Sul Coronavirus Conte cambia strategia e smorza allarme

Non si può restare immobilizzati dalla paura del contagio: “La vita deve continuare in Italia”. È questo il messaggio che il premier Giuseppe Conte cerca di veicolare sei giorni dopo che il Paese è piombato nell'emergenza Coronavirus. È un nuovo passo nella comunicazione che prova a evitare il panico ed arginare i danni all'economia: le ordinanze delle prime ore, che nell'area del contagio chiudono scuole, musei, stadi, saranno riviste la prossima settimana.

Salvini rilancia: Governo istituzionale senza Conte per andare al voto

Bisogna “tornare a lavorare, e l'ho detto al Presidente della Repubblica, senza scaricare su altri colpe che evidentemente stanno nel manico. Per l'ex ministro dell'Interno “chi fa il premier dovrebbe rispondere nel bene e nel male di ciò che fa, ma prima si vota meglio è, con Conte il Paese affonda. La Lega c'è per accompagnare il Paese alle urne e fuori dal pantano”. La frase mette in evidenza il disegno: tendere la mano in un momento di difficoltà con un esecutivo istituzionale ma che porti gli italiani dritti alle urne. Infatti, insiste: “Questo governo non può traghettare il Paese fuori dall'emergenza”.

Salvini pressa Renzi per far cadere il Governo Conte

Matteo Salvini è in pressing su Matteo Renzi: faccia la sua “mossa del cavallo e dia lo scacco matto al re, provocando la caduta di Giuseppe Conte”. È questo il senso dell'apertura manifestata dal segretario leghista all'ipotesi di governo di salvezza nazionale in tempo di coronavirus. Ma il percorso si può avviare solo se c’è un atto concreto da parte di Matteo Renzi, che il capo leghista arriva a sollecitare direttamente: “Se qualcuno ha idee e coraggio si faccia avanti, altrimenti, se mancano idee e coraggio, si faccia da parte: questo è quello che ci chiede un grande popolo”.

Conte stoppa Governo di unità. Pd-M5S difendono il Governo

Non sarà per l'emergenza Coronavirus che nascerà il terzo Governo della legislatura: Giuseppe Conte boccia sul nascere ogni ipotesi di un esecutivo di unità nazionale. “Lo siamo già un governo unito per la Nazione”. Se infatti Matteo Salvini esce allo scoperto, la maggioranza giallorossa si blinda e respinge l'idea di un governissimo. Secco Andrea Orlando: “Credo che la situazione richieda il massimo sforzo unitario tra tutte le forze politiche. Si può e si deve collaborare anche nella distinzione dei ruoli. Nessuna emergenza però giustifica un'alleanza con la Lega”.

Nessuno scontro Dibba e Di Maio. Ma la base chiede un cambiamento

Alla fine arriva Di Battista. Il rientro in patria del passionario scalda gli animi nel M5S dove, seppure a ritmi rallentati per dare priorità all'emergenza coronavirus, si continua a lavorare per gli Stati generali che dovranno indicare la strada a un gruppo che è crollato nei consensi. L'opinione generale è che i due anni al governo siano stati deleteri per il Movimento, più avvezzo ai panni di opposizione che in quelli di maggioranza. Molti sperano che a dare la scossa sia proprio Di Battista, pronto a tornare in Italia dopo aver completato il suo reportage in Iran. La conferma arriva anche dai numeri, perché stando ai risultati di un sondaggio dell'osservatorio Swg, il 36% degli elettori Cinque Stelle lo vedrebbe bene come capo politico del Movimento.

Suppletive Roma: sfida tra Gualtieri e Leo con l’incognita affluenza

Domenica 1 marzo, nel centro di Roma si tornerà al voto per le elezioni suppletive del collegio uninominale alla Camera lasciato libero dall'ex premier Paolo Gentiloni dopo la sua nomina a Commissario Ue. Sette i candidati in lizza ma la sfida è soprattutto tra il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri (sostenuto da Pd, Italia Viva, Sinistra Italiana e Articolo 1) e Maurizio Leo (deputato con An e Pdl e già assessore al Bilancio nella giunta Alemanno) appoggiato da FdI, Lega, FI e Udc. Piuttosto sottotraccia, invece, la campagna di Rossella Rendina del M5S.

I sondaggi della settimana

Negli ultimi sondaggi realizzati dall'Istituto SWG, il consenso della Lega di Matteo Salvini subisce una brusca battuta d’arresto attestandosi al 31,3%. Riprende quota, invece, il Movimento 5 Stelle. Il partito guidato da Vito Crimi sale di mezzo punto percentuale (13,4%). La Lega si conferma il primo partito del Paese con una distanza dal secondo (PD) di 11,2 punti percentuali, mentre il gap rispetto al M5S si attesta a 17,9 punti percentuali.

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Nell’area delle sinistre, i Verdi rimangono stabili al 2,3% mentre l’alleanza tra Sinistra Italiana e MDP Articolo Uno che sale al 3,3%. Nell’area centrista, +Europa riprende quota raggiungendo il 2,2% dei consensi, a differenza di Italia Viva che si ferma al 3,8%. In leggera risalita al 3,1%, invece, Azione, il partito di Carlo Calenda. In leggero affanno Partito Democratico che perde mezzo punto fermandosi al 20,1%. Nell’area del centrodestra, Fratelli d’Italia si conferma stabilmente come la seconda forza della coalizione (11,3%), Forza Italia sale di poco (5,4%) mentre rimane praticamente invariato il consenso di Cambiamo!, il partito di Giovanni Toti (1,3%).

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Ad oggi, l’area di Governo raccoglie il 40,6% delle preferenze di voto. La coalizione di centrodestra il 49,3%, quella di centrosinistra il 29,4%. Il Movimento 5 Stelle è dato al 13,4%.

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Settimana Politica 22 - 28 febbraio 2020



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