Il Consiglio dei Ministri si è riunito oggi, venerdì 19 gennaio 2018, alle ore 11.13 a Palazzo Chigi, sotto la Presidenza del Presidente Paolo Gentiloni. Segretario la Sottosegretaria alla Presidenza Maria Elena Boschi.

STATO DI ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA DI GOVERNO

In apertura del Consiglio dei Ministri, la Sottosegretaria alla Presidenza Maria Elena Boschi ha comunicato i dati aggiornati sullo stato di attuazione del programma.

Dal Consiglio dei Ministri del 22 dicembre 2017 risultano adottati 23 provvedimenti attuativi, di cui 12 del Governo Gentiloni e 11 riferiti agli Esecutivi precedenti.

Sul sito dell’Ufficio per il programma di Governo è pubblicato l’elenco dei provvedimenti attuativi previsti dalla Legge di bilancio 2018.

NORMATIVA ANTIRICICLAGGIO

Attuazione della direttiva (UE) 2016/2258 del Consiglio, del 6 dicembre 2016, che modifica la direttiva 2011/16/UE del Consiglio del 15 febbraio 2011, per quanto riguarda l’accesso da parte delle autorità fiscali alle informazioni in materia di antiriciclaggio (decreto legislativo – esame preliminare)

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Paolo Gentiloni e del Ministro dell’economia e delle finanze Pier Carlo Padoan, ha approvato, in esame preliminare, un decreto legislativo che, in attuazione della direttiva (UE) 2016/2258 del Consiglio, del 6 dicembre 2016, che modifica la direttiva 2011/16/UE del Consiglio del 15 febbraio 2011, detta norme che disciplinano l’accesso da parte delle autorità fiscali alle informazioni in materia di antiriciclaggio, al fine di garantire una cooperazione amministrativa efficiente tra gli Stati membri.

Il decreto prevede, in particolare, che i servizi di collegamento designati a fornire alle autorità richiedenti degli altri Stati membri gli elementi utili per lo scambio di informazioni e la cooperazione amministrativa, oltre a utilizzare i dati e le notizie contenuti nell’anagrafe tributaria o acquisiti dall’Agenzie delle entrate nel corso dei propri accertamenti (ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 605), hanno accesso anche ai dati e alle informazioni sulla titolarità effettiva di trust e di persone giuridiche, contenuti nell’apposita sezione del registro delle imprese (di cui all’art. 21 del decreto legislativo n. 231/1997 e successive modificazioni).

Inoltre, per l’espletamento delle indagini amministrative finalizzate allo scambio di informazioni, è consentito all’Agenzia delle entrate e alla Guardia di finanza l’accesso ai documenti, ai dati e alle informazioni acquisiti in assolvimento degli obblighi di adeguata verifica della clientela conservati dai soggetti tenuti a detto obbligo. 

GIUSTIZIA PENALE

Disposizioni di modifica della disciplina in materia di giudizi di impugnazione (decreto legislativo – esame definitivo)

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro della giustizia Andrea Orlando, ha approvato, in esame definitivo, un decreto legislativo in materia di giudizi d’impugnazione, finalizzato all’attuazione della delega contenuta nell’articolo 1, commi 82, 83 e 84 lettere f), g), h), i), l), e m) della legge 23 giugno 2017, n. 103, recante “Modifiche al codice penale, al codice di procedura penale e all’ordinamento penitenziario” per la riforma della disciplina processuale penale in materia di giudizi di impugnazione.

L’intervento normativo s’inserisce nel più ampio programma sotteso alla riforma, volto alla semplificazione e velocizzazione dei processi, in modo da garantire l’attuazione del principio della ragionevole durata del processo. Esso mira dunque alla deflazione del carico giudiziario, mediante la semplificazione dei procedimenti di appello e di cassazione. In tale ottica, i principi di delega orientano alla modifica del procedimento davanti al giudice di pace, all’individuazione degli uffici del pubblico ministero legittimati a proporre appello, alla riduzione dei casi di appello e alla limitazione dell’appello incidentale al solo imputato.

In particolare, il decreto interviene sul sistema delle impugnazioni, limitando i poteri di appello sia del pubblico ministero che dell’imputato, con l’intento di circoscrivere il potere d’impugnazione nei limiti in cui le pretese delle parti, legate all’esercizio dell’azione penale per il pubblico ministero e al diritto di difesa per l’imputato, risultino soddisfatte.

