Lega primo partito, M5S in crisi e Pd in risalita

Le elezioni europee segnano la grande vittoria della Lega di Salvini che raggiunge il 34,3% dei voti e la sconfitta del M5S che si ferma al terzo posto con il 17% ribaltando il risultato delle ultime Politiche. Positivo il risultato del PD che raggiunge la seconda piazza attestandosi al 22,7%, in crescita rispetto al 18% delle scorse Politiche. Riescono ad eleggere dei deputati anche FI e FdI che finiscono lontani di un paio di punti attestandosi rispettivamente all’8,8% e al 6,5%. Per il partito di Berlusconi, si tratta di una sconfitta dopo il 14% delle scorse Politiche. Ne giova Giorgia Meloni che porta il partito a crescere di più di 2 punti rispetto alle politiche. Situazione negativa per le liste rimaste sotto alla soglia del 4%: +Europa si ferma al 3,1%, Europa Verde al 2,3% e La Sinistra all’1,7%.

Alle amministrative il centrosinistra vince a Firenze, Bergamo e Bari

Il centrosinistra regge l'onda d'urto del vento sovranista della Lega di Matteo Salvini almeno alle elezioni amministrative, dove Firenze, Bergamo e Bari restano nelle mani dei candidati del PD, così come Pesaro. Il centrodestra conferma i sindaci uscenti a Perugia e Urbino e va al ballottaggio a Livorno, teatro dell'ennesima disfatta elettorale del M5S. Il centrosinistra vince anche a Lecce, Modena e Cesena. Sebbene in vantaggio, dovrà andare al secondo turno ad Avellino, Reggio Emilia, Cremona e Prato. Il centrodestra vince direttamente al primo turno a Pescara e Pavia e, sebbene in vantaggio, dovrà andare al ballottaggio a Pescara, Rovigo, Ferrara, Vibo Valentia, Foggia e a Potenza. Il M5S, molto debole alle elezioni amministrative, è in corsa solo a Campobasso.

Salvini non romperà il patto di governo con il M5S

Come era immaginabile, l’esito di questa tornata elettorale, ha galvanizzato la Lega. Salvini durante la trasmissione Porta a Porta: “Noi abbiamo avuto 9 milioni di consensi e in Parlamento siamo la metà: mi dicono vai a votare, raddoppieresti i parlamentari ma non rompo in base ai sondaggi e alle convenienze. Io ho dato la parola, sono leale ma basta che si facciano le cose”. Il ministro dell'Interno ha poi confermato la fiducia a Conte e la lealtà al patto di governo ed ha rilanciato la battaglia europea contro le limitazioni imposte da Bruxelles.

Dopo la condanna Rixi lascia il Governo

Edoardo Rixi, viceministro leghista ai trasporti, è stato condannato a tre anni e cinque mesi in primo grado e all'interdizione perpetua dai pubblici uffici per le spese pazze in Liguria. Nel Governo sarebbe potuto scoppiare un nuovo caso Siri ma così non è stato. Matteo Salvini, che non nessuna intenzione di far saltare l’esecutivo, è riuscito a convincere il suo fedelissimo a fare un passo indietro e ha ricevuto e accettato la sua lettera di dimissioni: come se fosse lui il premier, notano in tanti. Poi ha dichiarato, rivolgendosi direttamente al M5S: “Da stasera se si lavora si va avanti. Se arrivano 4, 5, 6 No, la Lega non ha più tempo da perdere”.

La Lega di Matteo Salvini lancia la sua controffensiva

Il protagonismo di Salvini alimenta nel M5S il sospetto che voglia provocare con ultimatum continui, per portare Di Maio alla rottura e andare al voto a settembre. Matteo Salvini nega: “A settembre non si vota, si fa la manovra”. Ma apre innumerevoli fronti nella maggioranza: giovedì è andato da Giovanni Tria per ribadire il no assoluto all'aumento dell'Iva, mette sul tavolo la sua ricetta per evitare la procedura d'infrazione europea, che passa da una proroga della pace fiscale, e annuncia che porterà il progetto di flattax al prossimo Consiglio dei ministri. Anticipa voci europee di aumento al 55% dei finanziamenti per la Tav. Annuncia la sospensione del codice degli appalti per due anni e nuove norme sui rifiuti. La lista è da incubo per il M5S, che però non reagisce.

Di Maio è stato confermato capo politico del M5S: plebiscito su Rousseau

Dopo le fortissime critiche, Luigi Di Maio resta capo politico del M5S. L’80% degli iscritti ha scelto che a governare la crisi postelettorale dovrà essere il vicepremier. Di Maio, che ha annunciato una profonda riforma organizzativa del movimento, sa di avere contro le dissidenti Paola Nugnes ed Elena Fattori e diverse correnti interne come quella di Roberto Fico e nei prossimi giorni dovrà ricompattare il partito per risponde al meglio alla Lega di Matteo Salvini.

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Settimana Politica 25 - 31 maggio 2019



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