Nella giornata di oggi l’Assemblea del Senato non si riunirà. Nell'arco di questa settimana, l’aula di Palazzo Madama ha approvato definitivamente, con voto di fiducia, il discusso decreto-legge per la riforma delle banche di credito cooperativo. I voti favorevoli sono stati 171 mentre quelli contrari 105. Il decreto approvato s'inserisce in un più ampio quadro di ristrutturazione della normativa che regola il sistema bancario italiano e porta con sé l’obiettivo, fortemente sostenuto dal Governo, di rafforzare gli istituti bancari e sostenere più efficacemente l'economia reale e la crescita.

Nello specifico, sono quattro le principali aree d'intervento del provvedimento: la riforma delle Banche di Credito Cooperativo, la garanzia dello Stato sulla cartolarizzazione delle sofferenze, le disposizioni fiscali relative alle procedure di crisi e le norme in materia di gestione e di tutela del risparmio. Il nodo centrale della riforma è rappresentato dal processo di aggregazione delle Bcc in uno o più grandi gruppi bancari cooperativi con la possibilità però per le banche che abbiano un patrimonio superiore a 200 milioni di euro (sono 14 su circa 300) di proseguire da sole costituendosi in Spa controllate dalle stesse cooperative e dietro il pagamento di un'imposta straordinaria del 20% del patrimonio. Inoltre, il decreto interviene ulteriormente per frenare il cosiddetto anatocismo bancario, la pratica di far pagare interessi sugli interessi.

L’Assemblea del Senato nella giornata di giovedì ha poi approvato le mozioni sulla tutela dei diritti dell'infanzia nei territori controllati da Isis e Boko Haram. Sono invece state rinviate alla settimana prossima la discussione delle mozioni sulla sottrazione internazionale di minori, sulla stabilizzazione degli ecobonus e sulla privatizzazione parziale di Ferrovie dello Stato Italiane.

In entrambi i rami del Parlamento è stata svolta l’informativa del Ministro degli affari esteri Paolo Gentiloni sul caso di Giulio Regeni, il giovane studioso residente al Cairo, sequestrato il 25 gennaio scorso, atrocemente torturato e poi ucciso.

Per quanto riguarda le Commissioni, nella giornata di oggi non sono previste sedute. Questa doveva essere la settimana nella quale la Commissione Industria avrebbe dovuto terminare l’esame del ddl Concorrenza per consentire all’aula di iniziarne la discussione come da calendario. Ma le dimissioni della Ministra dello sviluppo economico Federica Guidi, a seguito di quanto emerso dall’inchiesta condotta dalla magistratura di Potenza sul caso Tempa Rossa, hanno determinato l’interruzione dei lavori. La richiesta è arrivata direttamente dal Governo che tramite il Sottosegretario allo sviluppo economico Antonio Gentile ha chiesto qualche giorno di sospensione, in attesa della nomina del nuovo titolare del Dicastero prima di procedere con l'esame del provvedimento, oramai giunto alle sue ultime, ma determinanti, battute finali. Sul tavolo ci sono moltissime proposte accantonate: si va dalla Rc auto allo stop dell'esclusiva di Poste Italiane sull'invio di atti giudiziari e multe; dalle maxi-bollette energetiche alle proposte di cancellare la possibilità delle banche di fare anche gli agenti immobiliari; dai notai fino agli emendamenti su Uber, farmacie e patent linkage.