In questa prospettiva, si riduce la legittimazione all’impugnazione di merito: al pubblico ministero è precluso l’appello delle sentenze di condanna, ossia delle sentenze che hanno riconosciuto la fondatezza della pretesa punitiva, salvo alcuni specifici casi (ad esempio, sentenza di condanna che modifica il titolo del reato o che esclude l’esistenza di aggravanti ad effetto speciale); all’imputato, specularmente, è precluso l’appello delle sentenze di proscioglimento pronunciate con le più ampie formule liberatorie, ossia perché il fatto non sussiste o perché l’imputato non lo ha commesso.

Vengono poi novellate le disposizioni del Codice di procedura penale anche in materia di appello incidentale ed è data attuazione alla riforma della disciplina delle impugnazioni con riferimento ai procedimenti aventi ad oggetto reati di competenza del giudice di pace, tenendo conto, in tale ambito, anche pareri resi dalle competenti Commissioni parlamentari. 

QUALITÀ DEI SERVIZI TRASFUSIONALI

Attuazione della direttiva (UE) 2016/1214 della Commissione del 25 luglio 2016 recante modifica della direttiva 2005/62/CE per quanto riguarda le norme e le specifiche del sistema di qualità per i servizi trasfusionali (decreto legislativo – esame preliminare)

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Paolo Gentiloni e della Ministra della salute Beatrice Lorenzin, ha approvato, in esame preliminare, un decreto legislativo che, in attuazione della legge di delegazione europea 2016-2017 (legge 25 ottobre 2017, n. 163), recepisce la direttiva (UE) 2016/1214 della Commissione del 25 luglio 2016, recante modifica della direttiva 2005/62/CE, per quanto riguarda le norme e le specifiche del sistema di qualità per i servizi trasfusionali.

La direttiva prevede che gli Stati membri provvedano a che tutti i servizi trasfusionali, nel loro sistema di qualità, utilizzino le linee direttrici di buone prassi (Good Practice Guidelines - GPGs) elaborate congiuntamente dalla Commissione europea e dalla Direzione europea per la qualità dei medicinali e dell’assistenza sanitaria (EDQM) del Consiglio d’Europa nel novembre 2016. In questo modo, i processi trasfusionali vengono resi conformi, oltre che alle norme e specifiche applicabili al sistema di qualità e alle linee direttrici di buone prassi - GPGs, anche ai pertinenti requisiti relativi al Codice comunitario dei medicinali.

Ai fini del recepimento della direttiva, il decreto prevede che le autorità competenti (il Ministero della salute e il Ministero della Difesa per il servizio trasfusionale di cui all’articolo 205 del codice dell’ordinamento militare, il Centro Nazionale Sangue nonché le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano) assicurino che i servizi trasfusionali e le unità di raccolta, gestite dalle Associazioni e Federazioni di donatori, al fine di attuare le norme e le specifiche applicabili al sistema qualità di cui all’Allegato I del decreto medesimo, applichino le linee direttrici di buone prassi (Good Practice Guidelines - GPGs).

Inoltre, si prevede l’aggiornamento dell’Accordo tra il Governo e le Regioni e Province autonome di Trento e di Bolzano del 16 dicembre 2010, sui requisiti minimi organizzativi, strutturali e tecnologici delle attività svolte dai servizi trasfusionali e dalle unità di raccolta, per il loro adeguamento alle linee direttrici di buone prassi (GPGs). In tal modo, le Regioni e Province autonome, autorità competenti, in coerenza con l’assetto costituzionale, per l’autorizzazione e l’accreditamento dei servizi trasfusionali e delle unità di raccolta, vengono anche dotate di uno strumento adeguato per verificare l’applicazione dei requisiti e la conformità alle norme nazionali ed europee, incluse le GPGs, da parte dei servizi trasfusionali e delle unità di raccolta.

 ATTUAZIONE DELLO STATUTO DEL FRIULI VENEZIA GIULIA

Norme di attuazione dello statuto speciale della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia concernenti il trasferimento di funzioni in materia di polizia amministrativa (decreto legislativo)

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Paolo Gentiloni, ha approvato un decreto legislativo che, in attuazione dello statuto speciale della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia, introduce norme concernenti il trasferimento di funzioni in materia di polizia amministrativa.

