Dopo che nella giornata di ieri è stato eletto un Commissario dell'Autorità per le Garanzie nelle comunicazioni l’Assemblea del Senato tornerà a riunirsi a partire dalle 9.30 per riprendere l’esame del ddl di delega al Governo per il riordino delle disposizioni legislative in materia di sistema nazionale della Protezione civile. Alle 16 è previsto lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata rivolte al Ministro dell’economia Pier Carlo Padoan e che riguarderanno lo stato dei conti pubblici e le problematiche relative al settore bancario.

Ieri si è riunita la conferenza dei Capigruppo per predisporre il nuovo calendario dei lavori sino al 2 marzo. Secondo quanto è stato deciso i decreti legge salva banche e mille proroghe saranno discussi a partire dalla settimana prossima. In quella successiva restano confermati i disegni di legge già previsti in tema diminori stranieri non accompagnati e dicittadinanza, e la relazione sull' elezione contestata nella Regione Liguria, così come l'avvio dell'esame dei disegni di legge istitutivi di una Commissione parlamentare d'inchiesta sul sistema bancario italiano. Nelle sedute tra il 21 febbraio e il 2 marzo il calendario prevede la discussione del decreto-legge sul Mezzogiorno in scadenza il 28 febbraio; di diversi disegni di legge come quello sulle modifiche al Codice penalee di procedura penale, sul delitto di tortura, sulla lingua italiana dei segni, il ddl concorrenza, la tutela costituzionale della minoranza ladina e le modifiche al codice penale per contrastare il fenomeno delle spose bambine. Nella seduta di mercoledì 22 febbraio ci sarà la votazione per l'elezione di un Vice Presidente del Senato. Infine, per quanto riguarda le mozioni la Capigruppo ha deciso che il 14 febbraio saranno discusse quelle sui tumori femminili, il 21 quelle sui docenti di seconda fascia e sull'abilitazione degli insegnanti precari, e il 28 quelle sulla carta geologica d'Italia.

Per quanto riguarda i lavori delle Commissioni, la Affari costituzionali proseguirà l’illustrazione degli emendamenti ritenuti ammissibili al decreto mille proroghe. La Commissione Giustizia riprenderà il confronto sul ddl sulle modifiche al Codice penale in materia di reati contro la Pubblica amministrazione.

La Commissione Finanze proseguirà il confronto sul decreto per la tutela del risparmio nel settore creditizio, il cosiddetto salva banche; come annunciato, nella giornata di ieri il relatore ha presentato diversi emendamenti, mentre sono attesi per oggi quelli del Governo. La Commissione Istruzione proseguirà il ciclo di audizioni ascoltando le organizzazioni sindacali sui decreti attuativi della “buona scuola”. La Commissione Industria ascolterà i rappresentanti della Federazione italiana per l'uso razionale dell'energia (FIRE) e dell’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile (ENEA) nell’ambito dell’esame degli Atti comunitari sull’efficienza energetica e sulle prestazioni energetiche in edilizia. La Commissione Lavoro proseguirà l’esame del ddl per il contrasto alla povertà e il riordino delle prestazioni sociali, e ascolterà le comunicazioni del Ministro del lavoro Giuliano Poletti sulla situazione del debito pensionistico e l'attuazione dell'APE.

Per quanto riguarda l’altro ramo del Parlamento, oggi l’ Assemblea della Camera non si riunirà. Nella giornata di ieri l’Aula di Montecitorio ha approvato la proposta di legge delega al Governo per la riforma delle discipline della crisi d'impresa e dell'insolvenza e ha ascoltato l’informativa urgente del Ministro dell'interno Marco Minniti sulla violazione di sistemi informatici utilizzati dallo Stato, da altri enti pubblici e da cariche istituzionali .

Passando ai lavori delle Commissioni, la Affari costituzionali si confronterà sulla pdl per l’istituzione della Giornata nazionale della memoria delle vittime delle mafie e ascolterà il Ministro della giustizia Andra Orlando nell’ambito dell’indagine conoscitiva sulla proposta di legge per la prevenzione della radicalizzazione e dell'estremismo jihadista. La Commissione Bilancio non si riunirà; da rilevare però che nella giornata di ieri ha terminato l’esame, apportando diverse modifiche, del decreto relativo agli interventi urgenti per la coesione sociale e territoriale, con particolare riferimento a situazioni critiche in alcune aree del Mezzogiorno. Nella seduta di ieri pomeriggio sono stati approvati i quattro emendamenti del Governo che prevedono lo stanziamento dei 24 milioni per i lavoratori Ilva in cassa integrazione, la stretta sul ricorso alla procedura negoziata senza pubblicazione del bando di gara per gli appalti del G7, la proposta per assicurare la presenza del Governo nella cabina di regia su Bagnoli e la possibilità di assegnare ai Comuni anche i beni confiscati alle imprese mafiose. Approvato anche l'emendamento del relatore Francesco Laforgia per dare all'Agenzia per la coesione territoriale la possibilità di stipulare convenzioni con società in-house delle amministrazioni statali, compresa Invitalia.