Nel frattempo, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha affidato l’interim del Dicastero di via Veneto allo stesso premier. Nella giornata di ieri il Presidente del Consiglio Matteo Renzi ne ha parlato al Quirinale con il Capo dello Stato: da quello che emerge sembra che la nomina del nuovo ministro richiederà più tempo del previsto. Renzi aveva fatto sapere di volere risolvere la pratica in tempi brevi, entro la fine di questa settimana, ma molto più probabilmente ci sarà da aspettare fino alla prossima settimana, forse anche di più. I nomi al momento più quotati rimangono quelli di Teresa Bellanova e Claudio De Vincenti; la prima sembra essere ancora in vantaggio sul secondo: prima di tutto è una donna, particolare che consentirebbe a Renzi di lasciare invariato l'equilibrio di genere all'interno del governo; poi ha l'esperienza maturata prima da Sottosegretario al lavoro e poi da Viceministro allo sviluppo economico e, infine, è una politica vera, con un passato nel sindacato, poi nei Democratici di Sinistra e nel Pd. Ma si parla anche di persone esterne al Governo e non parlamentari, come il direttore generale di Confindustria Marcella Panucci o la vice presidente uscente di Confindustria Antonella Mansi.

Passando a Montecitorio, nella giornata di oggi l’Assemblea si riunirà a partire dalle 9.30 per lo svolgimento delle interpellanze urgenti, che nello specifico riguarderanno il piano di Garanzia Giovani, il personale civile all’interno del Corpo Forestale dello Stato, la revoca della nomina del Sottosegretario alla salute Vito De Filippo, il ruolo di Valter Pastena quale consigliere del Ministro dello sviluppo economico, l’inquinamento atmosferico generato dall’Ilva di Taranto, la tutela dei soci risparmiatori danneggiati dalla vicenda CoopCa e il rilancio dell'industria in Campania.

Volendo fare il punto su quanto successo nella settimana, va rilevato che la Camera ha approvato in prima lettura la pdl per la modifica delle circoscrizioni territoriali delle province di Bergamo e Cremona, e diverse leggi di ratifica di trattati internazionali.

L’aula della Camera si è poi confrontata ed ha approvato le mozioni per il riconoscimento della fibrosi polmonare idiopatica come malattia rara, che impegnano il Governo a prevedere una serie di iniziative volte a favorire il supporto e la formazione del personale sanitario, a promuovere campagne informative nazionali e locali per diffondere la conoscenza e la consapevolezza della malattia, a promuovere l'integrazione dei Centri di riferimento italiani alle reti europee e a favorire azioni di monitoraggio sull'effettiva operatività dei centri di riferimento regionali per le malattie rare.

L’Aula ha poi approvato diverse mozioni sulla delicata questione della riscossione del canone Rai in bolletta elettrica. Esse nel complesso impegnano il Governo a confermare che il canone è dovuto soltanto per il possesso di un apparecchio TV, a tutelare la privacy del consumatore e ad adottare misure ulteriori di tutela in caso di errori, abusi o comportamenti contrari al codice del consumo, oltre che a ridurre l’importo del canone Rai per l'anno 2017, ad adottare con la massima urgenza il Decreto interministeriale attuativo del nuovo regime di pagamento e a rendere chiaro, con ogni mezzo utile, ai cittadini che hanno diritto all'esenzione, quali sono i termini, le modalità e la scadenza entro cui inviare la richiesta.

Quella che si apre lunedì sarà una settimana politicamente molto accesa, poiché nell’Aula di Montecitorio è previsto il varo definitivo della Riforma Costituzionale. La discussione prima ancora di cominciare è già stata contraddistinta da forti polemiche per la volontà della maggioranza di non rinviarne il dibattito in vista della campagna elettorale sul referendum sulle trivelle del prossimo 17 aprile come fortemente richiesto dalle opposizioni. Nella giornata di ieri la Presidente della Camera Laura Boldrini ha confermato la decisione di impedire ai 14 deputati sospesi del Movimento Cinque Stelle di discutere e votare la Riforma Costituzionale; ciò ha provocato fortissime polemiche da parte di esponenti del M5S che hanno affermato: “il Presidente della Camera, ancora una volta, non ha difeso la partecipazione e tutelato la minoranza, andando dritta sull'appoggio della linea del Governo che ci vuole zitti e docili”.

Alle 18:00 di oggi è convocato il Consiglio dei Ministri. All’ordine del giorno, al momento non ancora diramato, anche l’approvazione del DEF.



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