A 8 settimane dal voto il Governo sembra ancora lontano 

Questa mattina il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella farà il punto della situazione e trarrà le sue conclusioni dopo i due giorni di riflessione che si è preso alla fine dell'esplorazione condotta dalla presidente del Senato Elisabetta Casellati. Tra oggi pomeriggio e domani mattina annuncerà la sua decisione che, salvo sorprese, dovrebbe essere l'affidamento di un mandato esplorativo al Presidente della Camera Roberto Fico.

Resta da valutare quale sarà l'ampiezza del mandato, se cioè à limitato al perimetro Movimento 5 StellePartito Democratico o se prenderà in considerazione l'ipotesi LegaM5S. Nel frattempo si conoscerà il risultato delle elezioni in Molise (al momento sembra nettamente in vantaggio il candidato del centrodestra Donato Toma) che però non cambia i numeri in Parlamento: si dovrà quindi capire solo se l'esito del voto influenzerà gli orientamenti dei principali leader politici.

E si capirà anche se il pressing di Luigi Di Maio da una parte e di Silvio Berlusconi dall'altra su Matteo Salvini avrà influenze tali da mutare il quadro che si è più volte registrato nelle settimane scorse. In mancanza di cambiamenti di rilievo, il Presidente della Repubblica dovrebbe procedere, come ha fatto finora, a una verifica concreta dell'esito delle consultazioni.

Con l'incarico a Elisabetta Casellati (espressione della coalizione più votata) si è verificato se la maggioranza centrodestra – Movimento 5 Stelle indicata come possibile da Matteo Salvini, leader di quella coalizione, avesse la forza per far partire un governo. Ma l'esito di questo sondaggio è stato un nulla di fatto.

Si attende il mandato a Roberto Fico

Ora il mandato esplorativo al Presidente della Camera Roberto Fico, terza carica dello Stato ed espressione del partito più votato, sarebbe la strada più ovvia per verificare se l’altra opzione indicata dal Movimento 5 Stelle possa portare a un governo.

I pentastellati avevano indicato due possibilità: o un'alleanza con la sola Lega o con il Pd. Finora il leader del Carroccio, che su questo oggi è stato muto, ha detto di voler tenere unito il centrodestra e di non avere nessuna intenzione di rompere con Silvio Berlusconi per correre da solo incontro a Di Maio. Se non giungeranno segnali più che concreti di un cambiamento di rotta rispetto alle posizioni già espresse nelle due consultazioni di Mattarella e in quella della Casellati, al Colle si ritiene quindi già esclusa la possibilità di un accordo M5S-Lega (che vedrebbe tra l'altro i Cinque Stelle in preponderanza numerica e quindi in pole position per richiedere di esprimere il premier).

Ma si potrebbe decidere di non ingessare il mandato esplorativo con troppi vincoli per dare agio di sondare in profondità i partiti costringendo tutti a una pubblica assunzione di responsabilità. Il Partito Democratico, pur avendo dichiarato la sua indisponibilità a un’alleanza con il Movimento 5 Stelle, ha però fatto sapere che risponderà positivamente all'invito alle consultazioni da parte di un possibile incaricato del Quirinale e attende di sapere l'orientamento del capo dello Stato.

Al momento poche sembrano essere le chance per questo secondo mandato. Tutti, aspettando anche il tanto atteso voto delle regionali in Friuli Venezia Giulia, già guardano al dopo e nei partiti si ragiona su un possibile governo di responsabilità o su elezioni anticipate.

Il presidente Sergio Mattarella però preferisce procedere un passo alla volta sapendo che ogni atto politico va compiuto e non solo enunciato. L'unica certezza è che il voto anticipato a giugno sarebbe considerato un inutile azzardo; per il resto dal Colle si guarda con interesse allo svolgersi del dibattito politico ma anche con preoccupazione in ragione del fatto che a otto settimane dal voto non si registrano passi avanti.

Proseguono i lavori delle Commissioni speciali di Camera e Senato

Anche questa settimana le Commissioni Speciali per l'esame di Atti del Governo torneranno a riunirsi. Domani mattina alle 9.30 in sede congiunta ascolteranno, nell’ambito del decreto legislativo sui lavoratori marittimi, i rappresentanti della Confederazione italiana armatori (Confitarma), dell'Associazione italiana dell'armamento di linea (Fedarlinea) e dell'Associazione logistica dell'intermodalità sostenibile (ALIS). A seguire saranno auditi i rappresentanti dell'Associazione marittimi per il futuro, di FILT-CGIL, FIT-CISL, Uiltrasporti e UGL mare e porti.

Successivamente le due Commissioni ascolteranno i rappresentanti di R.ETE. Imprese Italia, di Federturismo, di Confindustria alberghi e i rappresentanti di European technology and travel service association nell’ambito dell’esame del decreto legislativo relativo ai pacchetti turistici.

Per quanto riguarda la Commissione del Senato, domani esaminerà gli schemi di decreto legislativo su lavoratori marittimi, distribuzione assicurativa, misure per un livello comune elevato di sicurezza delle reti e dei sistemi informativi nell'Unione, pacchetti turistici e servizi turistici collegati. Esaminerà anche gli schemi di decreto legislativo sull'uso dei dati del codice di prenotazione (PNR) a fini di prevenzione, accertamento, indagine e azione penale nei confronti dei reati di terrorismo e dei reati gravi, sulla riduzione delle emissioni nazionali di determinati inquinanti atmosferici e quello sull’organizzazione degli Uffici centrali di livello dirigenziale generale del Ministero dell'interno. Infine esaminerà lo schema di decreto ministeriale relativo al programma pluriennale di ammodernamento e rinnovamento dello Stato Maggiore della Difesa.

Per quanto riguarda la Commissione della Camera, oggi alle 14.45 ascolterà i rappresentanti dell'Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente (ARERA) e nell’arco della settimana proseguirà l’esame del decreto legge per assicurare la continuità delle funzioni dell'Autorità.

A seguire si confronterà sullo schema di decreto legislativo sulla riduzione delle emissioni nazionali di determinati inquinanti atmosferici e su quelli per la salvaguardia di diritti pensionistici complementari, per la revisione della disciplina in materia d’impresa sociale, sui lavoratori marittimi e su quello relativo ai pacchetti turistici. Ma anche su quello per disciplinare il regime delle incompatibilità degli amministratori giudiziari e quello per la tutela del lavoro nell'ambito delle imprese sequestrate e confiscate. Si confronterà poi sul decreto ministeriale relativo al programma pluriennale di ammodernamento e rinnovamento dello Stato Maggiore della Difesa.



Seguici sui Social


2

Nomos Centro Studi Parlamentari è una delle principali realtà italiane nel settore delle Relazioni IstituzionaliPublic Affairs, Lobbying e Monitoraggio Legislativo e Parlamentare 

Vuoi ricevere tutti i nostri aggiornamenti in tempo reale? Seguici sui nostri canali social