Draghi apre alla finale degli europei a Roma: “In Gb troppi contagi”

Mario Draghi, al termine della conferenza stampa congiunta con Angela Merkel, pone un tema che da qui ai prossimi giorni farà discutere non solo l'Uefa, che per il momento esclude l'ipotesi, ma anche le cancellerie europee. Quella della finale degli Europei non è solo una questione da epidemiologi, è un tema politico che potrebbe vedere contrapposti l'Ue e il Regno Unito in un post Brexit che non ha esaurito i suoi strascichi. A domanda diretta di una giornalista tedesca sull'ipotesi di spostare la finale da Wembley all'Olimpico e con la Merkel al suo fianco, Draghi, in visita a Berlino per una cena con la Cancelliera, risponde in maniera piuttosto netta: “Sì, mi adopererò affinché la finale degli Europei non si faccia in Paesi dove il contagio cresce”, sono le sue parole. La Merkel non lo contraddice, anzi per l'intera conferenza stampa scherza sulle divisioni calcistiche tra Italia e Germania, le uniche, sottolinea, rilevanti tra i due Governi. Possibile, insomma, che l'asse tra Roma e Berlino si estenda dai dossier Recovery, migranti e Libia a quello degli europei, sebbene in teoria tra le possibili alternative a Londra ci sia anche Monaco di Baviera. Altre sedi che potrebbero subentrare a Wembley non se ne vedono, non certo Budapest, dove lo stadio è alla massima capienza sin dall'inizio del torneo: spostare il match lì sarebbe fare un favore a Viktor Orban, per nulla gradito dalle parti di Bruxelles. L'ipotesi della finale a Roma potrebbe, almeno potenzialmente, avere una spinta dal Governo stesso, con il raddoppio dell'attuale capienza consentita all'Olimpico, ferma al 25% del totale. 

Dal 28 giugno via l’obbligo di mascherine all'aperto

Dal 28 giugno l'Italia dirà addio all'obbligo delle mascherine all'aperto. Il via libera è arrivato dal Comitato Tecnico Scientifico, al termine della seduta convocata per discutere del quesito posto dal Ministero della Salute. Quando l'Italia sarà completamente bianca, la sintesi della nota, ci saranno “le condizioni per superare l’obbligatorietà dell'uso delle mascherine all'aperto salvo i contesti in cui si creino le condizioni per un assembramento (es: mercati, fiere, code, ecc,)”. Il Comitato raccomanda comunque l'uso delle mascherine sui mezzi pubblici e nei soggetti fragili, così come negli ambienti sanitari e ospedalieri. Il Cts trova la quadra dopo un confronto durato oltre due ore; sulla decisione ha influito anche la percentuale di vaccini somministrati in Italia (al momento già oltre il 53% della popolazione ha almeno una dose e circa il 27% ha fatto completato il ciclo) che si spera rispetti il trend anche nel mese di luglio. Resta ora da affrontare l'ultimo tema su cui ancora non è stato fornito un parere, né una data: la questione sulla riapertura delle discoteche potrebbe essere affrontata nei prossimi giorni e, mentre sembra scontato l'accesso solo con green pass in questo tipo di locali e soltanto all'aperto, resta il nodo sull'utilizzo della mascherina una volta entrati.  

A Roma sarà corsa a quattro per Campidoglio

Archiviate le primarie del centrosinistra con il successo largo e non privo di polemiche di Roberto Gualtieri del Partito Democratico, ora la corsa per il Campidoglio si restringe a quattro candidati. La sfida appare aperta e senza favoriti tra l'ex Ministro dell'Economia, il ticket del centrodestra con Enrico Michetti e Simonetta Matone, la sindaca uscente Virginia Raggi del Movimento 5 Stelle e Carlo Calenda con un profilo civico e il sostegno di Italia Viva. Gli ultimi sondaggi parlano di Michetti in testa, seguito a breve distanza da Gualtieri, poi Raggi e Calenda più distaccato, ma è uno scenario variabile al ballottaggio a seconda di chi ci arriverà. L'unica certezza: negli ultimi decenni ha vinto chi è riuscito ad ottenere il favore di alcuni quartieri di periferia (Ostia, Tor Bella Monaca, Tuscolano) dove il voto è più polarizzato e capace di far maturare distacchi elettorali. Alle urne mancano meno di 4 mesi ma già il voto si annuncia pieno di letture in chiave nazionale sulla tenuta dell'alleanza tra Pd e M5S, che a Roma non ci sarà almeno al primo turno, e sui rapporti di forza nel centrodestra tra Lega e Fratelli d'Italia.  

