiche, per via delle tempistiche di approvazione.

    Approvazione definitiva

    Entro il 31 dicembre, la Legge di Bilancio deve essere approvata definitivamente anche dalla Camera, per entrare in vigore il 1° gennaio 2026. Di norma, la seconda lettura è un passaggio meramente formale e non vengono apportate modifiche, per via delle tempistiche di approvazione.

PRIMA LETTURA - SENATO

TESTO

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SINTESI

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EMENDAMENTI

EMENDAMENTI

TESTO RICOSTRUITO

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AUDIZIONI E MEMORIE

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RELATORI

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