La Commissione Finanze ascolterà i rappresentanti di Unicredit nell’ambito dell’indagine conoscitiva sulle tematiche relative ai rapporti tra operatori finanziari e creditizi e clientela. La Commissione Cultura svolgerà diverse audizioni sui profili attuativi della legge di riforma della scuola varata dal Governo Renzi e ascolterà i rappresentanti di Ebay e di SIAE nell’ambito dell’indagine conoscitiva sulla bigliettazione dello spettacolo dal vivo. La Commissione Trasporti esaminerà la pdl per lo sviluppo della mobilità in bicicletta e la realizzazione della rete nazionale di percorribilità ciclistica. La Commissione Attività Produttive ascolterà il presidente dell'Associazione nazionale comuni italiani (ANCI) Antonio De Caro in merito alle problematiche del commercio ambulante, con particolare riferimento al recepimento della direttiva Bolkestein. La Commissione Lavoro, in sede riunita con la Attività produttive, ascolterà i rappresentanti di CGIL, CISL, UIL, UGL e CONFSAL, di Cooperazione Finanza Impresa, di Alleanza delle cooperative italiane (ACI) e della società Cooperazione Finanza Impresa s.c.p.a. (CFI) nell'ambito della discussione delle risoluzioni sull’acquisizione del capitale sociale delle imprese da parte dei loro dipendenti e audirà il presidente dell'Associazione nazionale comuni italiani (ANCI) Antonio De Caro in merito alle problematiche del commercio ambulante, con particolare riferimento al recepimento della direttiva Bolkestein. La Commissione Affari sociali esaminerà la pdl sul consenso informato e sulle dichiarazioni di volontà anticipate nei trattamenti sanitari.

Il giorno dopo l’accelerazione impressa dall’inedito asse Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Lega Nord e Fratelli d’Italia per andare a votare a giugno, dopo mesi di relativo silenzio, ieri è tornato a parlare Giorno Napolitano:Nei paesi civili alle elezioni si va a scadenza naturale e a noi manca ancora un anno. Bisognerebbe andare a votare o alla scadenza naturale della legislatura o quando mancano le condizioni per continuare ad andare avanti. Per togliere la fiducia a un Governo deve accadere qualcosa. Non si fa certo per il calcolo tattico di qualcuno...” ha sentenziato l’ex Presidente della Repubblica. Affermazioni che non sembrano essere state concordate con il Quirinale e che hanno provocato fortissime reazioni soprattutto da Matteo Salvini che su twitter ha scritto "Nei Paesi civili chi tradisce il proprio Popolo viene processato, non viene mantenuto a vita".

Le affermazioni di Napolitano non possono essere ignorate in casa del Partito Democratico che in questi gironi è impegnato nel logorante dibattito interno fra maggioranza e minoranza sul congresso. Dopo aver ventilato ipotesi di scissioni, ieri è tornato a parlare Pierluigi Bersani: "Se Renzi forza, rifiutando il Congresso e una qualunque altra forma di confronto e di contendibilità della linea politica e della leadership per andare al voto, è finito il Pd. E non nasce la cosa tre di D'Alema, di Bersani o di altri, ma un soggetto ulivista, largo plurale, democratico". L'ex segretario in un'intervista a Huffington Post attacca frontalmente Renzi: “vuole andare subito al voto, è la sua tesi, per evitare Congresso, manovra, referendum della Cgil, evitare tutto. Ma uno che governa non è mica uno slalomista! La sconfitta, andando avanti così, non è evitabile”. A queste parole durissime il Segretario Matto Renzi non ha replicato anche se in serata il Presidente del partito Orfini ha dichiarato che nel caso si vada a elezioni anticipate si potranno fare delle primarie prima dell’appuntamento elettorale, parole chiare ma che attendono la ratifica da parte di Matteo Renzi.

Intanto nella galassia 5 stelle iniziano i preparativi per la corsa al voto: Beppe Grillo stringe i tempi per portare il Movimento alle elezioni politiche il più possibile unito e compatto e stringe su programma e liste per i quali nelle prossime settimane dovrebbe scendere a Roma, con Casaleggio, per avviare ufficialmente il count down. Intanto, a scanso di equivoci, detta la linea dal blog sulla legge elettorale e sulla Raggi: per Roma la linea resta quella della resistenza, smentisce l'esistenza di “piani B” e derubrica le indiscrezioni sulle guerre intestine al gruppo romano in "gossip". Sulla legge elettorale ribadisce che non esiste trattativa con gli altri partiti, il M5S vuole il “Legalicum” così come approvato dalla Consulta e lo vuole applicare anche al Senato a condizione però che vengano eliminati, per entrambi i rami del parlamento, i capilista bloccati. La mossa a sorpresa rischia di affossare l'asse che in questa fase lega gli interessi del Movimento con quelli del Partito Democratico di Matteo Renzi e potrebbero avere l’effetto di allontanare, invece che avvicinare, la data per andare al voto.

 



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