Vertice a tre tra Berlusconi, Salvini e Meloni

Oggi alle 13 a palazzo Grazioli si terrà il vertice tra Silvio Berlusconi, Matteo Salvini e Giorgia Meloni per fare il punto sull’alleanza e soprattutto per avviare un ragionamento serio in vista delle prossime elezioni regionali. Sono sei le Regioni che andranno al voto, alcune subito, altre a scadenza naturale. Ad aprire le danze sarà proprio il Trentino-Alto Adige: il 21 ottobre. Toccherà poi all'Abruzzo il 10 febbraio 2019. In ballo poi ci saranno Piemonte, Sardegna, Basilicata e Calabria.

Dopo il summit del disgelo a Arcore di domenica scorsa che ha sancito la ripresa del dialogo tra Fi e Lega con il via libera definitivo a Marcello Foa per la presidenza Rai, il Carroccio avrebbe rinunciato a correre da solo in Abruzzo con Giuseppe Bellachioma per spirito di coalizione, aprendo così la strada alle trattative sulla griglia dei nomi per la presidenza e la composizione delle liste. 

M5S e Lega puntano a portare l’asticella del deficit al 2%

Nemmeno 24 ore dopo il duro attacco sferrato al titolare dell'Economia Giovanni Tria, dalla Cina Luigi Di Maio è tornato in pressing sul Mef per spostare l'asticella del deficit verso il 2% e oltre. Per Laura Castelli, mantenere il rapporto con il Pil all’1,6% “vorrebbe dire non fare quasi niente, a meno che non si facciano solo tagli”. Sulla stessa linea anche Giancarlo Giorgetti che ospite dalla Gruber ha ribadito che è possibile il superamento dell’1,6%: “Lo si può fare se si fanno proposte serie e credibili. Se lasciamo intendere che l'Italia può crescere si può arrivare anche allo sforamento del 2%”.

Insomma, se i toni si abbassano (“non c'è nessuno scontro, ho piena fiducia in Tria”, ha giurato Di Maio) non cambia certo il messaggio: M5S e Lega vogliono le risorse necessarie ad avviare le promesse fatte con il contrato di Governo. Dall'ufficio principale di via XX Settembre, come nei giorni scorsi, non trapela alcuna dichiarazione: per Tria, come ha chiarito più volte, l'equilibrio dei conti pubblici non si tocca.

Bisogna essere credibili rispetto ai mercati, concorda da Salisburgo il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, che però sottolinea. “La linea del governo non è sforare il 2%, non è l'uno virgola x o y, ma è fare una manovra seria, credibile, coraggiosa, che offra risposte ai nostri cittadini e consenta la ripresa economica, la crescita e lo sviluppo sostenibile. Non è il momento di dichiarare quali saranno i decimali, non ci dobbiamo impiccare sui decimali”.

L’ipotesi di alzare l'asticella al 2% e oltre consentirebbe di far apparire nelle tabelline dei conti diversi miliardi utili ad accontentare i pentastellati e i leghisti. Del resto il malumore esploso martedì nel M5S, che si è stretto intorno a Di Maio preoccupato dalla piega che stava prendendo la discussione economica nel governo, è stato un segnale molto forte. A farsene carico è stato proprio il premier che ha voluto incontrare a Palazzo Chigi i due capigruppo Francesco D'Uva e Stefano Patuanelli per lanciare un messaggio chiaro alla base del Movimento: state tranquilli che il reddito di cittadinanza si fa.

Non è solo il reddito di cittadinanza a preoccupare. Un altro rompicapo è quello della pace fiscale, che “si farà, è un provvedimento imprescindibile”, ha assicurato Conte. Resta da capire come: il M5Sè molto preoccupato che la misura possa diventare una sorta di condono mascherato mentre la Lega, dopo le parole di Matteo Salvini, pensa a un tetto molto alto che si aggira attorno al milione di euro.

Draghi rilancia il completamento dell’Unione bancaria

Per prevenire una nuova crisi i Governi devono rendere le politiche fiscali nazionali più efficaci, creando riserve di bilancio come cuscinetti. Per farlo, è necessario riaccendere la fiducia nelle regole fiscali rendendole più anticicliche e più vincolanti. Questo il monito del presidente della Banca centrale europea Mario Draghi intervenuto alla conferenza organizzata dal Jacques Delors Institute di Berlino.

“Durante la crisi abbiamo visto come la mancanza di spazio fiscale per stabilizzare l'economia possa creare un circolo vizioso di bassa crescita, aumento degli spread obbligazionari e calo dei prestiti nel settore bancario. Ciò può a sua volta produrre una frammentazione finanziaria. Solide politiche interne, tuttavia, non sono sempre sufficienti, perché i mercati possono reagire in modo eccessivo e penalizzare i debiti sovrani, con danni per la crescita e la sostenibilità fiscale. Questo è il motivo per cui anche la condivisione del rischio gioca un ruolo importante”. Questa visione ha consentito a Mario Draghi di ribadire la necessità che “si completi l'unione bancaria".

L’Aula del Senato vota il decreto milleproroghe

L’aula del Senato tornerà a riunirsi alle 9.30 per proseguire l’esame del decreto milleproroghe approvato la settimana scorsa dalla Camera. Il provvedimento dovrà essere varato entro il 23 settembre. Come di consueto alle 15 è previsto lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata.

Al Senato tornano a riunirsi le Commissioni

Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari Costituzionali esaminerà lo schema di decreto legislativo sulle funzioni e i compiti del Corpo nazionale dei vigili del fuoco e sul decreto legislativo relativo all'ordinamento del suo personale. La Giustizia si confronterà sui disegni di legge relativi alla legittima difesa, al voto di scambio e all’affido di minori. A seguire proseguirà l’esame di diversi schemi di decreti legislativi, tra cui quello sulla disciplina dell'esecuzione delle pene nei confronti dei condannati minorenni e sulla riforma dell'ordinamento penitenziario. La Bilancio esaminerà la proposta d’indagine conoscitiva sullo stato e sulle prospettive del processo di revisione della spesa pubblica.

La Commissione Lavori Pubblici esaminerà il disegno di legge, già approvato dalla Camera, sui dispositivi per impedire l'abbandono dei minori nei veicoli. Si confronterà poi sullo schema di decreto legislativo relativo all'apertura del mercato dei servizi di trasporto nazionale di passeggeri per ferrovia e la governance dell'infrastruttura ferroviaria. La Commissione Industria ascolterà i rappresentanti di Enel sull’affare assegnato relativo al sostegno alle attività produttive mediante l'impiego di sistemi di generazione, accumulo e autoconsumo di energia elettrica. La Salute svolgerà diverse audizioni sulle problematiche del servizio sanitario della regione Calabria.

Alla Camera

Nella giornata di oggi l’Assemblea della Camera non si riunirà; l’Aula è convocata domani per lo svolgimento delle interpellanze urgenti. Per quanto riguarda le Commissioni, la Finanze si confronterà sul disegno di legge per la semplificazione fiscale, il sostegno delle attività economiche e delle famiglie e il contrasto dell'evasione fiscale. La Attività produttive, in sede riunita con l’Agricoltura, esaminerà la proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio in materia di pratiche commerciali sleali nei rapporti tra imprese nella filiera alimentare. La Affari Sociali si confronterà sulla proposta di legge per il riconoscimento della cefalea primaria cronica come malattia sociale.



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