In particolare, il decreto conferisce organicità all’esercizio delle funzioni in materia di polizia amministrativa nella Regione, sia formalizzando e disciplinando quelle che già attualmente l’Ente esercita che completando il quadro legislativo acquisendone di nuove e ulteriori.

ATTUAZIONE DELLO STATUTO DEL TRENTINO ALTO ADIGE

Norme di attuazione dello statuto speciale per il Trentino Alto Adige recanti modifiche al decreto del Presidente della Repubblica 10 febbraio 1983, n. 89, in materia di formazione del personale docente in provincia di Bolzano (decreto legislativo)

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Paolo Gentiloni, ha approvato un decreto legislativo che, in attuazione dello statuto speciale del Trentino Alto Adige, reca modifiche al decreto del Presidente della Repubblica 10 febbraio 1983, n. 89, in materia di formazione del personale docente nella Provincia autonoma di Bolzano.

Il provvedimento, in attuazione delle previsioni statutarie e integrando la  normativa di attuazione riguardante l’ordinamento scolastico in Provincia di Bolzano, prevede che la Provincia - d’intesa con la Libera Università di Bolzano o con il Conservatorio di Musica, che hanno sede sul territorio provinciale – disciplini la formazione iniziale degli insegnanti delle scuole di ogni ordine e grado dei tre gruppi linguistici (italiano, tedesco e ladino) della provincia e autorizzi la Libera Università di Bolzano o il Conservatorio di Musica all’attivazione dei relativi percorsi formativi. Inoltre, riconosce alla Libera Università di Bolzano la facoltà di ampliare, in tutti i propri corsi di laurea e di laurea magistrale, i settori scientifico-disciplinari afferenti alle discipline letterarie e linguistiche.

Il decreto legislativo è volto Altresì a coordinare la normativa di attuazione vigente con le regole introdotte dalla “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti” (l. n. 107 del 2015, c.d. legge sulla “buona scuola”), in materia di formazione degli insegnanti delle scuole dei tre gruppi linguistici della Provincia autonoma di Bolzano.

All’esame del provvedimento ha partecipato l’assessore Philipp Achammer, delegato dal Presidente della Regione invitato a norma di Statuto.

ZOOTECNIA

Disciplina della riproduzione animale in attuazione dell’articolo 15 della legge 28 luglio 2016, n. 154 (decreto legislativo – esame preliminare)

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali Maurizio Martina, ha approvato, in esame preliminare, un decreto legislativo che, in attuazione della legge delega per la semplificazione, la razionalizzazione e la competitività dei settori agricolo e agroalimentare, introduce una nuova disciplina in materia di riproduzione animale.

Il testo prevede, in particolare:

  • il riconoscimento degli “enti selezionatori” quali soggetti deputati alla realizzazione e gestione di programmi genetici se in possesso di determinati requisiti;
  • il riconoscimento del principio per il quale la gestione dei libri genealogici e dei registri anagrafici è un necessario strumento della conservazione della biodiversità animale e della valorizzazione delle razze autoctone;
  • la specializzazione delle attività e la possibilità di separare le funzioni tra la raccolta dei dati zootecnici nelle aziende e la loro elaborazione ai fini della selezione da parte degli enti selezionatori;
  • la costituzione di un Comitato nazionale zootecnico (CNZ), con compiti di regolazione, standardizzazione e di indirizzo dell’attività di raccolta dei dati negli allevamenti;
  • la costituzione di una banca dati unica zootecnica a livello nazionale e la definizione, da parte del Ministero, delle modalità di accesso alle relative informazioni, per riorganizzare e qualificare l’assistenza tecnica al settore zootecnico.

FONDI STRUTTURALI

Regolamento contenente i criteri sull’ammissibilità delle spese per i programmi cofinanziati dai fondi strutturali di investimento europei (SIE) per il periodo di programmazione 2014-2020 (decreto del Presidente della Repubblica – esame definitivo)

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Paolo Gentiloni e del Ministro per la coesione territoriale e il Mezzogiorno Claudio De Vincenti, ha approvato, in esame definitivo, un regolamento, da attuarsi mediante decreto del Presidente della Repubblica, che stabilisce i criteri sull’ammissibilità delle spese per i programmi cofinanziati dai fondi strutturali di investimento europei (SIE) per il periodo di programmazione 2014-2020.

