Ministri Lega a cena con renziani ma niente inciuci

Il Governo leghista a cena con i renziani, “ma niente inciuci”, assicurano tutti. Sono diversi i rappresentanti del mondo dell'imprenditoria, della giustizia e della politica che hanno partecipato ieri sera all'evento di gala organizzato in un locale nel centro di Roma, La lanterna, dall'associazione “Fino a prova contraria”: un'iniziativa benefica per parlare dei temi della giustizia. Tra i tavoli, una ventina, spicca quello al centro della sala con i ministri Matteo Salvini, Lorenzo Fontana e Giulia Bongiorno, i magistrati Carlo Nordio e Nicola Gratteri, l'ex ministro della Giustizia Paola Severino e la presidente dell'associazione Annalisa Chirico. Poco distante, un altro tavolo con l'ex ministro Maria Elena Boschi e il senatore Pd Francesco Bonifazi, entrambi della corrente renziana. Tra i due gruppi non ci sarebbe stato nessun contatto diretto. Tra i partecipanti nessun esponente M5S, nemmeno il Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede.

L'evento ha suscitato polemiche per la presenza di diversi membri dell'opposizione a una cena cui partecipano ministri del governo in quota Lega. Lo stesso Alessandro Di Battista del M5S aveva chiesto a Salvini di non presenziare un evento con personaggi dell'ancien regime, ma il Ministro ha ribattuto: “Sono qui per ascoltare tutti, magistrati, avvocati e imprenditori, non certo per incontrare la Boschi. Processi più veloci e tribunali più efficienti sono il nostro obiettivo”. La stessa Boschi, prima di entrare, ha respinto ogni ipotesi di avvicinamento tra Pd e Lega: “Noi siamo agli antipodi rispetto alla Lega. Noi siamo quelli che dicono no all'accordo con Salvini e no all'accordo con Di Maio", ha tagliato corto.

Berlusconi ricandiderà i parlamentari uscenti FI alle prossime Europee

Il presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi, al termine di un lungo colloquio con il presidente del Parlamento europeo e vicepresidente di Forza Italia Antonio Tajani, ha deciso di candidare alle prossime elezioni europee tutti i parlamentari uscenti. Nel colloquio Berlusconi si è compiaciuto per il lavoro svolto a Bruxelles ed a Strasburgo dalla delegazione di FI guidata da Elisabetta Gardini. Rimane ancora in bilico la possibilità che si candidi per un seggio a Bruxelles anche l’ex Cavaliere; la decisione sarà presa nelle prossime settimane.

Brexit: Comuni, no a piano May: questa sera mozione sfiducia

Per la Gran Bretagna è la bocciatura più pesante dal 1923: la Camera dei Comuni ha detto no all'accordo su Brexit raggiunto con l'Ue dalla premier britannica Theresa May. I voti contrari sono stati 432, solo 202 quelli a favore. Ben 115 membri della maggioranza hanno voltato le spalle a May che fino all'ultimo minuto ha cercato di convincere i parlamentari di Westminster: “È un voto storico che cambierà il futuro delle nostre generazioni per decenni”, aveva dichiarato nel suo appello poco prima della votazione; “Il no all'accordo è stato molto chiaro ma sul tavolo non ci sono alternative”, ha detto dopo l'annuncio della disfatta. Il leader dei laburisti, Jeremy Corbyn, che ha definito catastrofica la sconfitta, aveva già pronta la mozione di sfiducia: sarà votata questa sera.

Per i sondaggisti la sfiducia è comunque improbabile: i Tories difficilmente voteranno contro il proprio esecutivo e gli unionisti nordirlandesi (Dup) hanno già annunciato il loro voto di fiducia. L'incertezza scaturita dal voto negativo di Londra è piombata all'istante sui tavoli di Bruxelles. “Se un accordo è impossibile, e nessuno vuole un no deal, chi avrà finalmente il coraggio di dire qual è l'unica soluzione positiva?”, ha commentato il presidente del Consiglio Ue Donald Tusk. Il presidente della Commissione Ue Jean-Claude Juncker ha invitato la Gran Bretagna “a chiarire le sue intenzioni il più presto possibile perché il tempo è quasi finito”. In ogni caso, l'Ue va avanti con “il processo di ratifica dell'accordo di ritiro che costituisce un compromesso equo e il miglior accordo possibile”.

L’Aula del Senato

Nella giornata di oggi l’aula del Senato non si riunirà. Ieri avrebbe dovuto iniziare l’esame del decreto semplificazioni ma, considerato che le Commissioni Affari Costituzionali e Lavori Pubblici devono ancora iniziare l’esame degli emendamenti, l’inizio del confronto è stato rinviato direttamente a martedì della settimana prossima.