Berlusconi rilancia il patto con Lega e l’unità del centrodestra nel 2023

Silvio Berlusconi rilancia la sintonia con la Lega sancita dal “lungo incontro” avuto domenica sera con il leader alleato ma evita la parola partito unico che pure è il suo vero orizzonte e punta genericamente all’unità del centrodestra. Sempre forte l'ostilità di Fdi, con Giorgia Meloni che non vuole rinunciare alle specificità dei singoli partiti: “Avanti insieme, ci siamo detti, per arrivare con un centrodestra unito alle prossime elezioni nazionali del 2023”, proclama il presidente di Forza Italia nel blitz telefonico che fa a Torino alla presentazione della candidatura di Paolo Damilano che a ottobre cercherà di strappare la città ai “28 anni di amministrazione della sinistra”. La Lega sta al gioco, anche se resta contraria al partitone: da Reggio Calabria Matteo Salvini ripete che la sua missione è “riunire i centrodestra divisi” ma non dice come e tiene l'obiettivo fermo sulla federazione parlamentare, prima tappa di un eventuale predellino bis e che gli garantirebbe di tenere fuori Fratelli d'Italia, essendo all'opposizione; il resto si vedrà. 

Di certo, nessun risentimento nel partito di Giorgia Meloni che, forte dei consensi in crescita, continua a disdegnare sia la federazione sia la fusione dei tre partiti: “Penso che le specificità all'interno del centrodestra siano una ricchezza. Penso che unificare partiti che hanno una compatibilità, ma un’identità diversa rischi di fare perdere più di quello che si guadagna”, dice. I tre leader si troveranno insieme a suggellare la corsa del forzista Roberto Occhiuto alla presidenza della Calabria, Meloni in collegamento video, Salvini e Antonio Tajani ci saranno di persona mentre il Cavaliere interverrà al telefono. Riguardo al centrodestra che verrà, per ora il tempo può essere il fattore chiave: la tesi che circola è che intanto si lavora per federare i gruppi parlamentari di Lega e FI, magari scrivendo un documento programmatico dei valori condivisi dai due. Poi su quella base, si cercherà di costruire la fase 2, cioè il partito unico che non a caso il Cav associa all'orizzonte delle prossime politiche. La Lega resta fredda e Salvini si limita a dire che “piuttosto che dividerci in dieci, bisogna ragionare con una sola testa, e gradualmente arrivare a un solo soggetto”. 

L’Aula del Senato

L’Assemblea del Senato riprenderà i propri lavori alle 16.30 con l’esame del ddl sulla procedura di nomina dei rappresentanti di lista, sulla proposta d’istituzione di una Commissione parlamentare d’inchiesta sul settore del gioco pubblico in Italia e sul contrasto del gioco illegale, e sulla relazione della Commissione parlamentare d'inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e agli illeciti ambientali a esse correlati e sull'inquinamento derivante dall'utilizzo dei gessi rossi prodotti a Scarlino. 

Le Commissioni del Senato

Per quanto riguarda le Commissioni, giovedì la Affari Costituzionali esaminerà il ddl costituzionale per l’estensione dell’elettorato per il Senato e il ddl per tutela degli animali. La Giustizia svolgerà delle audizioni sul ddl sui reati al patrimonio culturale e proseguirà le audizioni per il contrasto alla discriminazione o violenza per sesso, genere o disabilità (il cosiddetto ddl Zan). A seguire esaminerà lo schema di decreto per l'accertamento dell'esercizio della professione forense, il ddl sulla magistratura onoraria, il ddl sul regime patrimoniale dei coniugi, il ddl sull’affidamento e adozione di minori e il ddl per il riconoscimento del reato d’istigazione all'autolesionismo. La Finanze si confronterà sulla proposta d’istituzione di una Commissione d'inchiesta sul settore del gioco pubblico. La Istruzione svolgerà delle audizioni sull’affare assegnato relativo all’impatto dei cambiamenti climatici sui beni culturali e sul paesaggio. La Lavori Pubblici si confronterà sullo schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri per l'individuazione di ulteriori interventi infrastrutturali da realizzare, sui Commissari straordinari individuati per ciascuna opera e sul disegno di legge per la riduzione del disagio abitativo. 