Il testo, in attuazione della normativa europea, recepisce i principi generali e le specifiche disposizioni in materia di ammissibilità delle spese per le quali è possibile richiedere il contributo europeo e nazionale stabilite nei diversi Regolamenti europei, con le dovute specificità connesse alle operazioni di partenariato pubblico-privato, confermando il principio del “divieto del doppio finanziamento”, per il quale le spese riguardanti un’operazione sostenuta da uno o più fondi SIE o da uno o più programmi dell’Unione non possono essere finanziate due volte.

Inoltre, il regolamento tiene conto sia della documentazione prodotta a livello europeo nell’ambito del Comitato di coordinamento per i Fondi SIE (COESIF) e del Gruppo di esperti della Commissione europea per i Fondi SIE (EGESIF), sia delle esperienze maturate nel corso dell’attuazione degli interventi relative ai precedenti periodi di programmazione, assicurando la continuità della normativa sull’ammissibilità delle spese rispetto al passato periodo 2007-2013.

Il provvedimento ha ricevuto i pareri favorevoli della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano e del Consiglio di Stato.

 

ISTITUTO SUPERIORE DI POLIZIA

Modifiche al decreto del Presidente della Repubblica 1 agosto 2006, n. 256, recante il regolamento di riorganizzazione dell’Istituto superiore di polizia (decreto del Presidente della Repubblica – esame definitivo)

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Paolo Gentiloni e del Ministro dell’interno Marco Minniti, ha approvato, in esame definitivo, un regolamento, da adottare mediante decreto del Presidente della Repubblica, che prevede alcune limitate modifiche all’organizzazione e al funzionamento della Scuola superiore di Polizia.

In particolare, il regolamento aggiorna, anche sul piano formale, la disciplina organizzativa della Scuola, e ne potenzia la struttura nel settore deputato alle collaborazioni a livello internazionale, in particolare con le strutture similari di altri Paesi, anche “extra UE”. Tale scelta corrisponde a un accresciuto “fabbisogno” formativo dei dirigenti e dei funzionari direttivi della Polizia di Stato, in ragione dell’evoluzione in senso internazionale del crimine organizzato. In seno alla Scuola verrà quindi creata un’articolazione ad hoc, specializzata nello svolgere le attività di ricerca e innovazione della didattica, sviluppando, in particolare, in maniera ancora più intensa i rapporti di interscambio formativo e di cooperazione con le omologhe realtà di altri Paesi. Oltre alle attuali attività di ricerca e consulenza, si prevede altresì che la Scuola svolga quelle di studio e sperimentazione al fine di sviluppare e mantenere aggiornati, anche nei settori più innovativi e strategici, i programmi didattici e garantire un’offerta formativa in linea con i più elevati livelli europei ed internazionali.

Il testo tiene conto dei pareri espressi dal Consiglio di Stato e dalle competenti Commissioni parlamentari, in particolare con riferimento alle modalità di svolgimento delle nuove funzioni assunte dal direttore della Scuola in seguito alla soppressione del Consiglio didattico e del Comitato direttivo.

CASSA UFFICIALI E FONDO DI PREVIDENZA DELLA GUARDIA DI FINANZA

Attuazione dell’articolo 6, comma 5, del decreto legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122. Modifiche alla composizione degli organi di amministrazione della Cassa ufficiali e del Fondo di previdenza per sottufficiali, appuntati e finanzieri della Guardia di finanza (decreto del Presidente della Repubblica – esame preliminare)

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze Pier Carlo Padoan, ha approvato, in esame preliminare, un regolamento, da adottare con decreto del Presidente della Repubblica, che modifica la composizione del Consiglio di amministrazione del Fondo di previdenza per sottufficiali, appuntati e finanzieri della Guardia di finanza, diminuendo il numero dei suoi componenti dagli attuali sette a cinque. Al fine di assicurare continuità deliberativa in caso di impedimento di uno dei membri effettivi del nuovo collegio, il testo introduce, inoltre, la nomina di tre membri supplenti, previsione che, per ragioni di coerenza, si provvede a estendere anche all’omologo organo della Cassa ufficiali.

