L’Assemblea del Senato tornerà a riunirsi a partire dalle 16.30 per l’esame del decreto-legge sulle procedure esecutive per la tutela degli investitori in banche in liquidazione e del ddl sul contrasto alle intimidazioni nei confronti degli amministratori locali e sul reato di depistaggio.

Per quanto riguarda i lavori delle Commissioni, la Affari Costituzionali proseguirà l’esame dello schema di decreto legislativo per il riordino della disciplina in materia di conferenza dei servizi, del ddl sull'attività di rappresentanza d'interessi e dello schema di dlgs sul testo unico in materia di società a partecipazione pubblica. La Commissione Giustizia proseguirà il confronto sul ddl relativo al Codice antimafia. La Commissione Finanze terminerà l’esame del decreto sulle procedure esecutive per la tutela degli investitori in banche in liquidazione. La Commissione Istruzione si confronterà sul ddl relativo alla disciplina del cinema, dell'audiovisivo e dello spettacolo. La Commissione Lavori pubblici esaminerà lo schema di dlgs sulla riorganizzazione e semplificazione della disciplina delle Autorità portuali e riprenderà l’esame del ddl di riforma del codice della strada.

La Commissione Agricoltura proseguirà l’esame del ddl sugli sprechi alimentari. La Commissione Industria riprenderà a esaminare il ddl "Concorrenza": negli scorsi giorni il Ministro per lo sviluppo economico Carlo Calenda è tornato a ribadire l’intenzione e la volontà di approvare il provvedimento prima dell’estate; questa settimana sarà quindi determinante per affrontare i nodi politici che sono ancora da sciogliere, che nello specifico riguardano l'energia, le farmacie oltreché la norma bookinglobbyscatole nere, assicurazioni e Srl semplificate. La Commissione Lavoro proseguirà l’esame del ddl sul lavoro autonomo. La Commissione Sanità ascolterà il presidente dell'Agenzia italiana del farmaco nell’ambito dell’indagine conoscitiva sul Sistema Sanitario Nazionale. Infine, la Commissione Territorio tratterà gli atti comunitari su RAEE, discariche di rifiuti, rifiuti, imballaggi e rifiuti d'imballaggio, sul piano d'azione dell'Unione europea per l'economia circolare, riprenderà il ddl, già approvato dalla Camera, sui princìpi per la tutela, il governo e la gestione pubblica delle acque e si confronterà sull’Atto comunitario relativo alla prevenzione e alla riparazione del danno ambientale.

L’Assemblea della Camera tornerà a riunirsi a partire dalle 10.30 per lo svolgimento delle interpellanze e interrogazioni. Dalle 13 riprenderà il confronto sulla proposta di legge sulla disciplina dei partiti politici e la delega al Governo per l'emanazione di un testo unico per il riordino delle disposizioni in materia. Successivamente saranno trattati anche la pdl, già approvata dal Senato, relativa al contrasto e repressione dei crimini di genocidio, crimini contro l'umanità e crimini di guerra, la relazione della Commissione parlamentare d'inchiesta sui fenomeni della contraffazione, della pirateria in campo commerciale, del commercio abusivo e della contraffazione nel settore della mozzarella di bufala campana, e le mozioni sulle iniziative per favorire l'accesso agli studi universitari.

Passando ai lavori delle Commissioni, la Affari Costituzionali si confronterà sullo schema di decreto legislativo per il riordino della disciplina in materia di conferenza di servizi. La Commissione Bilancio della Camera e la Commissione Affari costituzionali del Senato ascolteranno in sede congiunta i rappresentanti della Corte dei conti, dell'Autorità nazionale anticorruzione, dell'Associazione nazionale magistrati, dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato e del Forum italiano dei movimenti per l'acqua nell’ambito dell'esame dello schema di dlgs sul testo unico in materia di società a partecipazione pubblica. La Commissione Cultura esaminerà la pdl sulla disciplina delle professioni di educatore professionale, educatore professionale sanitario e pedagogista. La Commissione Trasporti si confronterà sullo schema di aggiornamento per l'anno 2015 del contratto di programma 2012-2016 tra il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e Rfi Spa.

La Commissione Attività produttive ascolterà i rappresentanti di SNAM e dell'Autorità per l'energia elettrica, il gas e il sistema idrico nell’ambito dell’esame dell’Atto europeo sulle misure per la sicurezza dell'approvvigionamento di gas. La Commissione Lavoro, nell’ambito dell’esame delle risoluzioni in materia di occupazione in relazione agli sviluppi dell'innovazione tecnologica, ascolterà i rappresentanti dell'Agenzia per l'Italia digitale e dell'ISFOL. La Commissione Affari Sociali proseguirà l’esame della pdl concernente gli accertamenti diagnostici neonatali obbligatori per la prevenzione e la cura delle malattie metaboliche ereditarie, e del ddl sull’assistenza ai disabili gravi. Infine, la Commissione Politiche dell’Unione Europea si confronterà sulla legge europea 2015-2016.

