Berlusconi punta a candidarsi alle Europee

In un primo momento si era ipotizzata una “carica” delle donne azzurre alle Europee: Mara Carfagna al Sud, Mariastella Gelmini nel nord-ovest, Anna Maria Bernini nel nord-est, con Antonio Tajani al centro. Ma l'ipotetico schema iniziale per risollevare le sorti del partito azzurro è destinato a saltare visto che in campo ci dovrebbe essere ancora una volta Silvio Berlusconi: n tanti gli hanno chiesto di fare un passo avanti e l'ex premier non dovrebbe rifiutarsi ed essere capolista in tutta Italia.

Per cercare di portare Forza Italia oltre alle percentuali rilevate nei sondaggi. Berlusconi punta quindi a Strasburgo per giocare un ruolo europeo di primo piano da assumente nel Ppe che tra l'altro dovrà interloquire con la coalizione dei sovranisti che ha in mente di formare Matteo Salvini. Il piano è quello di stringere un accordo in Europa (oltre a quello delle Regionali) con la Lega per scalzare il Movimento 5 stelle che, dicono in FI, ottiene per ora fuori dall'Italia solo porte chiuse. I rapporti tra il partito azzurro e il partito di via Bellerio restano comunque estremamente tesi.

M5S e Lega si preparano al via libera di reddito di cittadinanza e quota 100

Tutto dipenderà dal vertice di maggioranza di questa mattina. C’è la volontà politica di M5S e Lega di approvare domani il cosiddetto decretone su reddito di cittadinanza e quota 100: la conferma arriva da Palazzo Chigi che ieri sera ha fatto filtrare che è certa la riunione del Consiglio dei ministri, anche se non vi è ancora alcuna convocazione ufficiale. L'obiettivo del Governo è di chiudere entro la giornata ed evitare un nuovo slittamento dopo quello della scorsa settimana. Ma ogni decisione viene rinviata al vertice a tre tra il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e i suoi due vicepremier, Matteo Salvini e Luigi Di Maio. Di Maio spinge per chiudere la partita entro oggi mentre nella Lega c’è un atteggiamento più prudente, in attesa di vedere i nuovi testi e le relazioni tecniche.

Nel corso del vertice non è escluso che Conte, Di Maio e Salvini affrontino altri nodi all'ordine del giorno, in primis la nomina del presidente della Consob, vacante dalle dimissioni di Mario Nava quattro mesi fa. Sulla scelta, che spetta a Sergio Mattarella su proposta del premier, è in atto un confronto interno al M5S, con una parte del Movimento apertamente favorevole a Marcello Minenna, tra cui Luigi Di Maio da una parte, e il premier dall'altra che ha voluto tenere per sè l'ultima parola e che potrebbe proporre un altro nome per superare lo stallo.

Tra gli altri nodi le misure per i disabili nel decreto su reddito di cittadinanza e quota 100, oggetto di un braccio di ferro M5S-Lega. Secondo quanto riferiscono fonti di governo, la platea del reddito di cittadinanza destinata a queste categorie sarebbe stata definita e alcune modifiche potrebbero essere inserite nel corso dell'iter parlamentare. La Lega ha infatti minacciato di non votare il reddito di cittadinanza senza risorse adeguate per gli invalidi. Nell'ultima bozza del decreto circolata la platea dei beneficiari sarebbe stata allargata a circa 254 mila famiglie con almeno un componente con il 67% o più di invalidità e sarebbero state inserite nuove tutele. Tuttavia lo scoglio non sembrerebbe superato e il problema potrebbe quindi essere rinviato al Parlamento, considerando i tempi stretti per il varo del decreto per consentire che le misure possano partire entro marzo.

Altro tema è l'anticipo finanziario del Tfr per gli statali che il Governo intende assicurare tramite una convenzione con l'Abi. Fonti governative leghiste assicurano che su questo fronte non vi sono problemi: il Tfr sarà quasi interamente erogato immediatamente a chi va in pensione grazie a un accordo tra Stato e le banche senza alcun onere a carico del lavoratore.

