Dopo che nella giornata di ieri è stato approvato il ddl sul sistema nazionale delle Agenzie ambientali, l’Assemblea del Senato tornerà a riunirsi a partire dalle 9.30 per la discussione del ddl Lorenzin sulle norme in materia sanitaria. Successivamente si aprirà il confronto sul ddl relativo all’assistenza ai disabili gravi. Alle 16 saranno svolte le interpellanze e le interrogazioni. Il resto dei provvedimenti previsti dal calendario, come il ddl sui limiti di rinnovo mandati degli organi CONI, quelli sul contrasto alle intimidazioni nei confronti degli amministratori locali, sul reato di depistaggio e le mozioni sulle concessioni demaniali marittime e quelle sulle iniziative contro la corruzione negli appalti nelle grandi opere pubbliche, saranno discusse la prossima settimana. La conferenza dei capigruppo ha poi stabilito che il decreto Indennizzi-banche arriverà in Aula a partire da martedì 7 giugno, dopo la sospensione dei lavori in vista della tornata elettorale del 5 giugno.

Per quanto riguarda i lavori delle Commissioni, la Affari Costituzionali proseguirà l’esame dello schema di dlgs sul testo unico in materia di società a partecipazione pubblica e del ddl sull'attività di rappresentanza interessi. La Giustizia proseguirà il confronto sul ddl relativo al Codice antimafia.

La Commissione Finanze proseguirà il delicato esame del decreto sulle procedure esecutive per la tutela degli investitori in banche in liquidazione; nella giornata di ieri era proseguita la discussione generale e le opposizioni, in particolare il Movimento 5 Stelle, avevano deciso di avviare una sorta di ostruzionismo, con interventi di moltissimi senatori. E' previsto per oggi un confronto tra Governo e maggioranza per fare il punto sulle modifiche al decreto. Il termine per la presentazione degli emendamenti è slittato a questa sera alle 18. La Commissione riprenderà poi l’esame del ddl per l’istituzione di una Commissione d'inchiesta sul sistema bancario e finanziario e dell’Atto comunitario per il completamento dell'unione bancaria.

La Commissione Istruzione svolgerà alcune audizioni nell’ambito dell’affare assegnato sullo stato di salute dello sport. La Commissione Industria riprenderà il ddl sul contrasto alle false cooperative. Dopo quasi un mese e mezzo di stop dovuto alla mancanza di un Ministro allo sviluppo economico, il ddl Concorrenza ricomincerà il proprio cammino. Nella giornata di oggi, i due relatori, Luigi Marino e Salvatore Tomaselli, incontreranno il neo Ministro Carlo Calenda e il sottosegretario Antonio Gentile per un confronto sul provvedimento. L’obiettivo sarebbe quello di riprenderne l’esame già a partire dalla settimana prossima; a quanto si apprende, i relatori sarebbero intenzionati a presentare un nuovo pacchetto di emendamenti anche se, vista la pausa dei lavori per le elezioni amministrative e per la festa della Repubblica, sembra chiaro che i grandi nodi ancora irrisolti saranno affrontati a partire dalla seconda settimana di giugno. Da votare ci sono ancora moltissime proposte accantonate: si va dalla RcAuto allo stop dell'esclusiva di Poste Italiane sull'invio di atti giudiziari e multe; dalle maxi bolletteenergetiche alle proposte di cancellare la possibilità delle banche di fare anche gli agenti immobiliari; dai notai fino agli emendamenti su Uber, farmacie e patent linkage.

Nella giornata di ieri la Commissione Agricoltura ha concluso, dopo diverse settimane di discussione, l’esame del collegato agricoltura che ora passerà all’esame dell’Aula nel testo approvato dalla Camera. La Commissione Politiche dell’Unione Europea inizierà l’esame della legge di delegazione europea 2015, approvata alcuni giorni fa dalla Camera.

L’Assemblea della Camera nella giornata di oggi non si riunirà. Ieri l’Aula ha discusso e approvato le mozioni sulle iniziative per prevenire e contrastare il fenomeno del bullismo e le mozioni sul rilancio del comparto della ricerca italiana. Ha poi approvato la pdl, che ora torna Senato per la sua approvazione definitiva, sui criteri di priorità per l'esecuzione di procedure di demolizione di manufatti abusivi e la pdl di ratifica ed esecuzione dell'accordo istitutivo della banca asiatica degli investimenti in infrastrutture.