Nella giornata di ieri sono arrivati i risultati definitivi delle elezioni amministrative che si sono tenute la scorsa domenica. Un primo dato è rappresentato, senza ombra di dubbio, dal fatto che l’astensionismo è il vero vincitore di questa tornata elettorale. L’affluenza è stata più bassa nelle grandi città, tutte sotto al 60%: si ferma al 54,14% a Napoli, al 57,19% a Roma e al 54,66% a Milano; più alta l'affluenza a Bologna e Torino, che si attestano rispettivamente al 59,72 e al 57,19%. Un secondo dato estremamente rilevante è che nella stragrande maggioranza dei comuni al voto nessun candidato è riuscito a vincere al primo turno. Determinante è stata non solo la presenza diffusa di uno scontro non più bipolare ma tripolare fra le coalizioni guidate dal Partito Democratico, il M5S e quelle di Centro-Destra, ma anche la presenza di un altissimo numero di liste e candidati a sindaco.

Tra i risultati più emblematici c’è il grande balzo della candidata del Movimento Cinque Stelle Virginia Raggi a Roma, che raggiunge il ballottaggio con il 35,2% distaccando di oltre 10 punti il candidato dal Pd Roberto Giachetti, fermo al 24,9%. A Milano il candidato del centro-sinistra Beppe Sala, che ha raccolto il 41,7% delle preferenze, andrà al ballottaggio con quello di centro-destra Stefano Parisi che si è attestato al 40,7% e quindi a meno di un punto percentuale dallo sfidante. A Napoli, invece, la sfida al secondo turno sarà tra il sindaco uscente Luigi De Magistris (42,8%) e il candidato del centrodestra Gianni Lettieri (24%); fuori invece la candidata del Partito Democratico Valeria Valente fermatasi al 21,7%. Si andrà al ballottaggio anche a Torino dove Piero Fassino (41,8%) si scontrerà con la candidata del M5S Chiara Appendino (30,9%) e a Bologna dove il sindaco uscente Virginio Merola (39,46%) si confronterà con la candidata del centro destra Lucia Borgonzoni (22,2%).

I risultati delle elezioni amministrative sono stati al centro del dibattito politico di tutta la giornata di ieri. Il Premier e leader del Partito Democratico Matteo Renzi, in una lunga conferenza stampa, ha affermato che: "Noi non siamo contenti. Non siamo come gli altri che indossano il sorriso di ordinanza, volevamo fare meglio soprattutto a Napoli, dove c’è il risultato peggiore del Pd", anche se precisa che il Pd "su 1.300 sindaci ne porta a casa quasi 1.000. Ci siamo consolidati come prima comunità politica nazionale ed europea". E lancia una frecciata agli avversari: "Da parte mia tanta solidarietà e tenerezza a quei politici che oggi brindano a percentuali da prefisso telefonico in città importantissime". Poi annuncia che alla direzione del Pd, dopo i ballottaggi, proporrà il commissariamento del Pd napoletano. Loda il risultato di Roberto Giachetti a Roma: "Ha fatto un mezzo miracolo. Onore al merito, è stata una campagna molto molto difficile e ora c'è, è in campo. Se la giocherà al ballottaggio". Intanto la minoranza del Pd torna a farsi sentire; Gianni Cuperlo si dice preoccupato per un distacco preoccupante tra una parte ampia degli elettori della sinistra e il PD, mentre Roberto Speranza ha prontamente affermato che il risultato del voto "è un primo segnale che dice che dove c'è il centrosinistra ci sono i risultati migliori. Se invece ci sono alleanze improprie, guardando a destra o a Verdini, gli elettori si voltano dall'altra parte". E rilancia la necessità di mettere da parte il referendum per concentrarsi maggiormente sui ballottaggi.

Nel Movimento 5 Stelle l’euforia è grandissima. Ieri notte Beppe Grillo con l'hashtag "#Cambiamotutto" ha lanciato l’urlo di vittoria definendo quelli di Roma, di Torino e di moltissimi altri comuni come risultati storici. Commenti ai quali hanno fatto seguito tutti i big del Movimento da Di Battista a Di Maio; quest’ultimo, in un'intervista al Corriere, ha affermato: «Ai ballottaggi non faremo nessuna alleanza, nessun biscotto: vogliamo che a parlare siano i cittadini. Spero solo che dopo l’esito di questo voto non si sentano più le menzogne sui nostri sindaci e su come amministriamo, e spero anche che ora il confronto si sposti sui temi: sia Virginia Raggi sia Chiara Appendino incarnano alla perfezione quella rivoluzione gentile che noi vogliamo portare in questo Paese».

In casa centro-destra le considerazioni sono molteplici, soprattutto pensando ai risultati di Milano e Roma. Quello che appare evidente ormai a tutti è che se i partiti di centro-destra si presentano divisi, ottengono risultati peggiori e non determinanti come nel caso della capitale. C’è infatti molta amarezza da parte della leader di Fratelli d'Italia per il mancato raggiungimento del secondo turno in forza di pochi punti percentuali. Sulla questione è intervenuto anche Matteo Salvini della Lega Nord auspicando l'unità del centro-destra: "Mi spiace davvero, di cuore, per la Meloni. Ma lì purtroppo Berlusconi ha sbagliato, guardando al passato. Adesso bisogna ricostruire il centro-destra, ma su nuove basi e non certo sulle poltrone o guardando al passato." Parole che rilanciano la sfida rivolta a tutta l’intera area politica e in particolare al leader di Fi Berlusconi. Ora le priorità sono i ballottaggi di Milano e Napoli e di molti altri comuni, ma sembra inevitabile che all’indomani del voto ci sarà la resa dei conti con un risultato ad oggi ancora totalmente imprevedibile.



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