 

La Agricoltura riprenderà il ciclo di audizioni sul ddl di disciplina delle professioni del settore cinofilo, sulle problematiche riguardanti aspetti di mercato e tossicologici della filiera del grano duro, esaminerà il ddl sui prodotti agroalimentari da filiera corta e proseguirà il confronto sull’affare assegnato sui danni causati all'agricoltura dall'eccessiva presenza della fauna selvatica. La Industria svolgerà delle audizioni sui ddl per la disciplina dell'attività di perito assicurativo e alcune sull’area di crisi industriale complessa di Terni/Narni. La Lavoro si confronterà e svolgerà diverse audizioni sul ddl sull’assegno temporaneo per figli minori. La Sanità ascolterà rappresentanti del Ministero della salute e dell'Istituto superiore di sanità sullo stato delle attività di testing, tracciamento, sorveglianza e sequenziamento per il contrasto della pandemia e sulla vaccinazione dei minori anti Covid-19. La Territorio esaminerà il ddl per la rigenerazione urbana. La Politiche dell’UE si confronterà sulla Legge europea 2019-2020.

L’Aula della Camera

L’Aula della Camera tornerà a riunirsi alle 11.00 per lo svolgimento delle interrogazioni. Dalle 15.00 esaminerà la pdl sul settore ittico, la mozione sulle iniziative in materia di salute mentale, quella sul caso di Julian Assange, la proposta di legge sui titoli universitari abilitanti e la pdl per la rinegoziazione dei contratti di locazione di immobili destinati ad attività commerciali, artigianali e ricettive per l'anno 2021 in conseguenza dell'epidemia di Covid-19. 

Le Commissioni della Camera

Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari Costituzionali, assieme all’Ambiente, svolgerà delle audizioni sul decreto relativo alla governance del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e alle prime misure di rafforzamento delle strutture amministrative e di accelerazione e snellimento delle procedure. Alle 14.30, con la Trasporti, inizierà l’esame del decreto per la definizione dell'architettura nazionale di cybersicurezza e l’istituzione dell'Agenzia per la cybersicurezza nazionale. La Giustizia esaminerà la pdl in materia di equo compenso e di clausole vessatorie nelle convenzioni relative allo svolgimento di attività professionali in favore delle banche, delle assicurazioni e delle imprese di maggiori dimensioni. La Commissione Esteri, con la Affari Sociali, svolgerà delle audizioni sulla proposta di istituzione di una Commissione d'inchiesta sulle cause dello scoppio della pandemia di SARS-CoV-2 e sulla congruità delle misure adottate dagli Stati e dall'OMS per evitarne la propagazione nel mondo. La Difesa proseguirà il ciclo di audizioni sulla relazione sulle operazioni autorizzate e svolte per il controllo di esportazione, importazione e transito dei materiali di armamento, riferita all'anno 2020.  

La Bilancio esaminerà il decreto relativo all'emergenza da COVID-19 per le imprese, il lavoro, i giovani, la salute e i servizi territoriali, il cosiddetto decreto sostegni bis. La Finanze svolgerà delle audizioni sugli Atti europei sulla finanza digitale. La Cultura esaminerà le pdl per la riorganizzazione del sistema d’istruzione e formazione tecnica superiore in attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). La Trasporti esaminerà la pdl sulla circolazione dei monopattini a propulsione prevalentemente elettrica. La Commissione Attività produttive proseguirà le audizioni sulla risoluzione per il sostegno della trasformazione energetica, delle fonti rinnovabili e, in particolare, della filiera dell'idrogeno e quelle sulle risoluzioni per la liberalizzazione del settore del gas naturale e dell'energia elettrica. La Lavoro svolgerà delle audizioni sulla proposta di direttiva del Parlamento europeo sul principio della parità di retribuzione tra uomini e donne sul lavoro attraverso la trasparenza delle retribuzioni e meccanismi esecutivi. La Affari Sociali esaminerà la legge delega per il sostegno e la valorizzazione della famiglia. 

 



Seguici sui Social


2

Nomos Centro Studi Parlamentari è una delle principali realtà italiane nel settore delle Relazioni IstituzionaliPublic Affairs, Lobbying e Monitoraggio Legislativo e Parlamentare 

Vuoi ricevere tutti i nostri aggiornamenti in tempo reale? Seguici sui nostri canali social