RELAZIONE PROGRAMMATICA SULLA PARTECIPAZIONE ALL’UNIONE EUROPEA

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Paolo Gentiloni, ha deliberato l’approvazione della Relazione programmatica per il 2018 sulla partecipazione dell’Italia all’Unione Europea, predisposta dalla Presidenza del Consiglio dei ministri - Dipartimento per le politiche europee. La Relazione è mirata a valorizzare l’azione che il Governo ha compiuto e intende compiere nell’ambito della partecipazione dell’Italia alle politiche dell’Unione europea e, nel contempo, a offrire al Parlamento il quadro dei lavori in corso e programmati in sede europea, unitamente all’indicazione degli orientamenti e degli ambiti di interesse prioritario.

RINNOVO DEI CONTRATTI DELLA P.A.

Il Consiglio dei Ministri ha autorizzato, a norma di legge, la Ministra per la semplificazione e la pubblica amministrazione, Maria Anna Madia, ad esprimere il parere favorevole del Governo sull’ipotesi di contratto collettivo nazionale di lavoro relativo al personale del comparto funzioni centrali per il triennio 2016-2018, sottoscritta il 23 dicembre 2017 dall’ARAN e dalle organizzazioni sindacali di categoria rappresentative secondo le norme vigenti, dando così attuazione all’impegno assunto dal Governo in ordine al rinnovo dei contratti del pubblico impiego.

L’ipotesi di contratto, oltre al riconoscimento di incrementi retributivi, prevede anche l’adeguamento dell’impianto contrattuale preesistente al mutato contesto legislativo, tenendo conto delle innovazioni introdotte in particolare dai decreti legislativi di attuazione della riforma della pubblica amministrazione.

PROVVEDIMENTI DI PROTEZIONE CIVILE

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Paolo Gentiloni, ha deliberato la proroga dello stato di emergenza, già dichiarato, in conseguenza degli eccezionali eventi meteorologici che si sono verificati nei giorni dal 21 al 23 gennaio 2017 nel territorio delle provincia di Ragusa e del comune di Marineo in provincia di Palermo.

GOLDEN POWER

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Paolo Gentiloni, ha deliberato di non esercitare i poteri speciali e di consentire il decorso dei termini temporali in relazione all’operazione di acquisizione del ramo di azienda di ELV S.p.a. inerente allo “sviluppo, produzione e commercializzazione lanciatori” da parte di  AVIO S.p.a. (Settore difesa e sicurezza nazionale). 

SCIOGLIMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE DI CIRÒ MARINA

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’interno Marco Minniti, ha deliberato lo scioglimento, a norma dell’articolo 143 del Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali (TUEL), e l’affidamento a una Commissione straordinaria, del Consiglio comunale di Cirò Marina (Crotone), nel quali sono stati accertati condizionamenti da parte della criminalità organizzata, che compromettono la libera determinazione e l’imparzialità dell’amministrazione.

ALTRE DELIBERAZIONI

Il Consiglio dei Ministri ha deliberato:

  • su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze, Pier Carlo Padoan, a norma dell’articolo 1, comma 3, del decreto-legge 7 ottobre 2008, n. 154, l’autorizzazione all’anticipazione di somme a valere sulle spettanze residue a titolo di finanziamento del Servizio sanitario nazionale, fino a tutto l’anno 2014 compreso, in favore della Regione Campania, nonché, fino a tutto l’anno 2015 compreso, in favore della Regione Lazio;
  • su proposta del Ministro dello sviluppo economico Carlo Calenda, l’autorizzazione all’emissione di carte valori postali commemorative e celebrative per l’anno 2018.

NOMINE

Il Consiglio dei Ministri ha deliberato:

  • su proposta del Presidente Paolo Gentiloni, sentito il Presidente del Consiglio nazionale dell’economia  del lavoro (CNEL), il conferimento al consigliere della Corte dei conti, dott. Paolo Peluffo, dell’incarico di Segretario generale del medesimo Organo;
  • su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze Pier Carlo Padoan, la promozione dei generali di divisione in servizio permanente effettivo del ruolo normale della Guardia di finanza Giuseppe ZAFARANA e Bruno BURATTI al grado di generale di corpo d’armata, a decorrere dal 1° gennaio 2018.

