Domenica 14 agosto è scaduto il termine per la presentazione, presso il Viminale, dei simboli elettorali e degli apparentamenti in vista delle elezioni politiche del prossimo 25 settembre (leggi lo speciale sulla Roadmap elettorale). I contrassegni depositati sono stati 101, un numero pressoché analogo a quello del 2018, quando ne furono presentati 103, ma nettamente inferiore al 2013 quando furono 219. In base all’esito dell’esame, 14 simboli risultano al momento non ammessi, mentre 17non consentiranno la presentazione di liste. Esclusivamente in due circostanze si è optato per degli apparentamenti formali, ed è il caso delle liste che formeranno la coalizione di centrodestra e quella di centrosinistra; tutte le altre liste si presenteranno autonomamente.    

Saranno proprio le due principali coalizioni ad avere un ruolo da protagoniste della competizione elettorale: quella di Centrodestra, di cui fanno parte Fratelli d’ItaliaLegaForza Italia e Noi Moderati, e quella di Centrosinistra, composta da Partito Democratico - Italia Democratica e ProgressistaPiù EuropaAlleanza Verdi e Sinistra e Impegno Civico. Tra le formazioni che hanno scelto di correre con una lista autonoma, è necessario ricordare il Terzo Polo centrista composto da Azione e Italia Viva e guidato da Carlo Calenda e il Movimento 5 Stelle di Giuseppe Conte. 

Per l’occasione, Nomos Centro Studi Parlamentari ha realizzato uno speciale sulle principali liste e coalizioni che prenderanno parte alle prossime elezioni politiche. Inoltre, all’interno del sito è attiva una pagina dedicata alle elezioni politiche, per seguirle passo passo senza perdere nulla.

Scarica lo speciale

Speciale n. 5 - Le principali liste e coalizioni



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