Le norme sui risparmiatori non saranno nel dl crescita. Tensione nel Governo

Non è ancora chiusa nel Governo la partita del risarcimento dei risparmiatori truffati dalle banche. Malgrado il pressing congiunto di M5S e Lega, le misure non dovrebbero entrare nel decreto Crescita che andrà all'esame del Consiglio dei ministri in programma oggi alle 18:30. I principali azionisti di maggioranza da tempo insistono sull'approvazione delle norme cercando di forzare le profonde perplessità tecniche del ministro dell'Economia Giovanni Tria, finito nel mirino dei 5 Stelle, che hanno già pronta un’interrogazione parlamentare, per le ambizioni della consigliera Claudia Bugno. Sui risparmiatori ci dovrebbe essere un breve confronto in Cdm ma i risarcimenti dovrebbero essere varati con dei decreti attuativi, nei prossimi giorni. Sul dossier c’è l'accordo di massima tra M5S e Lega, e sarà il presidente del Consiglio ad assumersi la responsabilità del dossier e a chiudere il cerchio. 

In merito alle norme sui risparmiatori, il ministro dei Rapporti con il Parlamento Riccardo Fraccaro ha garantito che “il Governo intende risarcire i truffati delle banche e per questo ha stanziato 1 miliardo e mezzo di euro”. Ma nel Cdm di oggi, ha poi spiegato l'esponente pentastellato, “non ci saranno nuove norme: si affronterà il tema dei decreti attuativi con l'obiettivo di approvarli nel più breve tempo possibile”. Sul tema si registra il silenzio della Lega, dopo che ieri Salvini era intervenuto per sollecitare Tria; al Quirinale nessuno esprime giudizi in attesa di vedere i testi dei decreti. 

Tria rimane in bilico ma per il momento rimane nel Governo

Nelle ultime ore, il M5S ha abbassato il tiro nei confronti del ministro Tria. Ma sotto traccia restano i rilievi politici contestati al capo del Mef, anche in vista della scadenza del Def la prossima settimana. I pentastellati vorrebbero che il Ministro fosse molto più coraggioso e che di fatto desse il via libera con meno difficoltà alle loro iniziative. Da parte leghista, non c’è mai stato un grande feeling con Tria anche se nessuno del partito di Matteo Salvini ha fatto in questi giorni dichiarazioni contro di lui. In sostanza, la Lega non vuole attaccare Tria ma nemmeno farà acrobazie per difenderlo, anche perché nel partito di via Bellerio è da mesi finita la luna di miele con il Ministro, al quale si rimprovera un eccesso di autonomia. Giuseppe Conte, da Doha, prova a smorzare i toni e ha invitato tutti i Ministri a stare tranquilli e lavorare, assicurando che “non c’è nessuna dimissione o richiesta di dimissioni”. Affermazione confermata, almeno per il momento da Luigi Di Maio; per Matteo Salvini “Se ognuno fa il suo dovere non deve temere niente”. 

È di nuovo scontro tra M5S e Lega sulla castrazione chimica

Il cosiddetto ddl codice rosso incassa il primo via libera della Camera e passa all'esame del Senato, ma senza l'attesa unanimità: i voti a favore sono 380, nessun contrario. Troppe tuttavia le criticità ancora nel testo per Pd e Leu, che parlano di occasione persa e si astengono; votano a favore assieme alla maggioranza FdI e Forza Italia. Il provvedimento, varato lo scorso novembre dal Cdm su spinta dei Ministri Giulia Bongiorno e Alfonso Bonafede, poi profondamente modificato durante l'iter a Montecitorio con l'aggiunta di diversi articoli e l'inserimento di due nuovi reati (il revengeporn e lo sfregio del volto) è stato approvato dell'Assemblea nonostante il duro scontro che si è consumato in Aula tra maggioranza e opposizioni proprio sulla porno vendetta e all'interno degli stessi gialloverdi. 