Zingaretti è in vantaggio nel voto circoli del PD

Il Partito Democratico è nel pieno della fase congressuale. La maggior parte dei Circoli si riunirà per votare nel prossimo fine settimana, quindi è bene sottolineare che attualmente si tratta di dati iniziali che potrebbero variare e anche di molto. La maggior parte dei risultati arrivati fin qui provengono da Emilia Romagna, Toscana, Lombardia, Veneto e Liguria, mentre dal Lazio in giù sono pervenuti solamente quelli di pochi circoli. Dopo i primi 276 circoli, Nicola Zingaretti è in vantaggio con poco più di 3.000 voti, pari al 46,3% nazionale. Buon risultato per Maurizio Martina, con il 35,3%. A seguire, c’è Roberto Giachetti al 12,3%. Grazie a un exploit incredibile nel congresso di Rovigo, Francesco Boccia è balzato al 4,7%. Sotto l'1%, per ora, Maria Saladino e Dario Corallo.

Da sottolineare che buona parte della differenza a favore di Zingaretti proviene dalle due regioni dalle quali sono arrivati più voti: Emilia Romagna e Toscana. Martina, invece, è avanti in Liguria e in Lombardia, oltre che nella provincia di Bologna, e appaiato a Zingaretti in Veneto. Giachetti, infine, conduce in Piemonte, dal quale sono arrivati però i risultati di pochi circoli, e sembra lanciato verso un discreto risultato in Lombardia. A mancare sono i dati di buona parte del Sud, anche se i primi segnali da Lazio e Abruzzo sembrano molto promettenti per Zingaretti. Boccia, nel frattempo, può sperare di recuperare almeno una parte del suo svantaggio grazie ai voti della sua Puglia e del Mezzogiorno in generale.

L’Aula del Senato

Secondo il calendario dei lavori, l’aula del Senato tornerà a riunirsi domani alle 15 per la discussione delle interrogazioni a risposta immediata. I lavori dell’Assemblea di palazzo Madama riprenderanno martedì della settimana prossima con l’esame del decreto semplificazioni.

Le Commissioni del Senato

Per quanto riguarda le Commissioni, alle 16.30 la Affari Costituzionali in sede riunita con la Lavori Pubblici proseguirà l’esame del decreto semplificazioni. Nella seduta di ieri sono stati comunicati gli emendamenti inammissibili (183) e inoltre il Governo ha presentato quattro emendamenti sul termine per la restituzione del finanziamento di Alitalia, sulle disposizioni in favore dei familiari delle vittime e dei superstiti del disastro di Rigopiano del 18 gennaio 2017, sui consigli degli ordini circondariali forensi e sulla modifica del limite di prelievo annuale per la riassegnazione delle disponibilità finanziarie di pertinenza dell’Italia esistenti sui conti speciali CEE.

L’Istruzione proseguirà il ciclo di audizioni nell’ambito dell’indagine conoscitiva sul Fondo unico per lo spettacolo (FUS). La Commissione Industria alle 9.30 ascolterà i rappresentanti dell'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato sulle ddl per la produzione e vendita del pane ed esaminerà lo schema di decreto ministeriale sulla ripartizione per l'anno 2018 del fondo derivante dalle sanzioni amministrative irrogate dall'Autorità garante della concorrenza e del mercato da destinare a iniziative a vantaggio dei consumatori. La Salute svolgerà diverse audizioni sul disegno di legge per la prevenzione vaccinale. Infine la Politiche dell’Unione Europea esaminerà la legge di delegazione europea 2018.

L’Aula della Camera

Secondo il calendario dei lavori, l’Assemblea della Camera tornerà a riunirsi alle 9.30 per proseguire la discussione della proposta di legge costituzionale per la modifica dell'articolo 71 della Costituzione in materia di iniziativa legislativa popolare.

Le Commissioni della Camera

La Commissione Affari costituzionali alle 14, in sede riunita con la Lavoro e la Affari Sociali, ascolterà il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega alle pari opportunità, politiche giovanili e servizio civile universale Vincenzo Spadafora sulle linee programmatiche. La Giustizia proseguirà l’esame della proposta di legge, fortemente voluta dalla Lega, relativa alla legittima difesa e si confronterà sulla pdl di delega al Governo per l'adozione di disposizioni integrative e correttive dei decreti legislativi adottati in attuazione della delega per la riforma delle discipline della crisi d’impresa e dell'insolvenza.

La Finanze esaminerà il decreto, approvato la settimana scorda dal Cdm, sul sostegno della Banca Carige Spa - Cassa di risparmio di Genova e Imperia. Sul medesimo decreto, alle 14, in sede congiunta con la Finanze del Senato, ascolterà il Ministro dell'economia e delle finanze Giovanni Tria. La Attività produttive alle 14 svolgerà alcune audizioni sulle prospettive di attuazione e di adeguamento della Strategia Energetica Nazionale al Piano Nazionale Energia e Clima per il 2030.



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