Per quanto riguarda i lavori delle Commissioni, la Affari Costituzionali esaminerà le pdl relative alla disciplina dei partiti politici; sul provvedimento si sono accese forti polemiche tra maggioranza e M5S. Si confronterà poi sull’istituzione di una commissione d’inchiesta sul livello di digitalizzazione e innovazione delle pubbliche amministrazioni e sugli investimenti complessivi riguardanti il settore delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione, sullo schema di decreto legislativo per il riordino della disciplina in materia di conferenza di servizi. La Commissione Giustizia esaminerà lo schema di dlgs sulla disciplina della sezione autonoma dei consigli giudiziari per i magistrati onorari.

La Commissione Finanze svolgerà diverse audizioni nell’ambito dell’indagine conoscitiva sulle tematiche relative ai rapporti tra operatori finanziari e creditizi e clientela, e ascolterà poi i rappresentanti di Unioncamere nell’ambito dell’esame della pdl di delega al Governo per la riforma del sistema dei confidi. La Commissione Cultura esaminerà il decreto-legge, già approvato dal Senato, sulle disposizioni urgenti in materia di funzionalità del sistema scolastico e della ricerca. La Commissione Ambiente ascolterà le comunicazioni del Governo sullo stato dell'inquinamento ambientale in Basilicata. La Commissione Affari Sociali proseguirà l’esame della pdl sul Terzo Settore. Infine, la Commissione Agricoltura proseguirà l’esame del testo unificato relativo alla disciplina organica della coltivazione della vite e della produzione e del commercio del vino.

Nella giornata di ieri si è acceso il dibattito politico a seguito della pubblicazione dei dati trimestrali sull’occupazione da parte dell’Osservatorio sul precariato dell’Inps. Nel primo trimestre 2016 sarebbero stati stipulati 428.584 contratti stabili (comprese le trasformazioni) contro 377.497 cessazioni, con un saldo positivo di 51.087 unità. Il dato è peggiore del 77% rispetto al saldo positivo registrato nei primi tre mesi del 2015, pari a +224.929 contratti a tempo indeterminato, e risente della riduzione degli incentivi sulla stessa tipologia di contratti. Il risultato è negativo anche se confrontato con il primo trimestre 2014, quando si era registrato un saldo positivo di 87.034 posti stabili nei primi tre mesi. In serata, durante l’atteso appuntamento in diretta streaming “Matteo Risponde”, Renzi è tornato sulla questione affermando: "Da quando sono premier abbiamo recuperato 400 mila posti. Non è che sta diminuendo l'occupazione, è che la crescita dei posti di lavoro prosegue ma siccome gli incentivi sono stati ridotti prosegue a ritmo meno forte. Il Jobs Act è un aiuto concreto a chi deve lavorare, chi dice che abbiamo una crisi di occupazione sta dicendo clamorose balle. Dovevamo fare di più? Certo, ma abbiamo interrotto la caduta e iniziato la ripresa".

All’indomani del riconoscimento all’Italia di una flessibilità pari a 0,85% per il 2016 (14 miliardi di euro) da parte della Commissione Europea, il Commissario europeo agli affari economici Pierre Moscovici è tornato a parlare della questione affermando che: "Se la Commissione ha deciso di concedere all'Italia una flessibilità così importante, parliamo di miliardi e miliardi di euro, è perché guardiamo vari fattori tra cui la qualità delle riforme che sono state fatte; pensiamo certo alle riforme economiche, ma anche alle riforme della pubblica amministrazione e a quelle politiche e ovviamente istituzionali che fra l'altro vanno nella giusta direzione per garantire un'economia che possa essere guidata da un governo più stabile. Credo che sia molto importante che queste riforme ci siano, poi ovviamente c'è il percorso di consolidamento di bilancio, e solo guardando l'insieme di tutti questi aspetti abbiamo potuto prendere questa decisione. Noi vogliamo un'Italia che continui a fare le riforme e a modernizzarsi, e che grazie a questo processo ritrovi la crescita e sia capace di rilanciare l'occupazione".



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