La spaccatura si è risanata solo per metà: a dividere gli alleati di Governo è nuovamente la castrazione chimica, voluta dalla Lega e stoppata dai 5 stelle, ma che torna a fare capolino grazie a un ordine del giorno di Fratelli d'Italia. Il testo approvato oggi ricalca l'emendamento leghista prima presentato e poi ritirato per evitare di danneggiare il Governo, è stata la motivazione fornita dal partito di via Bellerio. Tuttavia, il voto rende plasticamente visibile la spaccatura in atto nella maggioranza: i 5 stelle votano contro assieme a Pd, Forza Italia e Leu, la Lega vota a favore con FdI. Alla fine l’odg non viene approvato ma tanto basta per riaccendere la miccia e far risalire il livello di scontro. Ieri mattina la ministra Bongiorno ha presentato, come promesso da Matteo Salvini, una legge ad hoc sulla castrazione chimica, ma è già stata affossata da 5 stelle che hanno dichiarato a più riprese che la norma non passerà mai.

L’Aula del Senato 

L’aula del Senato tornerà a riunirsi alle 10 per lo svolgimento delle interrogazioni e alle 15 per quello delle interrogazioni a risposta immediata. Nella seduta di ieri è stato approvato definitivamente il ddl relativo alla cosiddetta class action e sono state discusse le mozioni sull’autismo e quelle sulle riserve auree della Banca d'Italia.

Le Commissioni del Senato

Per quanto riguarda le Commissioni, la Giustizia, in sede riunita con la Finanze, si confronterà sullo schema di decreto legislativo sull’incoraggiamento dell'impegno a lungo termine degli azionisti. La Finanze proseguirà l’esame del cosiddetto decreto brexit per assicurare sicurezza, stabilità finanziaria e integrità dei mercati, nonché tutela della salute e della libertà di soggiorno dei cittadini italiani e di quelli del Regno Unito, in caso di recesso dall'Unione europea. E sul medesimo provvedimento ascolterà i rappresentanti dell’Ivass e della Consob.

L’Aula della Camera 

Dopo che nella seduta di ieri è stata approvata, in prima lettura, la proposta di legge per la tutela delle vittime di violenza domestica e di genere, l’Assemblea della Camera tornerà a riunirsi alle 10 per l’esame della pdl per la trasparenza dei rapporti tra le imprese produttrici, i soggetti che operano nel settore della salute e le organizzazioni sanitarie, delle mozioni sulle iniziative in materia di cambiamenti climatici e per la promozione della candidatura dell'Italia quale Paese ospitante della COP 26 nel 2020 e di quelle per sostenere la candidatura di Milano a sede di sezione specializzata del Tribunale unificato dei brevetti. A seguire discuterà il disegno di legge per la concretezza delle azioni delle Pubbliche amministrazioni e la prevenzione dell'assenteismo. 

Le Commissioni della Camera

La Commissione Giustizia esaminerà, in sede riunita con la Esteri, la pdl di ratifica ed esecuzione della Convenzione del Consiglio d'Europa sulla manipolazione di competizioni sportive; con la Affari Sociali svolgerà alcune audizioni sulle pdl per il rifiuto di trattamenti sanitari e di liceità dell'eutanasia. La Finanze si confronterà sulla proposta per la semplificazione fiscale, il sostegno delle attività economiche e delle famiglie e il contrasto dell'evasione fiscale. La Cultura esaminerà la pdl per la promozione e il sostegno della lettura.

La Lavoro si confronterà sulla pdl sull'ordinamento e la struttura organizzativa dell'Istituto nazionale della previdenza sociale (INPS) e dell'Istituto nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL). La Affari sociali si confronterà sul documento conclusivo dell’indagine conoscitiva sull’accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore con particolare riferimento all'ambito pediatrico. La Commissione Agricoltura svolgerà diverse audizioni sul decreto per il rilancio dei settori agricoli in crisi e il sostegno alle imprese agroalimentari colpite da eventi atmosferici avversi di carattere eccezionale.



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