MOVIMENTO DI PREFETTI

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’interno Marco Minniti, ha deliberato il movimento di Prefetti riportato nella tabella seguente.

LATELLA dott.ssa Luisa

 

da Catanzaro, è collocata fuori ruolo presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri ai fini del conferimento dell’incarico di Commissario straordinario per la realizzazione dell’Universiade Napoli 2019

FERRANDINO dott.ssa Francesca

 

da Messina, assume le funzioni le funzioni di Prefetto di Catanzaro

LIBRIZZI  dott.ssa Maria Carmela

 

da Ragusa, assume le funzioni di Prefetto di Messina

COCUZZA dott.ssa Filippina

 

assume le funzioni di Prefetto di Ragusa, cessando dalla posizione di fuori ruolo presso l’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata

DIOMEDE dott. Nicola

 

da Agrigento, è collocato a disposizione con incarico ai sensi della legge n. 410/91

CAPUTO dott. Dario

 

assume le funzioni di Prefetto di Agrigento, cessando dalla posizione di fuori ruolo presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri con incarico di Vice Capo di Gabinetto del Ministro per la coesione territoriale e mezzogiorno

CANANA' dott. Antonio

 

assume le funzioni di Prefetto di Savona, cessando dalla disposizione con incarico ai sensi dell’art. 237 del D.P.R. n. 3/57

DE LUCA dott.ssa Maddalena

 

da Ispettore generale di amministrazione, è collocata a disposizione con incarico ai sensi della legge n. 410/91

PALUMBO dott.ssa Vanna

 

è collocata in posizione di disponibilità ai sensi dell’art. 12, comma 2-bis, del d.lgs. n. 139/2000, cessando dalla posizione di fuori ruolo presso l’Ufficio del Garante per la protezione dei dati personali.

 

LEGGI REGIONALI E GIUDIZI DI LEGITTIMITÀ COSTITUZIONALE

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Paolo Gentiloni, ha esaminato ventiquattro leggi regionali, deliberando