Le Commissioni del Senato

Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari Costituzionali svolgerà alcune audizioni sul ddl per la prevenzione dei maltrattamenti a danno di minori, anziani e disabili nelle strutture pubbliche e private; in sede riunita con la Lavori Pubblici proseguirà l’esame del decreto semplificazioni. Nella seduta di ieri gli Uffici di Presidenza hanno stabilito un calendario di massima su decreto. Secondo quanto deciso le comunicazioni sugli emendamenti inammissibili si avranno oggi alle 15.00. L’inizio delle votazioni non è stato programmato ma potrebbe avere luogo nella seduta di domani. Visti i tempi ristretti, non è escluso che le Commissioni si riuniscano anche nel fine settimana. L’inizio dell’esame in Aula è quindi stato posticipato alla seduta di martedì 22 gennaio.

La Giustizia esaminerà il ddl sul giudizio abbreviato e, con la Industria, riprenderà il confronto sul disegno di legge relativo alla classaction. La Finanze esaminerà il disegno di legge per il contrasto del finanziamento delle mine anti-persona. L’Istruzione proseguirà l’esame del disegno di legge sull’abolizione della chiamata diretta dei docenti. La Commissione Industria esaminerà il disegno di legge per la produzione e vendita di pane e quello sul commercio equosolidale, gli schemi di decreto legislativo sugli apparecchi che bruciano carburanti gassosi, sui marchi d'impresa, sul Tribunale unificato dei brevetti e sui dispositivi di protezione individuale.

La Lavoro si confronterà sulla proposta d’indagine conoscitiva sul lavoro delle donne, sulle ddl relative al caregiver famigliare e su quello per il compenso minimo orario. La Salute si confronterà sul disegno di legge relativo alle norme in materia di disposizione del proprio corpo e dei tessuti post mortem a fini di studio, formazione e di ricerca scientifica, e sul ddl per il contrasto ai disturbi del comportamento alimentare. Svolgerà poi diverse audizioni sul disegno di legge per la sicurezza nelle professioni sanitarie. Infine la Politiche dell’Unione Europea esaminerà la legge di delegazione europea 2018.

L’Aula della Camera

Secondo il calendario dei lavori, l’Assemblea della Camera tornerà a riunirsi alle 9.30 per la discussione della proposta di legge costituzionale per la modifica dell'articolo 71 della Costituzione in materia d’iniziativa legislativa popolare. Come di consueto alle 15 saranno svolte le interrogazioni a risposta immediata.

Le Commissioni della Camera

La Commissione Giustizia proseguirà l’esame della proposta di legge, fortemente voluta dalla Lega, relativa alla legittima difesa e si confronterà sulla pdl relativa al voto di scambio politico-mafioso e su quella per la tutela delle vittime di violenza domestica e di genere. La Esteri esaminerà il disegno di legge di ratifica dell'Accordo transattivo fra il Governo della Repubblica italiana e la Comunità europea dell'energia atomica sui princìpi governanti le responsabilità di gestione dei rifiuti radioattivi del sito del Centro comune di ricerca di Ispra.

La Finanze inizierà l’esame del decreto, approvato la settimana scorda dal Cdm, sul sostegno della Banca Carige Spa - Cassa di risparmio di Genova e Imperia. La Ambiente ascolterà i rappresentanti del Consorzio nazionale imballaggi (CONAI) e l'ANCI sulla nuova normativa in materia di raccolta e gestione dei rifiuti da imballaggio ed esaminerà lo schema di decreto ministeriale per il riparto dello stanziamento iscritto nello stato di previsione del Ministero dell'ambiente per l'anno 2018 relativo a contributi a enti, istituti, associazioni, fondazioni e altri organismi. La Trasporti svolgerà diverse audizioni, tra cui quella dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato (AGCM), sul decreto legge relativo agli autoservizi pubblici non di linea.

La Attività produttive proseguirà il ciclo di audizioni sull’Atto europeo sul regolamento del marchio comunitario d’impresa ed esaminerà lo schema di decreto ministeriale sulla ripartizione per l'anno 2018 del fondo derivante dalle sanzioni amministrative irrogate dall'Autorità garante della concorrenza e del mercato da destinare a iniziative a vantaggio dei consumatori. La Affari Sociali proseguirà il dibattito sulla proposta di legge per la trasparenza dei rapporti tra le imprese produttrici, i soggetti che operano nel settore della salute e le organizzazioni sanitarie.



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