Cresce il partito pro Gentiloni

Paolo Gentiloni è divenuto punto essenziale di riferimento per il futuro prossimo, e non solo nel breve periodo, della governabilità e della stabilità politica dell'Italia”. L’ex Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano inserisce nella campagna elettorale un pesante endorsement per il presidente del Consiglio. Dopo quella di Romano Prodi, un'altra voce autorevole del centrosinistra candida Gentiloni a succedere a se stesso. Lo farà probabilmente anche Walter Veltroni, in un evento con il premier in programma domenica a Roma, dall'eloquente titolo: “Le idee della sinistra di governo”.

Il premier ringrazia Napolitano per il suo “senso delle istituzioni” ma sul suo futuro si limita a ribadire, in una lettera inviata ai suoi elettori del collegio Roma 1, “Potrete contare su di me, sul mio impegno per Roma e per la nostra amata Italia”.

Quello che è certo è che a 10 giorni dal voto il partito di coloro che vorrebbero Paolo Gentiloni di nuovo Presidente del Consiglio si fa sempre visibile. Dalla sua parte il premier ha già da tempo Enrico Letta (“un bis sarebbe la cosa migliore per l’Italia”, aveva detto in tempi non sospetti l'ex premier) ma anche il ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda e Francesco Rutelli, compagno di mille battaglie nella Margherita, con i quali ha aperto la sua campagna elettorale a Roma.

C’è poi la Ministra della salute Beatrice Lorenzin che solo alcuni giorni fa ribadiva: “Se volete Gentiloni di nuovo al Governo, votate Civica Popolare. Non posso che sostenere il mio presidente del Consiglio”. A tessere le lodi del premier anche la leader di +Europa Emma Bonino: “Penso che dopo tre anni in cui abbiamo rottamato, a parole o nei fatti, quasi tutto, l’Italia abbia bisogno di essere rassicurata. E Gentiloni è un premier che potrebbe restare”.

Da Liberi e Uguali, Pietro Grasso dice chiaro e tondo che non tutta la sinistra è entusiasta del premier: “Gentiloni ha un grande merito che è quello di aver riportato la serenità al Governo ma ha proseguito le politiche di Renzi, in piena continuità. E non dimentichiamo che sulla legge elettorale ha chiesto otto fiducie”. Questa posizione sembra chiudere nuovamente alla possibilità che all’indomani del voto il neonato partito possa dare il suo appoggio a un eventuale Governo Gentiloni Bis.

Gentiloni e Renzi: in competizione per la leadership del centro sinistra?

Sul fronte interno del Partito Democratico sono tanti anche i capi corrente e dirigenti, da Dario Franceschini a Andrea Orlando, da Graziano Delrio a Marco Minniti, che non vedrebbero affatto male la possibilità che Paolo Gentiloni sia il prossimo Presidente del Consiglio, cosa che senza dubbio potrebbe mettere in crisi la leadership di Matteo Renzi nel caso non riuscisse a portare il Pd al 25% e a essere il primo partito del prossimo Parlamento.

Insomma l’impressione è che con l’avvicinarsi del voto la posizione del segretario del Nazareno sia sempre più in bilico e che di giorno in giorno si allarghi il consenso a Paolo Gentiloni e quindi la richiesta, non ancora esplicita, che sia lui a essere lanciato come candidato Premier del Centro Sinistra prima del voto del 4 marzo.

Centro destra, appello Salvini e Meloni per manifestazione unitaria

Nel centro destra, Giorgia Meloni e Matteo Salvini hanno annunciato una grande iniziativa comune il prossimo primo marzo al teatro Brancaccio di Roma per chiudere la campagna elettorale. La manifestazione, ha spiegato il leader del Carroccio, sarà aperta a tutti i partiti del centro destra e secondo la presidente di Fratelli d’Italia sarebbe la dimostrazione dell’unità del centro destra.

Per il momento Silvio Berlusconi non sembrerebbe interessato a partecipare. Il rischio per il leader di Forza Italia potrebbe essere quello di cadere in un’imboscata e di perdere consenso il giorno prima del voto. L’obiettivo dell’ex cav è quello di portare il suo partito a essere il più rappresentativo della coalizione ed essere sul palco con Matteo Salvini e Giorgia Meloni potrebbe indebolirlo. Quel giorno, il Paese sarà nel pieno del silenzio elettorale e per Berlusconi la priorità siano gli elettori indecisi: meglio intervenire in televisione piuttosto che partecipare a eventi pubblici dove “non c’è nessuno da convincere”.

Di Maio, squadra pronta, l'annuncio prossima settimana 

È corsa contro il tempo per Luigi Di Maio alle prese con lo scouting per fare la sua squadra di Governo.

Il candidato Premier del Movimento 5 Stelle ha annunciato che presenterà la lista dei Ministri la settimana prossima, probabilmente il giorno della chiusura della campagna elettorale a Roma, in piazza del Popolo, con Beppe Grillo e Alessandro Di Battista. Un annuncio a ridosso del voto dovrebbe servire ad evitare una pericolosa esposizione dei candidati ministri all'inevitabile fuoco che arriverà dagli altri partiti. “Saremo gli unici a farlo primo del voto” ci tiene comunque a sottolineare il capo politico del M5S.



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