  • di impugnare la legge della Regione Basilicata n. 32 del 30/11/2017, “Fibromialgia ed encefalomielite mialgica benigna quali patologie rare”, in quanto alcune norme, che definiscono la fibromialgia e l’encefalomielite mialgica benigna quali patologie “rare”, violano sia l’art. 117, terzo comma, della Costituzione, per contrasto con i principi fondamentali in materia di “tutela della salute”, sia il principio di uguaglianza di cui all’art. 3 della Costituzione. della Costituzione;
  • e di non impugnare:
  1. la legge della Regione Campania n. 32 del 20/11/2017, recante “Rendiconto generale della Regione Campania per l’esercizio finanziario 2014”;
  2. la legge della Regione Basilicata n. 28 del 20/11/2017, recante “Istituzione del Parco Naturale Regionale del Vulture e relativo Ente di gestione, ai sensi della L.R. 28 giugno 1994, n. 28 e s.m.i.”;
  3. la legge della Regione Umbria n. 16 del 14/11/2017, recante “Interventi regionali per la promozione delle attività di donazione e distribuzione a fini di solidarietà sociale di prodotti alimentari, non alimentari e farmaceutici”;
  4. la legge della Regione Piemonte n. 17 del 20/11/2017, recante “Disposizioni in materia di sistemazioni provvisorie ai sensi della legge regionale 11 marzo 2015, n.4 (Misure straordinarie in favore dei comuni per fronteggiare l’emergenza abitativa) e altre disposizioni in materia di edilizia sociale”;
  5. la legge della Regione Piemonte n. 19 del 22/11/2017, recante “Modifiche alla legge regionale 1° dicembre 1998, n. 39 (Norme sull’organizzazione degli uffici di comunicazione e sull’ordinamento del personale assegnato)”;
  6. la legge della Regione Piemonte n. 20 del 22/11/2017, recante “Modifica della legge regionale 26 ottobre 2009, n. 25 (Interventi a sostegno dell’informazione e della comunicazione istituzionale via radio, televisione, cinema e informatica)”;
  7. la legge della Regione Lombardia n. 25 del 24/11/2017, recante “Disposizioni per la tutela delle persone sottoposte a provvedimento dell’Autorità giudiziaria”;
  8. la legge della Regione Lombardia n. 26 del 24/11/2017, recante “Disposizioni per promuovere la stabilità dei lavoratori tramite l’adozione di clausole sociali nei bandi di gara regionali”;
  9. la legge della Regione Umbria n. 17 del 24/11/2017, recante “Ulteriori modificazioni ed integrazioni alla legge regionale 21 marzo 1995, n. 11 (Disciplina delle nomine di competenza regionale e della proroga degli organi amministrativi) e ulteriori modificazioni a leggi regionali”;
  10. la legge della Regione Basilicata n. 31 del 30/11/2017, recante “Valorizzazione del patrimonio di archeologia industriale presente sul territorio regionale”;
  11. la legge della Regione Basilicata n. 33 del 30/11/2017, recante “Interventi in materia di sanità”;
  12. la legge della Regione Basilicata n. 34 del 30/11/2017, recante “Disposizioni in materia di Consorzi per lo Sviluppo Industriale”;
  13. la legge della Regione Marche n. 33 del 24/11/2017, recante “Modifica alla legge regionale 11 luglio 2006, n. 9 “Testo unico delle norme regionali in materia di turismo”“;
  14. la legge della Regione Puglia n. 46 del 27/11/2017, recante “Modifiche agli articoli 2 e 3 della legge regionale 18 maggio 2017, n. 11 (Regolamento edilizio-tipo)”;
  15. la legge della Regione Trentino Alto Adige n. 9 del 29/11/2017, recante “Variazioni al bilancio di previsione della Regione autonoma Trentino-Alto Adige/ Südtirol per gli esercizi finanziari 2017 – 2019”;
  16. la legge della Regione Abruzzo n. 52 del 20/11/2017, recante “Disposizioni per il riconoscimento, la valorizzazione e la promozione dei cammini abruzzesi”;
  17. la legge della Regione Abruzzo n. 53 del 20/11/2017, recante “Interventi in favore del comparto audiovisivo: musica, cinema e spettacolo. Istituzione della Film Commission d’Abruzzo”;
  18. la legge della Regione Abruzzo n. 54 del 21/11/2017, recante “Azienda per il Diritto agli Studi Universitari di Chieti - Bilancio di previsione 2017 – 2019”;
  19. la legge della Regione Abruzzo n. 55 del 21/11/2017, recante “Agenzia Sanitaria Regionale ASR Abruzzo – Bilancio di previsione 2017 –2019”;
  20. la legge della Regione Abruzzo n. 56 del 21/11/2017, recante “Agenzia Regionale per la tutela dell’ambiente – Bilancio di previsione 2017 – 2019”;
  21. la legge della Regione Abruzzo n. 59 del 30/11/2017, recante “Gestione in house providing della FI.R.A. S.p.A. Modifiche alla legge regionale 11 dicembre 1987, n. 87 (Costituzione della FI.R.A. S.p.A. (Finanziaria regionale abruzzese) per lo sviluppo dell’economia abruzzese)”;
  22. la legge della Regione Emilia Romagna n. 22 del 01/12/2017, recante “Misure per la definizione di procedimenti riguardanti l’esercizio finanziario 2017”;
  23. la legge della Regione Emilia Romagna n. 23 del 01/12/2017, recante “Modifiche ed integrazioni alla Legge Regionale 5 luglio 1999, n. 14 (Norme per la disciplina del commercio in sede fissa in attuazione del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 114) e alla Legge Regionale 10 dicembre 1997, n. 41 (Interventi nel settore del commercio per la valorizzazione e la qualificazione delle imprese minori della rete distributiva. Abrogazione della L.R. 7 dicembre 1994, n. 49)”.

Infine, il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Paolo Gentiloni, ha deliberato l’accettazione della rinuncia della Regione Veneto al giudizio di legittimità costituzionale promosso avverso taluni articoli del decreto legislativo 4 agosto 2016, n. 171, recante attuazione della delega prevista della legge 7 agosto 2015, n. 124, in materia di dirigenza sanitaria.

Il Consiglio dei Ministri è terminato alle ore 11.43.