Salvini a Pontida: “Questa è l’Italia che vincerà”

Pontida promuove Matteo Salvini. Migliaia di militanti hanno acclamano il loro leader, al primo vero test dopo l'uscita traumatica dall’alleanza con i 5Stelle. Una Lega di lotta che appare ancora più forte di quella di governo. I militanti sono furibondi ma allo stesso tempo sicuri, per dirla come Salvini, di “tornare presto al governo, di riprendersi tutti i ministeri, anche con gli interessi”. La fiducia è tale che il segretario arriva ad annunciare il primo provvedimento del futuro esecutivo: la flat tax al 15%. Insomma, questa Pontida, definita da Salvini “pazzesca, la più grande di sempre”, sembra essere non un punto di arrivo ma di partenza, la prova generale della vera prova di forza di piazza, in programma a San Giovanni il 19 ottobre, manifestazione già definita “festa dell'orgoglio nazionale”.

40 parlamentari che seguono seguire Renzi in Italia Viva

Sono 41 al momento i parlamentari che entreranno a far parte di Italia viva, il nuovo partito di Matteo Renzi. Secondo una prima lista stilata, arrivano in 38 dal Pd, una da Forza Italia, uno dal Partito Socialista e uno da Civica Popolare. Fra i senatori ci sono Davide Faraone, Giuseppe Cucca, Matteo Renzi, Laura Garavini, Eugenio Comincini, Leonardo Grimani, Mauro Marini, Daniela Sbrollini, Ernesto Magorno, Francesco Bonifazi, Teresa Bellanova, Donatella Conzatti (da Forza Italia), Valeria Sudano, Nadia Ginetti, Riccardo Nencini (dal Partito Socialista Italiano). Alla Camera, invece, ci sono i deputati: Lucia Annibali, Michele Anzaldi, Maria Elena Boschi, Nicola Carè, Matteo Colaninno, Camillo D'Alessandro, Vito De Filippo, Mauro Del Barba, Marco Di Maio, Cosimo Ferri, Silvia Fregolent, Maria Chiara Gadda, Roberto Giachetti, Gianfranco Librandi, Luigi Marattin, Gennaro Migliore, Mattia Mor, Sara Moretto, Luciano Nobili, Lisa Noja, Raffaella Paita, Fabio Portas, Ettore Rosato, Ivan Scalfarotto, Gabriele Toccafondi (da Civica Popolare) e Massimo Ungaro.

Effetto Renzi sui partiti, Berlusconi rassicura gli alleati di Lega e FdI

L'effetto Renzi sui gruppi parlamentari non si è fatto attendere e non ha investito solo i dem. Su Forza Italia, ad esempio, la nascita della nuova casa politica renziana ha prodotto fibrillazioni che rischiano di travolgere il partito di Silvio Berlusconi che fa registrare le prime defezioni con la senatrice Donatella Conzatti che ha annunciato il passaggio a Italia viva. Non solo: sarebbero una ventina i deputati e quasi altrettanti i senatori che starebbero riflettendo sulla possibilità imitare Renzi e costituire gruppi autonomi per sganciarsi dalla Lega di Matteo Salvini.

Franchi tiratori all'opera, niente arresti per il forzista Sozzani. Ira M5S

Colpo di scena alla Camera: al primo voto importante dalla nascita del governo M5S-Pd-Leu, a sorpresa e a voto segreto l'Aula di Montecitorio nega gli arresti domiciliari per l'azzurro Diego Sozzani, sovvertendo il parere della Giunta per le Autorizzazioni. Si staglia l'ombra dei franchi tiratori nella maggioranza e si scatena l'ira di Luigi Di Maio, che reclama l'abolizione dell'istituto del voto segreto perché “ognuno deve assumersi le sue responsabilità”.

Accordo nel centrodestra per le regionali ma permangono le tensioni

I contatti tra Arcore e via Bellerio proseguono in vista delle prossime regionali. Secondo i leader di FI, Lega e FdI sarebbe già tutto predisposto con una sola incognita: la Liguria. Giovanni Toti non sarebbe il candidato azzurro, ovviamente, mentre il Carroccio vorrebbe ricandidarlo come uomo di coalizione. Umbria ed Emilia invece sarebbero affidate alle Lega con Donatella Tesei e Lucia Borgonzoni, la Puglia a Raffaele Fitto (FdI), mentre Calabria, Toscana e Campania a Forza Italia.

I sondaggi della settimana

Nei sondaggi pubblicati dall'Istituto SWG, la Lega di Matteo Salvini continua a crescere dopo un mese di difficoltà raggiungendo, dopo il raduno di Pontida, il 34%. In arretramento di mezzo punto invece il Movimento 5 Stelle. Il partito guidato da Luigi Di Maio si ferma al 20,5% nelle intenzioni di voto. La Lega di Matteo Salvini si conferma il primo partito del Paese e la distanza dal secondo partito (PD) è di 12,5 punti percentuali, mentre quella con il M5S cresce a 13,5 punti percentuali.

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Nell’area delle sinistre, l’alleanza tra Sinistra Italiana e Rifondazione comunista si ferma al 2,2%, mentre i Verdi arrivano al 2,3%. Nell’area centrista, +Europa perde terreno e si arena al 2,4%. In questo sondaggio non è stato conteggiato il nuovo partito di Matteo Renzi, Italia Viva e così il Partito Democratico fa registrare un aumento nelle intenzioni di voto degli italiani. I dem guadagnano un punto arrivando al 21,5%. Nel centrodestra, Fratelli d’Italia si attesta oramai stabilmente come la seconda forza della coalizione totalizzando il 7%. Insegue Forza Italia a circa un punto di distanza (5,9%) anche a causa della scissione del gruppo legato a Giovanni Toti: Cambiamo!, il partito del Governatore ligure, è dato al 2% nelle intenzioni di voto degli italiani.

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Ad oggi, l’area di Governo raccoglie il 44,2% delle preferenze di voto. Quella di centrodestra il 48,9%, quella di centrosinistra il 26,1%. Il Movimento 5 Stelle è dato al 20,5%.

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Settimana Politica 14-20 settembre 2019



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