Oggi al Senato

L’Assemblea del Senato tornerà a riunirsi alle 12 per iniziare l’esame della riforma organica del Regolamento.

Per quanto riguarda i lavori delle Commissioni, la Affari costituzionali tornerà a confrontarsi sulla proposta di legge, già approvata dalla Camera, per l’abolizione dei vitalizi e la nuova disciplina dei trattamenti pensionistici dei membri del Parlamento e dei consiglieri regionali. La Commissione Giustizia esaminerà lo schema di decreto legislativo recante disposizioni di modifica della disciplina del regime di procedibilità per taluni reati. La Commissione Finanze si confronterà sugli Atti europei relativi ai soggetti passivi certificati e ai mercati degli strumenti finanziari.

La Commissione Lavori pubblici esaminerà il ddl, già approvato dalla Camera, sulla mobilità ciclistica e l’Atto europeo sui servizi di trasporto con autobus. La Commissione industria esaminerà il ddl, già approvato dalla Camera, sul commercio equosolidale e lo schema di decreto ministeriale sulle riduzioni delle tariffe a copertura degli oneri generali di sistema per imprese energivore. La Commissione Sanità esaminerà il disegno di legge sui disturbi alimentari, il ddl sui farmaci veterinari, il ddl sull’assistenza sanitaria per le persone senza fissa dimora, il ddl per il riconoscimento della fibromialgia come malattia invalidante e quello sulle malattie cardiovascolari e sulla prevenzione e la cura dell'ictus cerebrale ischemico.

Oggi alla Camera

Per quanto riguarda l’altro ramo del Parlamento, oggi doveva essere il giorno dell’arrivo in Aula della manovra economica, invece, a causa del prolungarsi dei lavori in Commissione, è stato necessario aggiornare i lavori dell’Assemblea della Camera direttamente a mercoledì. L’esame della legge di Bilancio inizierà domani a partire dalle 9.30. A seguire saranno discusse diverse proposte di legge di ratifica di trattati internazionali ed è prevista la votazione per l'elezione di due componenti il Consiglio di Presidenza della Corte dei conti, di due componenti il Consiglio di Presidenza della giustizia amministrativa e di due componenti il Consiglio di Presidenza della giustizia tributaria.

Quanto ai lavori delle Commissioni, la Giustizia proseguirà il ciclo di audizioni nell’ambito dell’indagine conoscitiva sulla tutela degli animali. La Commissione Esteri esaminerà il documento conclusivo dell’indagine conoscitiva sulla strategia italiana per l'Artico e quello sull'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile. La Commissione Bilancio riprenderà l’esame della legge di bilancio a partire dalle 11: l’obiettivo è quello di concludere i lavori e conferire mandato al relatore Francesco Boccia entro domani mattina. Si annuncia quindi una giornata lunghissima nella quale dovranno essere votati i moltissimi emendamenti che sono stati accantonati.

La Commissione Ambiente esaminerà lo schema di decreto legislativo per il riordino delle disposizioni legislative sulla Protezione civile. La Commissione Attività produttive esaminerà lo schema di decreto ministeriale sulle riduzioni delle tariffe a copertura degli oneri generali di sistema per imprese energivore. La Commissione Agricoltura esaminerà la pdl su produzione, commercializzazione ed etichettatura degli sfarinati integrali di frumento e dei prodotti alimentari derivati. Infine la Commissione d'inchiesta sul sistema bancario e finanziario, dopo che ieri ha ascoltato il Ministro dell’economia Pier Carlo Padoan, alle 10 audirà il Governatore della Banca d'Italia Ignazio Visco.

Di Maio annuncia il suo Si per l’uscita dall’Euro

Sono ormai diversi mesi che il Movimento 5 Stelle ha assunto una posizione soft sull’euro spiegando anche alle Cancellerie europee che l'obiettivo del movimento non è l'uscita dall'eurozona, ferma restando la volontà, una volta al governo, di chiedere alcuni cambiamenti radicali delle politiche di spesa imposte dall'Ue. Ma a una domanda diretta sull'ipotesi di referendum, il candidato premier Luigi Di Maio ha riposto chiarendo che sarebbe solo una "extrema ratio", nel caso in cui non si arrivasse a un accordo con Bruxelles, aggiungendo che comunque al quesito sull'uscita dell'Italia dalla moneta unica lui voterebbe sì. Immediata la replica del segretario del Partito Democratico Matteo Renzi, che su Twitter scrive: “Stavolta Di Maio ha fatto chiarezza, bisogna ammetterlo: lui voterebbe per l'uscita dall'Euro. Io dico invece che sarebbe una follia per l'economia italiana”.

Il M5S apre alla possibilità di alleanze post elettorali

In vista delle prossime elezioni politiche Luigi Di Maio ha dichiarato che se il Movimento 5 Stelle raggiungesse il 40% avrebbe la possibilità di governare da solo, ma nel caso l’obiettivo non venisse raggiunto la sera stessa delle elezioni rivolgerebbe un appello pubblico a tutte le forze politiche che sono entrate in Parlamento chiedendo loro di sostenere il programma del movimento e la sua squadra di Governo: in buona sostanza il vicepresidente della Camera ha aperto alla possibilità di un accordo post elettorale. In tema di Governo poi ha annunciato che prima del voto di marzo verrà presentata la lista dei ministri del Movimento 5 Stelle e ha ribadito non solo che i pentastellati saranno il primo partito del Paese ma che solamente loro potranno portare stabilità visto che secondo i sondaggi un accordo post elettorale tra Partito Democratico e Forza Italia non potrebbe portare a una maggioranza parlamentare in grado di sostenere un esecutivo. 

Gelo in casa del Centro Destra

Nessun vertice in agenda e nessun contatto: è gelo nel Centro Destra e sembra orami certo che la riunione sul programma prima di Natale non ci sarà. I rapporti tra Silvio Berlusconi e Matteo Salvini sono tesissimi, da quando il leader del Carroccio ha fatto saltare il tavolo sul programma della coalizione che doveva tenersi la scorsa settimana. I due non si ritroveranno neanche oggi al Quirinale per il tradizionale scambio di auguri con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Il leader leghista ostenta sicurezza: “Berlusconi, alla fine, penso firmerà questo programma comune, perché è interesse di tutti”. Dall’altra parte l’ex Cav non fa nessun commento; la situazione è stagnante e Berlusconi spera di tornarci su appena l'europarlamentare si sarà calmato e soprattutto quando avrà preso coscienza che a guidare e a trainare la coalizione è Forza Italia. Programma a parte, su cui l'ex Cav già sta lavorando da tempo e che dice pronto, il suo chiodo fisso è la premiership, al di là della sentenza di Strasburgo che potrebbe arrivare a febbraio, permettendo a Berlusconi di candidarsi nelle liste con riserva.

Intanto oggi nascerà la nuova formazione politica che sosterrà il Centro Destra, la cosiddetta “quarta gamba”: i leader del nuovo partito saranno Raffaele Fitto, Gaetano Quagliariello, Enrico Costa, Maurizio Lupi, Saverio Romano, Enrico Zanetti e Flavio Tosi. Il nuovo soggetto politico alle prossime elezioni potrebbe arrivare addirittura al 3%.



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