Inchiesta su conti Lega agita la maggioranza. Di Maio: Salvini chiarisca

Luigi Di Maio mette pressione all'alleato, Matteo Salvini, sull'inchiesta della Procura di Bergamo per i presunti finanziamenti illeciti all'associazione “Più voci”, molto vicina alla Lega. Le indagini, che hanno portato all'iscrizione del tesoriere del Carroccio, Giulio Centemero, nel registro degli indagati, scuotono di riflesso gli equilibri nella maggioranza. Il M5S, infatti, non ha perso l'occasione per affondare un colpo agli alleati di governo. “Chiederò chiarimenti a Salvini, quando tornerà da dove sta e lo incontrerò”, dice infatti il capo politico Di Maio.

Manovra, deficit al 2,04%, si tratta a oltranza. Conte: Non tradiamo italiani

Dal 2,4% del balcone di palazzo Chigi due mesi e mezzo fa, al 2,04% annunciato a Bruxelles, dopo l'ennesimo incontro del premier Giuseppe Conte con le Istituzioni europee. Ma “non tradiamo affatto la fiducia degli italiani, rispettiamo gli impegni presi”, si affretta a chiarire il premier, che ha giudicato positiva l'interlocuzione avuta con il presidente della Commissione Jean-Claude Juncker, il vice Valdis Dombrovskis e il Commissario Pierre Moscovici. Calcolatrice alla mano, si parla di circa 8 miliardi in meno, che portano la manovra dai 38 miliardi iniziali a circa 30. Di conseguenza il “deficit strutturale calerà”, assicura il premier.

L’UE positiva sul raggiungimento di un accordo con l’Italia sulla manovra

L'impressione che l'accordo sia ormai vicino è stata confermata da Moscovici che ha parlato di “sforzo consistente e apprezzabile” da parte del Governo italiano. Per la Commissione, l'obiettivo è di arrivare a un accordo nei prossimi giorni, così che si possa rispettare sia il calendario parlamentare italiano, e cioè l’inizio dell’esame della manovra in Aula del Senato previsto per martedì 18, sia il calendario di lavoro della Commissione, che mercoledì 19 dicembre terrà la riunione del Collegio dei commissari. Potrebbe essere per l'Italia, in caso di mancato accordo, il giorno del giudizio, con l'apertura della procedura d’infrazione per deficit eccessivo, e la proposta di raccomandazione di misure correttive per ridurre il debito a tappe forzate.

Alta tensione fra Salvini e Di Maio

Mentre la trattativa con Bruxelles va avanti a ritmi serratissimi, la tensione di Lega e M5S è sempre più alta. Ad agitare la maggioranza è il taglio di oltre 8 miliardi alla manovra. Al momento ne mancherebbero ancora tre e i vicepremier non vogliono farsene carico: Matteo Salvini ritiene di aver fatto già la sua parte, tirando fuori oltre due miliardi da quota 100, Luigi Di Maio ribatte di non poter sottrarre al reddito di cittadinanza più di un miliardo. E così la patata bollente viene lasciata nelle mani di Giuseppe Conte.  I parlamentari sono in stato agitazione e le basi dei due partiti protestano per aver ceduto all’UE.

Berlusconi vede la crisi del Governo e punta su responsabili del M5S

Silvio Berlusconi vede la “possibilità concreta della caduta di questo governo a causa dell'abbandono di alcuni esponenti dei Cinque Stelle”. E conseguentemente è convinto della creazione di una nuova maggioranza di centrodestra, grazie all'apporto di un “gruppo autonomo di responsabili”, sempre provenienti dalle file dei pentastellati. Non fa nomi, ma assicura che sono già in corso colloqui tra parlamentari di Forza Italia e senatori M5S. Lo scenario ovviamente è smentito dal capogruppo pentastellato alla Camera Francesco D'Uva.

Congresso Pd, chiuse le candidature: 6 in corsa per la segreteria

Francesco Boccia, Dario Corallo, Roberto Giachetti, Maurizio Martina, Maria Saladino, Nicola Zingaretti: sono questi i sei candidati che si contenderanno la leadership del Partito Democratico. Secondo un sondaggio di Emg il Governatore del Lazio raccoglierebbe il 52% dei voti, Martina il 33%, Giachetti il 7%, Boccia il 4%, la Saladino il 2% e Corallo l’1%: dati da prendere con prudenza ma che allineano queste primarie alla serie storica delle precedenti, con due candidati più forti e il terzo assai più indietro. Questa situazione, come nelle volte precedenti, favorisce la polarizzazione e permette al primo di superare la fatidica soglia del 50,1% che gli consentirebbe una vittoria piena.

I Sondaggi della Settimana 9 - 14 dicembre 2018

Nei sondaggi pubblicati dall'Istituto SWG, la Lega di Matteo Salvini per la prima volta da diverse settimane rimane stabile e si attesta al 32%. Insegue ancora il Movimento 5 Stelle che perde l’1,1% attestandosi al 26,2%. I pentastellati, in palese difficoltà, non riescono a recupere lo svantaggio accumulato rispetto all’alleato leghista. Il partito guidato da Matteo Salvini è stabilmente il primo partito del Paese e la distanza dal M5S è di 5,8 punti percentuali.

Nell’area delle sinistre, Liberi e Uguali, in difficoltà dopo l’annuncio della scissione interna, perde lo 0,1% raggiungendo il 2,3%, mentre in quella di centro, il partito della Bonino, Più Europa, è dato al 3 %. Torna a calare il Partito Democratico. I dem, che nelle ultime settimane sono alle prese con il congresso per il nuovo segretario, perdono lo 0,1% e si attestano al 17,5% delle intenzioni di voto.

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Nel centro destra, cresce Fratelli d’Italia che si attesta al 3,7%, mentre consolida la sua crescita Forza Italia. Il partito di Berlusconi oggi è dato all’8,7%.

Ad oggi, l’area di Governo Raccoglie il 58,2% delle preferenze di voto. Quella di centro destra il 44,4%, quella di centro sinistra il 22,4%. Il Movimento 5 Stelle è dato al 26,2%.

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Setimana Politica 9 - 14 dicembre 2018



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